Salve,
ho diversi dubbi (nonostante le ricerche online) su cui spero possiate aiutarmi.
Attualmente sono dipendente a tempo indeterminato presso un'azienda informatica. Sono in contatto con un'altra azienda per una collaborazione da effettuare fuori dal mio normale orario lavorativo.
Non ci sono vincoli di concorrenza tra le due aziende.
Da una rapida consultazione con il mio commercialista dovrei necessariamente aprire P. IVA (che avevo chiuso un pò di tempo fa).
Da quello che ho capito, dalla mia precedente esperienza e dalle notizie online, i costi fissi della P. IVA sono
- 250? circa per l'apertura;
- un centinaio di euro annuale per la camera del commercio;
- qualcosa come 3200? annuali fissi per l'INPS
Leggo a questo link inps.it/portale/default.aspx?NewsId=2493 che il contributo minimo va pagato se non si superano i ~15.000?. Nel caso in cui superi i 15.000? dovrò versare il 22% (e non il 27%, perché già verso contributi con il mio lavoro dipendente) della parte eccedente.
Ho capito bene il tutto o mi sfugge qualcosa?
Ho chiuso la P. IVA un pò di tempo fa mentre ero sotto il regime dei minimi. Attualmente sarei ancora sotto i 35 anni, sotto i 35.000?, ma il mio commercialista mi dice che non è possibile utilizzarlo perchè ne ho già usufruito e ho poi chiuso la P. IVA. Ho trovato online questo:
"? il soggetto non deve aver esercitato nei 3 anni precedenti attività d?impresa, professionale o artistica;"
E' per questo motivo? Se sì, c'è modo per tornare nel regime dei minimi?
Avete altre idee su cose su cui dovrà prestare attenzione?
Grazie mille.