@Seren said:

Ciao Simone,
ho letto il tuo post di qualche mese fa e mi sono resa conto che mi trovo nella tua stessa situazione di confusione.
Posso chiederti come hai risolto?

Ciao Seren,

sono anche io quality rater. Ti posso dire come mi sono comportata io in questa situazione, tra l'altro dopo consultazione di un commercialista.

Poichè l'attività di collaborazione non è occasionale e siamo lavoratori autonomi, l'unica possibilità per noi (almeno da quanto risulta) è quella di aprire una partita IVA. Credo non ci sia via di scampo, se si vuole restare nella legalità più completa. Personalmente ho optato per il regime agevolato, che mi dà la possibilità di pagare un po' meno tasse per i primi tre anni dopo l'apertura della pIVA. Quanto alla fatturazione, mi comporto esattamente come diceva Simone: cioè fatturo l'importo dovuto senza applicare IVA (e quindi senza poi doverla versare al fisco), in quanto operazione al di fuori dell'ambito IVA (per mancanza di uno dei requisiti fondamentali, cioè la territorialità).

Questa che ti ho detto è una possibile soluzione. Non so se ce ne possano essere altre.

Un saluto
Chiara