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RE: Prestazioni occasionali in cambio di servizi (no denaro) - praticamente gratis
penso intorno ai 1500 annui.
Il che risolverebbe ogni problema (sotto i 2800 e sotto i 4800)...
Però non si sa mai nella vita... se dovesse andare meglio delle previsioni non vorrei sforare... -
RE: Prestazioni occasionali in cambio di servizi (no denaro) - praticamente gratis
Bellissima l' "oncia di carne" ! Da proprio l'idea!
Eh allora e' un problema! (Cosa nuova in Italia?).-
perche' la mia professionalita' richiede comunque che io firmi quella roba (che pu' esser fatta solo da chi ne ha i titoli)
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perche' in realta' in cambio l'azienda mi regalerebbe dei buoni (la macchina era un esempio)
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perche' non saprei proprio come dimostrare che non sono stato pagato in nero.
Pero' un momento: l'azienda che vende il mio "progetto" firmato, riceve denaro dal cliente ed emette lo scontrino. Quindi fiscalmente la cosa si conclude qui.
Poi dove reperisce tali "progetti" e' un altro discorso: posso pure diciamo "regalarglieli".
In cambio di tanto in tanto l'azienda mi regala dei buoni spesa.se si configura la cosa in tal modo?
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RE: Prestazioni occasionali in cambio di servizi (no denaro) - praticamente gratis
Grazie.
Ovviamente quello dell'ingegnere era solo un esempio, solo perché per motivi di privacy non voglio entrare nello specifico della mia personale professionalità.
Nel mio caso non esiste albo, non è previsto albo ed è prevista la collaborazione esterna, anche occasionale. Tuttavia i miei "progetti" (chiamiamoli così) vengono firmati da me.Quindi, risolto il problema dell'albo, ringrazio comunque per i suggerimenti e rinnovo le domande su esposte.
E comunque, dato che mi fa comodo fare lo "scambio", in che modo si può "regolarizzare" tale "rapporto" ? (sempre nel caso in cui fiscalmente parlando vi sia qualcosa da regolarizzare - dato che professionalmente parlando non si pone la questione dell'albo e tutto il resto)
Grazie. -
Prestazioni occasionali in cambio di servizi (no denaro) - praticamente gratis
Salve.
Ho la possibilità di effettuare delle prestazioni occasionali ad un'azienda: tale azienda offre un servizio in più ai clienti, servizio di cui mi occupo io occasionalmente.
Esempio simile alla mia situazione:L'azienda vende tappeti.
Io sono ingegnere.
Ai clienti che occasionalmente lo volessero, l'azienda venderebbe dei tappeti con insieme un progetto di un immobile realizzato da me in qualità di ingegnere.Se l'azienda mi liquidasse in denaro, dovrei attivare tutta la trafila burocratica, ritenute di acconto, dichiarazione dei redditi se superassi i 4800 annui, non più possibilità di essere un figlio a carico se supero i 2800, ecc... Requisiti di occasionalità, ecc...
Quindi mi sto accordando con l'azienda per essere "ripagato" anziché in denaro, in "servizi" o favori.Per esempio: ho necessità di noleggiare un'autovettura ogni weekend.
Anziché farmi pagare dall'azienda in denaro, l'azienda mi presta uno dei loro veicoli ogni weekend in cambio delle mie prestazioni (ovviamente l'azienda scontrina il "prodotto" in più che poi vende ai suoi clienti - quindi nulla viene incassato "a nero").Io non incasso neanche un centesimo di euro. Dunque non ho alcun obbligo fiscale (ricevute da fare, requisiti di occasionalità, ecc...).
Il denaro che io risparmio usando l'auto dell'azienda (anziché noleggiandola), mi "ripaga".Ora, queste sono le mie domande:
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E' possibile e legale una cosa del genere?
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Nel momento in cui io faccio la mia "prestazione" all'azienda (es: preparo un progetto di immobile per un loro cliente), devo comunque emettere una ricevuta di prestazione occasionale, anche se con importo ZERO?
Soprattutto, ultima domanda a cui tengo maggiormente:
- Per la legge italiana, il tipo di "prestazione" e di "professionalità" che io effettuerei (nell'esempio: il progetto di un immobile), richiede che io "firmi" il lavoro in questione, perché in Italia solo chi ha i titoli per fare tale prestazione può farla.
Il titolare dell'azienda mi ha detto che non vuole "liquidarmi" OGNI prestazione in questo modo (cioè senza denaro né mia ricevuta), perché comunque i miei "progetti" che egli venderebbe ai suoi clienti sono "firmati", e quindi ogni tanto c'è bisogno di emettere una ricevuta per giustificare la cosa (per giustificare che????): il titolare vuole che lo si faccia una volta si ed una no.
Ora a me tutto ciò sembra una preoccupazione immotivata.Una cosa è la legislazione che vige nel mio "ambito" professionale, e cioè che devo avere i titoli per fare tali "lavori" e che devo firmarli. E su questo punto ho tutto in regola.
Altra cosa è la legislazione fiscale, che prevede che se io incasso denaro devo emettere ricevuta.
Ora io non incasso denaro, dunque non emetto ricevuta. Anche su questo sono in regola.
In poche parole è come se io tali progetti (firmati) li facessi gratis. Non vedo dov'è la necessità di doverne fare per forza uno così ed uno dietro corrispettivo di denaro.Il peggio che potrebbe accadere, correggetemi se sbaglio, è quanto segue:
I clienti di tale azienda che acquistano tappeti ricevono, dietro sovrapprezzo (regolarmente scontrinato dall'azienda) il progetto di un immobile, firmato da me.
La cosa si diffonde ed un giorno arriva un controllo presso la tale azienda e gli dicono:"Ci risulta che lei vende progetti di immobili ai suoi clienti. Tuttavia la sua non è un'azienda di ingegneri. A che titolo fate tali progetti? Chi li realizza?"
L'azienda risponderebbe:
"I progetti li fa un esterno, eccone il nome nella firma di ogni progetti, l'ing. Tal de Tali".L'autorità:
"Ma costui è realmente un ingegnere?"L'azienda:
"Si, eccone i titoli e le abilitazioni richieste".A questo punto scatterebbe il controllo nell'ambito "fiscale":
"OK costui è un vostro collaboratore esterno. Dove sono le carte che attestano tale "collaborazione"? Contratto di assunzione? Contratto Co Co Pro? Contratto a progetto? O almeno delle ricevute di prestazioni occasionali?"L'azienda:
"Non c'è nulla di tutto ciò".L'autorità:
"Come sarebbe a dire? Costui quindi collabora a nero con voi?"L'azienda:
"No, costui non è inquadrato come nessun tipo di collaboratore, perché noi non gli diamo un centesimo. E' solo lui che REGALA a noi questi progetti (firmandoli ed avendone i titoli professionali richiesti). In pratica è come se regalasse un progetto di una casa ad una sua zia".L'autorità:
"E cosa riceve in cambio quest'uomo così generoso da voi?".L'azienda:
"Non riceve denaro. Gli presto la macchina nei weekend".Cosa c'è di "irregolare" in tutto ciò? Anche se regolassimo così OGNI mio progetto, senza che io mai incassi denaro o emetta alcuna ricevuta, neppure per una sola volta...
Grazie.
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RE: Esonero per la presentazione della dichiarazione redditi e/o per versamento 20%
La ringrazio, gentilissimo.
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RE: Il reddito per prestazione occasionale fa cumulo col reddito del nucleo familiare?
Sospiro di sollievo!
Grazie! -
Il reddito per prestazione occasionale fa cumulo col reddito del nucleo familiare?
Salve a tutti.
Sono nel nucleo familiare con i miei genitori, entrambi pensionati. Residenza anche con loro. A carico loro.
Ho percepito 2000 euro come prestazioni occasionali nell'anno 2012.A parte tutte le mie questioni personali (dichiarazione dei redditi, farla o non farla per non raggiunto reddito di 4800, ecc...)... mi chiedevo:
Non è che il mio incasso fa cumulo con le loro pensioni per cui i miei genitori devono pagare le tasse come se fosse un loro reddito?Grazie.
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RE: Lavoro all'estero, pago le tasse Italiane? (io lo so)
Ciao, scusami avrei bisogno di chiederti delle cose, procediamo qui (ma siamo leggermente fuori tema) oppure in altro modo?
grazie. -
Esonero per la presentazione della dichiarazione redditi e/o per versamento 20%
Salve a tutti, vi sarei molto grato se poteste chiarirmi un dilemma.
Si sta avvicinando il momento per presentare la dichiarazione dei redditi.
Sono sempre stato disoccupato a carico dei miei genitori, come tutt'ora.
Ma nell'anno 2012 ho effettuato numerose prestazioni occasionali a privati, quindi senza ritenuta d'acconto.
Ogni volta emettevo la regolare ricevuta per prestazione occasionale a privati.Per non avere problemi alla fine dell'anno, di ogni importo che ricevevo mettevo fisicamente da parte il 20% del denaro, perché sapevo, appunto, che alla fine dell'anno avrei dovuto versare tale cifra allo Stato.
Ora stavo per andare a ritirare il modello UNICO (o il 730 ?), ma ho letto in molti siti su internet quanto segue:
Per quanto riguarda i redditi da prestazioni occasionali, fino a 4800 euro in un anno non si ha l'obbligo di presentare la dichiarazione dei redditi.
Ora siccome io in totale ho incassato 2000 euro, penso di rientrare in questa esclusione, giusto?
Ho letto tantissimi siti e pareri di gente del campo, e tutti dicono chiaramente questa cosa.... Però ho paura ad utilizzare quei soldi che ho messo da parte, perché non sia mai un giorno esce fuori un cavillo per cui dovevo fare la dichiarazione e pagare quel 20%, non saprei dove andarli a prendere!Inoltre nelle istruzioni per la compilazione del modello UNICO 2012, leggo:
*A) Reddito Netto fino ad euro 4.800
La detrazione, spetta nella misura fissa di euro 1.104. Pertanto riportare tale importo nel rigo RN12.
*Per concludere le mie domande sono le seguenti:
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E' vero o no che posso omettere completamente di presentare la dichiarazione e, quindi, che posso tenere per me quei soldi (cioè il famoso 20% di 2000 euro)?
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Anche se non fosse così, anche se dovessi presentare comunque la dichiarazione dei redditi. Dato che non ho raggiunto i 4800 annui, posso comunque evitare di dichiarare quei 2000 euro (e di versare quindi il 20%)? O, in alternativa, li devo dichiarare per forza ma sono esonerato dal versare il 20%?
Grazie mille.
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RE: Sono stato truffato mediante sottrazione di dati sensibili
OK grazie!
Eh a trovarla un'anglosassone madrelingua in giro!!!Comunque, non gli ho fornito solo il numero di cellulare, bensì anche il codice di verifica (di non so cosa!!!) che mi era arrivato! Per ben 2 volte (meno male che alla terza ho mangiato la foglia).
Per questo mi ero intimorito. -
Sono stato truffato mediante sottrazione di dati sensibili
Salve a tutti,
lo so, prima che me lo diciate voi: ci sono cascato proprio come un pollo!!!!!Avevo bisogno di trovare qualche inglese con cui esercitarmi, soprattutto nell'ascolto.
Perciò sono andato un pò a girellare in siti vari per chattare: nulla di pornografico, neppure siti vietati ai minori o con accesso tramite carta di credito. Siti normali per chattare su qualsiasi argomento.Su uno di questi siti mi contatta una bellissima ragazza (stando alla foto, ma a questo punto potrebbe esservi chiunque li dietro!).
Chattiamo un pò, ma siccome il sistema di chat del sito in questione è molto lento (richiesta iscrizione premium a pagamento per la chat in realtime), con un ritardo di circa 1 minuto, decidiamo di spostarci su SKYPE: subito mi fornisce il suo ID.Andiamo su skype ma il sistema sembra non funzionare: io leggo i suoi messaggi, ma lei non legge i miei (rimane la rotellina che gira che indica che ancora non sono stati consegnati).
E qui casca l'asino (anzi, il POLLO!!!): mi dice che per "attivare" la connessione con me su skype devo ricevere un SMS con un codice e devo rigirarglielo. Quindi mi chiede il mio numero di cellulare. Non so neanche io perché, ma, forse perché tranquillizzato dal fatto che le ho dato un mio numero di cellulare vecchio che non uso più e che sto cercando di portare in "disuso" (non l'ho disattivato solo perché molta gente ancora ha quel numero mio), le ho dato il mio numero.
Mi arriva un SMS da un numero tedesco (004) contenente solo un codice, senza nessuna altra scritta.
Le fornisco tale codice.All'inizio sembra sbloccarsi skype, ma poi si blocca di nuovo, e mi dice che le serve di nuovo il codice.
Mi rimanda un SMS, stavolta però mi arriva da un centro messaggi italiano, ed è firmato da un noto sito di annunci italiano:"nomesito.it - Il codice di verificà è: xxxxxxxxx"
Mittente:
nomesito.itCome un POLLO le ho dato ANCHE quel codice!!!!
Ancora una volta il sistema sembra non funzionare.
Mi dice che va richiesto un altro codice....Mi manda un SMS e, stavolta, mi arriva sempre da un centro messaggi italiano però firmato a nome di un sito in TEDESCO, con scritta in tedesco, che segue:
anibis SMS-Code: XXXXX Vorsicht Betrügern: Der Code dient ausschließlich zur Verifizierung Ihres anibis-Konto! Code nie an Dritte weitergeben
Che tradotto con google traduttore è:
*anibis SMS-Code: XXXXXX Attenzione ai Truffatori: Il codice viene utilizzato solo per verificare i anibis conto! Codice non trasmettere a terzi *A quel punto ho iniziato a farmela addosso.
Ora il mio timore riguarda 2 rischi:
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Che mi scalino credito dal cellulare (tipo servizi in abbonamento ecc...)
Questo rischio mi preoccupa di meno, perché non penso che ricaricherò più tale SIM card, se non con una minima ricarica di 5 euro all'anno per non farla scadere. -
Che abbiano usato/usino/useranno il mio numero di cellulare per fare operazioni illegali!
Questo rischio MI PREOCCUPA TERRIBILMENTE!!!!
Perciò la mia domanda è:
Mi conviene andare alla polizia (quale? Carabinieri? Polizia? Polizia postale?) a fare subito una denuncia in cui denuncio ignoti che nella data odierna, nelle seguenti modalità, hanno avuto accesso al mio numero di cellulare come se ne fossero i proprietari, per intenderci?
Oppure ignoro tutto e vado avanti così, come se nulla fosse?
Con quella presunta "ragazza" dopo ho continuato a chattare un pò... le ho detto che il terzo codice non volevo darglielo e che se insisteva a chiedermelo (ha insistito TANTISSIMO!!!!!) mi sarei rivolto alla polizia.
Allora mi ha detto che "voglio che tu sappia che io sono una persona di fiducia...bla.bla..bla...." e mi ha mandato un link ad un sito web con delle foto dicendo che potevo vederla lì in foto: ho aperto per un attimo ed era pieno di foto di questa tizia molto volgari...
Ho subito chiuso e le ho detto: "Ti ho già scritto prima che non mi interessa vedere cose volgari, voglio solo chattare, li leggi i miei messaggi?"Allora ha detto: "ok" e mi ha salutato.
La cosa è finita così.Voi, al posto mio ora, cosa fareste? Vi cautelereste in quel senso per evitare quei rischi?
Grazie mille.
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RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
Capisco, tutto chiaro.
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RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
OK grazie ad entrambi.
Per Giurista: mi dispiace di averla importunata in PVT. -
RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
,Le ho inviato un messaggio privato con altri dettagli.
comunque tutto questo perche'? A suo tempo credevo di poterli denunciare a pieno titolo. Non l'ho fatto perche' mi dispiaceva.
ora capisco perche' le persone diventano cosi' reattive. Mi domando, dopo un episodio del genere, se dovesse capitarmi di subire nuovamente un illecito, saro' ancora disposto a passarci sopra, cioe' a non denunciare? -
RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
Quanto all'esempio del portafogli: ci mancherebbe, non ho mai minacciato nessuno! La mentalità era l'esatto contrario: "cioè visto che mi hai fregato, almeno abbi un pò di buon senso di farmi fare un pò di spesa senza lasciarmi a piedi completamente!". Mi sono spiegato male. Ed effettivamente l'esempio non è calzante.
Tutta la vicenda èbasata solo su parole.
Nei server di Google, nello storico dei loro database risulta sicuramente per iscritto che la casella nacque e rimase per anni intestata a me.
Ma tra di noi tutte parole.
L'unica cosa che c'è per iscritto è una comunicazione che gli inviai dopo un pò di tempo dal primo episodio, quando ebbi la necessità di prendere della mia corrispondenza, mi negarono l'accesso, e cominciai a ribadirgli qualcosina (glielo invio tramite messaggio privato solo per riservatezza, ma ovviamente non le chiedo di rispondermi in privato). -
RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
OK.
In ogni caso, a titolo diciamo "cautelativo", quanto al fatto che tutta la mia corrispondenza è stata buttata, e che l'ho scoperto da pochi giorni, eventualmente l'illecito ci sarebbe e sarebbe ancora in vigore giusto?
Ed inoltre, quanto alla sottrazione della posta che mi fecero la prima volta, comunque l'illecito civile rimane giusto?Inoltre, in ogni episodio, dato che tutta la mia condotta non ha mai impedito loro di accedere alla loro posta, mentre la loro condotta è sempre stata volta ad impedirlo a me, fino ad impedirlo definitivamente cancellandola, stando a queste sentenze della cassazione penale (le mando il link in messaggio privato), mi sembra di capire che navigano in acque ben peggiori, giusto?
(Inoltre io sin dall'inizio conservavo "un ordinario titolo di accesso" e anzi molto di più!). -
RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
Ah e comunque (aggiungo perché è scaduto il tempo di modifica) la ringrazio molto per il saggio consiglio che mi ha dato!
Ed entrambi per tutti gli altri consigli. -
RE: Sottrazione di posta elettronica e alla fine pure minacce!
Per Giurista:
In tal caso la casa (casella) ha 2 porte (modalità di accesso)
- la prima è quella con la password che si può cambiare
- la seconda è un'altra porta la cui serratura non si può cambiare (procedura di recupero della casella), è come se fosse "fusa" nella porta.
Chi mi ha buttato fuori dall'appartamento cambiando nome sul citofono ha potuto cambiare solo la serratura della prima porta (la password).
Ma io non ho mica forzato la serratura di quella porta (procedure illegali, tipo brute force, ecc...)!
Ho solo usufruito dell'altra porta di cui è dotato l'appartamento: ne possiedo la chiave fin dall'inizio, l'ho presa e sono entrato, in casa mia (o almeno ANCHE mia).Poi, da quello che gli ho detto non è andata proprio così (sul fatto di chiedere il permesso, ecc...). Se invece era andata in tal modo, per mia curiosità: se uno mi ruba il portafogli, io me ne accorgo e gli chiedo:
"almeno fammi prendere 10 euro per fare un pò di spesa"... possibile che questo significa che gliel'ho ceduto?
Penso che questo non sia universale, ma dipende ed è diverso da ogni persona!Nel mio caso, dicendo in quel modo, non sto implicando:
"Si, accetto che tu mi rubi il portafogli. E' tuo, te lo cedo. Ne hai la proprietà.... Ora che è tuo, mi concedi di prendere almeno 10 euro?"
Nel mio caso, con quella affermazione, io intendo esprimere un concetto completamente diverso:
"Non accetto affatto che tu mi rubi il portafogli. E' mio e resta mio. Quindi avrei ogni titolo per denunciarti. Non lo faccio solo per non rovinarti e per quieto vivere. Fermo restando che è mio il portafogli e tutti i soldi che contiene, almeno per gratitudine del fatto che non ti denuncio mi dai una decina di euro DEI MIEI SOLDI di cui mi hai privato? Cioè, nel decidere di delinquere, vorresti decidere di non delinquere almeno per 10 dei miei euro che mi stai rubando?".