Sul fatto che la sua proposta possa essere... bizzarra. per qualsiasi professionista che non sia sull'orlo della disperazione, altri si sono già espressi prima di me. Quello che ha colpito me, in primo luogo, è un'altra cosa.
Seguo Giorgio Taverniti da un po' di tempo, e lo apprezzo per la chiarezza di vedute, la coerenza e la voglia di lavorare per un Web (e una Internet) sempre migliore, sotto tutti i punti di vista. Uno di questi è sicuramente quello dei contenuti, per cui Giorgio ha speso un bel po' di parole negli ultimi tempi, sottolineando la necessità di ridurre la frequenza di pubblicazione, aumentando al contempo lunghezza e qualità del materiale. E non solo per far piacere agli algoritmi di Google, ma anche per migliorare la qualità complessiva dell'offerta di contenuti sul Web.
Quindi della sua offerta mi stupisce, più della cifra promessa, il contrasto che, dal mio punto di vista, crea con l'idea che ho del luogo in cui è stata pubblicata.
Allo stesso tempo, mi rendo conto che il bello di comunità come questa è proprio l'apertura, la differenza di vedute e di contributi. Un'offerta di lavoro come la sua, per esempio, ha il pregio di poter dar vita a una discussione interessante su un certo tipo di approccio ai contenuti sul Web (più che quello di trovare persone disposte ad accettare il lavoro, forse)
Proprio perché è una comunità aperta, però, con li massimo rispetto possibile per lei e il suo lavoro, spero che il Web si stia incamminato su una strada opposta rispetto a concetti come "riscrittura di articoli giù pubblicati", "per (ri)scrivere questi contenuti basta la terza media" e "1 euro per 350 parole". Ancora non ci credo molto.... ma lo spero.
Peace