Eljsa, dici bene: la mia intenzione era proprio quella di tenere fuori dalla questione il proprietario dell'appartamento in cui vivo. Ma, si sa, la notte porta consiglio e mi sono reso conto del fatto che accollarmi una spesa che non posso sostenere solo per fargli un favore non sarebbe stata cosa buona e giusta. Se navigassi nell'oro lo farei più che volentieri, ma vista la mia attuale situazione monetaria dovrò passargli la patata bollente.
Ti ringrazio comunque per le tue cortesi risposte, se non altro almeno ho imparato qualcosa in fatto di leggi.
teoesse
@teoesse
Post creati da teoesse
-
RE: Infiltrazione d'acqua in appartamento
-
RE: Infiltrazione d'acqua in appartamento
Ok, capito. Domani manderò la raccomandata ed inizio subito a tenere le dita incrociate.
Grazie ancora!
-
RE: Infiltrazione d'acqua in appartamento
Buongiorno a tutti e grazie per le risposte!
Alla fine mi vedrò costretto ad optare per la prima soluzione suggerita da Giurista perché ho l'impressione che, con uno stipendio da operaio e con moglie disoccupata, andare ad impegolarmi in questioni legali contro una persona che gira con un'auto che costa quanto l'appartamento in questione non sarebbe una scelta molto saggia.
Quello che mi dispiace è che una raccomandata scritta così potrebbe sembrare quasi minacciosa, ma comprendo che evidentemente si tratti della maniera più corretta e formale per uscirne e spero di riuscire a farlo capire anche al proprietario dell'appartamento in cui vivo.
A tal proposito vi chiedo un altro paio di cose: una volta che avrà ricevuto la raccomandata, come dovrà muoversi? Dovrà mandare un idraulico di sua fiducia per valutare la cosa? Una volta accertato il problema, sarà compito suo farlo sistemare per poi rivalersi sul proprietario dell'appartamento di sopra o sarà dovere di quest'ultimo provvedere alla riparazione? E, in tutto questo, è giusto che i lavori vengano fatti partendo dalla fonte (ehm... senza ironia ) o posso già mettermi il cuore in pace ed aspettarmi che vengano a spaccare muri qui in casa mia?
Un'ultima cosa: il comportamento dell'amministratore condominiale è stato corretto o, secondo i suoi doveri, avrebbe dovuto fare qualcosa di più?Grazie ancora e buona domenica!
-
Infiltrazione d'acqua in appartamento
Buongiorno a tutti! Dopo lungo lurkare, torno per chiedere un consiglio. Chiedo scusa se dovrò dilungarmi nella spiegazione, ma ci tengo ad essere preciso nell'esposizione dei fatti.
Mia moglie ed io viviamo in un appartamento in affitto con regolare contratto. I rapporti con il locatore sono ottimi in quanto, fortunatamente, non ci sono mai stati problemi di nessun genere e, per ovvie ragioni, preferirei che le cose rimanessero così.
Tre giorni fa ci siamo accorti che, sul soffitto della cucina, era comparsa una piccola "macchia" d'acqua. La sera stessa, con l'intenzione di lasciare un avviso molto cordiale all'inquilino dell'appartamento sovrastante, mia moglie è salita e, trovandolo a casa, gli ha spiegato la cosa. Al che lui ha risposto di non avere nessuna perdita e di non avere nessuna conduttura in quel punto della casa.
Il giorno seguente la macchia si è allargata, quindi ho chiamato l'amministratore condominiale il quale è immediatamente venuto a vedere e, sorprendentemente, invece di cercare di parlare con l'inquilino di cui sopra, ha cercato di contattare telefonicamente l'inquilino dell'appartamento a fianco di quello sopra al nostro.
Dopo vari tentativi senza esito, se n'è andato dicendo che avrebbe continuato a provare a chiamarlo e che mi avrebbe fatto sapere. La sera, tardi, ho trovato una sua chiamata sul cellulare (in pratica mi aveva fatto uno "squillo", ma lasciamo perdere...) e, quando l'ho richiamato, mi ha detto che lui aveva fatto tutto quello che poteva, che il fatto non gli compete e che ora avrei dovuto arrangiarmi con il proprietario dell'appartamento in cui vivo.
Il giorno dopo la macchia si è allargata ancora, ne sono seguite altre telefonate all'amministratore ed un'ulteriore visita da parte sua, durante la quale ha lasciato intendere che, se mai la perdita fosse dovuta ad una rottura di una conduttura di uno degli appartamenti del piano superiore, i lavori si dovrebbero comunque fare dall'appartamento in cui abito "per non rompere le piastrelle del piano di sopra".
Ho chiamato il mio padrone di casa per avvisarlo in maniera preventiva e lui mi ha chiesto se potevo parlare con l'inquilino del piano superiore e di tenerlo aggiornato.
La sera, casualmente (stavo uscendo a buttare la spazzatura) ho incontrato l'inquilino del piano di sopra e l'ho invitato a vedere nella mia cucina la macchia. Questo, una volta visto il problema, ha pacificamente detto che intanto è da verificare se effettivamente la perdita parte dal suo appartamento e che, in ogni caso, nonostante sia proprietario, lui non ha intenzione di fare niente, nemmeno di spendere un euro per chiamare un idraulico per un semplice parere e che si devono arrangiare il mio padrone di casa ed il costruttore, in base a non so quali regole su garanzie e cose simili. Notare che, ancora una volta, in tutto questo mia moglie ed io siamo sempre stati gentili ed educati, la nostra intenzione era più che altro quella di fargli un favore perché una perdita d'acqua potrebbe diventare un danno economico anche per lui, quindi capirete bene che ci siamo rimasti piuttosto male.Ora, veniamo al punto, la macchia si allarga sempre di più e visto che sia l'amministratore che il proprietario dell'appartamento di sopra non hanno intenzione di fare niente, vi chiedo: come posso fare perché qualcuno si attivi per risolvere il problema? E' giusto che l'amministratore condominiale si tiri indietro?
Grazie in anticipo a tutti e chiedo nuovamente scusa per la prolissità.
-
RE: Tanti Auguri a tutti di Buon Natale e di un anno nuovo Strepitoso
In ritardo per il Natale, ma in anticipo per l'inizio del 2013: tanti auguri a tutti!
-
Apertura attività di massaggiatrice olistica
Salve, mia moglie, venticinquenne, disoccupata da un anno circa, non trovando lavoro, vuole aprire partita iva come massaggiatrice olistica. Un' amica di famiglia, lavorante in uno studio commercialistico, le ha consigliato di aprire partita iva con regime dei minimi. E' un estetista qualificata, senza specializzazione. Le domande che vorrebbe porre sono le seguenti:
- Puo' aprire partita iva come massaggiatore olistico, nonostante abbia lavorato come estetista? Si tratta di regime dei minimi?
- Se si, qual è l'iter burocratico? Quali sono gli oneri fiscali da pagare?
- L'attività di massaggiatrice puo' essere eseguita anche presso il proprio domicilio? Ci sono caratteristiche tecniche, sanitarie obbligatorie?
- Questa attività necessità di una copertura assicurativa?
-
RE: posso denunciare i miei genitori se non mi mantengono?
@Mo_01
Mo_01, io non ti conosco, così come non conosco la tua storia e, sinceramente, non la voglio nemmeno sapere. Per quanto mi riguarda potresti avere tutte le ragioni per essere arrivata a pensare ad un'azione simile. L'unica cosa che ti chiedo è questa: sei proprio sicura di voler intraprendere questo percorso che, nella migliore delle ipotesi, avrà pesantissime ripercussioni nel rapporto tra tuo padre e te, che si trascineranno avanti per chissà quanto tempo?
Mi rendo conto che questo mio post, per l'ennesima volta, non ha niente di tecnico ma ti chiedo, per favore, di chiudere un occhio. Nella mia assoluta ignoranza mi piace pensare ad un avvocato come ad una persona, prima che ad un professionista. E voglio credere che un legale che sia anche una persona, prima di agire per volere del proprio cliente, cerchi di farlo ragionare sulle conseguenze che possono avere determinate azioni.
Ti apprezzo.
-
RE: violazione privacy
Perdonami Criceto, il discorso del premio è puramente ipotetico si basa su tue esperienze?
Semplice curiosità.
-
RE: Come difendersi dopo pesanti offese sul lavoro...?
No, non è importante, almeno per me. Era solo, come dicevo, una curiosità personale.
-
RE: Come difendersi dopo pesanti offese sul lavoro...?
Giusto per una curiosità assolutamente personale: ma i Carabinieri cosa hanno detto a questo tuo collega?
-
RE: Aiuto...sono passibile di denuncia?
Lorenzo-74,
mi dispiace che tu abbia inteso come offesa il mio commento, mi sembrava palese che fosse una battuta scherzosa. Comunque, a scanso di equivoci, chiedo scusa anche a Giurista ribadendo che non era mia intenzione offendere nessuno.Criceto, ti ringrazio per il gesto nobile, anche se in realtà ho solo preso spunto dal vostro scambio di battute. Non mi hai certo obbligato a mettermi in mezzo.
Chiariti questi punti, chiedo venia per quest' ultimo OT e ritorno a fare il lettore.
-
RE: Aiuto...sono passibile di denuncia?
Certo, è risaputo che tutti gli Italiani alle prese con un recupero crediti hanno migliaia di euro da spendere in avvocati per una causa contro società con uno stuolo di legali alle loro dipendenze.
Mi si perdoni l'OT:
[...]
-
Aics, compensi ed utili.
Buona sera, avrei bisogno cortesemente di togliermi qualche dubbio riguardante le associazioni come Aics e simili.
Nel caso di un'associazione già esistente, per entrarne a far parte come, diciamo, membro "dirigente" (uno dei cinque previsti dallo statuto), è previsto il versamento di una quota?
Oltre al compenso eventualmente riconosciuto per il lavoro svolto, una persona che operasse all'interno di una di queste associazioni avrebbe diritto ad un qualche tipo di rimborso spese?
Sarebbe possibile dividere eventuali utili tra le persone che vi lavorano a titolo, appunto, di rimborso spese?Grazie!
-
RE: Molestie?
Chiedo scusa, ma mi sorge un dubbio: ho sbagliato qualcosa nel porre la domanda?
-
Molestie?
Buonasera,
come da titolo della sezione, avrei bisogno di una breve consulenza legale, quindi vado ad esporre subito il mio quesito.
La mia compagna lavora in un centro benessere dove, grazie al proliferare di "centri massaggi" a dir poco equivoci, le vengono spesso richieste, da parte di qualche cliente, prestazioni che di certo non rientrano nelle mansioni di un'estetista.
A rendere peggiore la situazione, si aggiunge il fatto che il titolare di tale centro sembra avere risposto, a persone che gli chiedevano se le sue dipendenti facessero certe cose, di non sapere niente e di "provare a chiedere alle ragazze stesse".
Ora, considerando tra l'altro che il contratto collettivo nazionale dice (cito pari pari):*[...]Art. 169 (Molestie sui luoghi di lavoro)
Le aziende si adopereranno per eliminare dai luoghi di lavoro qualsiasi comportamento o prassi che possa costituire forma di coercizione della persona umana, con particolare attenzione per la sfera delle molestie sessuali.[...]*c'è qualche tipo di azione legale che la mia compagna possa intraprendere nei confronti del proprio datore di lavoro, dato che le richieste di certi clienti non diminuiscono e la situazione inizia a diventare quanto meno pesante?
Ringraziando anticipatamente per le vostre risposte, vi auguro una buona serata.