Ho letto le delucidazioni dell'autore del disegno di Legge, Levi, attraverso le quali dice sostanzialmente che il ddl verrà modificato e migliorato, che i blog non sono coinvolti nel ddl e che si riferisce ai soli soggetti che fanno informazione come le testate editoriali. (Ma non sono già regolamentate?)
Non è chiaro, a me non basta.
E chi ha un sito, immagino un webmaster, un webdesigner, nel quale esprime il proprio pensiero, divulga informazioni utili senza che questo abbia forum o blog al suo interno, come sarebbe inquadrato? No, non ci siamo proprio.
Vi riporto un parere di un politico che risponde con chiarezza e senza possibilità di equivoco, dal quale mi sono permessa di evidenziare in rosa quello che noi tutti ci aspettiamo:
Picchi: non accetteremo il bavaglio per i blog"La rete e? uno dei pochi luoghi veramente democratici nel nostro paese e nel mondo e quindi non accetteremo alcun bavaglio per i blog o altre forme di partecipazione democratica nella rete". Cosi? si è espresso Guglielmo Picchi, deputato di Forza Italia, preannuncia battaglia al disegno di legge sull?editoria presentato dal Governo. "Il governo ha gia? sotto controllo le nostre finanze, i conti correnti, la situazione sanitaria, la magistratura ci intercetta continuamente, la polizia municipale controlla i nostri spostamenti tramite le multe e adesso vogliono mettere sotto tutela la rete. Da blogger dico no, il provvedimento del governo non deve contenere alcun riferimento alla regolamentazione della rete. La censura del governo non deve passare o forse dobbiamo pensare di essere in Cina o in Birmania?"