• User

    Aggiornamento fresco fresco...stamattina controllo la posta e mi trovo una mail dell'avvocato che mi dice che il debitore ha proposto un piano di rientro del debito suddiviso in 10 rate!
    Non mi ha dato altri dettagli ma penso che a questo punto il piano di rientro sia la conseguenza della notifica del decreto.
    Prima di accettare o meno questa proposta, mi è venuto un dubbio: qual è il periodo di tempo entro il quale il decreto può essere messo in pratica se il debitore non paga? Ho il sospetto che la strategia del mio ex datore di lavoro sia farmi accettare un piano di rientro lungo in modo che magari paga le prime 4/5 rate così intanto il decreto non è più utilizzabile e poi le altre non le paga più ed io devo rifare la richiesta...


  • User

    Guarda, dopo la notifica del decreto il debitore ingiunto ha soli 40 gg. per fare opposizione; scaduto il termine, l'avvocato chiede l'esecutorietà del decreto stesso. A questo punto, se l'ingiunto non paga spontaneamente, si può procedere all'esecuzione forzata (pignoramento), e si apre il processo di esecuzione.

    Dunque, se vi accordate bene, gli stai solo concedendo una dilazione, un frazionamento del suo debito: questo "piano di rientro" è una scrittura privata che dovrà rispettare. Non appena salta una rata o più rate, fai partire il giudizio di esecuzione, che potrà fondarsi sul D.I. già emesso che ha accertato l'esistenza del credito (e che non ha una scadenza, sono i crediti che possono prescriversi, ma parliamo di tempi lunghi).
    Queste cose te le spiegherà il tuo avvocato quando vi vedrete. Nel frattempo, spero di averti rassicurato.
    Ciao :gthi:.


  • User

    Ti ringrazio Fredlex! In effetti questa cosa che se salta una rata comunque si è tutelati mi tranquillizza non poco, in attesa che il mio avvocato mi conceda udienza 🙂


  • User

    @andy03 said:

    Salve a tutti,

    ho in corso una causa per recupero crediti con il mio ex datore di lavoro. Il problema è che il mio attuale avvocato, dopo aver depositato la richiesta per il decreto ingiuntivo, manca totalmente di comunicazione con me nel senso che quando lo cerco, anche tramite email, per avere un semplice aggiornamento della situazione oppure una consulenza riguardo nuovi fatti accaduti e relativi alla causa, non ricevo alcuna risposta.
    Credo sia venuto meno il rapporto di fiducia e sto valutando la possibilità di cambiare avvocato...vorrei chiedere: è possibile cambiare legale anche se in corso c'è una richiesta di emissione del D.I. presentata dal legale precedente?

    Grazie in anticipo

    Hai mai pensato che il tuo avvocato ha uno studio dove riceve i clienti ?
    Io sono un avvocato e non darei mai alcun chiarimento e/o consulenze sui fatti di causa ai clienti per email...se poi aspetti che venga lui a cercarti o a contartarti, bene allora aspetta e spera. ..!!!


  • User

    Ciao Pierino, io non sono avvocato e non avevo ancora avuto bisogno di questo servizio. Certo che so che ha lo studio, il tenersi in contatto tramite email era partito proprio da lui come proposta e, non sapendo come funziona, mi era sembrata una buona idea.
    Ovvio che ho smesso di scrivergli e ci andrò di persona, però mi sarebbe sembrato corretto, se avesse detto subito "tramite email non posso dare informazioni, venga nel mio ufficio se vuole sapere qualcosa" piuttosto che dire una cosa e poi non mantenerla, tutto qui!


  • User

    andy,io ho tentato di avere aggiornamenti relativi a spese e progressi della causa dal mio "avvocato" anche per appuntamento nel suo studio(equivale a pagare) e ne sono sempre uscita con la frase di congedo da parte sua"le inviero al piu presto una nota".Mai ricevuta.Spero che tu sia piu fortunato di me.


  • User Attivo

    Per comunicare esiste sempre la posta, il telefax, etc.
    Ma possibile che tra clienti ed avvocati ci sia sempre difficoltà?
    Siete sicuri di poter addebitare una qualsiasi responsabilità all'avvocato, il quale spesso si trova a fronteggiare difficoltà e problemi che Voi non immaginate nemmeno?


  • User

    Approfitto della Sua disponibilità per scoprire quale sia la forma di comunicazione piu gradita ad un avvocato.Io ho provato:
    -telefono
    -appuntamento in studio
    -raccomandate A.R.(posta)
    Ho escluso l 'email ma pare che io abbia fatto bene.
    Al momento penserei solo alla telepatia.
    Aspetto ancora dettagli e previsioni relativi alla mia EX causa.Gli unici dialoghi con linguaggio comune cliente-avvocato sono stati relativi ai saldi.
    Per quanto Lei non ha alcuna colpa Le chiedo sinceramente scusa per il mio rancore essendo io in piena fase"tutte le erbe in un fascio".Pertanto è opportuno che me ne sto zitta.


  • User Attivo

    Tutti i sistemi di comunicazione che ha indicato sono idonei, non saprei cosa dire. Dipende dalla persona, dal tempo che può dedicare singolarmente a ciascun cliente, etc.
    Io utilizzo tutti, qualche volta per es. il telefono disturba...


  • User

    @cesarini said:

    Tutti i sistemi di comunicazione che ha indicato sono idonei, non saprei cosa dire. Dipende dalla persona, dal tempo che può dedicare singolarmente a ciascun cliente, etc.
    Io utilizzo tutti, qualche volta per es. il telefono disturba...

    In effetti il telefono disturba e non poco, anche perchè non è facile dare una risposta. Immagino, ad esempio, che un collega stia ricevendo e debba rispondere al telefono. Il cliente Tizio chiede al telefono lo stato della pratica ed il collega è:

    1. senza fascicolo del cliente sotto mano;
    2. con un ricevimento in corso;
    3. con la testa altrove, in quanto ha delle scadenze urgenti da preparare.

    Quale risposta potrebbe dare? Forse non ricorda nemmeno la pratica dell'interlocutore.
    Devo dire che la modalità di comunicazione ottimale sia quella del ricevimento, con un appuntamento programmato. Così il professionista prende la pratica prima e sa dare delle risposte.
    Poi sono stupito da alcuni commenti.
    Ogni volta che si va dall'avvocato per conoscere l'esito di un procedimento pendente o le sue evoluzioni voi pagate ogni visita?
    Fosse così sarei ricco!!!!:D
    Va bene che mi occupo solo di penale, però se dovessi fare pagare tutte le visite in studio di parenti, mogli, clienti, madri.... uscirebbero parcelle con tanti zeri....:D
    Penso, concludendo, che la scelta migliore sia trovare un compromesso.
    Il cliente è in fibrillazione per la sua causa, ma un avvocato ha tanti clienti e tutti in fibrillazione:D:D ed i tempi della giustizia civile e penale sono lunghi, passano mesi e mesi senza novità di rilievo...


  • User

    Impossibile non essere d accordo con voi:al bando telefonate o contatti paranoici sotto qualunque forma.Resto però fermamente convinta che un libero professionista che opera con soldi e per conto altrui debba rendere conto almeno una volta l'anno(in occasione del rinvio) e fare delle previsioni su rischi di costi e durata.Diversamente trovo piu economico e raggiungibile lun oracolo.