Salve, grazie della risposta, ma credo di essermi spiegata male: mi viene riproposta per la vendita del bene sempre l'importo da me già rifiutato con l'aggiunta di una cifra di 5000€ se ritiro la querela, naturalmente l'offerta di acquisto non è valida se non accetto la remissione di una querella che, non avevo specificato, riporta ad una precedente mia denuncia per violenza su minore. Il tutto è ben specificato per iscritto. Credevo fosse illecito richiedere di ritirare una querela, che tra l'altro considera reati maggiori, legandolo addirittura ad un ricatto o estorsione, cioè permettere la vendita di un bene solo ed esclusivamente ad un costo tra l'altro più basso. Credevo si aggiungesse ai reati precedenti anche il tentativo di estorsione. Pensa che potrei rivolgermi ad un magistrato per chiedere se sussiste un reato? Mi scusi per l'insistenza.

Salve,
nel mese di novembre ho querelato una persona per diverse ragioni, tra cui violenza su minore.
Con questa persona purtroppo ho delle questioni pendenti: un bene comune che va venduto.
Questa persona ha due volte richiesto di acquistare tutte le quote di questo bene: la prima volta ho accettato ma, senza alcuna ragione, non ha proceduto all'acquisto. Ha poi avanzato una seconda proposta più bassa del dovuto che ho rifiutato. Ha poi impedito la vendita del bene per ben due volte. Adesso propone nuovamente di acquistare il bene, aumentando la sua proposta economica di poco solo ed esclusivamente se accetto di ritirare la querela.
Vorrei sapere se, come credo, si prospetti un reato.
Grazie a chi potrà darmi una risposta.