Gentile Utente
Il suo caso deve essere affrontato con l'ausilio di un legale serio e volenteroso.
Molto dipende dal luogo ove il suo precedente difensore si trova. Può ben comprendere che in un centro abitato relativamente piccolo avrà maggiori difficoltà nel reperire un legale disposto ad aggredire giuridicamente un collega.
A mio avviso è opportuno che la scelta cada su un legale che sia estraneo all'ambiente, che non abbia rapporti con quello precedente e che non abbia alcun timore di affrontare la delicata questione.
A parte tutto ciò, il primo passo è quello di inviare una comunicazione (eventualmente anche un invito alla negoziazione assistita) al suo precedente difensore invitandolo a rivedere la somma ricevuta a titoli di compenso e specificando l'inganno subito (questo è il suo punto di forza).
Quasi certamente non otterrà nulla e allora, a quel punto, procederà con una denuncia valutando, però, col nuovo legale se vi sono i presupposti per ravvisare gli estremi di uno o più reati.
Potrà procedere anche con una causa civile facendola però precedere (opportunamente) da una valutazione del competente consiglio distrettuale di disciplina degli avvocati.
Come noterà, ha plurime possibilità tenuto conto che, da quello che ha postato, pare che lei sia stato ingannato da chi la difendeva e di cui lei si fidava.
Spero di esserle stato d'aiuto.
Preciso che mi spiace leggere storie come la sua.
Saluti
Titotito