Ho avuto un diverbio con il gestore di un locale pubblico a causa della strettezza dei passaggi tra un tavolo e l'altro (la disposizione dei tavoli è ovviamente stabilita dal gestore).
Nella discussione, fino a quel momento pacata, il gestore se ne esce con un ''cambia posto e vaffa....''
Io gli ho risposto di non permettersi di mandarmi a tal paese, essendo io stato educato, e di badare a come si rivolge ai clienti. Non ci sono state ne urla ne schiamazzi ne tantomeno violenza fisica o termini volgari da parte mia. Ero inoltre perfettamente sobrio.
Sono stato allontanato dal locale come 'persona non gradita'. La cosa si è reiterata nei giorni seguenti nonostante io fossi tranquillamente seduto al tavolo.
È legale allontanare un cliente da un esercizio pubblico, a seguito di un diverbio con il gestore (che tra l'altro è stato l'unico ad usare termini volgari?).
Posso farmi valere legalmente?
Grazie
Ps. Sottolineo che trattasi di un normale bar, e non di un circolo privato.
Pps. Preciso poi che la mancanza di spazio era dovuta al piazzamento di una tavolata, da parte del suddetto gestore, in un corridoio normalmente adibito a passaggio di persone e camerieri. Non c'era modo di passare senza urtare qualcuno.