@marcoaroma:
scusa, ma credo che che mpolo abbia capito benissimo: il Sole Ore, anche in altri articoli che ho letto, dice chiaramente che l'aver svolto in precedenza prestazioni occasionali sostanzialmente riconducibili alla nuova attività non costituisce MAI mera prosecuzione, e questo in virtù della formulazione del Dl 98/11
Saluti
Paolo
paolop78
@paolop78
Post creati da paolop78
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RE: prestazione occasionale prima di aprire partita iva
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assicurazione sulla vita per mutuo
Ciao a tutti,
avrei un dubbio:
un mio cliente, a seguito della stipula di un contratto di mutuo per l'acquisto del capannone in cui svolge la propria attività, ha dovuto stipulare un'assicurazione sulla vita, con durata 2011-2026.
Secondo voi il premio relativo a tale assicurazione è deducibile, al 100%, come costo accessorio al mutuo (ovviamente in 15 anni)?
Grazie mille
saluti
Paolo -
borsa di studio e libera professione
Buongiorno a tutti,
ieri mi ha chiamato una libera professionista che seguo, psicologa, la quale a breve inizierà a collaborare con una fondazione. Non so di preciso cosa andrà a fare, credo terrà dei corsi. Le è stato detto che verrà retribuita con borsa di studio (incentivo alla ricerca), e fin qui non vedo problemi. Quello che mi ha lasciato molto perplesso è che le richiedono l'emissione di fattura. Ora, da quel che so, le borse di studio sono assimilate a reddito di lavoro dipendente, ergo la fondazione dovrebbe essere sostituto d'imposta, rilasciare mensilmente il cedolino e l'anno prossimo il cud... mi sto perdendo qualcosa io o l'amministrazione di questa fondazione ha preso un abbaglio?
Grazie in anticipo a chi mi potrà dare un consiglio! -
RE: Ditta individuale gestione immobiliare
Nessuno mi sa dare un consiglio?
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Ditta individuale gestione immobiliare
Buongiorno a tutti,
chiedo un parere sulla seguente problematica: un artigiano, giunto alla fine della propria attività, invece di estromettere dall'azienda il fabbricato strumentale e pagare plusvalenze esorbitanti, nonché l'Iva, potrebbe variare l'oggetto della propria attività e darlo in locazione come ditta individuale di gestione immobiliare? Quali sono i pro e i contro? Gli unici aspetti negativi che vedo sono il fatto di dover continuare a versare contributi IVS e il non poter godere di una deduzione forfetaria del 15% del canone di locazione, ma solo di una deduzione analitica nei limiti del 15%... e forse per il fatto di proseguire un'attività di impresa l'INPS gli corrisponderà una pensione un po' decurtata...
So che alcuni storcono il naso di fronte ad una ditta individuale di mero godimento in quanto il canone di locazione conseguito da persona fisica sarebbe reddito fondiario e non reddito di impresa, ma so anche che tali situazioni non sono così rare... in alternativa si potrebbe far confluire la ditta individuale in una Sas, la quale porterebbe avanti l'attività di gestione immobiliare...
Grazie in anticipo per i vostri pareri -
RE: Come considerare fiscalmente proventi per consulenze a clienti esteri?
Attenzione che l'aver effettuato quella prestazione potrebbe essere causa di esclusione dal regime dei minimi...
copio incollo la guida minimi dell'AdE nella parte in cui elenca le condizioni da rispettare per aderire al regime: "...non hanno effettuato cessioni all?esportazione, ovvero operazioni assimilate alle cessioni all?esportazione, servizi internazionali o connessi agli scambi internazionali, operazioni con
[LEFT]lo Stato della Città del Vaticano o con la Repubblica di San Marino e operazioni non soggette a IVA in virtù di trattati ed accordi internazionali".
Cmq recentemente c'è stata una profonda riforma del regime in oggetto che non ho ancora approfondito... parlane con il tuo commercialista.
Ciao[/LEFT] -
RE: Ritenuta d'acconto.......qui prodest?
Ciao,
fino a 5000 euro annui non sei tenuto ad aprire partita iva, emetterai ricevute per prestrazioni occasionali fuori campo iva, ma con ritenuta d'acconto.
La presentazione della dichiarazione dei redditi è un obbligo e non una facoltà: i redditi da prestazioni occasionali andranno a sommarsi agli altri, si calcoleranno le imposte sul totale e da queste si detrarranno le ritenute effettuate dall'azienda committente (dovrai richiedere la certificazione delle ritenute). Potresti anche uscire con un credito: se sei lavoratore dipendente presenterai il mod 730 e troverai il credito in busta paga. Se invece presenti il mod Unico potrai usare il credito in compensazione, ad es per pagare l'ici, o per pagare le imposte in un anno in cui sarai a debito, oppure chiederlo a rimborso.
Spero di esserti stato d'aiuto -
RE: affitto capannone
Ti ringrazio per la risposta.
Ho parlato col mio cliente. L'intenzione è di comprarlo per tenerlo e non per rivenderlo. Inoltre il venditore è un privato quindi niente Iva... La commercialista della controparte ha incrementato i miei dubbi dicendo al mio cliente di informarsi bene se gli convenisse acquistare come privato o come ditta... ma lei non gli può dire nulla perchè "non tiene il piede in 2 scarpe...". io anche sforzandomi non vedo convenienze nell'acquisto come privato, se non in caso di plusvalenza su eventuale vendita futura. Le quote di ammortamento però sono una certezza se acquista come ditta, come anche la deducibilità degli interessi sul mutuo (in caso di acquisto come privato avrei forti dubbi su questi ultimi..). In effetti un affitto del privato alla propria ditta individuale non sarebbe elusivo, in quanto il costo della ditta è ricavo per il privato e quindi l'operazione è fiscalmente neutrale...
Confido in un consiglio -
affitto capannone
Buonasera a tutti,
un artigiano (fabbro) mi ha posto la seguente domanda, che mi ha lasciato un po' perplesso: è possibile acquistare un capannone senza intestarlo alla ditta e poi affittarlo (o darlo in comodato gratuito) alla propria ditta individuale? E se fosse possibile, ci sarebbero vantaggi fiscali?
Così su 2 piedi direi che vantaggi fiscali non ce ne sono, anzi... acquistando come privato non potrebbe dedursi l'eventuale iva applicata... l'unico vantaggio che mi viene in mente è che in caso di vendita e conseguimento di plusvalenza come privato non pagherebbe imposte (se trascorsi più di 5 anni).
Inoltre mi sembra un'operazione palesemente elusiva in quanto non supportata da concrete ragioni economiche..
Grazie in anticipo per vostri pareri -
RE: compensazione contributi inps
sono stato all'Agenzia delle Entrate. Mi hanno detto che loro non possono fare nessuna modifica sui contributi INPS. Ma mi ha confermato che posso indicare il credito nel quadro RR e compensare in F24. Ora mi chiedo quale matricola debba essere usata... quella relativa al versamento fatto 2 volte o il codice del saldo?
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RE: S.A.S.: meglio aprire a gennaio?
La convenienza nell'iniziare a gennaio l'attività può risiedere nel fatto che per il 2011 non avreste adempimenti fiscali da dover pagare, iniziando a gennaio 2012 non avreste obblighi dichiarativi relativi al 2011.
Inoltre, una società che si costituisce a Settembre deve comunque pagare per intero il diritto annuale alla camera di commercio.[/quote]Questo è sicuramente vero, ma dato che i soci hanno le idee chiare e lavori in cantiere io personalmente non rinuncerei a 4 mesi di fatturato per evitare di presentare la dichiarazione dei redditi.
Il diritto annuale della camera di commercio poi per una sas sarà nell'ordine di 200 euro... -
RE: Scioglimento SAS
Precisamente sono andato alla Confartigianato. Fanno anche queste pratiche, non gratuitamente, ma i prezzi sono accettabili.
Per sapere se sei in ordinaria guarda la dichiarazione dei redditi: se è compilato il quadro RG = semplificata, se è compilato il quadro RF = ordinaria -
cessione quote snc
Buonasera a tutti,
ho un problema che mi assilla...
in data 01/01/2010 uno dei 2 soci di una snc (50%) recede dalla società. La società resta viva alcuni mesi e poi confluisce in ditta individuale.
Il socio uscente vende la propria quota al socio superstite per 8.000 euro.
Considerato che il capitale sociale iniziale da lui versato ammontava a 2.500 euro e il valore contabile residuo dei cespiti ammonta a 7.000 euro (ovviamente la parte di competenza del socio uscente), emerge una minusvalenza di 1.500 euro (8.000-2.500-7.000). E' corretto questo calcolo? Questa minusvalenza può essere utilizzata per compensare il reddito di lavoro dipendente del 2010? (mi risulta che le perdite derivanti da imprese in contabilità semplificata non sono riportabili ma possono essere portate in detrazione di altri redditi nell'anno di formazione). E come la esporrò in Unico? solo nel quadro H? Per quanto riguarda invece l'unico della società come indicherò la plusvalenza?
Scusate le tante domande e grazie a chi mi saparà aiutare
Paolo -
RE: Scioglimento SAS
nel caso che ho seguito io il socio ha lasciato trascorrere i 6 mesi perchè era un po' indeciso su cosa fare. Comunque alla Camera di commercio di Cuneo ci hanno detto che è possibile fare la rinuncia al termine dei 6 mesi.
Ho fatto fare la pratica da un CAF, ma è una cosa velocissima.
Quella era una società in contabilità semplificata per cui non è stato redatto alcun bilancio. Se tu sei in ordinaria devi redigere una situazione finale che comunque non va depositata in camera ci commercio -
RE: S.A.S.: meglio aprire a gennaio?
ciao,
se non sbaglio l'aver iniziato l'attività in un determinato anno costituisce causa di esclusione dall'applicazione degli studi di settore per il medesimo anno... quindi non capisco bene il discorso legate agli studi di settore.
Agevolazioni fiscali derivanti dal fatto di costituire una società a gennaio piuttosto che a settembre onestamente non me ne vengono in mente... -
RE: Scioglimento SAS
ciao,
tempo fa ho chiuso una snc in cui il socio superstite non ha voluto ricostituire la pluralità dei soci. Non siamo andati dal notaio, non è assolutamente necessario, e non abbiamo messo in liquidazione la società. E' sufficiente fare le comunicazioni alla Camera di commercio e Agenzia Entrate.
Sul fatto che ci sono delle pendenze non saprei... ma dal momento che vi è la responsabilità illimitata del socio accomandatario non credo sia di ostacolo all'estinzione della società -
RE: compensazione contributi inps
grazie mille! seguirò il tuo consiglio!
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compensazione contributi inps
Buongiorno a tutti,
un artigiano per errore a novembre versa 2 volte la rata dei fissi Inps. E' possibile utilizzare tale credito in compensazione? (il quadro RR prevede la scelta tra rimborso e compensazione anche per i fissi ma al call center dicono che devo fare la richiesta di rimborso...)
E se fosse possibile compensare quale matricola devo utilizzare?
Grazie mille -
RE: Università non dà CUD per tutorato
Ciao,
ma sei sicuro che quello sia un reddito su cui si devono versare imposte?
Io avevo avuto un caso simile per un ragazzo che faceva il ricercatore e dall'Università (Torino) gli avevano detto che non esiste CUD perchè non si versano imposte... in pratica risulti senza reddito... -
rimanenze o fatture da emettere??
Buonasera,
avrei bisogno di pareri sul seguente problema: una snc realizza cassoni e altri prodotti per aziende committenti che forniscono anche le materie prime necessarie (lamiere, traverse ecc.). Come devono essere considerati ai fini contabili (e dichiarativi) i prodotti finiti presenti in azienda al 31/12? io credo non possano essere considerate rimanenze in quanto non di proprietà... direi che si tratta di un servizio e non di una vendita di beni (è una lavorazione c/terzi) e, dal momento che i servizi si considerano di competenza dell'esercizio in cui vengono ultimati, scriverei in contabilità al 31/12 delle fatture da emettere... oppure il servizio si perfeziona con la consegna del bene e quindi non tengo conto in nessun modo di questi beni??
Vi ringrazio in anticipo
Paolo