Le cause di esclusione per coloro che sono soci di srl sono le seguenti:
L'intrasat è obbligatorio in caso di ricevute ed emesse con soggetti esteri UE. Nel suo caso se il cliente a cui le emette è Italiano o extra UE, la risposta è No. Diversamente se il soggetto è nell'UE, Si dovrà essere effettuato ed inviato il mod. Intrasat trimestrale.
Buona giornata
Buongiorno, Confermo la correttezza del reddito da lavoro autonomo occasionale nel quadro RL. Dal punto di vista contributivo se esso non supera i 5.000 euro, non va inserito nel quadro RR (gestione separata).
Grazie.
Buongiorno. Tendelziamente dovrebbe inviarle una volta l'anno per la elaborazione della dichiarazione dei redditi. Ci possono essere però durante l'anno alcune particolarità come ad esempio fatture verso ue, quindi soggette a intrasat o ricezione di fatture con ritenute d'acconto, quindi soggetti al pagamento entro il 16 del mese successivo al pagamento con F24 della ritenuta d'acconto. Quindi aldila' di queste particolarità potrebbe inviarle anche una volta l'anno.
Saluti.
Buonasera, non solo non è esonerato dalla dichiarazione, ma è soggetto anche a tutti gli altri adempimenti previsti per i titolari di partita iva, ancorchè chiusa nello stesso anno.
Saluti
Esattamente 
Si intendeva 2020 e 2019. 
Buongiorno. Aggiungo che nel 2019 eventualmente potrebbe usufruire invece del regime forfettario, che fermo restando il rispetto dei requisiti, non ha limiti di età.
Grazie. Saluti.
Buongiorno. Confermo, potrai procedere tranquillamente in esenzione iva.
Grazie Saluti.
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Grazie. Saluti.
Confermo, inizierà a pagare nel 2019, sia il saldo del 2018 di imposte (imposta sostitutiva regime forfettario 5 o 15%) e contributi, che l'acconto (un anticipo) sugli stessi del 2019.
Saluti.
Se l'amministratore non riceve compenso per l'attività di amministrazione e svolge solo quella al'interno della società e contemporaneamente non è neanche socio della stessa, confermo che non pagherà nessuna contribuzione ne lui e ne la società.
Grazie. Saluti.
Buongiorno. Come socio lavoratore unico della SRL unipersonale, se contemporaneamente è dipendente a tempo pieno presso un altra ditta, avrebbe l'esenzione dall'inps come commercianti. Pertanto come SRL non pagherebbe in questo caso contributi. Se riceve anche compenso come amministratore, per il solo compenso pagherà invece i contributi alla gestione separata inps pari a circa il 33% di cui 2/3 a carico della società e 1/3 a carico dell'amministratore stesso dedotta nella busta paga del compenso.
Grazie.
Saluti.
Buongiorno. Far inquadrare una attività di assistenza domiciliare a disabile per privati è inquadrabile come lavoro dipendente domestico, quindi dovrebbe essere assunto dal privato come lavoratore domestico. Difficilmente è inquadrabile come una opera di lavoro autonomo occasionale.
Grazie.
Saluti.
Buongiorno, rispondo alle sue domande:
Buongiorno. Si vi puoi rientrare nel 2010 se relativamente all'anno precedente (2009) rispetti nuovamente i requisiti del forfettario.
Grazie. Saluti.
Il cliente non è un sostituto d'imposta pertanto emetterai la fattura senza ritenuta d'acconto. La contribuzione al 4% da addebitare al cliente è facoltativa, quindi puoi decidere tu se inserirla o meno.
Considerate che comunque la Srl o Srl semplicata ha dei costi di gestione e amministrativi abbastanza alti rispetto a una ditta individuale o una partita iva come libero professionista. Quindi bisogna considerare in questo caso anche questo e valutarne la convenienza attraverso un prospetto costi/bonefici. Normalmente per piccoli volumi d'affari la SRL non è indicata. In questo caso però se entrambi avete un altro lavoro e lavorate come dipendenti a tempo pieno presso altre ditte, anche se la srl ha dei costi di gestione piu alti, potrebbe essere comunque piu conveniente per via dell'esenzione INPS commercianti dei soci.
Grazie, buona giornata.;)
Non tutti i casi sono vietati categoricamente ed in maniera chiara. Certo sono sconsigliabili e devono essere verificati caso per caso. Il principio cardine è la subordinazione che deve essere appunto dimostrata. Per questo motivo per non avere problemi e' consigliabile che il lavoratore dipendente sia il socio non amministratore. Per darti una risposta nei singoli casi dovresti descrivermeli nello specifico (quanti soci, quali amministratori, amministrazione congiunta o disgiunta, ecc.)
Buongiorno. Vedo di chiarirti le idee. Il socio amministratore non può mai essere lavoratore dipendente dell'azienda stessa. Sarebbe subordinato di se stesso. Se quel socio è lavoratore verrà semplicemente iscritto all'inps come socio lavoratore e quindi tenuto al pagamento dei contributi INPS commercianti. Se non fosse amministratore sarebbe tranquillamente possibile l'assunzione come dipendente. L'altro socio invece che non lavora nell'azienda, non avrà nessun inquadramento contributivo, essendo solamente socio di capitale. Escludo ancora qualsiasi pagamento alla gestione separata INPS se i 2 soci amministratori non ricevono compenso.
Confermo ciò indicato dal collega. L'agenzia d'affari è assolutamente una impresa. Pertanto con la partita iva che hai attualmente dovrai effettuare una modifica con l'aggiunta del nuovo codice ateco, e per questo effettuare anche tutti i restanti adempimenti come impresa, quindi Camera di commercio, INPS, e comunicazione al comune SCIA.