puoi citarli tu, gli articoli violati?
saputello
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RE: Associazione Temporanea Di Impresa
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RE: Associazione Temporanea Di Impresa
contratto di subappalto o genericamente di prestazione di servizi.
gli artigiani che collaborano ed entrano nel cantiere devono avere una regolare part. iva ed iscrizione camera commercio.
sarebbe opportuno chiedere un durc prima di mettere piede nel cantiere.
se dovessero entrare con operai al loro seguito gli artigiani devono consegnarti i documenti che dimostrino le regolari assunzioni.
il tutto per evitare tue responsabilità, verso inps inail fisco ecc. in caso di controlli. -
RE: Comodato d'uso bene immobile
devi leggere il contratto di locazione della snc.
se nulla è detto al riguardo di limiti alla sublocazione, allora puoi farlo. -
RE: Subentro in preliminare e nota accredito
oggi rifai un preliminare, citando gli acconti già pagati, e naturalmente la clausola con cui ti riservi di nominare un'altra persona come acquirente.
lo registri e per incanto salvi l'iva già versata.
il costruttore potrà emettere la fattura a saldo intestandola a tua nuora.
naturalmente nel corpo della fattura farà riferimento al preliminare registrato, all'atto finale di compravendita ed alle fatture d'acconto.
le tasse che paghi sulla registrazione del preliminare le scomputi dalle tasse che paghi per la registrazione dell'atto finale di compravendita.
le tasse sono fisse, visto che è prima abitazione (fattispecie che devi evidenziare anche nel preliminare). -
RE: Comodato d'uso bene immobile
se io fossi l'agenzia delle entrate ti contesterei il comodato.
la snc per sua natura non fa beneficenza, ha scopo di lucro.
al contrario di una persona fisica che può essere mossa da spirito di liberalità, la snc nasce per far soldi.
conviene fare un contrattino di locazione -
RE: p.iva
dipende!!!!
se vendi con una sola aliquota, per esempio al 20%, sommi tutti gli incassi giornalieri e per l'intero periodo, poi scorpori l'IVA.
l'IVA si scorpora dividendo il totale per 1,20 (visto che per esempio abbiamo considerato l'aliquota iva al 20%).
se invece vendi con più aliquote devi adottare il meccanismo della ventilazione. -
RE: commercialista
La fatturazione ed il pagamento dell'iva è comunque dovuta, anche se non sei in regola con la contribuzione INPS.
In una srl il problema del familiare che non può essere assunto non si pone.
Questo è al più un problema che può riguardare la ditta individuale o una snc, ma non certo una srl.
Quando si presta la propria opera lavorativa in una srl per forza di cose si deve stipulare un contratto di assunzione con relativa busta paga (lavoratore subordinato, co.co.pro, ecc.). A nulla vale la situazione che il soggetto lavoratore sia un socio; anch'esso se lavora per la società deve essere assunto.
Unica eccezione è per l'amministratore, il quale non può essere assunto come lavoratore subordinato ma al massimo come co.co.pro.
Per quanto riguarda la documentazione fiscale hai tutto il diritto di chiederne la restituzione e se il professionista ne rifiuta la consegna è punibile anche penalmente. Di solito i professionisti rifiutano la consegna quando non sono state saldate le loro spettanze ed è un comportamento non legale. Dovrebbero consegnare la documentazione ed attivare un procedimento legale per ottenere il pagamento.
Le fatture vanno registrate entro e non oltre 15 giorni dalla data di emissione, ma aimè i clienti le portano sempre in ritardo e magari 10 giorni prima della liquidazione iva periodica. Perciò prima se le consegni e prima avrai il calcolo dell'imposta a tua disposizione. -
RE: ICI - Mancato pagamento parziale
SICURAMENTE GLI ACCERTAMENTI CHE TI SONO STATI NOTIFICATI DERIVANO DA DIFFERENZE TRA LE RENDITE CATASTALI DICHIARATE DA TE E QUELLE ATTRIBUITE DAL CATASTO.
LE RENDITE CATASTALI (SU CUI VIENE CALCOLATA L'IMPOSTA) SUBISCONO DEGLI INCREMENTI O COMUNQUE DELLE VARIAZIONI DURANTE GLI ANNI.
I COMUNI CALCOLANO L'ICI SULLE RISULTANZE CATASTALI.
DUNQUE, SE LA RENDITA CATASTALE DELLE TUE PROPRIETA' E' STATA VARIATA DAL CATASTO (SI EVINCE DALLA VISURA CATASTALE) ENTRO IL 31/12/1999 DEVI PAGARE SOLO L'IMPOSTA SENZA SANZIONI ED INTERESSI, SE, INVECE, LA RENDITA DOVESSE ESSERE STATA VARIATA DOPO TALE DATA NON PAGHI NULLA E FAI RICORSO.
Il comma 1 dell?art. 74 stabilisce che ? a decorrere dal 1° gennaio 2000, gli atti attributivi o modificativi delle rendite catastali per terreni e fabbricati sono efficaci solo a decorrere dalla loro notificazione ai soggetti intestatari della relativa partita.
Il comma 3 dell?art. 74 affronta, invece, un?ulteriore fattispecie, quella cioè in cui gli atti che abbiano comportato l?attribuzione o la modificazione della rendita siano stati adottati dall?Ufficio del Territorio (EX catasto) entro il 31 dicembre 1999, ma non siano stati ancora recepiti in atti impositivi degli
enti locali.
Nell?ipotesi in questione il comune deve provvedere, entro i termini di decadenza dal potere di esercizio della potestà impositiva, indicati nell?art. 11 del D.Lgs. n. 504 del 1992, ad emettere gli avvisi di liquidazione o di accertamento, finalizzati al recupero della sola maggiore imposta che
risulta dovuta sulla base della rendita attribuita.
Sull?eventuale maggiore imposta non sono computabili né sanzioni, né interessi, visto che, molto chiaramente, il comma 3 impone ai comuni di richiedere ai contribuenti soltanto ?l?eventuale imposta dovuta sulla base della rendita catastale attribuita?.iN QUESTI CASI I PROFESSIONISTI CHE CURANO I TUOI AFFARI NON HANNO NESSUNA COLPA
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RE: Cosa faccio?
domanda di vicinato al comune e iscrizione c.c.i.a.a. oltre l'iscrizione all'inps.
e naturalmente la part. IVA,
se poi sei in società prima di tutto devi costituirla ufficialmente da un notaio, scegliendo la forma giuridica.
in poche parole si deve investire molto tempo e abbastanza denaro, perciò prima di muoversi bisogna essere sicuri di lavorare. -
RE: Un caso particolare
co.co.pro è assimilato al reddito da lavoro dipendente.
l'eventuale apertura di part. iva non influenzerebbe il reddito finalein quanto hai fini dichiarativi i redditi sono a tenuta stagna. (da lavoro autonomo, da fabbricati, da dipendente, ecc.)
perciò, anche se porti costi in part. iva alla fine ottieni una perdita che non puoi compensare con il reddito del co.co.pro.
dovresti tramutare il co.co.pro in rapporto professionale soggetto ad emissione di fattura.
nonostante ciò, dovresti vagliare il rapporto costi benefici.
tenendo presente che l'auto ed i suoi costi non sono deducibili al 100%.
quindi considera il costo della part.iva (commercialista, ecc) e vedi se le tasse che risparmieresti valgono la pena. -
RE: Richiedere rimborso al commercialista
comunque, spero per te che tu abbia ragione.
volevo solo sottolineare che i 15 mila euro che tu hai versato o dovrai versare non rappresentano tutti un danno patito per te.
nei 15 mila pochissimi saranno considerati danno, in quanto, l'Iva non rileva, gli acconti al 2008 non rilevano ed infine del saldo 2007 rileveranno solo le eventuali differenze che ci possano essere tra le tasse pagate per il 2007 e quelle che ci sarebbero state se fossero state imputate al 2008.
Alla fine pagherai avvocato, consulente peritale e forse imputeranno le spese al commercialista sempre che il giudice non ti dia torto.
PS: Se tu dovessi malaguratamente avere torto, scrivimi, che ti offro consulenza gratuita per fare la causa al commercialista nuovo e anche all'Avvocato, magari perchè ti hanno consigliato male facendoti intraprendere una causa temeraria.
hihihihihihi scherzo....non prendertela.
In bocca al lupo. -
RE: Richiedere rimborso al commercialista
quindi, se dovessi aver incassato nel 2007 una fattura (assegno, contante o qualsiasi altra forma di saldo del netto da pagare), il reddito-compenso che scaturisce da quella fattura deve essere obbligatoriamente dichiarato nell'anno 2007, non rilevando il momento di effettuazione della ritenuta d'acconto (che il sostituto d'imposta dovrà comunque versare entro il 16 del mese successivo). Perciò , per determinare se imputare il reddito ad un anno d'imposta piuttosto che ad un altro, il momento rilevante è l'incasso effettivo della fattura.
Partendo da questo assioma, è facile capire se c'è errore del commercialista (sul quale convengo con te che non sia una cima).
Se la fattura è stata incassata nel 2007, a mio parere il commercialista non ha colpa, in quanto lui è tenuto alla corretta tenuta della contabilità e dei documenti fiscali e non è tenuto a consigliarti comportamenti elusivi (anzi il contrario).
In questo caso, davanti al giudice, tu affermerai che non ti ha consigliato di posticipare il pagamento all'anno successivo e lui risponderà che non si può attribuirgli alcunchè in quanto lui ha esattamente adempiuto al suo mandato, registrando un'operazione contabile che nella realtà è effettivamente avvenuta.
Se , al contrario, lui ha incassato contabilmente la fattura ed in realtà l'hai incassata in un momento successivo (in questo caso nel 2008) allora hai ragione.
adesso, forse , sono stato chiaro.
e potevi esserlo anche tu e non lo sei stato -
RE: ho grossi problemi con il mio commercialista
pensavo che volessi consigli per risolvere il problema.
invece, volevi solo sfogarti.
ciao -
RE: false fatture?
affrontalo e digli che è un comportamento rilevante penalmente,
come commercialista non deve essere tanto sveglio,
attento che rischia la pena anche il tuo amico, che è suo collaboratore e conoscendo i fatti ne è complice. -
RE: Richiedere rimborso al commercialista
r.a. , che cos'è R.A. ?????
Vorrei capire............ma sei un lavoratore autonomo? oppure sei impresa?
comunque risponderai, ti dico che al commercialista non si può attribuire alcuna colpa. infatti, per legge tu incassi quando incassi, al commercialista non si può attribuire colpa per il fatto che non ti abbia aiutato ad eludere, attraverso un comportamento non proprio trasparente. -
RE: ho grossi problemi con il mio commercialista
sono un Dottore Commercialista e ti chiedo, sempre se ti va di dirlo, il volume d'affari dell'impresa ed il numero di fatture acquisti e vendita, inoltre dovresti dirci se ha effettuato altre consulenze al di fuori della normale attività di tenuta contabilità (tipo ricorsi, cosulenza su finanziamenti, ecc.).
avevate dipendenti? se si quanti erano?
magari potremmo capirci qualcosa in più -
RE: Noleggio attrezzature contribuenti minimi
come il fitto.
l'agenzia in circolare ha fatto anche l'esempio dei leasing, i quali vengono conteggiati per i famosi 15.000.
per analogia si può affermare che le spese di nolo a freddo siano spese che rientrano nelle categorie di cui ai 15.000 -
RE: "contribuenti minimi" il commercialista dice no!
se insegni sei fuori dagli studi di settore.
gli studi di settore nel tuo caso non possono fondare in maniera esaustiva un accertamento.
puoi annotarlo negli studi, quando li compili e al 99% non avrai mai problemi -
RE: aprire LTD in italia
allora non la apri in italia, la apri in inghilterra
e se fai affari in italia hai bisogno della part. iva italiana
devi nominare anche un rappresentante fiscale e pagare le tasse come se fosse italiana.
quindi, fai un giro inutile -
RE: cartella di pagamento
ha ricevuto una cartella di pagamento relativa all' Unico 2005 per un ammontare di ? 10.000, (irpef, irap, iva ecc.), lui sostiene di non aver mai avuto deleghe o informazioni dal suo prec. commercialista.
E quindi arriviamo al punto: come si può dimostrare che il commercialista non lo ha mai avvisato dei pagamenti in scadenza, se lo stesso ha adempiuto a tutti gli obblighi (liquidazione... dichiarazione ecc).
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Allora, mi pare che la situazione sia alquanto strana, a quale scopo un commercialista esegue esattamente tutti gli adempimenti e non avvisa il cliente del pagamento da fare?
Secondo me si vuole scaricare la propria responsabilità su terzi (tipico)
E poi, questa persona che ha ricevuto la cartella cosa ha fatto quando ha ricevuto la notifica dell'avviso bonario?
Molti clienti, specialmente davanti a mogli o figli, scaricano la propria responsabilità sul professionista.
meditate gente, meditate.