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RE: kellkoo - Pagineprezzi - trovaprezzi quale scegliereste o a vete scelto???
@FullPress said:
A mio avviso sono ottimi per un discorso legato al brand, ma non so se lo sono altrettanto per le vendite. Tanto più che a maggiore nicchia del mercato (del negozio online) corrispondono quasi sempre minori conversioni.
Ciao FullPress, concordo, anche se, per un discorso di brand, probabilmente sarebbe meglio investire in attività tabellari, tipo banner. O Dem inviate ad una utenza profilata.
Attività costose, meno performanti lato conversioni rispetto ad altre attività a performance (anche se le dem, fatte intelligentemente, hanno sempre degli ottimi roi).
Nei comparatori l'unico aspetto legato al brand è che, a seconda dei layout dei vari portali, sotto l'offerta compare il logo o il nome dello shop.
Non molto direi.
Però è indubbiamente utile ragionare in questo senso.
Monclick ad esempio: anni fa, ha fatto una campagna da mille e una notte offline, tapezzando metropolitane, autobus, parapedonali etc etc.
Il risultato immediato non è stato entusiasmante ma nel lungo periodo ha pagato perchè quando un utente si trova su un comparatore e vede il medesimo prodotto venduto da 10 aziende diverse... sarà più propenso ad acquistare da quella che "ha visto in giro" e qui si lega quindi il discorso del brand.
Il problema è che non tutti gli shop hanno i soldi da investire che aveva Monclick.
Farsi conoscere è importante senza alcun dubbio ed è per questo che, quando si parte con una propria attività, bisogna mettere in conto investimenti di comunicazione molto elevati. -
RE: Esempi ed idee di Marketing virale?
Ciao, qualche esempio di marketing virale di successo:
- Video virale della "Dove":
- Video della Lynk Jet per destare clamore immediato intorno al brand:
- Video virale della Accolo (società di recruitment) del genere spoof (parodia): il primo grande franintendimento, che spesso mina fin dall'inizio l'efficacia di una strategia di mktg virale, riguarda l'aspetto economico. L'idea che operazioni di questo tipo siano "low budget" è completamente errata. Soprattutto perchè deve essere inserita in un più ampio contesto di una strategia di comunicazione. Non si inventano campagne virali efficaci dall'oggi al domani. I tre ingredienti fondamentali rimarranno sempre l'innovatività, la creatività e la progettualità e ciò non può essere economico per definizione.
Consiglio la lettura di questo libro "Viral marketing" di Gianluca Arnesano ( Franco Angeli, 16?).
Ciao
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RE: Meglio un backlink o un redirect?
Ciao Giorgio,
quello che consigli è perfettamente logico; non volendo però dedicare più di tanto delle risorse al dominio B mi è stato suggerito anche di fare un redirect 301 sul dominio A, oppure mettere un testo non più lungo di 200 parole su B e poi linkare ad A. (il limite di 200 parole non l'ho mica molto capito...)Ciao e grazie
Riccardo
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Meglio un backlink o un redirect?
Ciao,
vado al sodo.
Poniamo che io abbia il sito A che parla di cellulari.
Noto che in rete, è scaduto un dominio B che riceveva tanti backlink.
Lo compro. Per migliorare il posizionamento di A, a questo punto, conviene far puntare direttamente B -->A oppure costruire qualche pagina ad arte con dei backlink, magari su parole chiave, verso A?Spero di non essere stato troppo enigmatico!
CiaoRiccardo
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RE: I Comparatori di Prezzo a Dicembre
Con la richiesta del 50% di sconto ti attendevo al varco
Subdolamente ti ho fatto la domanda, perchè ipotizzando una tua risposta, mi immaginavo la mia
Ti rimando quindi a questo postpangorablog.it/2007/11/15/aumento-del-cost-per-click-sotto-natale/
dove leggerai che, a livello mondiale, comparatori più famosi di noi hanno, al contrario, aumentato i cpc proprio sotto natale
Scherzi a parte, probabilmente sarebbe giusto pensare di trovare un sistema per "calmierare" in qualche modo l'aumento degli smanettoni sotto quel periodo.
Riguardo a sistemi di tracking... condivido che forse dovremmo offrire di più. Piano piano abbiamo aggiunto la possibilità di vedere verso quali prodotti vanno i click (prima davamo solo il totale). In futuro mi piacerebbe poter dire anche quali sono le categorie più cliccate ed altri dati.
Non però quelli di vendita, perchè vorrebbe dire inserire un tracciamento nel sito del nostro cliente che comporterebbe un notevole dispendio di risorse.Ciao,
Riccardo
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RE: I Comparatori di Prezzo a Dicembre
Ciao, vero, sicuramente il mese di Dicembre (ma anche l'ultima settimana di Novembre) corrisponde tipicamente ad una stagionalità "calda" per l'e-commerce.
Ti confermo che con il nostro network di comparazione normalmente portiamo più traffico in questo mese. A dire il verò, a gennaio stiamo registrando un + 20% rispetto al mese precedente e questo era, grossomodo, successo anche l'anno scorso. Come se gli utenti cerchino qualche possibilità di "saldo" o semplicemente abbiano ancora voglia di regalarsi qualcosa.
Detto questo però, una ricerca della Oto Research diceva che un terzo del totale degli acquisti per il Natale 2007 sarebbe stato effettuato direttamente su Internet per una spesa media del valore di 188 ?, contro i 199 ? del 2006. Una crescita del mercato insomma.
Però a te questi dati evidentemente non tornano, giusto?
Sai meglio di me quanto siano importanti mille fattori al di là del prezzo per riuscire a portare a termine una vendita ( notorietà, credibilità, processi di acquisto lineari, condizioni di pagamento chiare, etc etc) quindi, nel tuo caso, hai poi capito cosa non ha funzionato?
Durante il resto dell'anno, come sono le tue conversioni? Il tuo CR medio?
Sei riuscito comunque a sfruttare il traffico facendo magari utenti registrati?
Ti rigiro anche la domanda: cosa vorresti che ti offrisse un comparatore sotto natale?
Ciao,
Riccardo
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RE: Creare un comparatore di prezzi
Ciao,
provo a riassumere il tutto.Pangora, società del gruppo Lycos, gestisce diversi comparatori in tutta Europa. In italia, sono proprietari quello di Buycentral.it e lo shopping del portale Lycos. Oltre a questi due però, ha relazioni con oltre 20 altri comparatori o canali shopping, tra cui Costameno, Tiscali, Msn, Techeye, Sconti.it, Okprezzi e molti altri.
Come ha notato Piccoletto, in alcuni casi forniamo il nostro feed (ovvero un file contenente le offerte dei clienti) a dei comparatori che non utilizzano la nostra tecnologia di comparazione ma una loro proprietaria.
Il criterio principale con cui vengono selezionati i partner è la qualità del traffico. I nostri clienti sono interessati unicamente alle conversioni ed il nostro obiettivo è quello di veicolare del traffico in target.
Non è mai successo che abbiamo fornito un feed ad un comparatore in erba perchè non possiamo permetterci di far fare "esperimenti" con i nostri dati.
Se Piccoletto però hai un sito che registra già un buon livello di traffico (almeno oltre i 5000 u.u. al giorno), possiamo provare a ragionare insieme sulla cosa.
Ho visto però che a questo post ha già risposto il mio buon Country Manager quindi...sei nelle sue mani
Ciao e buon e-commerce,
Riccardo
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RE: Poste commerce
Ciao,
questo è un articolo pubblicato su italia Oggi che parla proprio del progetto legato a Poste:rassegnaposte.it/Poste/DesktopModules/ViewDocGsk.aspx?DocumentID=44080015&Old=0
Quello che spero: il nostro sistema (italiano) di delivery fa ancora acqua ed essendo un punto critico nella filiera dell'e-commerce necessita di veloci e rapidi interventi operativi. Le Poste hanno fatto, in questi ultimi anni, sicuramente dei passi avanti nella logistica ma non credo siano ancora al top. Il fatto che lancino un loro programma mi fa pensare (ho voglia di essere positivo) che il management stia dedicando del tempo e delle risorse verso questo business con un guadagno per tutti gli operatori (al di là di coloro che aderiranno alla loro specifica iniziativa).
Buon e-commerce,
Riccardo
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RE: Cambio di dominio e nuova indicizzazione
Grazie mille.
Ho trovato anche molto utile questa pagina (in inglese) proprio sull'argomento:
http://www.web-source.net/html_redirect.htmCiao,
Riccardo
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Cambio di dominio e nuova indicizzazione
Ciao, una domanda banalissima:
Ho due sito A e B di cui ormai i Mdr hanno indicizzato le pagine da diverso tempo;
Voglio spostare alcune delle pagine dal dominio B al dominio A.Come mi devo comportare?
Le pagine del dominio B le cancello completamente dal server oppure devo mettere un redirect automatico puntando sul loro nuovo indirizzo in A?Qualora queste pagina abbiano acquisito del page rank, spostandole da A a B, lo perdono completamente? C'è modo di trasferirlo?
Ciao e grazie in anticipo per i consigli,
Riccardo
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RE: vendita vini online... al posto di una azione di webmarketing
Ciao,
se ho capito bene, il tuo cliente ti ha chiesto di realizzargli un sito di ecommerce e tu vuoi articolare il discorso facendo prima un sito sulla sua osteria a cui agganciare anche la parte di ecommerce, giusto?
Quindi idealmente un www.nomeosteria.it e un link che porti a shopping.nomeosteria.it, ho capito bene?Sicuramente poter mettere poi il nome dominio della osteria sotto la comunicazione istituzionale che il tuo cliente fa già potrebbe aiutare ma questo ovviamente non vuol dire poi non investire online.
Un piccolo business plan l'avete buttato giù?
Per curiosità, quante bottiglie di vino contate di vendere in un anno?A questo post però dovrebbero risponderti coloro che vendono vini/generi alimentari. Forse però sono in ferie
Ciao
Riccardo
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RE: [Risolto] ecommerce che affonda
@w.style said:
diciamo che la cliente ha il braccino corto .. più che altro non sapendo utilizzare il pc non ha neanche la mentalità del web .. già è stata strana la sua richiesta di un ecommerce..
a settembre provo a parlarlegrazie
Beh, prendiamolo comunque come un segnale positivo, almeno ci sta provando
Prova a farle capire però che per crescere ha bisogno di tempo e di risorse. E che se vuole usufruire di questo valido canale di vendita parallelo al suo negozio su strada...beh...dovrà armarsi di tanta buona volontà (o incaricare qualche esterno).Ciao
Riccardo
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RE: kellkoo - Pagineprezzi - trovaprezzi quale scegliereste o a vete scelto???
@Webtronic said:
La differenza fra i più noti comparatori effettivamente mi pare sia più legata alla quantità di traffico generata che altro.. sarebbe interessante sapere se ci sono anche differenze qualitative.
Tradizionalmente, a livello pubblicitario, più contatti un messaggio riesce a raggiungere meglio è. E la cosa non cambia nemmeno online anche se in pochi padroneggiano fino in fondo le basilari leggi di marketing.
Tuttavia oltre al traffico bisogna considerare la qualità, ovvero l'interesse degli utenti che arrivano sul sito.
Sono semplici curiosoni? Sono dei potenziali clienti? Ci sono arrivati per sbaglio? Ritorneranno in futuro?Considero il traffico da comparatore, per chi vende online, il migliore che ci possa essere. L'utente infatti, arriva sul sito di chi vende dopo avere esplicitato un forte interesse verso una determinata offerta.
I comparatori hanno traffico spontaneo, traffico dalle serp dei Mdr ma anche traffico acquisto su altri portali o siti minori. Spesso è forse quest'ultimo a sporcare un po' la "qualità" ma è, a mio avviso, indispensabile per raggiungere target eterogenei e, soprattutto, permette agli shop di ricevere anche un (debole ma crescente nel tempo) effetto brand.
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RE: kellkoo - Pagineprezzi - trovaprezzi quale scegliereste o a vete scelto???
Arrivo in ritardissimo su questo post. Spero che mi passiate il detto "meglio tardi che mai".
Senza portare troppa acqua al mio mulino, ti suggerisco di provare tranquillamente i motori di comparazione da te citati ai quali aggiungerei anche il network di Pangora (Buycentral, Lycos, Excite, Techeye, Dada, etc etc).
Commercialmente tutti ti permetteranno di stabilire un tetto massimo di investimento. Taralo sul minimo e poi misura i vari rendimenti.
Presta attenzione quindi a 3 fattori:
- il database che fornisci (è l'anima del tuo business, deve essere completo in tutti i campi che ti verranno richiesti - perdici anche tanto tempo, ne vale la pena)
- web analitycs: hai uno strumento (non quelli gratuiti per cortesia) che ti permetta di misurare le tue attività di web marketing?
- le conversioni non dipendono sempre e solo dai comparatori, dal keyword advertising, dai banner etc etc, ma anche da come è costruito il tuo sito
Quest'ultimo punto è davvero importante: studia la concorrenza, prova ad effettuare acquisti su di loro, informati su come migliorare i processi d'aquisto di chi comprerà sul tuo sito, valuta i diversi sistemi di pagamento offerti dal mercato, fai attenzione alla grafica, ai contenuti e sviluppa un valido sistema di crm.
Scrivo tutto questo perchè spesso mi sento dire che il comparatore X è meglio del comparatore Y. Poi però, da operatori significativi, scopro che il comparatore X è simile, come rendimento, a quello Y.
Il mio cervello di conseguenza va in corto circuito ma l'idea è che talvolta non sia sempre colpa dalla "pubblicità" che non fa vendere, ma del proprio sito come detto sopra.Se bastasse infatti spendere in adv per avere un ricavo positivo... avremmo trovato l'ennesimo uovo di colombo.
Ciao
Riccardo
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RE: Risultati della ricerca sulle difficoltà di chi acquista on-line
@Giorgiotave said:
Qui c'è una relazione completa della ricerca in Italiano
Buono studio ragazzi
Complimenti al buon Francesco de Francesco, a Mariangela Balsamo, Adico E Maisazi.com per la loro ricerca che ha messo in evidenza criticità e debolezze sia di alcuni shop che già vendono online sia del mercato in generale.
Ho sorriso quando Francesco, durante la presentazione della ricerca, ha detto: "Ragazzi, ma rendetevi conto che a volte - per come sono costruiti e complicati i siti - è un miracolo che ci siano delle vendite!"
Ed ha ragione: sicuramente c'è ancora molto da fare in termini di usabilità e di processi di acquisto per molti dei siti di e-commerce attualmente in rete.Riccardo
www.pangorablog.itP.S.
Brillante anche questa iniziativa
Attendiamo i risultati! -
RE: Consigli sul mio sito
@apod said:
Ciao a tutti sono nuovo di questo forum ma già si vede che è frequentato da gente esperta.
Io gestisco un sito www.campingcaravansud.it è da un anno è stato rifatto. Sono arrivato ad una media di 80 visitatori al giorno che mi sembrano un po' pochini calcolando che con molte ricerche di prodotti esco nella prima pagina di goggle o nella seconda. Volevo qualche consigli su qualche strategia per migliorare le visite e qualche commento sul sito.
Ho un basso rapporto visite vendite.
Grazie
Ciao e benvenuto nel mondo "dorato" dell'e-commerce.
Qualche rapida indicazione sugli strumenti che puoi utilizzare:- keyword advertising sui motori di ricerca: sono utilizzati intensivamente da tutti coloro che vendono online. Ovviamente sto parlando di Google e Yahoo search marketing. Stai attendo a pianificare con cura l'acquisto delle keyword a te pertinenti e a tenere sotto controllo il budget investito. Gli strumenti sono così semplici ed intuitivi da utilizzare che sembrano un gioco: peccato che i soldi spesi siano più reali
- motori di comparazione: kelkoo, buycentral, trovaprezzi, costameno, ciao sono i più famosi. La logica con cui lavorano si appoggia su un database prodotti. Gli passi le offerte che vuoi siano promosse e verrano inserite nelle loro categorie merceologiche. Come per il keyword advertising, anche in questo caso, pagherai esclusivamente per i click ricevuti
- cerca di essere presente su blog/forum consoni con il tuo business dando dei contributi interessanti che evidenzino la qualità dei tuoi servizi
- campagne banner: non ci metto la mano sul fuoco, ma nel tuo caso avranno nel 90% dei casi solo un limitato effetto di tipo brand e quasi nullo sulle vendite. E' più che normale. Dovresti considerarli quando magari hai intenzione di rivedere la struttura grafica del tuo sito (a mio avviso un filo troppo amatoriale e dispersiva).
- dem/newsletter: costano carissime ma hanno anche i loro ritorni. Nel tuo caso, non essendo i tuoi servizi/prodotti proprio di "massa" dovresti pianificare bene anche il target a cui inviarli. Più lo restringerai più pagherai
- promozioni: prova a fare delle promozioni specifiche con delle pagine dedicate e magari spingi solo quelle proprio con le attività sopra elencate.Spero di averti dato qualche spunto.
Soprattutto però, non ti dimenticare la cosa più importante:** utilizza un valido strumento di analytics**. E' la prima cosa in cui devi investire seriamente i tuoi soldini.
Ciao
Riccardo
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RE: Ecommerce in declino?
Ma che strano! Un giornale che pubblica una notizia "negativa" sull'ecommerce! Strano! Ne parlano sempre così bene i nostri super giornalisti!
Lasciamo che dicano la loro i numeri rilasciati dall'osservatorio sull'ecommerce del politecnico di Milano (ci hanno preso in pieno l'anno scorso, spero anche quest'anno) per l'anno 2007 italiano:- Tasso di crescita rispetto all’anno precedente: +30%
- Valore complessivo del mercato: poco oltre i 5 miliardi euro
- Valore medio ordine 245 euro contro i 212 del 2006;
- Sono 16 milioni gli ordini attesiUna osservazione forse da fare: di quei 5 milardi, 2/3 andranno ai servizi (turismo, assicurazioni, ticketing, ricariche) e solo 1/3 ai prodotti.
Questo vuol dire che per chi vende, ad esempio, elettronica di consumo, abbigliamento, articolo per il fitness, intrattenimento e così via, sono ancora tempi duri.
Faticosamente per loro il mercato cresce e va avanti ma con un altro passo rispetto al settore dei servizi.Nessun declino del settore italiano ma una costante crescita (e ci mancherebbe, è un settore praticamente appena nato!).
Forza e coraggio.
Riccardo
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RE: Fidarsi di GG Analytics?
@Pablo Mollusco said:
In questi giorni mi sono accorto di una discrepanza di dati sugli accessi (sul sito e-commerce che sto curando) fornitimi da google analytics (sorgente di riferimento) e alcuni fornitori PPC.
Ciao Pablo visto che hai parlato di PPC in qualche modo mi sono sentito tirato in causa
Te lo dico perchè anche a noi, come Pangora, talvolta contestano i click che dichiariamo nei confronti dei nostri clienti. Questo fondamentalmente perchè ognuno ha il proprio sistema di tracciamento e di misurazione dei dati. Tuttavia c'è di più.Come è già stato fatto notare, al click di un qualsiasi prodotto sui nostri portali (es: www.buycentral.it ), il nostro sistema, prima di portare l'utente alla scheda prodotto del cliente, fa un doppio redirect.
E lo fa via browser e non via server. Il che vuol dire che molti sistemi di statistiche base si perdono l'80% dei nostri accessi.Due nostri competitors, ad esempio:
- K****o utilizza un redirect basato sul server e i referrer è molto più preciso (mi chiedo come facciano a pulire in fattura i click da crawler, ma è un altro discorso);
- Trovap****i non ha una pagina di redirect (sono sicuramente tracciati meglio di tutti);
Da parte nostra, il conteggio dei click segue sempre questa prassi:
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click ripetuto: NON vengono conteggiati quei click che avvengono sulla stessa scheda prodotto da parte dello stesso utente entro 1 minuto dal primo click;
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l'indirizzo IP non è l'unico parametro che utilizziamo per identificare uno stesso utente ma anche la versione del browser, il sistema operativo, i plug in installati. Queste informazioni aggregate le chiamiamo browser-stamp(o user-agent). Utilizziamo anche queste info per filtrare i doppi click perché spesso gli ISP assegnano comunque IP comuni a differenti utenti.
Vengono inoltre rimossi tutti i click generati dai dipendenti Pangora e dalle società che lavorano con noi .
I nostri clienti più evoluti, per essere sicuri del conteggio dei click, hanno tagliato la testa al toro: nei deeplink che ci passano, hanno inserito delle varibili che ci identificano univocamente (es: www.negozio.com/protottoxyz.php?refer=pangora). In questo modo tracciano perfettamente gli accessi perchè le informazioni sul referer che si possono perdere con il doppio redirect di cui ti parlavo, non vanno perdute.
Spero di esserti stato utile ed avere aggiunto qualcosa in più,
ciao
Riccardo Porta
Sales Dir. Pangora Italia - gruppo Lycos Europe -
RE: Consigli per nuova attività e-commerce
Ciao Bestiabugblatta,
come già ti hanno consigliato, è meglio se approfondisci più che puoi la conoscenza del mercato. L'analisi strategica è sempre alla base di tutto. E' inutile avviare un'attività che non ha dei presupposti concreti: sarebbe come aprire un negozio e, giorno dopo giorno, ritrovarselo sempre vuoto (senza clienti intendo).
Food e beverage non vanno tantissimo online: ho tra i miei clienti Esperya (che però è su un altro pianeta, parliamo di 40 milioni di euro di giro d'affari) ma anche, che entrano ed escono, più o meno piccole realtà legate al mondo del vino. Sono nicchie molto particolari e da loro ho imparato che clienti che hanno se li sono sudati fino all'ultimo e la carta vincente è quella della fidelizzazione.
Non è facile acquistare prodotti di questo tipo online. Non sono come cellulari o tapis roulant per intenderci. Hanno le loro problematiche tipiche che ti invito ad approfondire.In Italia conosco solo la Menabrea che vende online: http://shop.birramenabrea.it
Forti del brand italiano, vendono praticamente solo all'estero e, fai attenzione, non vendono birra ma i gadgets... ti dovrebbe far pensare.
Una idea: prova a contattare Zerogrey: è la webagency torinese che gestisce il loro shopping online. Chiedi del buon Giovanni Meda e digli che è colpa mia se lo disturbi: lui è a contatatto diretto con il cliente, magari ti potrà raccontare qualcosa di più sul perchè e il percome questa rinomata casa produttrice si limiti a vendere oggetti online e non la propria birra pregiata.In bocca al lupo ma...approndisci bene il mercato ed interrogati sui possibili volumi e la marginalità che potresti ottenere da ogni singola vendita (tolti i costi del tuo tempo, la tua remunerazione, eventuale magazzino, rapporti con i corrieri, gestione dei resi, costi pubblicitari, etc etc etc)
Riccardo Porta
Sales Dir. Pangora Italia