Buona e felice giornata a tutti e grazie per gli ottimi consigli. Ad integrazione di quanto già postato, anche a beneficio di tutti coloro che si interessano del fenomeno delle sette, volevo aggiungere qualche riga su un aspetto molto discusso nelle cronache mondane, un sistema di tecniche che porta le persone a diventare dipendenti da una setta e a perdere la loro capacità di giudizio critico e il contatto con la realtà e il "mondo di tutti i giorni".
Si tratta dei temi ricorrenti di Lifton (Robert Jay Lifton, psicologo e scrittore statunitense). Lifton, esaminando i soldati americani ex prigionieri della Cina comunista, comprese le tecniche base del lavaggio del cervello, riassumibili in otto punti chiave.
La conoscenza di questi punti chiave può dare un grande aiuto a chi si trova nei guai con una setta ma non ci è ancora finito dentro (nel senso che non ha ancora subito il totale lavaggio del cervello ma conserva ancora una certa dose di capacità critica).
Conoscere le tecniche manipolatorie delle sette può essere di grande aiuto anche in fase preventiva, cioè a chi non ha mai avuto a che fare con le sette o non ne ha nemmeno sentito parlare, per imparare a riconoscerle prima che sia troppo tardi. Ecco gli otto punti chiave.

Controllo totale della comunicazione

Le sette insegnano che tutto deve rimanere dentro i recinti creati dalla setta; nulla di negativo deve uscire al di fuori, nel mondo esterno. Nessuno deve sapere ciò che accade dentro, la comunicazione è completamente bloccata. Gli adepti devono invece prodigarsi per raccontare solo i presunti aspetti positivi della vita nella setta e, se non ne trovano, devono inventarseli e raccontarli migliaia e migliaia di volte, a se stessi e agli altri, fino ad accettarli e farli accettare come fossero veri.
Anche con la vecchina di cui parlo nei miei post il sistema usato è lo stesso. Nessuno ne sa più nulla. Di tanto in tanto un portavoce comunica ufficialmente che la vecchina gode di ottima salute e anzi sembra ringiovanita di vent'anni dopo l'entrata nella setta. La realtà è molto diversa.
Da quanto ho potuto vedere nel periodo in cui la setta cercava di tirarmi dentro, la vecchietta veniva costantemente imbottita di sonniferi e psicofarmaci (per abituarla alla vita nel ricovero, in cui ha sempre detto di non voler andare) e soggetta a continuo lavaggio del cervello (per imprimerle nella mente i dettami e la dottrina della setta).

Linguaggio moderno

Le sette insegnano agli adepti un linguaggio nuovo, diverso dal resto del mondo, con termini ed espressioni innovative e all'avanguardia, come le definiscono loro. Questo porta la comunicazione a diventare difficile con le persone fuori dalla setta, che usano ancora il vecchio linguaggio arcaico, desueto, anacronistico e "inadeguato ai tempi moderni". L'adepto inizia a non fidarsi di chi parla il vecchio linguaggio e trova più semplice e naturale parlare con i membri della setta che condividono il loro stesso modo di esprimersi. L'adepto diviene sempre più dipendente dalla setta.

Richiesta di purezza

Le sette insegnano che il mondo esterno è brutto, cattivo, infido, corrotto, malvagio e impuro. La setta invece è pura, perfetta e incontaminata. Una volta instillata questa convinzione nella mente degli adepti, essi sviluppano un profondo senso di colpa quando hanno a che fare con le persone che stanno al di fuori della setta, vedono il mondo esterno come malvagio e non desiderano averci a che fare.
Nel presentarsi come perfette e incontaminate, le sette poi spingono gli adepti ad esserlo altrettanto nei loro confronti e ad agire dando fiducia cieca e incondizionata alla setta in virtù della sua purezza e perfezione, gettando così le basi per creare una totale e assoluta dipendenza degli adepti. Se poi il mondo parla male della setta, è una prova ulteriore che è malvagio, visto che la setta è perfettamente buona.
Anche con la vecchina di cui parlo nei miei post il sistema usato è lo stesso. Nessuno dei familiari o delle sue vecchie amiche ne sa più nulla poichè la setta l'ha convinta che sono persone malvagie, corrotte e cattive e che deve evitare ogni contatto con esse per non contaminarsi.

Confessione

Le sette spingono gli adepti a rivelare tutti gli aspetti della loro vita passata, in particolare quelli negativi. Questo li fa sentire più vicini alla setta e più lontani dal mondo. Inoltre, la setta può usare queste informazioni per manovrarli meglio. Le confessioni vengono manipolate e distorte per convincere gli adepti che la loro vita prima dell?entrata nella setta era impura, blasfema e peccaminosa e di come la loro vita sia cambiata in meglio con l'entrata nella setta. Qualunque tentativo di tornare nel mondo normale diviene impossibile.

Manipolazione mentale

Le sette si prodigano per convincere gli adepti che sentimenti nuovi e meravigliosi sono scaturiti da sé, con l'entrata nella setta, in un?atmosfera di assoluta e magnifica spontaneità. Viene elogiata la dedizione alla setta, il miglioramento continuo e tangibile della qualità della vita, la perseveranza e buona volontà, i magnifici rapporti di amicizia che si stanno creando, ripetendo tutto quanto migliaia e migliaia di volte e forzando gli adepti a ripetere e fare proprie queste idee e cercando di convincerli che sia tutto naturale e spontaneo.
La realtà è in effetti molto diversa; tutto è sapientemente progettato e costruito da abili manipolatori mentali al fine di creare una totale e assoluta dipendenza nei confronti della setta.
Anche con la vecchina di cui parlo nei miei post il sistema usato è lo stesso. Per tirarla dentro, i membri della setta le telefonavano in continuazione, giorno e notte, per descriverle quanto meravigliosa fosse la vita giù da loro, quanto buone e straordinarie fossero le persone dalle loro parti, in contrapposizione alla gente malvagia e corrotta che gira per il mondo, soprattutto nel quartiere in cui la vecchina viveva. Poi, una volta dentro nella setta, la vecchina si è ritrovata rinchiusa in un ricovero, spogliata di tutti i suoi averi e imbottita di sonniferi e psicofarmaci.

La dottrina sopra ogni altra cosa

Le sette chiedono agli adepti di sacrificare ciò che pensano in nome della fiducia, ovvero prendere per buono ciò che la setta dice e chiede di fare anche se non ha alcun senso o va contro le idee e il buon senso comune. Anche azioni futili e prive di significato, ma che per il fatto stesso di essere eseguite in nome della fiducia, assoggettano sempre più gli adepti ed erodono la loro indipendenza.
Gli adepti vengono caricati di compiti ad intensità crescente, impegnati in azioni banali o del tutto inutili ma lunghe ed estenuanti, anche tutto il giorno, per tutta la settimana, ogni settimana dell'anno, ogni anno della vita, così che diventi sempre più difficile pensare e ragionare; tali compiti devono venir eseguiti unicamente sulla base della fiducia nella dottrina. In questo modo si crea una cieca e assoluta dipendenza dai dettami della setta.

Abito scientifico

Le sette amano darsi una parvenza di scientificità per rendere più credibili le loro teorie strampalate. Fanno spesso riferimento ad uno scienziato che viene prontamente vestito dei panni del leader carismatico, attorno a cui creare un alone di eroismo e leggenda, il detentore e protettore della scienza sacra. Lui va contro corrente, dice le cose come stanno, non si piega agli inganni della comunità scientifica.
Vengono altresì ignorate tutte le evidenze contrarie, generando sfiducia e ostilità verso le conoscenze attuali, nella convinzione che le uniche corrette e realmente scientifiche siano quelle ripetute fino alla nausea dalla setta e dal suo leader.

Dispensazione dall?esistenza

Le sette dispensano dal fardello dell?esistenza; l'adepto ha avuto la fortuna di trovare un gruppo di persone che sa come si vive e che può farlo vivere nel modo giusto. Non ha bisogno di pensare, la setta lo fa per lui. Gli indica sempre la strada giusta, ha una risposta giusta per ogni domanda, senza che debba fare la fatica di cercarsela da solo. Al di fuori la vita è impossibile e lo sforzo per vivere senza la setta va oltre le capacità dell'adepto, quindi la setta rappresenta l'unica possibilità, una strada a senso unico e senza più ritorno.

Questi, in sintesi, gli otto temi ricorrenti di Lifton, che entrano in gioco quando ci si trova in presenza di una setta. Spero possano essere di aiuto a qualcuno. Se la vecchina di cui parlo dei miei post avesse saputo queste cose, forse sarebbe ancora nel mondo delle persone normali.
Naturalmente si tratta dei consigli di uno psicologo; i consigli legali sono più difficili da trovare anche in un posto vasto come Internet. Se qualcuno ne trovasse, sarei ben lieto di leggerli. Lunga vita e prosperità a tutti i visitatori.