Ho comperato una casa LIBERA in asta giudiziaria. Dopo il saldo prezzo, esiste un sistema per chiedere al custode la consegna delle chiavi prima del decreto di trasferimento in virtù dell'immobile libero da cose e persone? L'esecutato non ha più le chiavi poiché il custode ha cambiato la serratura, quindi ad oggi il custode è l'unico che dispone del bene. Qualcuno mi consiglia una via legale da tentare? Grazie
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AIUTO asta: CHIAVI immobile LIBERO!!!
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ESECUTATO + CENTRI SOCIALI !!! tempi infiniti?
Buongiorno, sto valutando l'acquisto in asta di una casa occupata dall'esecutato e con prevedibili problemi futuri (i centri sociali stanno facendo picchetti addirittura per evitare che le persone interessate possano visionsare l'immobile accompagnati dai funzionari del tribunale, che oggi hanno addirittura paura e si rifiutano di accompagnare nella visita). Essendo la casa interessante come investimento, vorrei comunque capire quali tempistiche e vie legali si prospettano per la liberazione dopo l'eventuale acquisto. Notare che questi centri sociali sono molto organizzati e si oppongono, in situazioni analoghe nella stessa provincia, anche alle forze dell'ordine ottenendo rinvii di sgomberi. Qualcuno conosce una strada valutabile? Grazie
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ASTE GIUDIZIARIE - usufrutto a garanzia ipotecaria
Sto seguendo un immobile in asta gravato da usufrutto. Dalla perizia (architetto) risultano i seguenti pesi, iscrizioni e trascrizioni pregiudiziali:
- 2008 - IPOTECA VOLONTARIA per CONCESSIONE A GARANZIA DI MUTUO
- 2009 - EQUITALIA - IPOTECA LEGALE a NORMA ART.77 dpr 29/09/73 n.602
- 2010 - EQUITALIA - IPOTECA LEGALE a NORMA ART.77 dpr 29/09/73 n.602
- 2011 - TRASCRIZIONE - VERBALE DI PIGNORAMENTO
Io non sono un legale e non capisco molto. L'architetto però scrive in perizia, circa l'usufrutto, che "la valutazione dell'immobile non viene decurtata dal valore dell'usufrutto di cui è gravato in quanto tale diritto era posto a garanzia ipotecaria".
Ho bisogno che qualcuno mi spieghi in parole povere se, stante così la situazione, comperando la casa io compero la piena proprietà o solo la nuda proprietà. Oltre a questo, non volendosi fidare del perito dato che i soldi in questione sono parecchi, per fare un accertamento mirato cosa dovrei cercare e dove? Grazie mille.
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RE: LA STRADA DIMENTICATA (o rubata?)
@criceto said:
Suggerisco di andare in comune e parlarne con il tecnico comunale.
Dato che l'acquisto potrebbe essere un affare vorrei evitare il tecnico comunale e capire come posso fare una ricerca in autonomia
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LA STRADA DIMENTICATA (o rubata?)
Sono interessato ad acquistare una casa in vendita su un pendio. Lungo lo stesso pendio, subito a valle rispetto alla casa in questione, vi è un'altra abitazione che chiamiamo A. Per raggiungere la casa in vendita esisteva in passato una breve stradina di 30 metri che partendo dal fianco della casa A saliva diretta sino alla casa in vendita, dove poi terminava in un vicolo cieco. I proprietari della casa A nel corso del tempo hanno però chiuso l'accesso a questa stradina inglobandola di fatto nel proprio giardino recintato privato. Oggi l'accesso alla casa in vendita è possibile solo seguendo una impervia strada alternativa attraverso i monti. L'antica strada breve però, quella che partiva dal fianco della casa A e finiva alla casa in vendita, è ancora riportata come esistente sulla "carta della mobilità" del PGT del comune (datato 2008) e VIENE ANCHE INDICATA COME "STRADA COMUNALE" in molte tavole dello stesso PGT, da qui sono portato ad ipotizzare una indebita appropriazione della strada da parte degli abitanti della casa A. Chiedo tre cose: A) quali indagini devo effettuare per studiare a fondo la natura della strada e comprendere se la sua chiusura è stata o meno legittima? B) qualora si configurasse il reato di appropriazione indebita quali passi dovrei seguire per ottenere la riapertura della strada? C) essendo realistici quali tempistiche dovrei aspettarmi?
Ringrazio infinitamente chi saprà indicarmi come affrontare la questione -
SVIZZERA_formalizzazione collaborazione dall'Italia
Sono un architetto italiano di 32 anni, risiedo a Brescia (fuori fascia 20km dalla Svizzera) e mi sono accordato con un architetto svizzero (Locarno) per aiutarlo all'occorrenza a svolgere singoli lavori di progettazione che lui mi girerà tramite posta elettronica. Il rapporto di lavoro non sarà continuativo, ma io lavorerò per lui all'occorrenza concordando di volta in volta sia il lavoro da svolgere sia il prezzo di tale lavoro. Considerato che io lavorerò per lui dall'Italia (da Brescia) ed eventualmente considerando la mia età (se potesse tornare utile per qualche sgravio fiscale), come mi consigliate di gestire fiscalmente questa collaborazione? Vi chiedo gentilmente, oltre a proporre la soluzione potete cortesemente spiegarmi anche quali obblighi e oneri fiscali avrei nella soluzione che mi suggerite? Grazie mille, spero possiate aiutarmi perchè sono nel pallone più completo