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    Post creati da st3f4n0

    • RE: Google non de-indicizza un dominio trasferito dal .it al .com

      Ciao Walid,
      grazie dei consigli. Ho fatto le prove che mi hai consigliato. Ho cercato prima alcuni URL del dominio .it che risultano ancora indicizzato (ho usato il comando site:dominio.it su Google).
      Ho quindi usato il comando info:dominio.com/pagina.html per vedere se la loro versione .com era correttamente indicizzata. Era ok. Google mi mostrava l'indirizzo con il .com.
      Ho fatto la stessa operazione per il dominio .it con il comando info:dominio.it/pagina.html. E Google mi mostrava un url del .com. Sembra quindi che in realtà Google sappia che l'indirizzo è stato reindirizzato.
      Fatto sta che da Search Console del dominio .it mi ritrovo tutt'ora numerose ricerche a quel dominio.

      Per quanto riguarda il reindirizzamento da dentro il Search Console (Cambio Indirizzo) era una cosa che avevo tralasciato e che ho fatto adesso. Spero funzioni.
      Per il momento grazie mille per i suggerimenti.

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • RE: Google non de-indicizza un dominio trasferito dal .it al .com

      Innanzitutto grazie Federico. Non è la prima volta che mi fornisci suggerimenti a delle problematiche che incontro nel mio lavoro. E quindi grazie.
      Espando il discorso dell'hreflang. Il sito è multilingua ( Italiano, Inglese, Russo, Spagnolo e Francese). Come dicevo fisicamente il sito è stato sempre uno ospitato nello stesso hosting a cui puntavano i due domini ..cioè il .it e uno il .com.
      Il dominio .com è stato creato nel 2000 (whois) e il .it nel 2005. Non sono a conoscenza di tutta la storia digitale dell'azienda nel dettaglio ma credo che il dominio .it sia stato sempre quello principale ( probabilmente è dove era stato pubblicato il sito e successivamente è stato fatto il mirror dal .com). Questa mia percezione deriva dal fatto che nel 2014, anno in cui mi è stato dato l'incarico, il sito .it era quello predominante nelle serp (ITA e ENG) rispetto al com. La scelta del trasferire tutto al .com è stata dettata dalla necessità di internazionalizzare il brand e la sua visibilità organica. La scelta di non mantenere la versione italiana nel .it e le versioni estere nel .com è stata frutto di alcune valutazioni nelle quali si pesava l'importanza a livello di Domain Autorithy del Brand ( non ha un backlink profile di una multinazionale).

      Premesso questo adesso abbiamo tutto il sito multilingua nel .com. Ogni link presente nel sito ( esplicito e nell'head) punta a pagine con estensione .com... quindi anche l'hreflang delle varie pagine punta sempre a pagine con estensione. com. In pratica a livello di Link interni non ci sono riferimenti al .it). A livello esterno ci sono ancora dei siti che puntano al dominio .it ma non sono riuscito a raggiungerli per chiedergli di modificare il link verso il .com. Attualmente la percezione che ho avuto è che il sito .it venga mostrato per le ricerche in Italiano e il .com per le altre... ma non una regola precisa ( Su Google Search Console del .it sono presenti anche ricerche in Russo ..)

      L'idea che mi hai dato non l'avevo presa in esame. Posso tentare nella speranza che mi porti qualche risultato. Grazie mille quindi per il consiglio. E rimango aperto a qualsiasi altri suggerimento.
      Ciao

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • Google non de-indicizza un dominio trasferito dal .it al .com

      Ciao a tutti,
      non riesco a capire il perchè Google non mi deindicizza un sito web. Mi spiego. A metà 2014 sono stato incaricato di seguire un progetto SEO per un'azienda che opera a livello internazionale su un settore di nicchia. A seguito dell'analisi mi rendo conto che c'è una problematica relativa alla duplicità di domini. In pratica lo stesso sito (Un mirror. Due domini che puntano allo stesso Hosting) è presente con estensione .it e con estensione .com. Il mio suggerimento è quello di unire la comunicazione e nel suo caso, visto l'ambizione internazionale del suo business, prediligire l'estensione .com. In pratica quindi l'idea è quella di implementare tutti i redirect dal dominio .it al dominio .com. Conscio che tale operazione sarà lunga, in quanto il sito conta oltre 65.000 URL e che è online dal 2005 ( il dominio .it era il principale)

      Procedo con l'individuazione delle attività da svolgere per completare questa operazione e assieme al Web designer procediamo con la loro implementazione:

      • Impostazione di un regola di redirect nell'htacess del dominio .it che modifica l'estensione in .com. In pratica ogni pagina del .it è rendirizzata all'indirizzo .com. Il redirect è un 301 ( misurato con vari strumenti di crawling per accertami che sia tutto ok)
      • Inserimento all'interno del dominio .com di una sitemap con, ovviamente, solo indirizzi .com
      • Inserimento nel Codice HTML delle pagine del canonical con l'indirizzo in estensione .com (In caso venga per qualche ragione aperta la pagina da un indirizzo .it)
      • Inserimento nel Codice HTML delle Pagine dell'hreflang con l'indirizzo in estensione .com (In caso venga per qualche ragione aperta la pagina da un indirizzo .it)

      In precedenza il sito .it contava di oltre 65.000 pagine indicizzate e il sito .com di poco più di 2.000 ( il sito .it cannibalizzava la visibilità del sito .com). Dopo le implementazioni la situazione si è man mano invertita.
      Dopo quasi 2 anni però il sito .it è ancora presente.
      Da Google Search Console sono indicate 10 Pagine Indicizzate, ma se uso il comando site:dominio.it mostra oltre 1000 URL. Sempre su Search Console mi vengono misurati un numero elevato di Click e Impression al .it ( 300 Click al giorno, 2000 Impression al Giorno). In pratica dall'analisi sulle Query sembra che per le Ricerche in Italiano Google preferisca ancora mostrare l'estensione .it - Su Google Analytics non è misurato nessun accesso al dominio .it ( Dimensione "Nome Host"). E questo è naturale perchè ogni volta che si richiama un indirizzo .it si viene indirizzati verso il .com.

      La cosa che più mi preoccupa è il fatto che l'attuale situazione si è consolidata circa 10-12 mesi fa... e quindi non ho molte speranze che cambi in futuro.
      Non ho capito di preciso perchè Google non riesca a completare del tutto il trasferimento. La mia unica ipotesi è perchè nel Web sono ancora presenti non pochi URL che puntano al dominio.it e quindi, nonostante le modifiche, Google fa fatica a eliminarlo del tutto dalle SERP. è anche vero però che il numero di URL mostrate con il comando site: è molto superiore al numero di Link che puntano ancora al dominio. it

      Avete dei suggerimenti per far completare la migrazione?
      Saluti
      Stefano

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • RE: SEO per Sito B2B... e dopo il l'ottimizzazione del codice, cosa fare?

      Ciao e grazie RoPa. Non sarà facile cercare collaborazioni con i Blog di quel genere... sopratutto senza un budget a disposizione...;)

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • SEO per Sito B2B... e dopo il l'ottimizzazione del codice, cosa fare?

      Ciao,
      vorrei chiedervi dei suggerimenti per un mio cliente che opera nel **settore dei trasporti internazionali **( settore B2B). Ho da poco concluso i primi 12 mesi di attività SEO. Attività che si è concentrata soprattutto nell'ottimizzazione ONPage del sito, un pò di Link Building da directory ( non c'era budget per altro) e creazione di Landing Page per Key/Entity interessanti per il cliente. A livello di posizionamento il risultato è stato buono e il cliente ha rinnovato la collaborazione.

      Ora il cliente non è il tipo disposto a partecipare alla creazione dei contenuti nei suo sito (cliente old-style) quindi niente Blog ( men che meno Social) e vedo difficile quindi qualsiasi strategia di Inbuond Link ( ma se ne avete in mente qualcuna ben venga... ). A livello di implementazioni sul codice sono soddisfatto dal lavoro svolto l'anno scorso. Pensavo quindi che potrei concentrarmi su un lavoro più a livello qualitativo.. non tanto sul mero posizionamento ma sul CTR tra impression/visite e il Rapporto Visite/Conversioni... quindi diciamo in ottica di Funnel SEO sull'area MO-FU e BO-FU ( secondo la terminologia usata da SEOMOZ). Cercare quindi di spostare l'attenzione su visitatori e non sul posizionamento.
      §
      Penavo quindi di lavorare su Description e appena appena sui Title ( questi non volevo toccarli troppo peche influenzano il posizionamento) delle Pagine per migliorare il CTR Impression/visite , fare un po di Esperimenti Test A/B per valutare delle soluzioni per migliorare il tasso di conversione, lavorare un pò sulla velocità del sito ( che però è già discreta )...
      Però non mi viene in mente tanto altro... nel senso che sono lavori un pò più di sottili... e non sono sicuro che il cliente possa veramente apprezzarli ( molti clienti sono ancora ranking-oriented )

      Avete dei suggerimenti, delle idee o anche solo degli spunti da darmi sui quali potrei lavorare?

      Grazie
      😉

      Dominio:
      cecconitrasporti.it
      Motori:
      Google
      Prima indicizzazione o attività:
      Dicembre 2013
      Cambiamenti effettuati:
      Ottimizzazione Codice, Landing Page, Iscrizione Directory
      Eventi legati ai link:
      Iscrizione Directory
      Sito realizzato con:
      php
      Come ho aumentato la popolarità:
      Iscrizione Directory
      Chiavi:
      Trasporti Internazionali
      Sitemaps:
      Si

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • Come classifica Analytis il Traffico da Whatsapp e da altre Mobile App?

      Su Whatsapp come su altre app di Messaggistica si usa anche comunicare dei Link. Il traffico derivante da questi Link come viene classificato d Google Analitycs? Come traffico diretto? E' possibile segmentare tale traffico facendolo identificare da Google Analytics ( attraverso per esempio Impostazioni di Canali) come un Canale specifico ( Es. Mobile App Source )?

      postato in Google Analytics e Web Analytics
      S
      st3f4n0
    • RE: Referral Facebook

      a questo Link : intelligentpositioning.com/blog/it/2014/09/significato-di-l-facebook-e-m-facebook-tra-referral/ ho trovato una risposta.

      RIPORTO la PARTE TESTUALE

      L. FACEBOOK E M.FACEBOOK, COSA SONO?
      Vi sarà capitato di certo di controllare il traffico del vostro sito e tra i referral fare una scoperta piuttosto misteriosa. Stiamo parlando di quei link che fanno capo al social di Mark Zuckerberg, per la precisione quattro: facebook.com – m.facebook – l.facebook – lm.facebook.
      Ci siamo chiesti cosa corrisponde a ogni link. La risposta direttamente da Facebook Security nella nota “Link Shim – Protecting the People who Use Facebook from Malicious URLS”.

      Il numero in costante aumento di utenti che utilizzano Facebook su HTTPS risulta un problema. Per questo motivo, una percentuale significativa di click da Facebook viene registrato in modo non corretto dal sito di destinazione come di origine sconosciuta, quando in realtà hanno come sorgente proprio Facebook.
      Tuttavia, gli uomini di Mark hanno risolto la questione con “link shim”, come se nella navigazione social ci fosse sempre http. Indirizzando il click tramite “link shim” (per chi non lo sapesse, è lo strumento creato da Facebook nel 2008 per proteggere i propri utenti da URL dannosi), ci sarà su Google Analytics come referral Facebook invece che comparire nel calderone della fonte sconosciuta.
      Questo garantisce l’assoluta privacy da parte degli utenti, la qualità e la sicurezza del link da Facebook ma soprattutto non fa disperdere i risultati dal traffico proveniente dal social nel monitoraggio di Google Analytics come invece accadeva in passato.

      l.facebook.com è una forma di traffico che è stato reindirizzato attraverso Facebook con ciò che è conosciuto come un “link shim”. Si verifica quando qualcuno fa clic su un collegamento condiviso dal social da desktop e non da mobile (in questo caso avremmo lm.facebook.com tra i siti referenti).
      Sul forum di Google, viene data questa spiegazione da uno degli utenti: “Penso che sia un link condiviso perché vedo una correlazione diretta tra un post di Facebook con un link condiviso, la data e la pagina di destinazione dell’utente e il legame che è stato condiviso”. Questo è vero ma non basta per definire l.facebook che è una forma di traffico sì reindirizzato ma sicuro e non spammoso grazie proprio al “link shim”. In questo modo viene garantito l’anonimato del profilo che ha condiviso un link referente di traffico ma viene specificato come questo sia avvenuto al’interno del social, invece che essere monitorato su Google Analytics come traffico diretto generale.

      Facebook: traffico da desktop di cui si può ricavare la fonte anche all’interno del social.
      M.Facebook: traffico da dispositivi mobile di cui si può ricavare la fonte anche all’interno del social.
      L.Facebook: traffico da link condivisi su facebook ma da fonte anonima, non identificabile ma sicura da navigazione desktop.
      ML.Facebook: traffico da link condivisi su facebook ma da fonte anonima, non identificabile ma sicura da navigazione mobile

      postato in Google Analytics e Web Analytics
      S
      st3f4n0
    • RE: Notevole quantità Visite da Traffico Organico verso pagina inesistente .. o quasi

      Si una cosa del genere. :mmm:

      postato in Google Analytics e Web Analytics
      S
      st3f4n0
    • RE: Notevole quantità Visite da Traffico Organico verso pagina inesistente .. o quasi

      Ciao Giorgio,
      non riesco a vedere il contenuto che mi hai postato. Facebook mi da questo errore:

      [h=2]Questo contenuto non è al momento disponibile

      Impossibile visualizzare la pagina richiesta al momento. La pagina potrebbe essere temporaneamente non disponibile, il link su cui hai cliccato potrebbe essere scaduto o potresti non disporre dell'autorizzazione a visualizzare questa pagina.

      Spero che le immagini messe tramite Google Drive siano visibili...:wink3:

      postato in Google Analytics e Web Analytics
      S
      st3f4n0
    • Notevole quantità Visite da Traffico Organico verso pagina inesistente .. o quasi

      Un mio cliente in passato a collaborato con un'agenzia web per il SEO. Analizzando lo storico dei dati di Analytics non ho potuto non notare un dato un pò particolare sulla maschera che mostra le visite dalla Ricerca organica.

      In pratica andando nella sezione Acquisizione > Parole Chiave > Ricerca Organica e selezionando come dimensione principale le "Pagine di Destinazione". Ho notato che negli ultimi 3 anni la pagina che ha ricevuto più traffico organico è la index.php?id_link.... altro non è che la pagina principale con l'aggiunta di un parametro .

      [HTML] https://drive.google.com/file/d/0BzsOnm37TCD1aVl0MUNJLXpjYVk/edit?usp=sharing [/HTML]

      Il fatto strano è che le visite a questa pagina sembrano più derivanti da un canale di web marketing ( tipo Adwords o altro ) piuttosto che da naturale ricerca organica . infatti le visite alla home con il parametro sono di colpo cessate.. come se si fosse interrotta una campagna di marketing.

      [HTML] https://docs.google.com/file/d/0BzsOnm37TCD1bDV2VkI4VUFjSG8/edit [/HTML]

      Nel codice della pagina in realtà non ho trovato nessun codice ( tipo un $_GET["id_link"] ) che mi facesse intuire se la presenza di quel codice portasse ad una visualizzazione o meno diversa del sito. Ma non è questo quello che mi interessa. Mi chiedo come è possibile che sia mostrato su Google Analytics come traffico organico... ( Cioè traffico derivante dalla SERP di Google) come se sulle SERP fosse presente la pagine in questione ( con il parametro) e fosse inoltre la più visibile. E come è possibile che all'istante questa pagina non abbia più generato traffico...

      Boh mi sembra molto improbabile:?.. ho cercato di guardare anche nella sezione AMMINISTRAZIONE (di analytics) del profilo in questione, ma non sono settati valori strani. Nelle impostazioni Vista, nella gestione utenti, Obiettivi, Raggruppamenti etc.. ci sono tutti i valori di default. Tra l'altro tra gli utenti sono presenti solo il mio profilo e il profilo dell'azienda che lo ha sviluppato. E quindi anche volendo non avrebbero potuto creare Segmenti o fare configurazioni particolari delle viste...

      Sapete darmi una mano? io non riesco a capirne la spiegazione :bho:
      Grazie mille

      p.s. le immagini sono ai link inseriti sopra come codice html

      postato in Google Analytics e Web Analytics
      S
      st3f4n0
    • RE: come è meglio gestire un sito multilingua?

      Ci sono pro e contro per ogni soluzione. Google elenca le varie soluzioni e i loro PRO e CONTRO. Cerca su Google "Siti multiregionali e multilingue - Guida di Strumenti per i Webmaster" per la guida.
      Nel tuo caso opterei per un .com. Con la lingua principale nel dominio principale (www . dominio) e le altre lingue in dei sottodomini specifici (en. dominio, it. dominio etc... ).
      Il vantaggio è che mantieni un pò più staccate le varie versioni ed limiti il fatto che Google renda predominante una rispetto all'altra. Inoltre usare lo strumento di Targeting internazionale da poco "ripresentato" su GWT.

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • RE: Blog Search Tool

      Ciao,
      ti espongo brevemente la situazioni cosi da renderti più semplice capire il contesto , i miei obiettivi e le mia motivazioni.
      Il mio cliente opera nel settore della biancheria da Casa. Ha 8 punti vendita nel centro italia e da un'anno ha pubblicato online un sito. Il sito è stato sviluppato da terzi con un CMS proprietario (Expression Engine). Di base è già ben posizionato. E' praticamente sempre nei primi 10 risultati (prima pagina) per le keyword principali ( valutando il posizionamento senza le personalizzazioni di Google) ... ed è posizionato bene anche per la LONG TAIl (se inserisco su Google alcuni prodotti con marca e titolo del suo catalogo appare il mio cliente nei primi risultati). In effetti già ha un discreto volume di traffico per il tema trattato (circa 1500 visite giornaliere derivante per lo più dalla ricerca organica)

      Considerando il posizionamento medio e il fatto che il CMS usato è da me sconosciuto ho pensato per adesso di non concentrarmi sull'ottimizzazione dei fattori seo OnPage. Anche perchè non è ha troppo bisogno ( evidenza sorta anche in fase di analisi iniziale del sito) e in virtù della delicatezza dell'andare a modificare il template di un CMS che devo imparare da zero. Da qui l'idea di lavorare sui fattori esterni. non sono molto interessato attualmente all'iscrizione massiva su directory in quanto il sito è già discretamente posizionato ( a volte 4° a volte 6° a volte 1°). E l'iscrizione alle directory non porta un miglioramento significativo del posizionamento tale da giustificarne il lavoro.

      Ho pensato invece di lavorare sui Blog. Ho quindi assunto che la ricerca organica porta già un livello soddisfacente di visitatori. Ho quindi bisogno di traffico da referral. Per esperienza so che un'articolo sul blog giusto (di un influencer leader) porta un traffico altissimo e molto targetizzato. Da qui la scelta di concentrare il mio lavoro iniziale verso questa strategia. Quindi l'obiettivo non è tanto avere un backlink e basta, ma una citazione o un articolo (che posso fornire io stesso o il mio collega che si occupa di copywriting) all'interno di un punto di riferimento della community di interesse per il business dell'azienda. Tale da portare traffico da Referral.

      Ragionamento giusto? Sottostimo alcuni fattori o ne sovrastimo altri? Forse il settore non è quello ideale per questa strategia?

      Grazie come sempre per la celerità e la cortesia nelle risposte.

      Ciao

      p.s. per ora non considero eventuali strategia sui social perchè non ho risorse (tempo) per poterle poi perseguire nel modo più corretto e professionale possibile. E i social hanno bisogno di essere curati costantemente altrimenti si hanno risultati scarsi (quasi sempre).

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • RE: Blog Search Tool

      Ciao,
      ho letto l'articolo ( un paio di volte e credo che lo rileggerò un'ulteriore con ancora più calma). Mi piace la metodologia empirica usata e anche come viene spiegato passo passo ogni singola analisi che porta alle conclusioni. Il principio cardine è che anche su Google Plus, come su Facebook, il numero di Followers è nulla senza engagment. E questo studio lo conferma ... oltre a fornire altre informazioni che evidenziano come i Social si influenzino tra loro ( Anche su G+ valgono le regole dei Post brevi come su twitter, uso di Foto nei Post come su Pinterest prima e su Facebok poi...)

      Ora per il discorso del Social Blogger Tool ... per me sarebbe utile ovviamente per ottenere una prima scrematura dall'enorme mole di blog e Siti che sono presenti nella blogsfera. Più che altro mi servirebbe uno strumento che mi faccia visualizzare solamente Blog e non tutte le notizie dei siti ( a volte con Google Search Blog mi escono come risultati i competitor del mio cliente ) , e che data una certa Keyword (tematica di mio interesse) me li ordini per importanza. Poi sarà compito mio quello di analizzare i vari blog proposti secondo altri parametri. Pensavo a questi ( forse in parte li ho ripresi proprio da un post del vostro blog 😉 😞

      Presenza e qualità dei commenti sul sito.
      Presenza e attività su Facebook
      Numero di Backlinks del sito.
      Qualità generale del sito (design, usabilità, pubblicità).
      Numero di pagine indicizzate con l’operatore site:.
      Frequenza di pubblicazione sui blog e sui social.
      Presenza e attività su Twitter
      Presenza e attività su Google Plus

      Dopo questa lunga premessa.
      Mi consigli quindi di continuare a procedere in maniera "artigianale" ( a mano..usando Google Search Blog)?
      Tra l'altro il tema "Biancheria per la casa" non è nemmeno molto interessante ( pochi blog veramente inerenti) quindi sono costretto a cercare per tematiche correlate ( Casa, Famiglia, Regali, Mamme etc.. 🙂 ) ...
      Hai qualche consiglio sulla metodologia da seguire? o qualche appunto su quella usata fino ad adesso per indicarmi se sto commettendo errori di inesperienza ?

      Grazie per i suggerimenti e consigli che mi hai già fornito.

      Ciao

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • Blog Search Tool

      Ciao, per un cliente che opera nella vendita di biancheria per la casa in italia devo cercare alcuni Influencer Blogger.
      Mi sono documentato e in giro si trovano tanti strumenti per monitorare i social influencer ( in special modo prendendo i dati dal social "aperto" Twitter) ma non sono riuscito a trovare una risorsa che funzionasse bene per i blog e soprattuto per i blog italiani. Nel web si trovano diversi Blog Search Tool quali technorati.com, icerocket.com, blogsearchengine.org etc.. ma tutti non mi ritornano risultati interessanti per termini italiani. L'unico strumento che attualmente mi sembra funzionare è la ricerca di Google Blog. Cercavo però uno strumento che per ogni blog mi restituisse un valore d'importanza o influenza..ma non ne ho trovati. Avete consigli?

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • Social Content Locker

      Ciao, conoscete qualche plugin gratuito per poter fare il Social Content Locker?

      Ho trovato alcuni plugin interessanti tipo:

      • Social Locker for Jquery su codecanyon . net
      • Social Content Locker su crankedcode . com

      Entrambi sono a pagamento. In giro ci sono diversi plugin per wordpress e gli altri blog. Le due soluzioni sopra postate sono interessanti perchè non sono un blocco "definitivo" all'accesso ai contenuti in quanto è possibile settare un timeout scaduto il quale i contenuti sono lo stesso visibili dall'utente. Questa soluzione la ritengo migliore rispetto ad un blocco assoluto (o fai "like" o +1 o altrimenti non vedi il contenuti blocccato) in quanto cosi anche chi non vuole fare l'azione o non può farla perchè non ha un account social può lo stesso accedere ai contenuti. Diciamo che con questi plugin dare +1 o un like ti permette di avere una corsia preferenziale per l'accesso dei contenuti. La ritengo quindi la soluzione migliore. Io non ho trovato altri plugin o script gratis che mi permettessero di fare lo stesso. Ne esistono? o esitono delle guide che permettono la loro creazione?

      Social: Altro

      Social: Altro

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      postato in TikTok
      S
      st3f4n0
    • RE: Local Search per più aree Geografice

      eh si certo! 😉 Aspetto anche il parere di Papa Francesco e poi decido quale strategia seguire. 🙂

      A parte scherzi. Grazie per le indicazioni. Utili per avere conferme.

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • RE: Local Search per più aree Geografice

      Addirittura Giorgio a rispondere al mio post.. :)...

      Mi ero documentato in giro anche i blog e forum di carattere internazionale ( per esempio il mitico moz.com) ... anche li sembrano per la maggior parte propendere per la soluzione che hai indicato te...

      avevo però in mente delle strade un pò meno white-hat... perchè non sono sicuro che Google mi premi per la local search solamente inserendo una pagina dedicata ad una specifica area di business ( .. questo non vuol dire che non seguirò il tuo consiglio.. 😉 )... Sempre più spesso infatti il dominio del cliente è legato a Google Places e ovviamente questo porta inevitabilmente google ad associarlo alla zona indicata li e non alle zone limitrofe....

      Pensavo di sfruttare in minima parte anche i vantaggi dell EMD (Exact Match Domain ) e acquistare un paio di domini con nell'URL la località (so che è brutto .. ma cosa nn si fa per il cliente) ... e creare una sorta di landing page ( una o più pagine) ottimizzate per i servizi del cliente e dedicate alle varie località (una per dominio) .. e pensavo di indicare la sede del cliente in maniera un pò più indiretta ... non creo una pagina "dove siamo" ma bensi una pagina "come raggiungerci" ..
      In altre parole, in questa sezione, pensavo di inserire delle informazioni che servissero all'utente a raggiungere la sede dell'azienda partendo dalla sua località (che è diversa da quella dove risiede l'azienda) mascherando quindi, in parte, allo spider di Google le "coordinate" precise della sede dell'azienda..
      infatti ho letto che se inserisco i medesimi valori ( Address, Cap, Tel, Fax etc..) su siti diversi Google riesce a capire che sono della stessa azienda e quindi se va bene li fa competere per la local search della medesima località, se va male, ne penalizza uno.. giusto?

      E' una strategia che può portare risultati, almeno sul breve periodo? Sul lungo forse è meglio concentrarsi sulla ricerca di Backlink da siti di notizie delle aree in cui voglio competere?

      Non conosco invece l'opzione aree di servizio per consegne a domicilio? ma intendi tra le opzioni di Google Places? Comunque in effetti non rientra molto nel mio caso...

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • Local Search per più aree Geografice

      Salve, mi capita che alcuni clienti mi chiedano che la loro attività venga ottimizzata sia per la provincia in cui risiede la sede che per le provincie limitrofe (anche se non hanno sede il loro business si estende fino a li) . Per la provincia in cui ha sede l'attività è necessario usare le tecniche della Local Seo e a seconda delle provincie e delle keyword può essere più o meno compliato.

      Molto diverso è invece ottimizzarlo per le aree limitrofe. Infatti le SERP Localizzate ( o "Risultati Locali" detto alla Giorgio Tave 😉 - cit. "Diamo il nome alle ricerche: le personalizzazioni non esistono (quasi) più!") sono composte da Risultati di attività locali (della stessa provincia) e risultati di attività a livello nazionale , oltre ovviamente a risultati di Google Images, Google Shopping e Google Video a seconda delle Keyword.

      Quindi se la mia attività si trova nella stessa provincia in cui l'utente esegue la query io competerò in pratica con i competitor locali beneficiando quindi di "privilegi" che mi permettono di posizionarmi meglio rispetto a competitor nazionali. Ma nel momento in cui io voglio posizionarmi nella provincia limitrofa, non potrò beneficiare più di quei "privilegi" e quindi dovrò competere con competior a livello nazionale che hanno una Rilevanza per Google (e nella realtà ) enormemente maggiore rispetto al mio cliente.

      Avete delle tecniche da consigliarmi? Tecniche che avete gia provato? o Tecniche da Sconsigliarmi?

      postato in SEO
      S
      st3f4n0
    • RE: Posizionamento Internazionale: Mercato USA. Avete dei Consigli?

      Sei stato molto utile. Il sito adesso ha incrementato la propria visibilità nel web sia grazie all'incremento dei link in ingresso che grazie anche alla realizzazione di un catalogo prodotti. nell'ultimo mese le visite sono raddoppiate (parliamo di numeri assoluti sempre molto bassi..ed è per questo che si hanno crescite del 100%... 😉 ).. però è un inizio.. ed è sempre un trend in crescita. Purtroppo la tua bella idea ("invece di chiedere esplicitamente il link, il cliente potrebbe invitare i propri rivenditori a esibire un logo ad hoc tipo "rivenditore ufficiale pinco pallo", fornendo il codice html già pronto con tanto di link.") non ha riscosso molto successo. ma è derivante soprattutto dal fatto che molti dei clienti presenti nella lista fornitami sono gioiellerie che non hanno un proprio sito web... questo vuol dire che anche in america la penetrazione del web lato business non è al 100% 😉 ... ma rimango comunque in allerta.

      per ora grazie per i suggerimenti

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      S
      st3f4n0
    • RE: Posizionamento Internazionale: Mercato USA. Avete dei Consigli?

      Ciao, si in effetti la metrica del Domain Authority deriva da un algoritmo di SeoMoz e non da Google .. però al momento la ritengo lo stesso molto utile per capire la "popolarita" ( io la chiamo Autorità) che Google da ad un sito.

      L'idea di proporre al cliente di esibire un logo come "rivenditore ufficiale" la trovo molto interessante e sono per questo deciso a perseguirla.

      Conto inoltre di avere ben presto alcuni riscontri positivi derivanti dalla conclusione della realizzazione del catalogo dei prodotti dell'azienda. Proprio in questi giorni si molto è parlato del fatto che presto Google non fornirà più su Google Analytics informazioni riguardo le Keyword ma bensi la parte dei "Not Provided" sarà pressappoco del 100%. Questo mi fa un pò dispiacere perchè il catalogo era sorto proprio allo scopo di sfruttare la Long Tail. E quindi la naturale prosecuzione di quest'azione sarebbe stata poi l'analisi delle Keyword usate dagli utenti per entrare nelle pagine del catalogo.

      Posso però già notare che la mera iscrizione a directory settoriali abbia già portato dei benefici. Per le nuove keyword (composte da 3 parole) oggetto di ottimizzazione gli strumenti di analisi di ranking evidenziano un notevole miglioramento del posizionamento. Ancora penso sia presto per poter valutare il beneficio in termini di visite ma sono fiducioso.

      Vorrei inoltre un tuo parere riguardo l'iscrizione a directory. Essendo il sito praticamente privo di Inbound Link ho provveduto a iscriverlo a directory di settore (btB, Gioiellieri etc..). Sia iscrivendomi manuaelmente che acquistando un servizio che provvedeva all'iscrizione su più directory settoriali. Proprio a seguito di quest'ultima azione ho notato un miglioramento nel posizionamento delle SERP. Credi che sia solo un fenomeno passeggero frutto delle naturali oscillazioni che hanno i risultati delle SERP? oppure per Google ancora conta molto il numero di link in ingresso indipendentemente dalla qualità di questi ( premesso che sono dell'idea che l'iscrizione alle directory sia la forma meno pregiata di link building e quindi sono propenso a pensare che porti a non avere quasi risultati).

      Grazie per la consueta disponibilità e per i consigli datomi fin adesso

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      S
      st3f4n0