Grazie xpx. Solo una precisazione. Le quote tra eredi sono state già divise quindi in teoria so già l'importo della cifra che andrei a prendere cedendo la mia quota a uno degli altri eredi. Io pagherei in base all'importo che mi verrà corrisposto dell'erede che "compra" la mia quota?o direttamente mi verrà detratto l'importo della quota? Purtroppo mi trovo molto impreparata sull'argomento e so che al momento non potrò fare domande. Es mettendo che la mia quota vale 5mila euro quanto andrei a pagare?
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RE: Eredità e problemi tra eredi
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RE: Eredità e problemi tra eredi
Grazie mille per la risposta. Dice in genere quindi in questo caso a pagare sarebbe l'erede che compra da me la quota e non io che la vendo?o ci potrebbero essere delle eccezioni?
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Eredità e problemi tra eredi
Buonasera, scrivo per avere una informazione. Circa un anno fa è venuto a mancare il fratello di mio padre (deceduto) il.quale non avendo eredi ha lasciato tutto ai nipoti e siamo in 5. Nella successione ereditaria è presente un appartamento che è stato diviso in quote. Uno degli eredi ha intenzione di rilevare tutte le quote degli altri 4 quindi lui comprerebbe anche la mia quota liquidandomi il valore che è stato valutato da una perizia del geometra. A questo punto a me viene il dubbio : l'erede che compra la mia quota mi liquida il rispettivo valore davanti a un notaio con un atto di compravendita? Questo notaio a chi spetta pagarlo? Purtroppo tra i vari eredi non corre buon sangue e vorrei tutelarmi senza rischiare di pagare anche laddove non mi spetta.
Ringrazio anticipatamente sperando di aver presentato chiaramente il problema.
Cordialmente -
RE: Help! Avvocato! Contratto di locazione canone concordato
@xpx said:
Ciao satoshitomi,
Il recensso appare ingiustificato, non potendosi considerare grave motivo la circostanza che il canone pattuito fosse eccessivo. Per quanto attiene alla ricezione della raccomandata, per comunicare il recesso di solito ci si avvale della ricevuta di ritorno. Forse la somma di 4000 euro a titolo di risarcimento appare eccessiva ma è una questione di merito; per fare opposizione al decreto ingiuntivo è necessario coinvolgere un avvocato, ma il modo migliore di regolarsi in una circostanza come questa è senza dubbio quella di addivenire ad una transazione con la controparte. ringraziandola per la risposta le chiedo: se gli accordi territoriali prevedono dei parametri di riferimento per il calcolo del canone di locazione dei contratti concordati ha ragione di esistere la cifra forfettaria richiesta mi dal proprietario? Ci sono modi per appellarsi?ovviamente ho la ricevuta di ritorno della raccomandata quindi ho la prova di aver mandato disdetta in quella data e il verbale di riconsegna delle chiavi. Posso dimostrare di aver dato recesso prima della data comunicata dal locatore alla agenzia delle entrate?mi consiglia di trovare un accordo con l'avvocato della controparte stabilendo una cifra ? -
Help! Avvocato! Contratto di locazione canone concordato
Buongiorno, scrivo per avere una informazione. Nell'anno 2014 ho
stipulato un contratto di locazione agevolato 3+2 per una porzione di
appartamento. Si trattava di un appartamento che condividevo con altre
ragazze. Io pagavo ? 500 per una camera matrimoniale uso bagno cucina
ecc...il padrone mi fece questo contratto agevolato facendomi però
pagare ? 500 perchè a suo dire la porzione di appartamento che usavo
"valeva tanto". all'epoca non sapevo che per i contratti di locazione
agevolata ( a canone concordato) i proprietari si dovevano attenere a
certi parametri variabili da città a città, da zona della città e
superficie di godimento dell'appartamento. Mi fu fatto presente questo
particolare dal sindacato degli inquilini dal quale mi recai per avere
un conteggio corretto della mensilità che teoricamente avrei dovuto
corrispondere. Ne emerse che era nettamente inferiore a quanto in realtà
io pagavo. Dal momento in cui la soluzione abitativa non era più
soddisfacente decisi di dare disdetta del contratto di locazione facendo
presente al proprietario che me ne sarei andata di li a 30 giorni con
regolare raccomandata con ricevuta di ritorno, e che non avrei rivoluto
indietro la mensilità di caparra versata a inizio contratto anche se io
nei mesi avevo pagato molto di più rispetto a quanto in realtà avrei
dovuto per il mio contratto di locazione agevolato. In pratica mi fu
detto dal sindacato inquilini che per avere quella cifra lui avrebbe
dovuto sottoscrivere un contratto di locazione libero 4+4 ma non con
canone concordato. Aggiungo che il contratto diceva che la disdetta era
possibile solo dopo un anno di locazione e prima solo per gravi motivi.
nella lettera di recesso io recedevo prima dell'anno adducendo come
motivazione il fatto che mi era stato fatto un contratto concordato
facendomi però pagare di più. lasciato l'appartamento in buono stato,
consegnate le chiavi il proprietario si rivolge a un avvocato e mi
richiede 4000 euro di cui un anno di locazione perchè ho presentato
recesso prima dell'anno anche se per gravi motivi, adducendo la
motivazione che la cifra richiesta era corretta nonostante non lo fosse,
presentandomi il conto della imbiancatura della stanza in cui avevo
dormito nonostante prima del mio arrivo non fosse stata imbiancata. Io
la avevo lasciata esattamente nello stato in cui l'avevo trovata. Ora il
proprietario mi richiede tale cifra, ha presentato un decreto ingiuntivo
del quale io non ho ricevuto comunicazione alcuna ma sono venuta a
conoscenza solo accendendo al cassetto fiscale dell'agenzia delle
entrate. sempre sullo stesso sito risulta che la disdetta della
locazione è stata presentata un anno dopo a quando io ho fatto
recapitare la raccomandata di recesso. a questo punto non so come
muovermi. a chi mi rivolgo? sono costretta a pagare nonostante abbia dato disdetta, lasciato l'appartamento e mi sia ritrovata a pagare il doppio di quanto mi era dovuto?