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    scangilli

    @scangilli

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    Post creati da scangilli

    • RE: Penalizzazione (multipla?) di un blog

      Intervengo in questo thread visto che la cosa mi interessa direttamente. Vivo ormai dall'estate scorsa una situazione analoga a quella presentata da Tagliaerbe, sul blog di MR che forse alcuni di voi conoscono e magari leggono anche.

      Se la mia memoria non mi inganna, nel mio caso tutto iniziò lo scorso Agosto quando iniziai a notare un calo di posizionamenti cool but useless su Google (ero ad es. in prima pagina per keyword tipo Adsense, Adwords, Marketing e simili). All'improvviso iniziai a perderli tutti, uno dopo l'altro, ma non diedi eccessivo peso alla cosa...

      Verso Novembre realizzai che se cercavo i titoli esatti dei miei post non uscivo mai nelle prime pagine, ma uscivano tutti coloro che avevano ripreso i miei post. Spesso si trattava di altri blog di dubbia o bassa qualità, o in altri, di puri e semplici aggregatori di post. In breve, come media, ogni post di MR finiva per essere fagocitato da un centinaio di siti di varia natura.

      Ad oggi (e siamo ben oltre la metà di aprile) il problema è del tutto presente e mai diminuito o scomparso.

      Anche io come taglia scrissi illo tempore nel newsgroup americano di assistenza di google e ottenni delle risposte da wannabe sapiens che lasciavano il tempo che trovavano.

      Anche io come taglia scrissi un paio di volte (a distanza di poco piu' di un mese l'una dall'altra) via pannello di controllo di google webmaster tools, richiedendo una reinclusione, anche se in realtà i miei risultati non sono mai spariti tecnicamente dalle serp, senza chiaramente ottenere mai risposta alcuna.

      Tutti quelli che leggono MR possono pero' essere certi di una cosa:

      1. Ci scrivono persone in gamba che sanno il fatto loro (mi tiro fuori per evitare l'auto-elogio)
      2. Ci scrivono persone che non copiano.
      3. E' un blog strapieno di link in entrata spontanei.
      4. E' un blog che non ha mai venduto link.
      5. E' un blog che non ha mai messo in atto pratiche black hat.
      6. E' stato purtroppo hackerato alcune volte, la prima delle quali nel febbraio scorso. Come effetto mi vedevo inserire caterve di link nascosti nel footer del blog a siti di spam. Ovviamente tali link venivano opportunamente rimossi nel giro di poche ore (il max penso sia stato un paio di giorni) ed il tutto e' sempre stato segnalato a google ed alla polizia postale con tanto di denuncia penale.

      Anche io come giorgio condivido il fatto che vi sia senza dubbio una falla (per non chiamarla cratere) per la quale la comunicazione con google e' unilaterale, ovverosia l'amministratore di siti li contatta ma le risposte non arrivano mai.

      Di seguito elenco alcuni post ancorati alle serp di google, per mostrare gli effetti di questo inspiegabile effetto da ruote sgonfie (anche se ho piu' l'impressione di guidare direttamente coi cerchioni oramai).

      • Le aziende vinicole si promuovono online
      • Di ritorno dall'evento sulla multicanalità a Milano
      • Palline a Piazza di Spagna: guerrilla marketing estremo
      • Mettete il verde nel vostro brand

      Ho volutamente segnalato soltanto 4 post, presenti nella home di MR, con titoli palesemente lunghi e che certamente non risultano competitivi, al solo fine di mostrare quanto sia facile non apparire nemmeno in prima pagina col title del proprio lavoro.

      Quello che ho provato fino ad oggi, senza alcun successo:

      1. Nofollow d'ufficio per 4 o 5 giorni su tutti i link in uscita da MR. Nessun risultato.
      2. Blocco via robots.txt, ancora presente, di alcuni post che contenevano keyword tipo sex e simili. Nessun risultato.
      3. Inserimento di redirect 301 (in precedenza si trattava di redir 302)delle url di trackback che linkavo in calce a ogni singolo post (e che ora non linko più)e che redirectavano verso la stessa url priva di /trackback/ . Nessun risultato.
      4. Segnalazione via google webmaster tools del problema evidente. Nessun risultato.
      5. Segnalazione nel gruppo di assistenza. Nessun risultato.
      6. Discussioni con i più bravi SEO che conosco per cercare di capire come risolvere e soprattutto cosa possa avere afflitto MR senza palese motivo. Nessun risultato.

      Ad oggi quindi diverse strade sono state tentate, senza alcun esito, nè positivo, nè negativo.

      Secondo le pagine simili di google (ma questo accade da quando MR nacque o giù di lì) assomiglio un po' a blog di settore, un po' a motori di ricerca, un po' a siti adult. Il che mi fa sorridere, ma non mi meraviglia...

      Ad oggi la causa che mi sembra più probabile penso sia collegata a questa tonnellata di siti che replicano continuamente tutti i contenuti che scriviamo, ma apparentemente non c'è soluzione di sorta.

      Lascio a voi la palla.

      postato in SEO
      S
      scangilli
    • RE: [ RETRIBUITO ] articolisti su wordpress

      Scusa durden,

      senza offesa ma suona di perdita di tempo.

      Il tuo progetto di blog non meglio identificato rispetto al tema, mostra alcune pecche:

      1. Non e' detto che il tuo blog diventi un punto di riferimento.
      2. Gli autori di un blog si scelgono in base alle loro competenze o passioni e non certo in base alla loro brama di guadagno.
      3. Un blog genera guadagni mediocri dopo molto tempo, rispetto al lavoro fatto per metterlo in piedi e renderlo visibile.
      4. Dividere una cifra di per se' bassa come e' quella mediamente percepita, su base mensile, dalla maggior parte dei blogger, serve a rendere la suddetta cifra ancora meno interessante.
      5. Se non ho capito male, il tuo blog, ad oggi, nemmeno esiste. Quindi non e' nemmeno possibile fare una stima dei tuoi introiti mensili divisi il numero di partecipanti.

      In bocca al lupo 😉

      postato in Collaborazioni WEB e Lavoro: offro e cerco
      S
      scangilli
    • RE: Come fare con le lingue?

      scangilli xè sarebbe da evitare miosito.com/it etc?
      Ryanair.com ad esempio utilizza questo sistema..

      Perchè in linea di massima non aiuta troppo google nel comprendere in che lingua è strutturato il sito. Che poi Ryanair lo faccia (e lo possa fare) è un altro discorso. In assoluto

      ilmiosito.com
      ilmiosito.de
      ilmiosito.fr

      sono il miglior modo di procedere nella localizzazione di un sito. L'unico eventuale svantaggio è che, al netto della contingenza, non sempre tutti i nomi a dominio saranno disponibili per tutte le lingue in cui servirebbero.

      In generale, Molly quello che ti suggerisco, al di là di qualunque soluzione adotti, è di porre molta attenzione nel tipo di link che fai puntare a ciascuna sezione di lingua. Fai in modo che i link di puntamento per ciascuna sezione, oltre che a tema, siano solo e soltanto nella lingua corretta.
      In breve il .de riceverà solo link tedeschi, fr in francese e così via.

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Come fare con le lingue?

      Ciao Mally80

      la soluzione in assoluto migliore è la terza, cioè:

      ilmiosito.com
      ilmiosito.de
      ilmiosito.fr

      In sostanza registrare il nome a dominio per ogni singolo mercato su cui ti vuoi affacciare. La prima che invece hai prospettato è da evitare, ossia

      ilmiosito.com/IT - Italiano
      ilmiosito.com/FR - francese
      ilmiosito.com/DE - Tedesco

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Possibile duplicazione di contenuti

      @ turco

      Non esistono penalizzazioni per duplicazione di contenuti. Non so perchè ancora continui questo mito, ma non ci sono.

      Quello che ti puo' accadere e' di essere filtrato al limite, ma non certo penalizzato. 😉

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Crollo Page Rank siti di Comunicati Stampa e Article Marketing

      Per quanto riguarda i siti di CS e AM, posto che cmq sono certo non siano stati gli unici coinvolti da questo post-export assai risibile, sono contento che forse così chi scrive articoli da pubblicare su tali siti si trovi di fronte 2 opzioni:

      1. Smettere di scrivere per infilare link negli articoli e magari iniziare a produrre articoli di approfondimento e quindi di qualità.

      2. Smettere di scrivere (almeno il lavoro degli editori si potrà concentrare su chi davvero si impegna in quest'attività).

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Provocazione: attenti agli article marketing

      Io penso che la maggior parte dei siti di comunicazione stampa e article-marketing italiani siano un disastro
      Fra, ovviamente ti quoto e ti sottoscrivo, e anche io, come qualcuno sopra di me, sono di parte.

      Direi che pero' a essere scadenti (al di la' della seo che dovrebbe essere l'ultima delle cose che rileva con l'AM) sono i contenuti scritti da chi o e' andato a lezioni di link stuffing, o non sa scrivere in italiano.

      E quando ci si vuole 'promuovere' offrendo contenuto valido, vien da se' che i periodi non siano una scusa per infilare link a ripetizione (come correttamente sottolineava rinzi).

      Io pur gestendo insieme ad altri un sito che consente la pubblicazione di articoli e comunicati, sono abbastanza deluso da entrambi i generi.

      I comunicati sono assolutamente privi di interesse. Scritti in modo da non attirare l'attenzione, e spesso conditi di affermazioni ben poco credibili.

      Gli articoli, quando non sono frutto di copia e incolla, sono assai poco accattivanti. Per quanto riguarda il mio ruolo di editor, filtro circa il 90% di quanto ci viene inviato, perchè o viola le ns. linee guida, o e' carente sotto uno dei punti sopra menzionati.

      Insomma, il settore AM e CS mi fa abbastanza pena per la piega che ha preso.

      PS: Rinzi e Fradefra, ma una volta nn eravate esperti? Mi sa che c'è un bug nella piattaforma, possibile?

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: [curiosità]Rilevanza click

      Sottoscrivo fradefra e cibino.

      In realtà ritengo anche io che i click sui risultati organici abbiano un'influenza nel posizionamento. Ed è ragionevole che sia così.

      Ormai anche i sassi sanno che google monitora i click sulle serp, siano questi adv oppure risultati 'naturali'. E a che pro ciò dovrebbe avvenire?

      Peraltro sono certo che moltissimi di voi ricorderanno che google ha eseguito, tra i vari, un test sui navigatori, in cui veniva chiesto se il sito cui si era giunti a seguito di click su un risultato organico, e che si era visitato solo per brevi istanti, fosse stato ritenuto rilevante dall'utente, in base alla query scelta. Ecco quindi che ottenere buoni posizionamenti, ma che sono inutili all'utente, può aiutare Google a capire che magari il ranking va ricalcolato continuamente (e mi pare che già accada con everflux).

      Altro segnale del controllo sui click degli user è stata la comparsa dei sitelinks in certi casi.

      Ovvio che poi non basterà certo cliccare come un pazzo sempre sui propri risultati per influenzare il posizionamento, anzi, è logico pensare che i click siano aspetto che viaggia in parallelo con il confronto con tanti altri parametri, proprio per una maggiore affidabilità e valenza del dato raccolto da Google.

      come tenere conto, operativamente, di questo aspetto ?

      Beh, in realtà non puoi. L'unica cosa che puoi fare è offrire contenuto rilevante all'utente, e se uno fa di mestiere il seo, dovrebbe essere in grado di elaborare landing page, ed offrire all'utente ciò che egli sta cercando in quel momento.

      @ GloboGSM: ti perdono l'eresia verso fradefra. Ma solo per questa volta. 😉

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Google semantico? Analisi SERP di google

      Qual'è la differenza?

      La differenza è che si basa sui significanti, non sui significati. 🙂

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Google semantico? Analisi SERP di google

      Fin qui nulla di strano, si sa che google è semantico.

      Google e' un motore di ricerca lessicale, non semantico. 😉

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: contenuti identici

      No, non c'è. 🙂

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: Article directory - esiste in Italia?

      ho visto in giro sulla rete (USA, UK, Germania) siti di commenti (articoli) e recensioni (chiamati "free press releases", "article index" o "article directories"). Praticamente un'azienda può scrivere un articolo (chiamiamolo così) sulla propria attività piazzando nel testo diversi back links. L'obbiettivo è fare salire il PR. Qualcuno mi saprebbe dire se esistono anche in Italia e come si chiamano/come si chiama questo tool specifico?

      Ciao strex

      ti perdono delle affermazioni fatte perchè sei un newbie. 😄
      Scherzi a parte, in realtà l'article marketing non c'entra nulla con quello che hai menzionato/ipotizzato/accennato.

      L'AM può essere senza meno una smart way per diffondere contenuto utile a chi questo dovrà leggerlo. Se scrivi un 'pezzo sulla tua azienda' direi che questo sarebbe configurabile come comunicato stampa, più che come articolo in senso stretto.

      Ciò che non è utile è l'impostazione, credo tutta italiana, che a questo mezzo viene data: link stuffing. Stranamente poi sempre verso il sito di chi scrive l'articolo. Passi una volta, passino 2, ma che sia sempre questo il trend non va.

      Il mio pensiero in merito lo trovi già espresso qui e qui per cui evito di essere ridondante nell'esposizione.

      Quello che vorrei sottolineare, ragionando a voce alta, è che la situazione dell'article marketing italiano è del tutto insoddisfacente, perchè manca forse la voglia di 'investire tempo', per vedere dei risultati a distanza di tempo (e non c'entrano gli algoritmi nè il ranking nei motori).

      3 buoni esempi per impostare un articolo potrebbero essere:

      1. Linkare siti altrui di approfondimento sul topic trattato e non il proprio (partendo dal presupposto che quasi sicuramente in rete esiste qualche altro sito che avrà già affrontato un determinato argomento).

      oppure

      1. Non linkare nessuno nell'articolo e cercare di approfondire una determinata nicchia il più possibile.

      oppure

      1. Linkare senza anchor, ma inserendo i link di approfondimento direttamente per esteso, e magari in calce all'articolo (della serie: http://www....com)

      Ovviamente dando per scontato che in nessuna delle 3 ipotesi sopra menzionate venga richiesta la pubblicazione di articoli che sono già presenti, in tutto o in parte, online.

      Anzi io provo ad azzardare un'ipotesi restrittiva, se stuart e must fossero d'accordo, limitatamente ad Articolista.com. Che ne dite se seguiamo la terza ipotesi (ossia i link estesi, che per il posizionamento sono useless)? Almeno siamo certi che chi scrive, lo faccia pensando agli altri, prima che a sè stesso. Lo suggerisco perchè proprio in questi giorni, facendo un check in giro su siti esteri di AM, notavo che i casi apparentemente meglio riusciti, utilizzano questa tecnica. (viceversa mettiamo il nofollow, wikipedia style)

      Come ha ricordato giustamente fradefra in un suo intervento su questo argomento, i vari marco loguercio, mauro lupi, fradefra stesso ed io, come anche molti altri ovviamente, abbiamo iniziato scrivendo articoli, senza linkare siti nostri, ma semplicemente per il piacere di offrire un punto di vista, e nei casi più fortunati, un'informazione o porzione di questa, che fosse sufficientemente approfondita e/o utile.

      Questo secondo me è il modo corretto di interpretare l'article marketing, che ha ben poco a che vedere con i link e la seo. 😉

      postato in SEO
      S
      scangilli
    • Sondaggio sui blogger

      Vi segnalo un sondaggio interessante di Titti Zingone sulla figura del blogger che forse assomiglia talvolta ad una vacca da mungere:
      http://marketingpark.blogspot.com/2007/02/sondaggio-i-blogger-sono-vacche-da.html

      Dite la vostra, perchè dopo il mio voto ho tristemente notato che secondo alcuni i blogger sono proprio una figura di cui conviene approfittarsi in modo bieco.

      postato in CMS & Piattaforme Self-Hosted
      S
      scangilli
    • RE: PR in aggiornamento?

      Originalmente inviato da runen image
      A proposito di PR8: voi conoscete siti .it a pr 8, a parte google.it?

      se non erro la repubblica 🙂

      Ecco perchè gli pesa tanto linkare verso altri siti. Ora capisco..pensano di perdere PR.:lol: :lol:

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: pr & redirect 301

      Per quanto riguarda il PageRank, recentemente Matt Cutts parlò di un periodo di circa 2 settimane.

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: article marketing

      Allora onde evitare di finire in una discussione di cui gia' intravedo la mancanza di fine, vi dico quello che farei io, se fossi in voi, così forse tagliamo la testa al toro. Se mi stimate e ritenete una persona mediamente preparata, seguite il mio consiglio. Diversamente è inutile che proseguiate nella lettura di questo intervento.

      Dunque, se io fossi appassionato di un qualsivoglia argomento, ma online non fossi conosciuto, mi dedicherei inizialmente ad attività di article marketing. Non pero' come va di moda ora, e cioe' sparando lo stesso articolo su vari siti o cambiando qualche cosa qua e là, o anche perdendo tempo a riscrivere un articolo in toto per evitare filtraggi. Anche se esistessero 10 siti, o anche 5 specifici nati con lo scopo, non lo manderei per ciò solo a 10 siti.

      Semplicemente selezionerei le fonti, in base alla qualità dei contenuti, all'argomento principale che quei siti trattano, etc... Scriverei magari più contenuti su vari argomenti invece di ripetermi fino allo sfinimento. Della link popularity me ne sbatterei, semplicemente perchè online non mi conosce nessuno, ed in questa fase non avrei nulla da far linkare.

      Dopo aver scritto per alcuni siti selezionati, che io ritengo essere i punti di riferimento del settore aprirei un sito mio. Contestualmente però non interromperei per ciò solo la mia attività editoriale per altri, ma anzi la sosterrei, in modo tale da creare una buona base di popolarità (da non intendersi come hey sono famoso, quanto piuttosto come probabilità più elevata di essere associato e associabile a dei contenuti di qualità).

      Questo perchè nel momento in cui avvierò il mio spazio, che potrà essere un semplice sito o anche un blog, sarà più facile per me avere un seppur minimo traffico iniziale qualificato dai vari articoli che ho scritto.

      Quello che invece in questo intero thread si sta mancando di osservare (su questo in particolare penso fradefra sarà d'accordo con me) è che generalmente gli articoli c.d. di qualità sono quasi totalmente assenti.

      Molti tra voi pensano soltanto ai link, al ranking e a menate di questo tipo (e guardate che a parlare è uno che fra le varie cose fa anche SEO) a discapito della qualità del contenuto. Lo stesso dicasi dei comunicati stampa, che sovente sono scritti coi piedi.

      Approfondisco ulteriormente uno dei limiti dati dall'AM così come viene erroneamente concepito. Tempo fa ho rifiutato di pubblicare su Articolista uno dei tanti articoli già pubblicati altrove, nello specifico, era ripubblicato sul sito dell'utente che ci aveva inviato l'articolo. La sua risposta in merito al diniego fu del tipo: Eh ma mica potete pretendere che io scriva un articolo apposta per voi!

      Posto che nessuno pretende nulla, l'errore di fondo è che gli stessi che scrivono gli articoli, lo fanno per trovare la scorciatoia della loro visibilità. Cosa che è errata in termini, visto che dovrebbero essere i primi a valorizzare al massimo ciò che vorrebbero che la gente leggesse.

      Infine veniamo al filtering del content duplicato. Premesso che mi piacerebbe avere dei link a serp per capire cosa viene percepito da alcuni membri del forum come 'penalizzazione', quello che ho recentemente scritto (scusate l'autocitazione che serve a non copiare e incollare quanto già espresso) è che in sostanza offrire contenuti di qualità agli utenti è essenziale. Direi che il gioco è tutto lì.

      I motivi per cui alcuni siti sono filtrati e magari inseriti nei 'risultati omessi' può derivare da attinenza maggiore di un sito rispetto ad un altro, può essere PR, migliore LP, può ancora più probabilmente derivare da problemi (reali) dei motori di ricerca nel riconoscere la 'paternità del content', da rapidità di un sito ad essere spiderato, dalla sua struttura, dal suo trust e così via.

      Per dimostrarvi la veridicità e la correttezza del mio ragionamento, prendete ad esempio Marketing Routes. Un blog che giornalmente riceve link da post o blogroll. E non sono certo io che li chiedo. Mi piace pensare che sia perchè offriamo buoni contenuti. Che poi sia un blog non significa nulla. Veniamo linkati per il content, non perchè siamo belli o fighi. E lo stesso accade online a chiunque segua lo stesso principio.

      Ma se cercate 'scorciatoie', meglio che vi dedichiate ad altro, perchè farsi il c*lo è necessario.

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: article marketing

      L'oggetto del thread mi pare interessante, per cui ecco quello che penso, cercando di mettere dei paletti:

      1. Un filtraggio dei contenuti duplicati esiste.
      2. Penalizzazioni per contenuto duplicato non esistono.
      3. L'article marketing non serve per la link popularity.

      Il primo punto si spiega da solo, credo, come pure il secondo. Per le penalizzazioni che taluni temono, beh non avrebbero alcun senso, e quoto fradefra nell'affermare che il circuito che vede coinvolti comunicati stampa è un mondo un po' particolare.

      Il terzo punto va invece spiegato perchè vedo diversi comportamenti, in primis su Articolista, ma anche a livello di opinioni in blog e forum che lasciano fraintendere quella che è la reale mission.

      L' AM da un punto di vista prettamente contenutistico, ha il vantaggio di essere fine a sè stesso. E cioè, scrivo contenuti interessanti per il web. Il fine è già realizzato nel momento in cui il contenuto soddisfa le necessità informative di chi lo legge.

      In seconda battuta, porta dei vantaggi per chi lo scrive, perchè veder collegata la propria immagine ad articoli di buona fattura non può che recare beneficio.

      Il ranking nei motori di ricerca (e annessa LP) in tutto questo discorso non c'entra nulla. E chi pensa di scrivere in circuiti di AM per posizionarsi sta prendendo una toppa grossa come una casa, oltre a perdere molto del proprio tempo che potrebbe essere meglio impiegato.

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • Lo studio sui quotidiani online di TSW

      Lo staff di TSW ha finalmente pubblicato lo studio che hanno realizzato sulla visibilità dei principali quotidiani italiani e stranieri.

      E' un pdf di una cinquantina di pagine, ma come ho scritto su MR, secondo me le vale tutte.

      Questo il post: "Studio sui quotidiani e motori di ricerca", mentre da qui scaricate il PDF relativo. 😉

      postato in News Ufficiali da Connect.gt
      S
      scangilli
    • RE: ROMA: cibi tipici, cosa non ci si può perdere ????

      Beh la pasta alla carbonara, se fatta bene, è imperdibile.

      Ingredienti:

      uova, olio, pepe, sale (just a little bit), parmigiano, pecorino, guanciale (non pancetta eh).

      PS: qualche pazzo ci mette la panna. Non ci va.

      Comunque anche la pasta all'amatriciana è ottima. 😉

      postato in GT Fetish Cafè
      S
      scangilli
    • RE: MODA: Nike Air Max in pelle di coccodrillo!

      Se le becco ai piedi di qualcuno glieli trancio di netto. Come e peggio dei coccodrilli. :lol:

      postato in GT Fetish Cafè
      S
      scangilli