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    Post creati da solomenu

    • Privato senza p.iva con problemi per l'autoriz. dei dati personali mediante sito web

      Ciao a tutti, spero di aver postato nella sezione corretta.
      Sono un privato (non ho la partita iva) e sto per mettere on-line un sito, registrato con i miei estremi anagrafici, dove offro un servizio di ricerca esercenti (commercianti, pizzerie, ecc...) completamente gratis e senza pubblicità di nessun tipo. Ho creato un sistema in cui il cliente finale può intergire con l'esercente scelto. Il cliente vede diciamo cosi "la vetrina web" dell'esercente e lo sceglie, compilerà un mini modulo preliminare con nome, cognome, ecc e poi attraverso un sistema centralizzato faccio in modo che il cliente, per completare la sua prima registrazione, chiami l'esercente per fissare la data di quando andrà a comprare da lui. Una volta che il cliente si reca dall'esercente quest'ultimo controllerà un documento di identità in modo da verificare l'attendibilità dei dati inseriti dal cliente nel modulo preliminare, e se coincidono l'esercente gli rilascerà un codice personale che consentirà al cliente di fare ordini presso tutti gli altri esercenti registrati al sito scrivendo solamente in un'apposito campo il codice personale. Lo faccio per evitare quelli che di solito si chiamano "falsi positivi" per le ordinazioni, proprio per proporre un sito attendibile agli occhi dell'esercente.
      Detto ciò volevo sapere se potevo fare una cosa del genere a livello normativo, se non è un problema che solo per la prima volta l'esercente controlli un documento d'identità tra le mani del cliente, cosa devo scrivere in termini di autorizzazione dei dati personali nella sezione del mini modulo preliminare; lato esercente (che è pure prevista la classica registrazione al sito) anche qui cosa devo scrivere per la gestione dei suoi dati personali considerando che controllerà un documento del cliente finale? Inoltre raggiungerei gli esercenti tramite invio di email o fax: è fattibile o il Garante potrebbe denunciarmi perchè faccio spam? Posso inviare email o fax facendo una breve presentazione di quello che offro gratis ed eventualmente nel corpo del testo porre un link che se premuto generi l'apertura di un'apposita pagina del sito in cui continuo a descrivere (stavolta più nel dettaglio) l'intera proposta con alla fine i soliti campi da fleggare per l'invio di future email "promozionali"?

      Spero di aver postato la tematica correttamente.

      In attesa di qualche cortese suggerimento,
      Grazie.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      S
      solomenu
    • RE: Come aprire un'associazione culinaria

      Buongiorno,
      ho alcune difficoltà nella stesura dello statuto.
      Mi spiego.
      ASSEMBLEA.
      Ho girato un po’ in internet alla ricerca di qualche template e leggevo che risulta fondamentale convocare una volta all’anno l’assemblea ordinaria di tutti i soci. Ora, dato che la vita associativa perseguirà lo scopo sociale tramite internet (compresa anche la gestione di tutte le forme di comunicazione ai soci), non so se riuscirò mai ad organizzare una riunione del genere considerando che dovrei radunare un numero abbastanza considerevole di persone (esercenti) da ogni parte del paese in un unico luogo scelto per l’occasione. Non so se potrò sostenere il pagamento del relativo costo d’affitto della sala con i ricavi messi a disposizione dall’associazione (ovvero la somma di tutte le tessere associative). Inoltre, non mi andrebbe di far pagare ai soci una quota straordinaria per venire all’assemblea annuale, tenendo conto anche che dovranno sostenere a loro carico le spese del viaggio per raggiungere la località stabilita. Secondo Lei esiste una qualche forma di delega (o cosa del genere) chiara e comprensiva che, preventivamente inserita nello statuto, rimetta nelle mani del consiglio direttivo le decisioni da prendere, le strategie future e l’approvazione del bilancio? Potrebbe essere un’idea inviare ad ogni singolo socio la richiesta di convocazione mediante una email (posta elettronica certificata) con all’interno un link che se premuto (avrà efficacia istituzionale immediata) l’esercente dichiarerà di delegare il consiglio direttivo per qualunque provvedimento istituito per il proseguo della vita associativa?
      PRESIDENTE.
      Avrà un mandato di 3 anni.
      Potrà essere eletto un nuovo presidente (o rieletto quello uscente) solo se membro del consiglio direttivo.
      CONSIGLIO DIRETTIVO – SOCI FONDATORI.
      Ogni 3 anni potrà essere integrato con l’ingresso di nuovi soci (esercenti), i quali autonomamente nomineranno 1 socio ogni 1000 (per esempio) che si candideranno per entrare a far parte del consiglio direttivo. Il candidato finale tra questi, sarà nominato nuovo consigliere. Se i soci non riusciranno a nominare un certo numero di candidati, e quindi di conseguenza il loro “rappresentante” finale, il consiglio direttivo rimarrà invariato in tutte le sue parti per altri 3 anni.
      Inoltre affinché il socio (esercente) si candidi alla nomina di consigliere dovrà avere requisiti tipo questi: aver pagato regolarmente per 6 anni la quota associativa (tessera), aver mantenuto un comportamento conforme alle finalità dell’associazione, non recare danni morali o materiali all’associazione, ecc…

      Tutte queste cose fanno capo ad un unico principio di base: la fiducia.
      Possono sembrare sicuramente “restrizioni” scritte ad hoc, ma sono necessarie perché non vorrei che entrassero negli organi sociali di rilievo persone poco affidabili o con in mente scopi di lucro non perseguiti dall’atto costitutivo dell’associazione.

      Come sempre, grazie mille.

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      solomenu
    • RE: Come aprire un'associazione culinaria

      Buonasera,
      La disturbo ancora perché avrei da sottometterLe altri interrogativi.
      Di seguito il carteggio elencato dei punti aperti che gradirei approfondire:

      1.   La mia idea nasce per aggregare esercenti attraverso internet. Tuttavia non disporrei di una sede vera e propria, bensì di una location multimediale tramite il sito web. A tal proposito vorrei capire se è obbligatorio avere una sede fisica, con relativo indirizzo, per fondare l’associazione. Qualora fosse necessario basterebbe, ad esempio, il domicilio di casa mia dove posso riunirmi con alcuni miei amici (consiglio direttivo) per discutere su come portare avanti lo scopo associativo?
        
      2.   Non sarebbe un problema se intestassi la registrazione per il dominio internet con i miei dati anagrafici personali e rispettivo domicilio (quindi non quelli dell’associazione), proprio perché non esiste una sede consolidata?
        
      3.   Posso recarmi presso l’Agenzia delle Entrate di una qualunque regione/città diversa dal mio comune di residenza per richiedere il CF e quindi costituire l’associazione?
        
      4.   Potrebbe nascere l’esigenza di comprare un’auto per spostarsi in occasioni di fiere, eventi, manifestazioni, ecc... È consentito reinvestire l’utile dell’associazione per acquistare un’autovettura intestata all’associazione stessa (inclusa l’assicurazione e rimborso carburante)?
        
      5.   L’attività di segretariato potrebbe richiedere l’intervento di una persona specifica che tracci le entrate e uscite della vita associativa ed i flussi di registrazione al sito da parte degli esercenti (soci minori). A riguardo si può assumere una persona atta a svolgere tale mansione? Se si, quale potrebbero essere le forme contrattuali di collaborazione più convenienti e che siano in linea con il profilo fiscale dell’associazione considerando che questa possiede solo il CF?
        

      Ringraziandola anticipatamente per l’analisi profusa.
      Cordialmente La saluto.

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      solomenu
    • RE: Come aprire un'associazione culinaria

      Grazie per la risposta esaustiva in tutte le sue parti.
      Però, se posso ancora usufruire della Vostra attenzione, vorrei ricevere ulteriori delucidazioni a riguardo.
      Vediamo se la seguente configurazione è corretta ed attuabile:

      1.   L?associazione avrà un CF (richiedibile anche presso l?Agenzia delle Entrate) e non sarà necessaria l?apertura della partita IVA in quanto non svolge attività di tipo commerciale. Quindi senza scopo di lucro (ricordo che sul sito non ci saranno banner pubblicitari o loghi di altri siti, ma solo immagini inerenti il sito stesso). 
        
      2.   Non servirà versare alcun contributo INPS.
        
      3.   Gli esercenti si iscrivono pagando una quota associativa annuale, tramite bonifico o vaglia postale (nessun pagamento mediante carta di credito).
        
      4.   Una volta registrati gli esercenti perseguiranno lo scopo sociale dell?associazione, ovvero la diffusione dell?arte culinaria, principalmente attraverso la pubblicazione sul sito dei loro menu corredati di relativi prezzi (anche con rubriche nella home page, ricette, ecc.). A venire in contro al raggiungimento dello scopo sociale, in maniera ausiliaria, ciascun menu riporterà iniziative promozionali sottoforma di sconto, che andranno ad auto-finanziare per intero gli stessi esercenti a titolo di contributo/ incentivo a perseguire l?obiettivo dell?associazione. Per cui l?associazione non esigerà dagli esercenti alcuna forma di ritorno economico.
        
      5.   Invece per gli utenti che si iscrivono gratuitamente al sito, in maniera automatica saranno considerati aderenti all?associazione come sostenitori della stessa, andando a scegliere direttamente con la prenotazione via web cosa ordinare presso l?esercente-socio, diventando, di fatto, divulgatori dello scopo sociale in quanto essere stati ?testimonial? mangiando presso quel determinato esercente.
        
      6.   Le iscrizioni monetarie di ciascun esercente (con cadenza annuale), varranno come proventi per la manutenzione del sito stesso e per l?organizzazione di fiere espositive atte anche alla degustazione delle rispettive linee gastronomiche.
        

      In definitiva, l?associazione nasce con l?idea di creare una sorta di circolo privilegiato, in cui gli iscritti sono esercenti che propongono le loro alte specialità attraverso la carta del menu. Menu che saranno condivisi con i soli utenti iscritti al sito i quali ricoprono il ruolo di ?testimonial? di tali bontà culinarie, e che godono delle iniziative promozionali essendo anche loro soci.

      In attesa di una Vostra e sempre accurata analisi.
      Grazie ancora per la cortese disponibilità.

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      solomenu
    • RE: Come aprire un'associazione culinaria

      La ringrazio per la risposta esaustiva.

      Volevo solo capire altri aspetti.

      Se decidessi di farmi pagare dai gestori che hanno partita IVA (circa 3 euro a trimestre), potrei avere problemi a livello fiscale? Preciso che i ritorni economici serviranno, come da statuto che sto preparando, per farsi carico delle spese e gestione del sito (hosting, database, newsletter, ecc), per organizzare fiere ed eventi in ambito culinario, creare giornalini bimestrali con dentro riportate ricette, punti di interesse gastronomico di ogni regione. Questi sono alcuni esempi che ho in mente.
      Inoltre posso con il CF dell’associazione pagare coloro che mi fanno ed aggiornano il sito e chi mi stampa il giornalino in modo che da loro possa poi ricevere la fattura/scontrino per mantenere il bilancio dell’associazione sempre monitorato e in regola?
      Posso scrivere nello statuto un modo per far capire che i soldi non saranno rimborsati in quanto spesi per le cose sopra riportate? Si può fare?

      Grazie ancora per la disponibilità.

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      solomenu
    • Come aprire un'associazione culinaria

      Spero di aver postato nella sezione corretta, per cui mi scuso a priori se ho scritto la mia richiesta di informazioni in un forum non proprio idoneo.
      Mi occupo di ristorazione da svariati anni.
      Volevo sapere come posso aprire un?Associazione culturale per la diffusione dell?arte culinaria.
      Per fare ciò pensavo di creare anche un sito web in cui i gestori (tipo ristoranti, pizzerie, trattorie) si iscriveranno gratuitamente e dove riporteranno le loro specialità.
      Gli utenti di internet se vorranno consultare i menu di tali gestori, dovranno associarsi pagando una cifra che va tra i 5-10 euro circa (non ho ancora pensato se tale quota sarà valida per 6 mesi o un anno). Tali associati recupereranno la somma versata poiché i gestori, oltre a presentare i menu delle loro tipicità culinarie, applicheranno delle percentuali di sconto riservate appunto solo ai soci iscritti al sito quando andranno presso il loro locale, tutte le volte che vorranno.
      A tal proposito volevo avere indicazioni per come creare l?Associazione a livello burocratico: cosa fare per prima cosa, se serve solo il codice fiscale o la partita iva (sul sito non ci saranno pubblicità di alcun tipo ma solo loghi e banner riferiti al sito stesso), se lo può fare qualunque lavoratore, se bisogna pagare dei contributi pensionistici specifici, tasse particolari, ecc. Inoltre volevo sapere se tale Associazione posso aprirla da solo o se esiste una soglia minima di persone con le quali fondarla.

      Grazie a tutti per l'attenzione.

      postato in Consulenza Fiscale
      S
      solomenu