Credo di aver capito il mio problema...che il software mi ha compilato l'importo a debito del quarto trimestre, in teoria non doveva farlo. A questo punto l'importo a debito va in dichiarazione e non risulta il debito in dichiarazione....però non so a questo punto se ravvedere con il VH o se c'è un'altra soluzione... tipo anche se compilato non considerarlo in dichiarazione.
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RE: Dichiarazione IVA e comunicazione 4 trimestre
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Dichiarazione IVA e comunicazione 4 trimestre
Una domanda, la comunicazione liquidazione IVA quarto trimestre mi chiudeva (senza acconti da versare), con un debito di 1.500 euro. L'ho pagato il 16/03 con codice tributo 6099.
Compilando la dichiarazione, la stessa mi chiude a 0 (e mi sembra anche corretto perchè i miei trimestri li ho poi versati tutti sulla base delle comunicazioni periodiche).
Il mio dubbio è: ho versato correttamente i 1.500 con codice tributo 6099? Perchè in realtà la mia dichiarazione chiude a 0 per cui non ho versato un debito da dichiarazione. Però essendo un contribuente trimestrale mi sembra corretto aver versato il 16/03 con quel codice tributo. -
Rompicapo comunicazione liquidazione IVA
Vi sottopongo questo caso che è più un rompicapo che un quesito, relativo alla compilazione delle comunicazioni liquidazioni IVA trimestrali.
II trimestre: chiude la liquidazione del periodo con un debito di 200 euro (VP6), però avendo un credito di 1000 (VP8) dal periodo precedente in realtà la mia liquidazione chiude a credito di 800 (VP14).
Il cliente poteva fare a meno, ma versa i 200 perchè la sua liquidazione dice che ha un debito di 200, accanto a dun credito di 1000 (fra l'altro li versa compensando il credito IVA che ha disponibile)
III trimestre: leggo le istruzioni e c'è scritto che i versamenti non vanno nel modello, di per sé il trimestre chiude con 100 (VP6) di credito, più il credito da precedente (800-200 utilizzati VP8), il modello chiude con un credito di 700 (VP14).
(mentre la liquidazione del cliente chiude con 100, più un credito di 800 perchè è vero che ha utilizzato 200 di credito, ma ha anche pagato il debito per cui non se lo porta più dietro, mentre io si)
IV trimestre: il periodo chiude con un debito di 2000 (VP6), utilizzando il credito da periodo precedente (2000-700 VP8) il modello chiude con un debito di 1300 (VP14).
(mentre la liquidazione del cliente chiude con un debito di 1100, cioè 2000-900 da esercizio precedente, e versa il 1100, per cui arriverà un'avviso per mancato versamento di 200 euro) In dichiarazione poi dovrebbe tornare tutto comunque. Però io la andrò a fare ad aprile.
In parole povere io mi sono portato dietro un debito che lui in realtà aveva già pagato, che però nelle mie liquidazioni è rimasto lì, mentre nella sua no....perchè se io non posso fare entrare i versamenti nei miei modelli non posso evidenziare questo fatto. Penso che entrambi gli approcci siano corretti, il problema è che differenziano in caso di verifica e soprattutto risulta pagare meno di quello che risulta a me ora.
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integrativa di un'integrativa
Un mio cliente ha lasciato il proprio commercialista, prendendo visione della documentazione dello scorso anno vedo che a settembre ha presentato un modello Unico, poi a novembre ha presentato un'integrativa a sfavore versando regolarmente quanto dovuto. Mi accorgo sfogliando le carte che gli studi di settore sono completamente sbagliati. Il cliente mi chiede di procedere a correggerli, entro il 31 ottobre (aggiungo io). Ma io posso fare un'integrativa di un'integrativa? E sopratutto qual'è adesso la mia dichiarazione originaria? Qualcuno mi dice la prima, qualcun'altro mi dice che la prima è stata cancellata dall'integrativa per cui non c'è più. Non capisco quindi a quale fare riferimento. Pareri? Mi è venuto anche il dubbio se valga la pena presentare l'integrativa o aspettare eventuali contestazioni.
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RE: Rifatturazione di servizi resi da cooperative socio sanitarie con iva al 5%
Ciao era un problema che avevo affrontato anche io lo scorso anno (non sui corsi di formazione), non so se nel frattempo è cambiato qualcosa, però a quanto ero rimasto tu devi fatturarlo al 22%, mi sembra ci sia un interpello sull'argomento. Ti lascio solo con qualche dubbio in più: hai valutato che non sia esente il corso? la cooperativa poteva fatturarlo al 5%, di che corso si tratta? Mi sembra che l'aliquota al 5 sia solo per alcune operazioni, non per tutte indistintamente...
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RE: PartIta Iva valore netto
Mah, anche considerando l'aliquota al 15% viene circa un 1300 euro. Che abbia considerato anche i costi dell'auto? Di gasolio in teoria andresti a spendere circa 250 euro al mese (molto variabile a seconda dell'auto, ho fatto una media), per cui se consideri anche questo ci avviciniamo.
Vediamo se qualcuno che passa di qua si accorge se sto dimenticando qualcosa. -
RE: Part time è partita iva
Le condizioni di concorrenza me vanno ricercate nel contratto, ma secondo me non c'è perchè il tuo datore di lavoro fa altro (non "vende prodotti di grafica"). Per i forfettari avresti un'aliquota al 15% + INPS (so che c'era un dibattito sui grafici se fossero professionisti o ditte individuali, sarebbe da approfondire perchè in base a quello cambia aliquota INPS ed eventuali agevolazioni e la registrazione alla CCIAA), puoi stimare in ogni caso un 25% per fare i conti della serva.
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RE: PartIta Iva valore netto
Ipotizzando di aprire con il forfettario come start up direi che puoi applicare il 5% di imposta sostitutiva sui redditi e il 25,72 di gestione separata (che però e deducibile), per cui:
1944- (22% di costi forfettari) 428 = 1516 imponibile INPS
1516 - (contributi INPS) 390 = 1126 imponibile sostitutiva
Per cui pagheresti 57 di tasse e 390 di contributi, quindi 1944 - 57 - 390 = 1497 sarebbe il tuo netto. (considera però che poi hai le spese della macchina e il giochino degli acconti il primo anno).
Inoltre, mia considerazione personale, il regime dei minimi e dei forfettari può avere un effetto negativo, ti sembra di guadagnare da sopravvivere, ma appena cambia l'aliquota rimani fuori dal mercato per cui ti consiglio di continuare a cercare durante questo contratto. -
Certificazione Unica stranieri non residenti
Nel corso del 2016 abbiamo pagato 500 euro ad un cittadino statunitense che ha cantato in un locale. Per la convenzione sulle doppie imposizioni non è stata applicata alcuna ritenuta. Mi ha rilasciato una ricevuta dove dichiara che non soggiorna in Italia per più di 90 giorni. Non ho un suo codice fiscale o numero di previdenza sociale. Devo predisporre la CU?
A rigor di logica mi verrebbe da dire di no, però poi ho letto i campi 40 e 43 della CU (però io non ho alcun suo codice fiscale o identificativo), e ho trovato che forse va compilato il 770 prospetto sy.
Qualcuno è più pratico di queste operazioni internazionali?:bho: -
RE: Cedolare secca sugli affitti
Non so se vi sia da piangere o da ridere...avete sentito che è previsto l'aumento della cedolare secca la 25%?
Il 70% di chi vi ha aderito non ne trarrà più alcun beneficio...anzi...
Hanno fatto incasinare mezzo paese (fiscalmente parlando e non) per sta cosa e poi cambiano idea in un giorno...:o -
studi di settore e unità locale
Una srl ha la propria sede nell'unico immobile affittato a terzi. Con un contratto di servizi questi "terzi" gestiscono la corrispondenza della srl.
Negli studi di settore qual'è l'unità locale? Va indicata o di fatto non c'è un'unità locale e si può non indicare?
Situazione simile a società che hanno la propria unica sede presso gli studi di commercialisti o avvocati, in questo caso negli studi di settore cosa viene indicato come unità locale? -
antiriciclaggio e titolare effettivo
Un'informazione ai più "navigati", il titolare effettivo c'è sempre qualora le quote di partecipazione superino il 25% del capitale sociale?
Perchè ho un cliente che è amministratore di una srl e possiede il 20% delle quote, un altro socio possiede in effetti il 30%, ma l'amministratore opera nella più completa autonomia essendo sia socio sia amministratore. -
Consulente fiscale e amministratore società
Ciao a tutti, vorrei un parere su un argomento un po' complesso:
Ho aperto partita IVA con codice 69.20.13 come consulente tributario e sto versando i contributi alla cassa dei dottori commercialisti come pre-iscritto. Ho trovato diversi pareri per cui questo mi solleverebbe dal versare i contributi alla gestione separata INPS.Comunque al di là di INPS e Cassa ora mi hanno richiesto di fare anche l'amministratore unico di una srl di cui non sono socio e io pensavo di farlo come libero professionista, cioè emettendo fattura, in questo caso devo aprire un altro codice attività secondario all'ADE? Se sì quale? E' tutto corretto se mi comporto in questo modo?
Seconda questione che emerge: dovrò tenere una doppia contabilità per poter assoggettare all'aliquota ridotta INPS (gestione separata) i redditi ricevuti come amministratore?
A me interessava sopratutto avere una conferma/risposta alla prima domanda.
Grazie a chi mi riesce a dare una mano.
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ici ed eredità
Ciao!Ho un grosso problema che non riesco a risolvere.
Il 23 dicembre 2008 è morta mia mamma, a marzo è stato aperto il testamento che assegnava quote di proprietà a me e ai miei fratelli, ad aprile è stato accettato il testamento con la firma. Il notaio sta stilando l'atto notorio,ma è ancora in alto mare.
La questione è questa, il testamento in sè attribuisce in generale la casa di LA' a Tizio e Caio e la casa di QUA a Caio e Sempronio, purtroppo mia mamma non sapeva che alcune quote erano già di altri, comunque fatto sta che mi trovo a dover pagare l'ici e fare il modello UNICO, ma non c'è ancora chiarezza di quelle che sono le quote di proprietà, i relativi immobili accatastati e a chi vengono attribuiti, per questo si voleva aspettare l'atto notorio.
E' corretto se paghiamo l'acconto ici a nome del de cuius e poi a dicembre, dovendo aver risolto, ognuno salda il suo?
Ma in UNICO del prossimo anno mi troverò con la proprietà di 365 giorni (perchè una volta chiarito tutto gli effetti decorrono dalla morte), però in realtà avrò pagato solo il saldo (quindi metà anno)...dai controlli incrociati me lo segnaleranno di sicuro come non pagata...come devo comportarmi? -
iva dentista
Una curiosità un dentista Tizio effettua prestazioni sanitarie alla persona, presso lo studio di un'altro dentista Caio.
Caio emette tutte le fatture ai pazienti, a proprio nome, poi Tizio, in base alle prestazioni fatte, emmette la fattura a Caio.
Le fatture emesse da Tizio, avendo ad oggetto sempre e comunque prestazioni sanitarie alla persona, seppur fatturate a Caio, sono esenti IVA art. 10?
Perchè il mio dubbio è che in effetti la prestazione che effettua Tizio sono sì alla persona, ma in realtà l'oggetto della prestazione che fattura a Caio è una specie di collaborazione (anche se finalizzata alle prestazioni sanitarie alla persona) -
RE: Tempistica registrazione fatture per depositari scritture
incassa solo dallo studio per cui lavora...ah dimentacavo, è in contabilità semplificato
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Tempistica registrazione fatture per depositari scritture
Una domanda per i più esperti, in attesa di affrontare l'esame di stato da commercialista ho trovato il mio primo cliente (un dentista libero professionista che emette solo 12 fatture esenti l'anno)...solo che è un po' lontano...lui a milano e io a bologna e io purtroppo, più che altro per motivi economici, a milano non posso andarci ogni 15 giorni (ci vado circa ogni due mesi).
L'unico dubbio che ho in merito a tutto ciò riguarda la tempistica relativa alla registrazione delle fatture attive (che, se non sbaglio andrebbe fatta entro 15gg o entro 60gg dall'emissione se registrate con sistemi meccanografici). Ora, siccome il dominus, che ora è il depositario dei documenti, fra quattro mesi ha già detto che me ne devo andare, pensavo di annotare le scritture sui registri manuali, così da dare continuità, almeno per il 2009 alla contabilità.
Tutto questo per chiedere un parere in generale e uno specifico se, nel caso di depositari delle scritture, i tempi di registrazioni possono essere differenti. -
problema RFAweb - validazione trimestre
Qualcuno ha già validato il terzo trimestre? Io non ci riesco perchè quando premo valida mi compare "la sessione potrebbe essere scaduta rieffettuare il login", allora lo faccio, rientro, e vado a validare, ma ricompare la scritta, allora ci riprovo ancora, ma riaccade sempre la stessa cosa...sapete come fare?
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Amministratore unico e INPS
Un paio di informazioni da chi ne sa meglio di me:
Sono amministratore unico non socio di una piccola srl e mi chiedevo, nel caso mi venga corrisposto un compenso:- è obbligatoria l'iscrizione alla gestione separata INPS? A inizio 2008 ho effettuato una prestazione occasionale di 1.000 euro di tutt'altro genere e per tutt'altra società, diventa imponibile anche quella ai fini INPS?
- esiste un'importo minimo di contributi da pagare? O sono solo in percentuale sul compenso da amministratore? Perchè essendo l'importo che mi corrispondono piuttosto esiguo non vorrei finire col pagare più contributi di quello che guadagno...
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Unità locale
Un'informazione da chi ha più esperienza, l'Unità locale che si inserisce negli studi di settore deve essere stata dichiarata all'Agenzia delle Entrate?
Vi spiego, mi moglie fa la dentista (con partita IVA) con sede legale presso l'abitazione, siccome sta ancora studiando ogni tanto va in alcuni studi a fare delle collaborazioni o piccoli interventi (però in alcuni ci va a volte quattro volte l'anno, in altri una volta l'anno), non sapendo a priori dove andasse, lei stessa viene contattata una settimana prima, non ho mai fatto variazioni agli uffici iva perchè mi sembrava impossibile, avrei dovuto essere sempre là. Nel compilare gli studi di settore dovrei scrivere tutti i luoghi dove ha lavorato come unità locali? O è sufficiente l'abitazione? Anche se ai fini IVA non ho fatto variazioni?