Salve a tutti!

Ho un problema con un contratto di locazione per un immobile ad uso commerciale, spero che qualcuno di voi possa aiutarmi...
Sono titolare di un'attività commerciale che svolgo in un locale in affitto.
Il contratto di locazione prevede una fideiussione annuale e un preavviso di 12 mesi per la disdetta.
Purtroppo da un po' di tempo le entrate non sono sufficienti a coprire i costi di gestione; fino ad ora ho sempre pagato regolarmente l'affitto usando miei fondi privati, ma non posso più continuare così.
Ho cercato di cedere l'attività commerciale ma a causa della crisi economica nessuno sembra disposto a rilevarla.
L'unica soluzione rimarrebbe quella di dare regolare disdetta al contratto stipulato per non perdere l'ingente fideiussione.
Il problema è che in base a quanto sottoscritto dovrei dare un preavviso di 12 mesi che per me sono veramente troppi data la mia situazione di passività.
Mi è stato suggerito di appellarmi all'art. 27 secondo il quale sembra che per gravi motivi l'inquilino possa dare disdetta regolare con preavviso limitato ai 6 mesi indipendentemente da quanto sottoscritto in fase contrattuale.

Le mie domande sono:

1. il mio bilancio passivo può ritenersi ?grave motivo??
2. Il proprietario può impugnare la causa appellandosi alle condizioni contrattuali da me sottoscritte?

Ringrazio fin d'ora chiunque possa darmi qualche informazione in merito.

Saluti.

Ciao,
Qualcuno ci può aiutare???

Abbiamo un problemino:
Da 12 anni gestiamo un negozio.
Il nostro contratto di affitto (6+6) sta per scadere.
Le domande sono 2:

1. possiamo ancora beneficiare del diritto di prelazione????

2. il canone di affitto può essere aumentato illimitatamente o esistono leggi che limitano il proprietario????
   Es. se oggi paghiamo 100 ci può essere proposto un nuovo canone di 500???
   o il proprietario non può spingersi oltre un certo limite???

Sapete suggerirci quali leggi esistono a riguardo??? ve ne saremo veramente grati!!!
Grazie mille a chiunque sappia darci qualche chiarimento!!!!

Ciao.

Grazie mille Trinità!!!
Mi hai dato dei suggerimenti utilissimi!!!
Forse otterrò quel mini co.co.pro. di cui parlavi (anche se la collaborazione è stata in realtà superiore ai 30 giorni lavorativi)....comunuque meglio di niente...ti farò sapere se riuscirò effettivamente a vedere i miei soldi...
Grazie ancora!
Ciao ciao

Sì, infatti!

Ma una "prestazione occasionale" si può fare o c'è qualche legge che impedisce questa modalità di lavoro all'interno di società sportive?
Se ci sono leggi speciali in questo campo mi interesserebbe saperlo in modo da poter sostenere una conversazione più competente con la direzione...tutto qui.

Grazie mille.

Ciao a tutti!

Mi sono appena iscritta a questo forum e spero di essere nella sezione giusta.

Io ho un problemino e spero di poter trovare qualcuno in grado di aiutarmi.

Avrei bisogno di capire se le leggi riguardanti i rapporti di lavoro all?interno di società sportive sono diverse da quelle previste per qualsiasi altra azienda.

Spiego meglio la situazione: io ho lavorato negli uffici di una società sportiva che ora sostiene di non potermi pagare perché non sono tesserata con loro?
Dicono che tutti i loro dipendenti/collaboratori sono tesserati che quindi anch?io lo dovrei fare, ma ormai è troppo tardi dato che siamo nel 2008 e la collaborazione è avvenuta nel 2007?quindi non sanno come pagarmi?

è veramente indispensabile risultare tesserati per poter lavorare come impiegati negli uffici di società sportive?
Le società sportive sono soggette a regolamenti speciali per quel che riguarda i rapporti di lavoro per mansioni impiegatizie (quindi non legate allo sport)?

In sede di colloquio avevamo stabilito di intraprendere una ?collaborazione occasionale?.
Io lo avevo già fatto per altre realtà ed ero sempre stata pagata con assegno + ritenuta d?acconto del 20%.
Questa modalità di retribuzione può essere utilizzata anche all?interno di società sportive?

Grazie mille in anticipo a chiunque saprà darmi suggerimenti utili a riguardo!!!