Buona e felice giornata a tutti. Passando da queste parti, ho notato questo interessante post sull'esclusione da eredità che mi ha rammentato alcune disavventure successemi qualche anno fa quando, nel mezzo del cammin di nostra vita, mi ritrovai alle prese con l'orribile setta delle cui orrende gesta ho già narrato nel post "Una setta diabolica" pubblicato circa diciotto mesi or sono proprio in questo forum.
In quei tempi vivevo felice e contento nella mia casetta, curando i miei modesti affari, tagliando l'erbetta nel giardino, potando siepi e alberelli, sistemando paletti e staccionate, contemplando il placido scorrere di un fresco ruscelletto, del tutto ignaro che, nascosta tra le pieghe della vita, proprio dietro le quinte, un'orribile setta aveva messo gli occhi sulla parte di eredità che mi spettava per via del legame di parentela con una certa persona, con tutte le migliori intenzioni di metterci ben presto sopra anche le mani, prendersi tutto quanto e lasciarmi in mutande e canottiera.
Per raggiungere tal obiettivo, l'orribile setta aveva intrapreso un lungo e accurato lavoro di plagio nei confronti di questa mia parente al fine di ottenere, con una marea di puerili argomentazioni, tra cui quella di voler evitare inutili litigi per l'eredità, un testamento olografo nel quale veniva nominato erede universale un orrendo e butterato membro della setta mentre a me, in luogo della legittima, veniva lasciato un legato di pari valore. Naturalmente per appropriarsi dell'intera eredità tutto ciò non bastava. Era necessario anche mettere in atto ogni genere di pressioni ad ampio raggio e su tutti i fronti al fine di ottenere, dal sottoscritto, un atto di accettazione del testamento che potesse tutelare la setta da eventuali ricorsi. Inoltre, era fondamentale che tale atto venisse firmato prima della spartizione dell'eredità, in modo che l'orrendo e butterato erede universale sopra citato potesse sparire con tutto il malloppo, incluso il mio legato, che ovviamente non avrei mai visto dal momento che non disponevo delle risorse finanziarie necessarie per sostenere le lunghe e onerose operazioni di recupero.
Il diabolico piano era ovviamente molto più articolato e complesso e includeva una moltitudine di varianti tra cui, a titolo di esempio, una vasta e accurata opera di diffamazione nei miei confronti allo scopo di giustificare, agli occhi della gente, la generosa quota di eredità lasciata alla setta (per le sette è sempre molto importante disporre di una cortina fumogena che nasconda per bene la sua vera natura, altrimenti non troverebbero mai nuovi adepti da reclutare e nuovi ingenui da circuire).
L'unico punto debole di quella gigantesca e complicata macchina per spennare i polli era, per l'appunto, la sua complessità. Bastava infilare un piccolo granello di sabbia in uno dei suoi molteplici ingranaggi per bloccare tutto quanto.
Sicchè, proprio quando il mostruoso schiacciasassi stava per asfaltarmi, il fatale granello di sabbia venne inserito da una persona che aveva saputo guardare oltre il fumo gettato ovunque dalla setta per nascondere le sue reali intenzioni; dopo la scomparsa della mia parente, questa persona mi aiutò a resistere per mesi e mesi alle enormi pressioni che provenivano da ogni parte fino al giorno della spartizione, giorno in cui sottoscrissi gli atti di mia competenza ma solo dopo aver stretto in mano l'assegno con la mia parte di eredità.
Questa, in sintesi, la mia disavventura che ho voluto condividere con voi nella speranza che possa aiutare qualcuno a non cadere in simili trappole. Non so se si può adattare anche alla storia del post, magari con qualche piccola variante in modo da evitare gli errori che l'orribile setta, per mia fortuna, commise, permettendomi di ottenere quanto di mia spettanza.
Lunga vita e prosperità a tutti i visitatori.
togno
@togno
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RE: Esclusione da eredità
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RE: Una setta diabolica
Buona e felice giornata a tutti e grazie per gli ottimi consigli. Ad integrazione di quanto già postato, anche a beneficio di tutti coloro che si interessano del fenomeno delle sette, volevo aggiungere qualche riga su un aspetto molto discusso nelle cronache mondane, un sistema di tecniche che porta le persone a diventare dipendenti da una setta e a perdere la loro capacità di giudizio critico e il contatto con la realtà e il "mondo di tutti i giorni".
Si tratta dei temi ricorrenti di Lifton (Robert Jay Lifton, psicologo e scrittore statunitense). Lifton, esaminando i soldati americani ex prigionieri della Cina comunista, comprese le tecniche base del lavaggio del cervello, riassumibili in otto punti chiave.
La conoscenza di questi punti chiave può dare un grande aiuto a chi si trova nei guai con una setta ma non ci è ancora finito dentro (nel senso che non ha ancora subito il totale lavaggio del cervello ma conserva ancora una certa dose di capacità critica).
Conoscere le tecniche manipolatorie delle sette può essere di grande aiuto anche in fase preventiva, cioè a chi non ha mai avuto a che fare con le sette o non ne ha nemmeno sentito parlare, per imparare a riconoscerle prima che sia troppo tardi. Ecco gli otto punti chiave.- Controllo totale della comunicazione
Le sette insegnano che tutto deve rimanere dentro i recinti creati dalla setta; nulla di negativo deve uscire al di fuori, nel mondo esterno. Nessuno deve sapere ciò che accade dentro, la comunicazione è completamente bloccata. Gli adepti devono invece prodigarsi per raccontare solo i presunti aspetti positivi della vita nella setta e, se non ne trovano, devono inventarseli e raccontarli migliaia e migliaia di volte, a se stessi e agli altri, fino ad accettarli e farli accettare come fossero veri.
Anche con la vecchina di cui parlo nei miei post il sistema usato è lo stesso. Nessuno ne sa più nulla. Di tanto in tanto un portavoce comunica ufficialmente che la vecchina gode di ottima salute e anzi sembra ringiovanita di vent'anni dopo l'entrata nella setta. La realtà è molto diversa.
Da quanto ho potuto vedere nel periodo in cui la setta cercava di tirarmi dentro, la vecchietta veniva costantemente imbottita di sonniferi e psicofarmaci (per abituarla alla vita nel ricovero, in cui ha sempre detto di non voler andare) e soggetta a continuo lavaggio del cervello (per imprimerle nella mente i dettami e la dottrina della setta).- Linguaggio moderno
Le sette insegnano agli adepti un linguaggio nuovo, diverso dal resto del mondo, con termini ed espressioni innovative e all'avanguardia, come le definiscono loro. Questo porta la comunicazione a diventare difficile con le persone fuori dalla setta, che usano ancora il vecchio linguaggio arcaico, desueto, anacronistico e "inadeguato ai tempi moderni". L'adepto inizia a non fidarsi di chi parla il vecchio linguaggio e trova più semplice e naturale parlare con i membri della setta che condividono il loro stesso modo di esprimersi. L'adepto diviene sempre più dipendente dalla setta.
- Richiesta di purezza
Le sette insegnano che il mondo esterno è brutto, cattivo, infido, corrotto, malvagio e impuro. La setta invece è pura, perfetta e incontaminata. Una volta instillata questa convinzione nella mente degli adepti, essi sviluppano un profondo senso di colpa quando hanno a che fare con le persone che stanno al di fuori della setta, vedono il mondo esterno come malvagio e non desiderano averci a che fare.
Nel presentarsi come perfette e incontaminate, le sette poi spingono gli adepti ad esserlo altrettanto nei loro confronti e ad agire dando fiducia cieca e incondizionata alla setta in virtù della sua purezza e perfezione, gettando così le basi per creare una totale e assoluta dipendenza degli adepti. Se poi il mondo parla male della setta, è una prova ulteriore che è malvagio, visto che la setta è perfettamente buona.
Anche con la vecchina di cui parlo nei miei post il sistema usato è lo stesso. Nessuno dei familiari o delle sue vecchie amiche ne sa più nulla poichè la setta l'ha convinta che sono persone malvagie, corrotte e cattive e che deve evitare ogni contatto con esse per non contaminarsi.- Confessione
Le sette spingono gli adepti a rivelare tutti gli aspetti della loro vita passata, in particolare quelli negativi. Questo li fa sentire più vicini alla setta e più lontani dal mondo. Inoltre, la setta può usare queste informazioni per manovrarli meglio. Le confessioni vengono manipolate e distorte per convincere gli adepti che la loro vita prima dell?entrata nella setta era impura, blasfema e peccaminosa e di come la loro vita sia cambiata in meglio con l'entrata nella setta. Qualunque tentativo di tornare nel mondo normale diviene impossibile.
- Manipolazione mentale
Le sette si prodigano per convincere gli adepti che sentimenti nuovi e meravigliosi sono scaturiti da sé, con l'entrata nella setta, in un?atmosfera di assoluta e magnifica spontaneità. Viene elogiata la dedizione alla setta, il miglioramento continuo e tangibile della qualità della vita, la perseveranza e buona volontà, i magnifici rapporti di amicizia che si stanno creando, ripetendo tutto quanto migliaia e migliaia di volte e forzando gli adepti a ripetere e fare proprie queste idee e cercando di convincerli che sia tutto naturale e spontaneo.
La realtà è in effetti molto diversa; tutto è sapientemente progettato e costruito da abili manipolatori mentali al fine di creare una totale e assoluta dipendenza nei confronti della setta.
Anche con la vecchina di cui parlo nei miei post il sistema usato è lo stesso. Per tirarla dentro, i membri della setta le telefonavano in continuazione, giorno e notte, per descriverle quanto meravigliosa fosse la vita giù da loro, quanto buone e straordinarie fossero le persone dalle loro parti, in contrapposizione alla gente malvagia e corrotta che gira per il mondo, soprattutto nel quartiere in cui la vecchina viveva. Poi, una volta dentro nella setta, la vecchina si è ritrovata rinchiusa in un ricovero, spogliata di tutti i suoi averi e imbottita di sonniferi e psicofarmaci.- La dottrina sopra ogni altra cosa
Le sette chiedono agli adepti di sacrificare ciò che pensano in nome della fiducia, ovvero prendere per buono ciò che la setta dice e chiede di fare anche se non ha alcun senso o va contro le idee e il buon senso comune. Anche azioni futili e prive di significato, ma che per il fatto stesso di essere eseguite in nome della fiducia, assoggettano sempre più gli adepti ed erodono la loro indipendenza.
Gli adepti vengono caricati di compiti ad intensità crescente, impegnati in azioni banali o del tutto inutili ma lunghe ed estenuanti, anche tutto il giorno, per tutta la settimana, ogni settimana dell'anno, ogni anno della vita, così che diventi sempre più difficile pensare e ragionare; tali compiti devono venir eseguiti unicamente sulla base della fiducia nella dottrina. In questo modo si crea una cieca e assoluta dipendenza dai dettami della setta.- Abito scientifico
Le sette amano darsi una parvenza di scientificità per rendere più credibili le loro teorie strampalate. Fanno spesso riferimento ad uno scienziato che viene prontamente vestito dei panni del leader carismatico, attorno a cui creare un alone di eroismo e leggenda, il detentore e protettore della scienza sacra. Lui va contro corrente, dice le cose come stanno, non si piega agli inganni della comunità scientifica.
Vengono altresì ignorate tutte le evidenze contrarie, generando sfiducia e ostilità verso le conoscenze attuali, nella convinzione che le uniche corrette e realmente scientifiche siano quelle ripetute fino alla nausea dalla setta e dal suo leader.- Dispensazione dall?esistenza
Le sette dispensano dal fardello dell?esistenza; l'adepto ha avuto la fortuna di trovare un gruppo di persone che sa come si vive e che può farlo vivere nel modo giusto. Non ha bisogno di pensare, la setta lo fa per lui. Gli indica sempre la strada giusta, ha una risposta giusta per ogni domanda, senza che debba fare la fatica di cercarsela da solo. Al di fuori la vita è impossibile e lo sforzo per vivere senza la setta va oltre le capacità dell'adepto, quindi la setta rappresenta l'unica possibilità, una strada a senso unico e senza più ritorno.
Questi, in sintesi, gli otto temi ricorrenti di Lifton, che entrano in gioco quando ci si trova in presenza di una setta. Spero possano essere di aiuto a qualcuno. Se la vecchina di cui parlo dei miei post avesse saputo queste cose, forse sarebbe ancora nel mondo delle persone normali.
Naturalmente si tratta dei consigli di uno psicologo; i consigli legali sono più difficili da trovare anche in un posto vasto come Internet. Se qualcuno ne trovasse, sarei ben lieto di leggerli. Lunga vita e prosperità a tutti i visitatori. -
RE: Una setta diabolica
Buona e felice giornata a tutti e grazie per gli ottimi consigli. Ad integrazione di quanto già postato, anche a beneficio di tutti coloro che si interessano del fenomeno delle sette, volevo aggiungere qualche riga sulla tecnica della "disconnessione", un sistema largamente utilizzato dalle peggiori sette che infestano il nostro paese per reclutare nuovi adepti.
Che cos'è la "disconnessione"? Dicesi "disconnessione" quella tecnica che consiste nella separazione permanente, fisica e psicologica, dei membri della setta, in particolare dei novizi, dai loro familiari e amici.
A cosa serve? Le sette utilizzano la "disconnessione" per poter avere l'accesso esclusivo alla mente del novizio ed iniziare a riempirla con le idee e le credenze tipiche della dottrina; in questo modo, la dottrina farà presa sulla mente dello sventurato senza nessuna barriera critica in grado di arginarla e finirà per costituire le fondamenta del sistema di controllo totale della sua mente e delle sue azioni.
Una simile tecnica, ad esempio, è stata utilizzata sull'anziana parente di cui ho scritto nei post precedenti al punto che, dopo molti trattamenti a base di sonniferi, psicofarmaci e lavaggi del cervello, non si ricorda nemmeno più di avere dei parenti.
Trattasi dunque di tecnica molto diffusa ma... sarà legale? E' legale "disconnetere" una persona da amici e familiari per farle il lavaggio del cervello, spogliarla dei suoi averi e trasformarla in un automa in grado di eseguire solo gli ordini impartiti dalla setta, automa che poi solo dopo anni e anni di psicoanalisi e deprogrammazione è in grado di guarire e riprendere la vita normale?
(NOTA: Dicesi "deprogrammazione" quella tecnica psicoanalitica, praticata da personale qualificato e abilitato all'esercizio della professione, in grado di rimuovere dalla mente delle vittime tutte le porcherie che le sette ci hanno messo dentro).
Mille grazie per gli ottimi consigli; lunga vita e prosperità a tutti i visitatori. -
RE: Una setta diabolica
Buona e felice giornata a tutti e grazie per i consigli postati. Come sottolinea DBD, essendo su un forum pubblico, non è possibile scendere troppo nei dettagli. Mantenendo la discussione su un livello generale, tuttavia, vi è il vantaggio di poter essere di aiuto anche a persone che hanno un problema simile ma non identico (diverso grado di parentela con la vittima, diverso grado di virulenza della setta, ecc...).
Dopo gli scarsi e deludenti risultati ottenuti dalle Forze dell'Ordine e prima di contattare un legale in carne ed ossa, volevo girare un pò il Web alla ricerca di casi simili al mio, per avere qualche informazione su cosa si possa fare legalmente e quali siano le reali possibilità di successo.
Ad oggi, dalle informazioni raccolte, non molto incoraggianti, sembra opinione diffusa che queste sette abbiano a disposizione ingenti risorse economiche e siano in grado di insabbiare ogni tentativo di azione legale anche per 10-15 anni. Risultano anche a voi questi tempi biblici? Pare cioè che con queste sette l'unica cosa utile sia la prevenzione (ossia starci più lontano possibile); eventuali cure si rivelano spesso tardive e di scarsa efficacia (ossia una volta che sei dentro non ne esci più). Che ne pensate al riguardo? Ancora grazie a tutti per i consigli postati e anche a coloro che in seguito ne aggiungeranno altri (anche consigli di massima o esperienze personali). -
RE: Una setta diabolica
Scusate, nella fretta di raccontare i miei guai con quell'orribile setta mi sono dimenticato di salutare. Buona e felice giornata a tutti. Spero di aver postato nella sezione giusta. Non ho trovato discussioni sulle sette e su come difendersi da esse, legalmente parlando, così ne ho aperta una. Ringrazio tutti coloro che lasceranno qualche buon consiglio.
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Una setta diabolica
Racconto brevemente la mia esperienza con un'orribile setta in cui mi sono imbattuto nel mezzo del cammino della mia vita. Abitavo felice e contento nel mio paesetto e a pochi chilometri di distanza abitava una mia anziana parente, di cui mi occupavo, felice e contenta anche lei.
Poi è arrivata quell'orribile setta e ha cominciato a telefonarle giorno e notte per chiederle in continuazione denaro e non la smetteva finchè la povera vecchina non sganciava quasi tutta la pensione. In pratica, le lasciavano per vivere solo pochi spiccioli e il resto se lo portavano via tutto, per anni e anni, costringendola a vivere da sola e senza nemmeno una badante, nonostante l'età avanzata.
Non contenta, la setta ha iniziato ad isolarla il più possibile diffamando e screditando tutte le amiche di cui si circondava, come un branco di squali quando avvista una preda da spolpare.
Infine, dopo averle portato via tutte le case di cui era proprietaria, con tecniche tra il plagio e la circonvenzione d'incapace, l'orrenda setta l'ha convinta a trasferirsi da loro, promettendo di sistemarla in una villetta con piscina, campi da tennis, sauna e idromassaggio, oltre ad una cinquantina di badanti al suo servizio.
Inutile dirlo, una volta che la povera vecchietta è finita nelle loro mani, della villa con piscina e idromassaggio non si è vista nemmeno l'ombra. E' stata invece rinchiusa in un ricovero sperduto in mezzo ai campi (proprio il posto in cui ha sempre detto di non voler andare, avendo avuto brutte esperienze in passato), imbottita di sonniferi e psicofarmaci (per farla star buona e abituarla alla vita in un posto che non ama troppo), con la pensione sequestrata (la setta vanta al riguardo un presunto affido, che però nessuno ha mai visto) e senza la possibilità di ricevere visite che non siano di altri membri della setta.
Se qualche amica o parente vuole andare a trovare la povera vecchina, viene prontamente messa in giro la voce che questa amica o parente va giù a farle del male o estorcerle denaro o altro e cacciata via in malo modo, per evitare testimoni scomodi in grado di attestare le condizioni in cui viene tenuta. Sicchè, oramai della povera vecchietta nessuno ne sa più nulla da anni.
Hanno tentato di tirare dentro anche me ma per fortuna sono riuscito a scappare a gambe levate più velocemente che ho potuto.
E le Forze dell'Ordine, direte voi, che fanno? Ho provato a presentare degli esposti ma la setta ha molti agganci influenti ed è riuscita ad insabbiare tutto quanto utilizzando, come è d'uso e consuetudine nelle sette, la macchina del fango e della diffamazione.
I miei quesiti. Quali accorgimenti mettere in atto per evitare di farsi prendere dentro da queste orribili sette che infestano il nostro bel paese in lungo e in largo rovinando persone e famiglie? E, nel caso si sia già stati presi dentro, come fare, legalmente parlando, per uscirne vivi? E per chi ne è uscito, quali sistemi, in termini legali, sono adottabili per aiutare altre persone ad evitare di fare una brutta fine? E per ultimo, come fermare, con i metodi previsti dalla legge, la macchina del fango che queste sette mettono in movimento per colpire tutti coloro che si oppongono alle loro finalità (in genere spogliare i malcapitati dei loro averi e farli sparire chissà dove)?
Ringrazio anticipatamente per ogni buon consiglio.