Ciao a tutti,
mi sono iscritto da poco all'albo degli ingegneri e sto per aprire la partita IVA ed aderire al regime dei minimi pur mantenendo il mio lavoro da dipendente.
Questo significa che ho già una cassa previdenziale obbligatoria (inps) e quindi non posso aderire all'inarcassa (cassa previdenziale degli ingegneri).
In realtà per ogni fattura dovrò includere un contributo del 2% da destinare a fondo perduto all'inarcassa.
A parte questo contributo, dovrò anche iscrivermi alla gestione separata dell'inps. Se non ho capito male, su base annua dovrò versare all'inps un contributo del 17% SOLO sui redditi derivanti dall'attività professionale.
Inoltre annualmente mi verrà applicata un'aliquota del 20% sul fatturato da lavoro da professionista. Giusto?
Non mi è chiaro se debba inserire qualche contributo relativo alla gestione separata dell'inps sulle fatture.
Non mi è chiaro inoltre se debba inserire nelle fatture anche la ritenuta d'acconto.
Credo di aver capito che non devo inserire l'IVA, quindi non dovrei essere tenuto a pagarla trimestralmente. Giusto?
Quindi quando emetto fatture non inserirò l'IVA, mentre quando compro beni cosa dovrò fare con l'IVA che mi chiederanno?
In sostanza come dovrò gestire l'IVA?
Se volessi sintetizzare una fattura, direi:
servizio professionale = 1000 euro
contributo inarcassa = 20 euro (2%)
ritenuta d'acconto = -204 euro (20%)
Totale fattura = 816 euro
Mi sto dimenticando qualche contributo inps?
Mentre annualmente, all'atto della dichiarazione dei redditi (il modello unico sostituirà il mio attuale mod.730), considerando il fatturato da lavoro prefessionsta, dovrò applicare il 20% di aliquota irpef + il 17% di contributo inps e basta! Giusto?
Vi ringrazio immensamente per i vostri commenti che mi chiariranno sicuramente le mie attuali idee un pò confuse.
Ciao
Nicola72