Ciao ragazzi,
volevo anzitutto scusarmi con voi se il mio post risulterà troppo lungo, ma la situazione è abbastanza grave e complicata e ho davvero bisogno di un buon consiglio.
Dopo aver lasciato (burrascosamente) il vecchio lavoro, a 34 anni, accettai l?offerta di collaborare con mio padre, già agente di commercio.
Tuttavia in questi anni mio padre ha frenato le mie iniziative e impedito di assumere parte dei suoi numerosi impegni, quindi di crescere.
Andavo dai clienti, concludevo affari, ma lui non sembrava convinto dei miei progressi e guardava a quello che facevo con indifferenza e sospetto, trattandomi come un pivello, un portaborse.
Solo le poche gratificazioni del lavoro sopperivano la sua TOTALE SFIDUCIA nelle mie capacità professionali, ormai conclamata.
Poi nel 2005 decise di mettersi in casa un nuovo collaboratore senza esperienza; al nuovo arrivato mio padre diede quasi due terzi della zona da me curata e tutte le relative provvigioni, senza considerare che questa sua decisione mi avrebbe mandato in crisi finanziaria.
Attendevo allora l?imminente e promesso affidamento dell?azienda di cucine, quella che mi avrebbe dato maggior reddito, ma quando scoprii casualmente (da un collega!) che mio padre era già alla ricerca di un altro collaboratore che prendesse il suo posto (e il mio) per la gestione delle cucine; reagii lasciando in tronco l?agenzia ad aprile del 2006.
Non avendo valide alternative, mi ritrovai per svariati mesi a vendere telefonini e fave secche, perdendo i soldi che avevo da parte; fui costretto a vendere la macchina, lasciare la casa in affitto e trovare ricovero da mia suocera.
Fomentato da mia madre, mio padre a settembre 2006 mi invitò a rientrare in agenzia e mi offrì un anticipo provvigionale di 1.000,00 euro al mese, confluente in un conto provvigionale trimestrale, nel quale compensare in attivo le competenze che ormai dovevamo spartire in quattro.
Nonostante tutto, mio padre e il suo commercialista pretesero da me fatture per tutti gi importi percepiti a titolo di anticipo provvigioni, per cui ho IVA e IRPEF da pagare, oltre ad essere indietro di quattro rate con l?INPS.
Tolte le spese, l?anticipo provvigioni è appena sufficiente per sopravvivere, figuriamoci se sono in grado di pagare le tasse!
Ma se, come fanno tanti, chiudo la partita IVA e lavoro a nero, temo un nuovo scontro, e un nuovo distacco, visto che le mie fatture fanno comodo all?agenzia per scaricare l?IVA.
Cosa posso fare? Ho 38 anni e davvero? davvero non so cosa devo fare!