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    strangisrex

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    Post creati da strangisrex

    • RE: Cassa Forense o Gestione Separata?

      Sembrava risolto.
      Invece resta molta confusione. Ho confrontato le risposte di alcuni dottori commercialisti e, non tanto a sorpresa, non sono nemmeno un pò concordi tra loro.
      Le risposte sono varie vado ad elencarle brevemente:

      1. Avvocato che non raggiunge il reddito per iscrizione alla cassa anno 2010 (9000 euro irpef - 13000 euro lordo), addebita il 4% ai clienti e lo versa alla cassa. Non ha la prova dell'esercizio continuato e prevalente della professione quindi l'iscrizione alla cassa è solo facoltativa, ma DEVE iscriversi alla gestione separata INPS, perchè DEVE avere una posizione previdenziale obbligatoria. Se non lo fa, l'INPS lo iscrive d'ufficio.

      2. Avvocato che non raggiunge il reddito per iscrizione alla cassa anno 2010 (9000 euro irpef - 13000 euro lordo), addebita il 4% ai clienti e lo versa alla cassa. Se non si iscrive alla Cassa DEVE iscriversi alla Gestione Separata e può fare pagare al cliente un ulteriore 4% (per INPS) e paga la gestione separata inps. Se non si iscrive viene iscritto d'ufficio dall'inps ammeno che non si iscriva alla Cassa con effetto retroattivo.

      3. Avvocato che non raggiunge il reddito per iscrizione alla cassa anno 2010 (9000 euro irpef - 13000 euro lordo), addebita il 4% ai clienti e lo versa alla cassa. Solo se non supera un fatturato di 5000 euro può non iscriversi neanche alla Gestione Separata. (qui non si è capito bene se l'importo è previsto o se l'INPS non effettua controlli sotto i 5000 euro).

      Come vedete, i dubbi che sembravano fugati ritornano a galla.
      Naturalmente se si chiede all'INPS risponde che è obbligatorio iscriversi, se si chiede alla Cassa dicono che conviene iscriversi subito da loro, se si chiede ai colleghi si ritorna alla prima risposta.

      La mia domanda: c'è qualcuno tra di voi che è nella mia condizione? ovvero che abbia risolto in qualche modo la posizione previdenziale di un cliente giovane avvocato con p.i.?

      Fiducioso in qualche risposta, saluto....:ciauz:

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      strangisrex
    • RE: Acquisto Euronics online e dubbio morale/legale!!!

      E cosa dovresti fare?
      Goderti il tuo computers. E basta.
      Non c'è nessun problema nè legale nè morale.
      Magari potevi avvisare dell'offerta tutti i tuoi amici visto che essendo una offerta fatta su un sito internet e fatta al pubblico per l'azienda era vincolante.
      Errore o non errore ordinato a quel prezzo doveva mandartelo. O saresti stato tu a poter adire le vie legali contro l'azienda.
      Il discorso di licenziamenti di personale legati alla vendita di un portatile o 1000 portatili lasciano il tempo che trovano... chi scrive ha visto le quantità ordinate dalle grandi catene di elettronica ed i prezzi pagati. Non ritengo utile parlare di percentuali di margine o di guadagni, per l'economia della discussione basta solo dire che pure con 1000 apple venduti ad un terzo non si sarebbe spostata una virgola. Stiamo parlando del sito istituzionale di una azienda e non di un negozietto di campagna.
      P.S. se trovi altre offerte simili fammi un fischio che ne prendo qualcuno anch'io.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Ricorso per multa.

      Non si può fare assolutamente nulla. Per un ricorso si dovranno ricercare, ove esistenti, altri motivi, infatti l'indicazione erronea da lei evidenziata è ininfluente.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Problema contratto H3G

      Credo che il numero iban del c/c postale di sicuro l'abbia fornito Lei al negoziante.
      Oppure ha acconsentito al fatto che i negoziante passasse il bancomat in modo tale che il sistema prelevasse i dati per autorizzare una RID.
      In ogni caso ci sono varie possibilità visto che Lei ricorda di non aver firmato nulla. Ma poi è solo un ricordo? o ne abbiamo certezza?
      Per casi simili la scappatoia più rapida è quella di una denuncia per truffa nei confronti del negoziante, il quale se è vero quello che Lei afferma, Le aveva dato, a titolo di cortesia (non so come abbia potuto farlo, a meno che non fosse la sua personale) una chiavetta in prova, per poi attivarLe l'abbonamento.
      Di casi simili ne ho visti parecchi. Qualcuno l'ho risolto senza arrivare alla denuncia da parte del mio assistito, ma con un accordo con il negoziante che ammettendo la mala fede si è addossato tutte le spese.
      Ma resta da superare il problema dell'uso della chiavetta internet.
      Ora, non solo un contratto deve essere firmato, ma una autorizzazione RID senza firma è a mio avviso impossibile.
      Lei sicuramente avrebbe dovuto interessare un legale affinchè si occupasse della faccenda, ma molto prima. Adesso non dico sia tardi, ma forse più costoso si. Anche perchè se il credito è già stato acquistato da una società di recupero o ad essa affidato sicuramente si vedrà arrivare un bel pò di lettere ed alla fine si passerà alla riscossione del credito che vanta H3G e che non sarà pari ad 800 euro ma almeno il doppio se non più.
      Poi Lei non spiega se vi è stata una corrispondenza tra Lei ed H3G, o solo quella telefonica.
      Avrebbe avuto tante strade prima per contestare con l'ausilio di un legale la strana attivazione.
      Il mio consiglio è di consultare un avvocato il prima possibile.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Cassa Forense o Gestione Separata?

      @Poldo77 said:

      L'avvocato che non supera un certo livello di reddito o di fatturato non è tenuto ad iscriversi alla cassa forense ma dovrà comunque presentare telematicamente ogni anno il modello 5 in cui indica il proprio reddito ed il proprio fatturato.
      Inoltre non deve iscriversi alla gestione separata.

      Ciao

      Grazie!
      Proprio come pensavo allora...:D:D

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      strangisrex
    • RE: Avvocato contro avvocato?

      4000 mila euro di acconto?
      Io trasferisco lo studio dove abita Lei!
      Con quella cifra solitamente si conclude un processo di quel genere con gli aventuali 2 gradi di giudizio visto che Lei sarebbe stata persona offesa dal reato e l'avvocato le avrebbe proposto di costituirsi parte civile sia in primo grado che in un eventuale appello. E poi non è detto che, parte, se non tutta la somma l'avrebbe recuperata come nota spese per la parte civile costituita, oltre al risarcimento. Ma questi sono altri discorsi.
      Ribadisco il fatto che devo trasferirmi nella Sua città.:D:bho:

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Cassa Forense o Gestione Separata?

      Grazie per la risposta.
      Io però non vedo analogie parlando con alcuni architetti.
      La cassa forense prevede un esenzione di reddito.
      Cioè anche con p.i. aperta e fatture emesse per l'anno 2010 ci si deve iscrivere se si supera un lordo (contribuenti minimi) o volumi d'affari iva (altri) superiore a 15.000 euro ed un reddito IRPEF superiore a 10.000 euro.
      Gli architetti da me interpellati invece mi hanno riferito che devono iscriversi alla cassa se aprono partita iva oppure comunicare alla cassa che hanno aderito ad altra forma previdenziale. Inoltre, parlando con alcuni avvocati mi hanno riferito che loro quando hanno aperto la p.i. e non raggiungevano i minimi non solo non si sono iscritti alla Cassa ma neanche alla gestione separata. Così facendo non hanno maturato pensione per quegli anni, ma pagando in autoliquidazione alla cassa il 2% prima (oggi il 4%) avevano assolto l'obbligo che li esonerava dalla richiesta di iscrizione alla gestione separata. E' stato pure aggiunto che l'INPS non potrà mai richiedermi l'iscrizione alla gestione separata poichè ho una cassa professionale di appartenenza e la mia partita iva ha un codice di iscrizione specifico che mi indentifica come appartenente ad una categoria professionale dotata di cassa propria. Quindi è improbabile che vadano a chiedermi dei contributi successivamente. Specie se mi iscrivo nei prossimi anni alla Cassa ed ho la possibilità di retrodatare l'iscrizione alla data di iscrizione all'albo.
      Altro discorso è per le professioni che non hanno una cassa propria, lì scattano i controlli.
      Adesso domando al mio commercialista e chiedo di controllare bene, visto che anche lui mi dice che pagare il 4% alla Cassa Forense è un obbligo anche non avendo la partita iva per il solo fatto di essere iscritto all'albo e quindi non vede il perchè iscrivermi alla gestione separata, peraltro poco conveniente rispetto alla Cassa e visto che altri miei colleghi nei primi anni di apertura della p.i. non si sono iscritti alla Cassa rimandando al giorno del possesso di tutti i requisiti e neanche alla gestione separata.

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      strangisrex
    • RE: disdetta H3G, come procedere?

      Se non erro la concicliazione online è riservata ad associazioni di consumatori accreditate. Prova. Ma credo dovrai optare per la normale procedura conciliativa cartacea presso Enti abilitati.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Sentenza di condanna

      Il casellario giudiziario fornito a privati non riporta condanne con sospensione condizionale e non menzione. L'illecito penale è del 2001 sono passati molti anni e quindi concordo con cesarini.
      I carichi pendenti sono altra cosa e non riportano le condanne definitive come quella di applicazione pena su richiesta delle parti, se definitiva e questa lo è.
      In ogni caso è pacifico che nel carellario giudiziario consultato dalle Forse dell'Ordine o dall'Autorità Giudiziaria, o meglio nella Sua scheda personale, restano presenti tutti i procedimenti penali da Lei riportati con ogni indicazione della definizione, del rito ecc.
      Ma questo per Lei non comporta nulla ai fini lavorativi ecc.
      Quindi è normale che non risulti nulla e può stare sereno.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: notifica art 75 TU

      In effetti ad alcuni miei clienti non è mai arrivata la convocazione a distanza di anni.
      Diciamo che l'accaduto dovrebbe servire come monito per i comportamenti futuri e non è detto che non possa arrivare la comunicazione per essere convocati in Prefettura.
      Altro discorso sarebbe se venisse beccato in altri comportamenti illecidi della stessa indole. Allora le cose si complicherebbero. Ma credo che la lezione le servirà per stenersi in futuro dall'acquisto e dall'uso di sostanze stupefacenti.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Data errata su Verbale

      Io farei il ricorso al prefetto.
      Come diceva Fredlex è una nullità del verbale.
      Facendo il ricorso hai buone probabilità di spuntarla e meglio non saprai più nulla della multa se verrà annullata.
      Vale la pena di provare. Se il ricorso è scritto bene e vi è allegata la copia del verbale con l'indicazione della data erronea dovresti vincere con facilità.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Conversazioni sicure?

      Se l'accaduto è realmente come descritto, e cioè i contatti sono avvenuti con soggetti che si fingono maggiorenni, io starei sereno. In effetti il mio consiglio consueto è di stare sereni ed evitare di fasciarsi la testa prima di essersela rotta.
      Se il profilo indicava la maggiore età è gia una buona difesa.
      Ma sono questi casi delicati per cui una risposta esaustiva è da escludere a priori.
      Non capisco infatti cosa può logorarLa se non si è sottoposti a procedimento penale e sempre se le indicazioni da Lei fornite corrispondano alla realtà dei fatti.
      Diciamo che solitamente si assiste al contrario in tema di adescamento di minori in internet.
      Il fatto di poter essere perseguiti dipende dal tenore delle conversazioni e da altri comportamenti.
      Io se quello che scrive è verità dormirei sonni sereni.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Limiti legali del "nome d'arte"

      In tutti i casi in cui è richiesta la presentazione di un documento di identità, oppure nei casi in cui serve identificare un soggetto il nome d'arte lascia il tempo che trova.
      Il discorso di una prenotazione alberghiera credo sia una questione da porre in secondo piano. O perchè l'artista è molto conosciuto o meglio perchè qualsiasi agenzia o editore o agente dell'artista comunicheranno eslusivamente il nome reale anche per una comodità. Infatti il nome reale porta una maggiore riservatezza.
      Per i voli, guida di veicoli, ed ongni altro rapporto con la P.A. ecc. si può usare solo il nome reale e da sempre tutti fanno così.
      Altro discorso sono le regole che valgono in editoria, cinema ecc.
      In quel caso è il nome reale ad essere associato al nome d'arte per questioni di spettacolo, fiscali ecc.
      Ma in nessun contratto o scrittura si troverà mai una persona identificata con il nome d'arte, al limite troverai: Mario Rossi, in arte Pippo Luchetto.
      In altre parole il nome d'arte non ha alcun valore se non quello commerciale ai fini di spettacolo, arte, ecc.
      Infine è sempre un discorso ampiamente teorico quello del delitto p. e p. dall'art. 496 c.p.
      Infatti non credo che l'artista interrogato da un pubblico ufficiale, o persona incaricata di un pubblico servizio, nell'esercizio delle funzioni o servizio, abbia in mente di fornire una falsa dichiarazione indicando il suo pseudonimo o nome d'arte.
      Così vanno interpretati anche gli artt. 494 e 495 c.p.
      Ma se Mario Rossi è conoscituo come Pippo Luchetto ad una cena con amici e colleghi potrà presentarsi come Pippo Luchetto senza mostrare la propria carta d'identità e senza conseguenze se non teoriche e poco realizzabili specie sul piano penale.
      E' come quando una persona è conosciuta dai consociati con un nomignolo. Molto spesso infatti troverai in atti di indagine o procedimenti penali, ma anche in altro, Tizio Caio, detto Ciccio...
      Spero di aver fugato i tuoi dubbi.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: disdetta H3G, come procedere?

      Allora se fai un arbitrato al CoReCom o similari ed alleghi la stampa che ti attesta che in un dato luogo per H3G c'è copertura e tu hai concluso il contratto fidandoti delle loro indicazioni avresti qualche probabilità di non essere sottoposto a penali.
      L'arbitrato lo puoi fare tu senza assistenza di un legale, compili il modulo lo presenti e poi ti arriva una comunicazione di convocazione. Sarete 3 un dipendente del CoReCom o similare, tu ed un avvocato di H3G o un avvocato esterno di H3G. In Calabria è così!
      E ve la discutete. Se raggiungi un accordo bene, altrimenti puoi adire le vie legali portando ad un legale di tua fiducia il verbale del mancato accordo.
      Il mio consiglio è di sfruttare l'indicazione erronea di copertura.
      Sperando in buone notizie, ti saluto.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: disdetta H3G, come procedere?

      Potresti tentare la conciliazione al CoReCom ove presente nella tua città o Camera di Commercio o farti seguire da una associazione di consumatori abilitata al tentativo di conciliazione online offerto da H3G.
      Io non ho mai avuto problemi con i miei clienti con H3G, ho sempre ricevuto risposte non rapide, ma hanno risposto bene ed abbiamo sempre trovato un accordo stragiudiziale. Sono altre società che mi hanno dato serie rogne.
      Poi se non erro nel contratto dati delle chiavette 3 è specificato che prima di firmarlo hai controllato la copertura UMTS e HSDPA e che accetti che nelle zone non coperte il traffico effettuato in rooming nazionale ti sarà addebitato secondo il costo su rete GSM e quindi WAP del piano telefonico dati sottoscritto.
      Questo può essere un ostacolo serio!!!

      Per quanto riguarda ZIOBUDDA, se non ho capito male vuole usare un'altra USIM 3 su un telefono che è Operator lock ed anche USIM lock.
      Anche questa voce è prevista nel contratto in cui si dice che 3 vende o da in comodato dei telefoni con delle limitazioni di Operatore=funziona con tutte le USIM 3 o di USIM=funziona solo con la usim abbinata al telefono nel momento dell'acquisto e può chiedere al cliente che intende utilizzare il terminale H3G con altre USIM 3 o altre SIM di diversi gestori un corrispettivo per sbloccare il terminale e recuperare i costi derivanti da un utilizzo non previsto nell'offerta.
      Anche questo è scritto nel contratto.
      Quindi attenzione, e non a quello che vi dicono gli agenti, ma a quello che si firma.
      Spero di aver chiarito un pò. Ma in contratti di decine di pagine scritti con carattere n. 2 ci vuole la lente di ingrandimento.
      Se ci sono domande anche se in ritardo risponderò.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: Problema con avvocato

      @cesarini said:

      Tutti i sistemi di comunicazione che ha indicato sono idonei, non saprei cosa dire. Dipende dalla persona, dal tempo che può dedicare singolarmente a ciascun cliente, etc.
      Io utilizzo tutti, qualche volta per es. il telefono disturba...

      In effetti il telefono disturba e non poco, anche perchè non è facile dare una risposta. Immagino, ad esempio, che un collega stia ricevendo e debba rispondere al telefono. Il cliente Tizio chiede al telefono lo stato della pratica ed il collega è:

      1. senza fascicolo del cliente sotto mano;
      2. con un ricevimento in corso;
      3. con la testa altrove, in quanto ha delle scadenze urgenti da preparare.

      Quale risposta potrebbe dare? Forse non ricorda nemmeno la pratica dell'interlocutore.
      Devo dire che la modalità di comunicazione ottimale sia quella del ricevimento, con un appuntamento programmato. Così il professionista prende la pratica prima e sa dare delle risposte.
      Poi sono stupito da alcuni commenti.
      Ogni volta che si va dall'avvocato per conoscere l'esito di un procedimento pendente o le sue evoluzioni voi pagate ogni visita?
      Fosse così sarei ricco!!!!:D
      Va bene che mi occupo solo di penale, però se dovessi fare pagare tutte le visite in studio di parenti, mogli, clienti, madri.... uscirebbero parcelle con tanti zeri....:D
      Penso, concludendo, che la scelta migliore sia trovare un compromesso.
      Il cliente è in fibrillazione per la sua causa, ma un avvocato ha tanti clienti e tutti in fibrillazione:D:D ed i tempi della giustizia civile e penale sono lunghi, passano mesi e mesi senza novità di rilievo...

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • RE: T-Shirt con personaggio dei cartoni animati

      @FaddaLex said:

      il metodo migliore è ottenere una licenza sul marchio, quindi pagare royalty e percentuale sulle vendite, cose molto onerose.
      Nel caso non fosse possibile, consiglio di desistere onde evitare conseguenze spiacevoli (anche penali),

      Concordo perfettamente col collega, specie se i marchi sono di proprietà di GROSSE aziende.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      strangisrex
    • Cassa Forense o Gestione Separata?

      Buongiorno.
      E spero di scrivere nella sezione giusta.
      Ho da poco aperto una p.i. contribuenti minimi.
      Ed ho letto tutti i quesiti posti e le relative risposte e mi sento aggiornato e sereno in merito.

      Un dubbio però mi assilla ed è relativo agli obblighi previdenziali.

      Iniziando una nuova attività ho pensato bene di non iscrivermi subito alla Cassa Forense, visto che fino ad un minimo irpef di oltre 9000 euro e minimo iva di oltre 13000 euro non si da la prova effettiva di esercizio continuativo dell'attività e non si è obbligati ad iscriversi.
      Bisogna solo inviare la comunicazione obbligatoria mod. 5 e mettere il 4% in fattura (da gennaio 2010 è aumentato) per poi versarlo in autoliquidazione alla Cassa Forense ogni anno in base a quanto percepito al lordo (visto che sono un contribuente minimo) e che per noi il volume affari IVA (correggetemi se sbaglio) è dato dal lordo delle fatture emesse.
      Quindi fatture emesse 5000 euro dovrò versare il 4% alla Cassa.
      Anche se come reddito Irpef avrò 5000 euro meno le deduzioni (variabili in percentuale) e su quello pagherò il 20% di Irpef, visto che fatturo a privati e non ho subito ritenute d'acconto.

      Adesso il dubbio che mi sorge è il seguente:
      visto che non mi iscrivo alla Cassa perchè penso che nel primo anno non avrò un reddito irpef superiore a 9000 euro ed in caso lo superassi, questo è certo, è la Cassa ad iscrivermi con effetto retroattivo, sono allora obbligato ad iscrivermi alla gestione separata INPS?

      Io penso di no! Anche perchè ho letto una risposta INPS in merito che diceva che gli avvocati che hanno una propria Cassa non devono e non possono iscriversi alla Gestione Separata INPS.
      Allora penso, non è obbligatoria una posizione previdenziale qualsiasi essa sia?
      E se fatturo meno di 5000 euro che io sappia non c'è obbligo di iscrizione neanche alla Gestione Separata INPS. Ma vale il lordo o il reddito Irpef?

      Spero di aver riassunto il mio quesito al meglio!
      Devo correre ad iscrivermi all'INPS o passo aspettare un pò di tempo e quando inizierò ad avere un reddito Irpef superiore a 9000 euro ed un lordo di 13000 mi iscrivo direttamente alla Cassa?

      Grazie mille.
      ❌x

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      strangisrex
    • un saluto a tutti, bentrovati

      Ciao a tutti,
      come da regolamento prima mi presento e poi inizio a partecipare.
      Ho trovato questo forum molto interessante e pieno di risposte.
      Spero di essere il benvenuto.
      Sono Michele, sono un avvocato che opera in campo penale.
      Lavoro in Sicilia e Calabria.

      😄

      postato in Presentati alla Community
      S
      strangisrex