Salve, ha provato a rivolgersi al Giudice di pace?
resto
@resto
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RE: Multa di 200 euro per uso cassonetti rifiuti di altro comune
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Ente titolare di TARi e TASI
Se non paghi la TARI, dopo alcuni mesi ti arriva il sollecito di pagamento da parte del Comune (con avviso che la pratica passerà ad Equitalia).
Nel caso della TASI ciò non avviene, o i tempi sono comunque molto diversi: qual'è il motivo?
Non sono entrambe gestite dall'Ufficio tributi del Comune? Perché allora questa differenza?
Qual'è l'iter della TASI non pagata? -
RE: Consigli per licenza software Open Source
@GSomma said:
Essendo il codice della versione "Open" presente nelle altre due non vorremmo che la licenza della prima inibisse la commercializzazione delle altre.
Inoltre non vogliamo che qualcuno, modificato il codice, lo possa poi commercializzare a sua volta. Quindi accettiamo la distribuzione e redistribuzione del codice soltanto se si mantenga questa limitazione.
Per quanto ne so, la licenza a codice aperto (GPL o LGPL) implica che il codice possa essere usato da chiunque, anche per licenze commerciali.
Credo che per mettersi al sicuro da questa evenienza, sia necessario adottare una licenza diversa, gratuita per la versione "limitata" del programma.Una ricerca in rete con le giuste parole chiave dovrebbe darti una risposta esauriente.
Saluti
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Contratto a progetto e giorni di detrazione per lavoro dipendente
Buongiorno,
ho una domanda che credo sia piuttosto semplice per un commercialista, eccola:
Avendo lavorato con contratto a progetto nel 2014 (ott - dic), in ambito di telemarketing, mi spettano le detrazioni per lavoro dipendente nell'anno di imposta 2015? Come si calcolano i giorni?
Il punto è che nel CU preparato dall'azienda è stata lasciata in bianco la casella del numero di giorni per i quali spettano le detrazioni per lavoro dipendente.
Prima di contattare l'azienda vorrei sapere per certo se queste detrazioni mi spettano o meno... Grazie in anticipo a chi mi saprà dare indicazioni. -
RE: vendere su un marketplace
Buongiorno Guadagnaeuro,
in effetti cercavo proprio informazioni sulla prassi. Il parere che avevo riportato non è di un profano, ma di un commercialista, che però evidentemente ha preferito tenersi "un po' largo".
Di certo le spese connesse a un' eventuale contestazione supererebbero i proventi spiccioli di un'attività portata avanti in modo dilettantistico; la prassi è dunque questa, connessa alla discrezionalità interpretativa del significato di "occasionale", come mi spiegava. Grazie per le delucidazioni.Un saluto
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RE: vendere su un marketplace
@guadagnaeuro said:
Le attivita di vendita sono attivita commerciali dunque è abbastanza difficile poter dimostrare che si tratta di prestazioni occasionali che solitamente riguardano attivita di lavoro (realizzazione, consulenza, lavoro intellettuale) dove prevale la componente lavoro (intellettuale/manuale).
Diversamente le attivita di vendita sono attivita commerciali da inquadrare con partita iva, tranne rarissimi casi di vendita di qualche oggetto usato o rari casi di vendita occasionale (pochissimi casi l'anno).
Quanto dici mi sembra aderire più alla realtà di ciò che viene asserito da un commericialista, che scrive su un sito (non mi è permesso di inserire l'indirizzo) che
"In linea di principio, un’attività commerciale come può essere la vendita di beni materiali via internet esercitata in maniera “occasionale” non necessita di una partita IVA per rispettare le norme imposte dal Fisco.Valore aggiunto
Esiste cioè la possibilità di effettuare il tuo piccolo commercio elettronico in totale armonia e rispetto del legislatore fiscale pur senza applicazione dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) ai corrispettivi delle tue vendite online.
Nel caso in cui un’attività sia svolta in maniera “occasionale” (e cioè non “abituale”), si verifica una distinzione tra la disciplina IVA, per la quale nessun obbligo è imposto, e la disciplina relativa alle imposte sui redditi, in base alla quale può verificarsi, invece, il caso di redditi tassabili (non configurabili come “redditi d’impresa”, né come “redditi di lavoro”, ma definibili come “redditi diversi” ai sensi dell’art. 67, co. 1, lett. i) DPR 917/86.
[h=3]Occasionalità L’occasionalità – con la conseguente esclusione dell’IVA (e dunque della necessità di aprire una partita IVA) – si ha quando l’attività è posta in essere in modo accidentale o sporadico e senza che il soggetto abbia predisposto nulla per effettuarla.
Purtroppo, ad oggi, non esiste una definizione normativa ed univoca di occasionalità, ma per capire se la tua è un’attività di vendita “occasionale”, puoi utilizzare come valido riferimento le linee guida che ti indico qui di seguito:- l’occasionalità, con conseguente irrilevanza ai fini IVA, sussiste solo quando l’attività è posta in essere in modo accidentale o sporadico, senza che il soggetto abbia predisposto nulla per effettuarla;
- non può considerarsi occasionale un’attività che si protrae nel tempo per una durata “apprezzabile”, anche se finalizzata al compimento di un’unica operazione;
- il “famigerato” limite dei 5.000 euro certificati non è attendibile in questo contesto;
- esercitare attività commerciale occasionale non significa dunque guadagnare meno di 5.000 euro;
- non è possibile ricavare “regole” o indicazioni precise, valide per tutti;
[...]
[h=3]Desideri vendere alcuni prodotti o fare un tentativo ma non hai un progetto di impresa chiaro in mente? Hai tuttavia intenzione di guadagnare dalla tua attività di vendita online? [LEFT][CENTER]Sei probabilmente alle prese con le cosiddette “attività commerciali occasionali”.
[/LEFT][/CENTER] [LEFT][CENTER]**Non è il caso di aprire una partita iva! **Come già anticipato,il fisco prevede la possibilità di poter effettuare vendite “occasionali” e cioè sporadiche e comunque non continuative, senza necessità di aprire una partita IVA. Deve comunque trattarsi di un’attività che – seppur non identificabile come una vera e propria impresa – abbia natura commerciale.
[/LEFT][/CENTER] I ricavi conseguiti dall’esercizio di tale tipo di attività, nonostante non siano soggetti ad Iva, necessitano cionondimeno di essere inseriti in dichiarazione dei redditi e denunciati così ai fini IRPEF. Anche in questo caso il requisito dell’occasionalità non è legato al superamento o meno del limite dei 5.000 euro certificati, quanto piuttosto alle modalità di svolgimento dell’attività. È chiaro che quanto maggiori saranno i ricavi certificati (in assenza di posizione IVA ufficiale), tanto minori saranno le capacità di difesa nell’eventualità di un accertamento da parte dell’autorità fiscali.Questo non tanto perché ci si discosta dal limite dei 5.000 euro quanto piuttosto per il carattere continuato e probabilmente professionale dell’attività stessa, in assenza dei quali non sarebbe possibile andare incontro a ricavi esponenziali.
L’esercizio “occasionale di un’attività commerciale” si verifica plausibilmente nelle ipotesi in cui:
- vi sia stata la reiterazione di atti di acquisto e di vendita – è necessario che le compravendite si manifestino (non però con un’intensità tale da far presupporre l’esistenza di un’attività esercitata professionalmente) in un arco di tempo definito o definibile;
- si sia proceduto alla produzione del bene venduto;
- vi sia stata anche una sola operazione di compravendita sempreché, durante il periodo di possesso, colui che ne effettuerà la vendita abbia intrapreso opere “incrementative” del valore del bene.
- Fine della citazione
(purtroppo come detto non posso inserire la fonte)
E' un ragonamento più sviluppato in linea di principio che con riferimento alla prassi?
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RE: vendere su un marketplace
In effetti, a proposito della vendita occasionale senza p.iva, avevo già letto che il limite dei 5.000 euro non viene preso in considerazione, mentre si considera che la vendita non deve estendersi nel tempo per una durata "apprezzabile".
Inoltre, a proposito di quanto riferisci: "ci sono casi contestazioni con conseguenti accertamenti e sanzioni a carico dei trasgressori per importi anche inferiori ai 5000 euro annuali, se gli organi accertatori valutano che l'attivita è continuativa non tengono piu conto dei 5000 euro e irrogano le sanzioni per omissione di tutti i requisiti e procedure necessario per svolgere attivita di vendita." mi piacerebbe sapere** in che misura gli organi accertatori interpretino in modo così rigido la normativa**.
In ogni caso, si predica ovunque che l'era del posto fisso è finita, che bisogna avere iniziativa e inventarsi delle attività in proprio perché il mercato del lavoro è quello che è, ma poi quando ci provi ti stangano.
In questo contesto bisogna tenere presente che non tutti sono predisposti all'imprenditorialità, e che di conseguenza aprire una partita iva, con tutto quello che comporta, non è pensabile. Ecco qui che lo stato, con la minaccia di sanzioni, ti dissuade di fatto a portare avanti una piccola attività senza pretese -
RE: vendere su un marketplace
Allargando un po' l'argomento, se possibile, quali inconvenienti ci sarebbero per il fisco se si togliesse il limite dei 30 giorni e si lasciasse quello dei 5000 euro? Perché dal mio punto di vista, si permetterebbe a tanti italiani di ottenere un minimo di introito in modo legale, tenendo pure presente che su internet le transazioni sono necessariamente tutte registrate e quindi rintracciabili; di conseguenza vi sarebbe poco margine per l'evasione...
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RE: Contratto a progetto e giorni di detrazione per lavoro dipendente
Ci stavo ragionando e... ma non sarà che i giorni per i quali spettano queste detrazioni non sono stati indicati perché il periodo lavorativo ricade nell'anno precedente (2014)? E' possibile che sia dovuto a questo? In tal caso, esiste un modo per aggirare il problema? Trattandosi, per quanto ne so, di un lavoro assimilato a quello da dipendente, sono detrazioni che mi spettano...
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Contratto a progetto e giorni di detrazione per lavoro dipendente
Buongiorno, ho lavorato con contratto a progetto per tre mesi a fine 2014, in ambito di telemarketing, ma nel CU preparato dall'azienda è stata lasciata in bianco la casella del numero di giorni per i quali spettano le detrazioni per lavoro dipendente. Suppongo che sia un errore, ma vorrei chiedere, per saperlo con maggior sicurezza: In questo tipo di rapporto di lavoro spettano effettivamente? Quali sono le leggi o normative di riferimento che regolamentano questa materia? Grazie.