E' un part time a venti ore settimanali, cioè 4 al giorno in diversi turni. L'azienda continua ad aprire sedi in tutta italia, non faccio nomi per evitare di infrangere le regole del forum ma è molto famosa.
Ha ogni anno tra dipendenti fissi (come me) e dipendenti a tempo determinato una cosa tipo 400 persone. I sindacati continuano ad indirre scioperi ma non ottengono nulla.

Ecco qui il mio secondo quesito, il più doloroso.
Io e il mio ex ragazzo dopo nove anni di relazione e quattro di convivenza ci siamo lasciati un mese fa.
Quattro anni fa abbiamo aperto un conto in comune per pagare un mutuo su una casa cointestata al 50% ad entrambi.
Mentre lui per questi quattro anni ha pagato le rate del mutuo, i suoi genitori ci han dato una mano per le altre spese. Suo zio ci ha dato al momento dell'atto di vendita 50.000 euro e ci ha fatto da garante.
I miei genitori non ci hanno mai aiutati, ed io in questi quattro anni ho speso soldi per le cose d'ogni giorno arrivando a fine mese solo pagando la spesa a stento, ho pagato le rate della macchina intestata a me che comunque usava anche lui, ma nulla di registrabile come contributo in casa.
Considerato che in questi quattro anni la casa acquistata non è stata utilizzata da nessuno poichè momentaneamente sono stata ospite a casa dei genitori di lui in un mini appartamento senza cucina nè lavatrice in attesa di poter rendere abitabile l'alloggio acquistato. Ufficialmente non ho speso un soldo per quattro anni, ma a conti in tasca compravo comunque cose per l'utilizzo quotidiano e spendevo pensando "lui paga il mutuo è giusto così".
Ora è giunto il momento dei conti. Cosa mi spetta da questo triste epilogo?
La casa ha un valore commerciale di 150.000 euro circa, lui vuole tenersela ed andarci da solo (chissà per quanto rimarrà da solo) e io non vorrei sapere che lui ha altri sogni con un altra donna la, dove io per quattro anni ho sognato di vivere e crescere con lui.
Come faccio a valutare il valore etico e morale di ciò che mi spetta, al di là del fatto che la casa è cointestata e potrei incarognirmi pretendendo la metà? Non voglio derubare i suoi genitori, sono stati tanto gentili con noi sempre attenti e premurosi con me.
Datemi un consiglio vi prego, non ho più nulla e sto ripartendo da 0 col cuore a pezzi e il fisico debilitato.

grazie per l'accoglienza GloboGsm

Ciao, volevo conoscere un parere su questo tema tanto attuale e tanto discusso.
Io lavoro presso una catena di mobilifici molto nota e in costante via di sviluppo in Italia e all'estero da ben 9 anni.
Ho iniziato da merchandiser nell'area logistica ed ora dopo varie esperienze in diversi reparti sono diventata 3 livello contratto commercio. Ciò nonostante la ditta per la quale lavoro non mi da possibilità di avere un contratto full time, sono a 20 ore settimanali e mi trovo costretta ad arrabattarmi in giro in altri lavoretti per pagarmi l'affitto e la spesa quotidiana. Continuano ad assumere dipendenti a tempo determinato trascurando gli "anziani" come me. Lo stipendio è buono e io non ho il coraggio di affrontare un salto nel buio licenziandomi per un lavoro precario. Non abbastanza buono però per sopravvivere. Considerato che i sindacati non riescono ad ottenere nulla da anni e forse si sono anche ammorbiditi, volevo sapere se muovendomi da sola avrei potuto ottenere qualcosa. Sono veramente stufa di vivere con l'angoscia di dover imparare un nuovo lavoro ogni mese, lavoro precario che mi costringe a stress fisici ed emotivi piuttosto debilitanti. A voi la parola, spero proprio che mi sappiate dare una soluzione.
Ciao e grazie in anticipo

Ciao a tutti, mi sono iscritta al gt forum, perchè non so nulla di nulla in ambito legale. Mi rimprovererete ma sono una totale sprovveduta in materia ed ora sono in necessità di sapere moltissime cose.
Spero di non esser di peso per questa ragione.
Comunque eccomi qui.