Salve a tutti ho chiesto un po’ in giro e letto il forum, ma non ho trovato quello che cercavo
Attualmente lavoro con un contratto a progetto, ma mi è stato proposto da due differenti committenti di lavorare per loro come libero professionista, titolare di partita iva. Nel primo caso, l’importo che mi darebbero annualmente sarebbe superiore al limite previsto per i regimi agevolati(cioè 30.000 euro), nel secondo invece no(però sono comunque indeciso visto che questo secondo lavoro mi piace di più).
Ora, quindi, devo scegliere se continuare col progetto in vista di una futura assunzione (però non sicura), oppure iniziare l’attività di libero professionista.
Quello che mi sto chiedendo è: se passo alla partita iva quali sono gli oneri che devo calcolare (e come) per capire quale sarà il mio netto mensile, tenuto conto che non credo di avere diritto a particolari deduzioni o detrazioni visto che non ho figli, non sono sposato, ecc.
Vorrei capirlo per evitare, passando alla partita iva, di ricevere un lordo pari o maggiore a quello mio attuale, ma un netto inferiore. Insomma non vorrei perderci col passaggio visto che dovrei lavorare anche molto di più.
Fino ad ora ho capito che:
- la partita iva si apre e si gestisce senza costi;
- rispetto all’iva io sono neutrale perché me la versa di fatto il committente (visto che la mia fattura sarà Tot+iva)
Detto questo, come faccio a calcolare l’irpef, le quote contributive inps**(nel mio caso cassa forense**,visto che sono lavorerei come avvocato) e gli altri oneri?