So che non è carino insistere, ma ci servirebbe un parere, qualsiasi!
Vi preghiamo, abbiamo una commessa e non sappiamo se poterla prendere o no, e il cliente ci fa pressione...
Grazie in anticipo!
So che non è carino insistere, ma ci servirebbe un parere, qualsiasi!
Vi preghiamo, abbiamo una commessa e non sappiamo se poterla prendere o no, e il cliente ci fa pressione...
Grazie in anticipo!
Grazie mille bsaett!
vado subito a curiosare nella parte fiscale per gli aspetti riguardante l'ecommerce. Per il resto, confermi quel che ipotizzavo io sulla PIVA e varie altre cose.
Grazie mille!
Salve,
una mia amica vorrebbe vendere un suo "script", su un suo sito personale. Lo vorrebbe vendere (o tentare di vendere) a livello globale, il sito sarà in lingua inglese.
Come dovrebbe comportarsi come tipologia di partita iva? Lei ora è solo assunta in un'azienda di informatica.
Immagino il regime dei minimi non vada bene, poichè non potrebbe fare esportazioni all'estero? O sbaglio?
Il sito, rientrerebbe nella categoria dell'e-commerce?
Grazie in anticipo!
C'è nessuno che possa aiutarci in questo thread?
Anche io sono più o meno nella stessa situazione con gli stessi dubbi.
Io aggiungo:
c'è l'obbligo di iscrizione alla camera di commercio?
questo tipo di siti, sono da ritenersi "e-commerce"?
Grazie!
Scusate l'intromissione: ma invece un sito di annunci con pagamento opzionale, tipo Subito.it o Kijiji.it, è da ritenersi un ecommerce?
In realtà, un sito del genere non vende direttamente i prodotti, ma solo uno spazio pubblicitario. E' ecommerce?
Grazie!
Scusate, forse dovrei postare nella sezione "fiscale"?
Ho sbagliato forum? E' possibile per qualche moderatore spostare questo thread, o devo copiarlo io a mano?
Grazie in anticipo.
@scheggia said:
Ciao, spero anche io di ricevere risposta alle tue domande, per adesso posso solo dirti che io so che grossi siti di annunci, come subito e seconda mano, hanno dovuto registrarsi come giornali on line, perchè, pare assurdo, ma possedevano molto testo e quindi "dovevano" farlo.
Vorrei dirti che il sito annunci che ho in mente di ideare tratterà solamente di auto e motori, se ti va possiamo scambiarci un link o banner. Il tuo è generico o specialistico?
Ciao, ti ringrazio per il tuo input.
Ho letto e riletto l'intera legge riguardo la legge sull'editoria ed eventuale registrazione. I vincoli, a quanto capisco, riguardano la periodicità delle pubblicazioni e/o il ricorso a fondi per l'editoria. Non vedo come dei siti "auto-popolati" possano ricadere in questi casi...
Aspetto comunque il parere di qualche esperto.
Salve,
spero che questo post sia utili a tutte le persone che, come me, hanno l'hobby dell'informatica e vorrebbero ricavarci qualcosa, magari per pagarsi l'hosting. Ho notato una confusione enorme e una difficoltà (forse non ovviabile) nell'avere un'idea chiara degli aspetti legali/fiscali requisiti da un progetto di creazione di un sito di annunci aperto a tutti.
LA MIA SITUAZIONE:
Sono un lavoratore dipendente, contratto tempo indeterminato.
IL PROGETTO:
Il classico sito internet per annunci. Inserimento gratuito, opzionalmente "vetrina" a piccolo prezzo. Sviluppato da solo e come "hobby" la sera dopo il lavoro (moglie permettendo).
I REQUISITI:
E fino qui, io dico va bene. Perfavore correggetemi se i requisiti qui sopra dovessero essere errati.
I DUBBI:
Iscrizione Camera di Commercio: perchè dovrebbe essere richiesta per questa ditta individuale?
Legge sull'editoria: non credo proprio un sito del genere vi rientri, non è ad aggiornamento periodico né utilizza giornalisti professionisti.
Un palese ringraziamento anticipato per chi, su questo forum, tutti i giorni aiuta i disperati come me. Ci si impiega veramente più tempo a districarsi nella burocrazia che a mettere in piedi il tutto.:bho:
@fab75 said:
Ciao,
se metti il sito a pagamento dovrai aprire partita IVA e iscriverti alla Camera di Commercio. Spese grosse iniziali non ce ne sono (130 euro per l'iscrizione alla Camera di Commercio). Poi ogni tre mesi dovrai pagare i contributi INPS di circa 720 euro.
Ciao, sono nella stessa situazione dell'altro ragazzo.
Nessun dubbio per l'obbligo della PIVA. Ma per l'iscrizione alla Camera di Commercio, in un altro post, mi era stato detto che non sussiste l'obbligo in quanto non si tratterebbe di un'impresa "reale" (scusate se sbaglio i termini esatti), in quanto non esistono uffici, merci, dipendenti e quant'altro. Si tratterebbe solo di un lavoro svolto a casa la sera. Mi era stato indicato che la PIVA con regime dei minimi e senza iscrizione alla CdC era sufficiente.
Anche io sono lavoratore dipendente indeterminato.
Grazie a chiunque voglia precisare!
Beh anzitutto grazie per la risposta. Immagino che debba essere una noia mortale rispondere sempre alle stesse domande.
Mi comporterò cosi dunque. Solo una domanda, più che altro per cultura personale:
non ti iscrivi alla Camera di Commercio perchè non sei imprenditore, indipendentemente dal fatto che tu abbia un lavoro da dipendente o altro.
Cosa intendi con "non sei imprenditore"? Immaginavo che ogni possessore di PIVA fosse automaticamente imprenditore? O riguarda il fatto che non avrò dipendenti, uffici, immobilizzazioni etc?
Ciao e grazie ancora!!!
Salve,
complimenti per il forum. Vorrei una conferma. Sono attualmente lavoratore dipendente in una ditta di informatica. Salutariamente, a casa, eseguo attività di consulenza e sviluppo per altri clienti, in Italia e nell'area della comunità europea.
Vorrei aprire una partita iva regime dei minimi per regolarizzare queste attività. Da quello che ho capito, leggendo gli altri posts, mi devo comportare cosi:
E' corretto? Vedo moltissima confusione a riguardo, anche fra i vari commercialisti...
Grazie in anticipo per la professionalità. :bho: