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    naonda

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    Post creati da naonda

    • RE: info su spostamento da aruba a siteground + posta + pec

      Ciao,
      io ho appena fatto una migrazione di spazio hosting da Aruba a SiteGround ed è andato tutto liscio. PEC inclusa.
      Ho trasferito solo lo spazio web lasciando su aruba posta e PEC.
      In pratica ho cambiato il servizio da Hosting linux a Gestione DNS con posta, quindi Aruba ha continuato a gestire le caselle (che quindi non ho dovuto toccare) e la PEC.
      Per farlo ho dovuto fare alcune configurazioni.

      Una volta comperalo lo spazio su SG ho usato il pannello di di Gestione DNS di Aruba e ho impostato "Usa altri name server"
      Ho inserito come name server i due indirizzi forniti da SiteGround con i relativi puntamenti a indirizzi IP (li trovi nella scheda Hosting--> Gestisci account --> Informazioni e impostazioni alla voce DNS account
      A questo punti c'è bisogno di qualche tempo perché i DNS si propaghino.
      Puoi controllare qui : whatsmydns.net

      Poi nel Cpanel di SiteGround, alla voce zona di editor avanzato, ho inserito tutti i record A presenti nella guida di aruba alla voce: [h=1]7.5 Configurazione NS esterni e utilizzo della posta Aruba(non posso linkarlo...boh)
      NB. ho trovato sbagliato l'ip della webmail: per me il giusto è: 62.149.158.91

      E così sei ok con il puntamento del dominio allo spazio web di SiteGround.

      Per la PEC c'è altro da fare (e se non lo fai ti arriva una notifica di Aruba che ti dice che te la rimuovono.

      1. Su SiteGround aggiungi un sottodomino pec. tuodominio. ext
        Subdomains..>crea un sottodominio...>pec.tuodominio.ext e alla radice documenti lascia public_html_pec
      1. crea un Record MX idoneo
        Su SiteGround vai su Advanced MX editor --> dominio pec. tuodominio. ext
        su "instradamento mail" spunta "Rileva automaticamente configurazione"
        Aggiung nuovo record così
        Priorità 10 destinazione mx.pec.aruba.it

      Spero che questo piccolo recap ti sia utile e lo sia ad altri che stanno percorrendo gli stessi passi.

      postato in Hosting e Cloud
      N
      naonda
    • RE: Conteggio giorni possesso immobile

      L'anno scorso il mio consulente ha incluso il giorno del rogito.
      Ciao

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Chiudere l'attività a causa degli studi di settore?

      Ciao a tutti,
      onde evitare franitendimenti spiego la situazione che ho affrontato nelle varie occasioni.
      Lungi dal voler gabbare qualcuno o qualcosa, la mia osservazione nasceva da una questione che, alle prima armi con l'attività, mi aveva fatto riflettere.
      Mi rendo conto che molti di voi saranno professionisti navigati, ma quando per la prima volta qualcuno ti chiede di compilare uno studio di settore ti fai domande che non ti erano mai capitate davanti... come a esempio quelle "quante settimane hai lavorato e quante ore a settimana?". Un novello non se le chiede mica, di norma, quelle cose...

      Ad ogni modo ho dovuto cercare di fare i conti per dare una risposta ragionevole alla consulente e ho preso le fatture che avevo emesso, ho guardato le date e ho cercato di stimare una quantità di tempo idoneo. Ho fatto 16 fatture ma ne ho incassate solo 11 e il reddito di circa 2000 euro di imponibile non potevo averlo guadagnato lavorando come uno sgobbone tutti i giorni dell'anno no? (come di fatto non è stato).
      (a beneficio di chi mi chiedeva il codice attività era 72600 poi diventato 741021).
      Ho messo 32 settimane per 35 ore a settimana e 8 mesi di attività e non ho avuto problemi (o almeno la consulente non me ne ha dato notizia)

      L'anno successivo avendo di imponibile circa 22k euro (ci sono rientrati i compensi delle fatture che ho emesso l'anno prima ma che ho incassato l'anno dopo, e per fortuna ho avuto anche più lavoro) avevo messo 40 settimane per 40 ore settimanali ma risultavo incoerente per numero di ore lavorate. Ho quindi poi messo 35 ore alla settimana e 10 mesi di attività, risolvendo il problema (non è una questione di taroccare Lorenzo, ma tu schiacci il bottone per cronometrare il tuo tempo di lavoro?? 😄 5 ore in più o in meno in un anno ci staranno pure come scarto di stima?).

      Oltre le indicazioni qualitative del lavoro (quindi la divisione per tipologia di clienti e di lavoro effettuato, la quantità di spazio che adopero per l'attività - una stanza in una abitazione - e qualche semplice software) non domino la parte economica che viene gestita dalla consulente.
      Quindi non so dire com'è stato compilato lo studio di settore nella sua interezza poichè, se ho capito giusto, i dati economici vengono fuori da quelli inseriti per la dichiarazione dei redditi.

      Perciò, per altro, ho focalizzato il mio intervento sulla questione delle ore lavorate (oltre al fatto che a naso mi pare una cosa logica...ma pare che non sia affatto così :D).
      Tuttavia, se in altre attività differenti dalla mia questa cosa non ha valore e/o non comporta differenze, mi dispiace di aver deviato le osservazioni su questo aspetto inutile (del resto se ho una pizzeria e sto aperto sempre... è giustamente indifferente il tempo che poi passo effettivamente a servire pizza al tavolo...).

      Io faccio siti web e se ne faccio uno all'anno ci metto 3 settimane.. come potrei segnalare diversamente?
      (L'ovvia osservazione che mi verrebbe da fare è che sarebbe un'attività priva di motivo di essere...)

      Per rispondere a Lorenzo (e premettendo che la mia è un'osservazione da persona poco navigata con le procedure dell'AdE): se io sono libero professionista ho come prerogativa prima del mio vivere il fatto di decidere quando e quanto lavorare (il tutto a mio vantaggio o svantaggio).
      Se fosse davvero come tu dici (e ho buone ragioni per pensare che sia molto più fondato di quello che io penso a senso di logica :D) allora fare il libero professionista o l'impiegato che timbra il cartellino non farebbe differenza? 😄

      Davvero non so come funzionano bene i controlli degli studi di settore, pero' se voglio progettare un solo ponte e farmi bastare i guadagni che ne ricavo (per vivere una vita dignitosa ma non fastosa) non dovrò mica sentirmi in obbligo di rincorrere gli alacri architetti che necessitano di guadagnare tre volte quello che io desidero!?
      (A margine: capisco anche che se ho un'attività di un certo livello e con un certo tenore di "necessità" - attrezzature, dipendenti, giro di affari - non posso fare il farfallone e dire "quest'anno non m'è andata di lavorà"... come scusa per occultare del nero che invece mi ha fatto "campare" l'attività... ma ci sarà anche un margine di ragionevolezza in questo? O sono solo una maledetta neofita? :D)

      Spero di non essermi dilungata oltre il dovuto.
      Ciao :ciauz:

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Chiudere l'attività a causa degli studi di settore?

      Condivido i miei due centesimi di esperienza da utente.

      Per alcuni anni dopo l'inizio dell'attività ho guadagnato molto poco, avendo lavorato, purtroppo, molto poco.
      La congruità agli studi di settore, tuttavia, non fu un problema poichè non solo i beni strumentali erano esigui (avessi dovuto lavorare tanto avrei potuto e dovuto attrezzarmi diversamente) ma, soprattutto, inserii come "tempo lavorato" un numero di settimane e di mesi all'anno congrui ai compensi percepiti.

      In linea di massima, a meno di valori economici strutturali diversi, se sei un libero professionista puoi "giocare" sul fattore tempo lavorato e risultare congruo (il che, tra l'altro, mi pare anche una questione di buon senso).
      Non ho idea della situazione in particolare e forse il mio suggerimento non può trovare applicazione, ma dall'inizio dell'attività in cui il reddito era 2000 euro/anno fino allo scorso 26.000 euro/anno non sono mai risultata incongrua nonostante gli sbalzi d'umore della committenza ricorrendo a questo accomodamento temporale.

      Spero sia di aiuto.
      Ciao.

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Commercialista Online o Offline ?

      Pur non essendo commercialista azzardo un parere (ferme restando le premesse che mi paiono condivise) a partire da quello che vedo per altri tipi di professionisti a me più vicini:

      L'onorario di un professionista è tarato su molteplici fattori.
      Il costo orario medio che si stima ingloba, ovviamente, anche i costi di gestione che il professionista è tenuto a sopportare per svolgere la propria attività.

      • acquisto o affitto dei locali in cui si svolge l'attività
      • oneri indotti da tale gestione: utenze, servizi di pulizia e manutenzione, gestione ordinaria dei consmabili in genere
      • personale addetto all'accoglienza et similia

      A parità di tempo dedicato al committente, se opero in pantofole e con mia sorella in ciabatte (perdonate l'ardita estremizzazione che spero vi farà solo che sorridere) in un locale magari contiguo alla mia abitazione avrò un quantitativo X di spese in meno che evidentemente mi porrà più a buon mercato di altri.

      E nulla hanno a che fare le mie pantofole con il mio grado di aggiornamento, professionalità e attenzione.
      (Ho frequentato studi di commercialisti particolarmente sontuosi e, per quanto belli e gradevoli, non mi faceva piacere dovermi accollare il lecito sfarzo :P)

      Forse non è una questione di risparmiare tempo ma di poter quotare diversamente il tempo.
      E il fatto di avere meno spese lo permette evidentemente. No? 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Commercialista Online o Offline ?

      Esprimo il mio parere evidentemente ignorando qualcosa poichè l'analisi della fattura mi pare una attività probabilmente utile in situazioni che esulano dal mio campo (parlo da utente).

      C'è un ampia platea di utenti alle prime armi (regime dei minimi o comunque assimibabili), in particolare nell'ambito delle nuove attività informatiche (vedi nuove nomenclature degli studi di settore dello scorso anno).

      Sulle fatture di vendita c'è poco da dire: prestazione d'opera (realizzazione grafica e siti).

      Ma su quelle di acquisto c'è ancora meno: se compro un mouse sulla fattura viene fuori la scritta mouse, se prendo un monitor idem. Al limite se viene fuori il codice del prodotto mi pare evidente che un coso che si chiama xzy3000abc dovrò qualificarlo quando passo la fattura al consulente magari con una scrittina sulla fattura: ma chiamare analisi una cosa del genere mi pare un tantino troppo 🙂
      *- cos'era quel xzy3000abc che hai comprato?

      • uno sparatore di raggi fotonici*
        (non arriviamo a 20 secondi compreso di composizione del numero con il telefono a rotella :D)

      Io comprendo pienamente che in caso di attività particolari, o anche normali, il confronto con il consulente debba essere personale anche per via delle delicatezze con cui magari ci si trova a ragionare.

      Ma molti giovani nuovi contribuenti fanno dei rotondi davanti al pc, li fatturano a qualche d'uno e apportano come spese all'incirca un mouse all'anno e tre bollette della luce.

      Senza sinceramente togliere nulla ad un mestiere che tra l'altro trovo affascinante: quando ci sono cose semplici da fare tocca farle semplici 🙂
      Forse non è necessario costruirgli un mondo di complessità intorno per giustificare onorari alti.

      E' evidente che se, come tutti ci auguriamo, le cose cominciano ad andare bene e diventano più strutturate è vantaggio di tutti rianalizzare le configurazioni.
      Ma registrare 10 fatture di acquisto e 10 di vendita, come per la maggior parte dei regimi minimi, per più di tot euro non è giustificabile.

      Forse Paolo, ragioniamo solo su platee diverse.

      Vogliate accogliere con benevolenza il mio modesto commento alla questione.
      🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Presentazione intrastat

      Stando alla mia esperienza l'intrastat si deve prendentare se ricevi materialmente il software CD.
      Se ne prelevi una copia elettronica e/o ricevi un codice di rinnovo della licenza ad esempio via mail o comunque per vie non materiali non sei tenuto a farlo.

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Costo alto per commercialista?

      Durante il periodo di forfettino 2004-2007 la mera tenuta contabile mi costava 450€ più oneri.

      Mi permetto di fare delle osservazioni in base alla mia esperienza:

      • do' per scontato il requisito minimo relativo all'iscrizione all'ordine
      • do' per appurato, d'altro canto, che le esigenze di una persona che riceve il "battesimo fiscale" sono spesso sottovalutate dai professionisti del campo
      • una cosa è la tenuta della contabilità, altro è la consulenza fiscale
      • spesso i commercialisti hanno oneri da consulenti ma di fatto fanno solo la contabilità (cosa che pur essendo particolarmente delicata è abbastanza semplice avendo mezzi e risorse a disposizione)
      • un professionista che capisca la tua necessità di comprensione profonda degli aspetti fiscali, specie all'avvio di un'attività, non la si paga mai abbastanza.

      In questo posto si ha un accesso privilegiato alla categoria poichè lo spirito stesso che anima un forum è di collaborazione e sostegno.

      Altrove, spesso, stando alla mia non fortunata esperienza, la "strafottenza" ha una percentuale di ristagno maggiore: come puoi pretendere che il non mi stupisca dell'importo delle liquidazioni fiscali se nessuno mi ha mai fatto odorare il funzionamento del sistema? (tanto meno il professionista deputato...aggiungerei....)

      Insomma, dopo i primi schiaffoni fiscali io mi so messa un pochetto a studiare da me....e ho comunque pagato un tale che non mi faceva capire niente.

      Riassumo il mio parere dicendo: 800-900 euro per un regime agevolato (gli dai davvero poche noie) non sono affatto pochi.
      Se non si prende la briga di spiegarti come funziona il mondo dei grandi (e quanti pochi piccioli ti resteranno in tasca dopo ogni sua telefonata :D) sono pure troppi.

      Al solito credo che il prezzo in assoluto non sia affatto indicativo.

      My two cents

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: ritardo presentazione intrastat

      Di nulla.
      Considera che al call center sono molto gentili e competenti... fortuna poichè la procedura invece è molto poco intuitiva.
      Dovese servire una mano sono a disposizione per l'esperienza che ho avuto!

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: ritardo presentazione intrastat

      Non so se puo risultare utile, ma se ti registri sul sito della dogata e attivi le procedure per l'invio telematico (ci vogliono 2 minuti più il tempo di andare agli uffici per il riconoscimento che a me ha preso 15 minuti in tutto) hai 5 giorni di tempo in più per la scadenza, quindi puoi farlo fino a domani senza pagare nulla di multa.

      ciao 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Irap a credito...per pagare Irpef

      Ciao,
      avendo preso parte a questa discussione condivido quanto appreso dai commercialisti che si stanno avvicendando sui miei conti:

      • non mi fanno versare il secondo acconto (è un commercialista particolarmente minuzioso e pedante che in genere se c'è dubbi mi fa sempre pagare in più.. quindi il fatto che mi consigli di non versare mi fa pensare che sia senza rischi)
      • mi hanno entrambi detto che ci sono diversi modi per recuperare senza dubbio l'acconto 2008 gia versato e probabilmente anche il saldo 2007 in dichiarazione l'anno venturo con modalità senza rischio boomerang che si stanno definendo (probabilmente l'amministrazione tributaria si sta ponendo il problema) e comunque in subordine inviando la istanza di rimborso (che dato che sono pochi soldi sicuramente non mi converrà causa costi-benefici)

      Spero di esser stata utile in qualche modo
      Saluti.

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Irap a credito...per pagare Irpef

      Faccio una mia osservazione in qualità di contribuente:
      La situazione la medesima fotografata dal primo post: l'AdE ha emanato la circolare a cavallo della stesura delle dichiarazioni sicchè in molti non hanno avuto la prontezza a non pagare almeno gli acconti 2008 elimimendo il quadro relativo dalla dichiarazione (tanto per il saldo dell'anno prima si erano già inguaiati compilando il quadro nel 2007).

      Ora, stando lo stato dell'arte tocca armarsi per chiedere il rimbordo del saldo 2007 e del primo acconto 2008.
      Nel mio caso particolare per il saldo 2007 e per gli anticipi 2008 sono comptenti due uffici distinti e l'agenzia mi ha appena fatto sapere che devo sdoppiare le richieste di rimborso.

      Inoltre si guardano bene dal procedere ai rimborsi su richiesta, ma faranno trascorrere ovviamente i tempi del silenzio rifiuto, oblbigandomi di fatto ad affidarmi ad un professionista che mi rappresenti in due sedi tributarie differenti.

      Condiderato che:

      • i contribuenti (anche solo potenzialmente) minimi sono SENZA DUBBIO esenti dall'imposta
      • che il loro modesto fatturato comporta comunque una modesta somma indebitamente pagata da cercare di riavere
      • che i professionisti (avvocati o commercialisti) hanno i loro onorari

      succede che: i 500 euro che vorrei recuperare del saldo... di fatto me li sogno.
      Per non parlare dei 300 di primo acconto.

      Allora, dato che se non pago il secondo acconto forse mi arriva l'avviso bonario dell'agenzia... può essere che mi venga almeno comodo il fatto che questa volta l'onere della prova è il loro...
      O no?

      Inoltre, non togliendo il quadro irap dalla dichiarazione nell'unico 2008, per lo stesso principio espresso da rubis: dovrò pagare anche il sando 2008 l'anno venturo??

      Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Irap a credito...per pagare Irpef

      Mi intrufolo (essendo nelle stesse condizioni) per chiederti: ok il primo acconto (ho fatto parimenti) ma, dato che il tempo è trascorso e la situazione è chiarissima: perchè pagare anche il secondo acconto?
      (io non lo pagherò)

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • RE: Ricerco commercialista per p.iva ordinaria - Potenza

      @FRANCISCA said:

      contattami in pvt..

      Lo farei volentieri ma hai la casella dei messaggi privati piena 🙂
      Attendo tue

      postato in Annunci Vendita e Acquisto: Pubblicità
      N
      naonda
    • Registro cespiti e beni strumentali

      Ciao a tutti.
      Ho le idee confuse circa l'annotazione nel registro dei cespiti di beni strumentali di importi non rilevante.
      Mi spiego:
      leggendo l'art.54 de TUIR vedo che nel caso di acquisti di beni strumentali di importo inferiore a 516,4 la deduzione può avvenire integralmente nell'anno di acquisto.

      Domanda: perchè il mio registro dei cespiti è pieno di beni messi in ammortamento con percentuali ad esempio del 20%?

      Cioè: il registro dei cespiti dovrebbe riportare solo l'elenco dei beni ammortizzabili o sbaglio?
      E perchè vi sono riportati anche beni con percentuale di ammortameno pari a 0%? (categoria attrezzatura varia e minuta).. ci sono addirittura delle custodie per dvd.

      Non riesco a capire correttamente la funzione del registro dei cespiti (che altrove ho anche trovato richiamato come "registro dei beni ammortizzabili")

      Grazie per le vostre spiegazioni

      postato in Consulenza Fiscale
      N
      naonda
    • Ricerco commercialista per p.iva ordinaria - Potenza

      Salve,
      cerco un professionista per gestire la contabilità di una p.iva individuale.

      L'attività ricade nel codice 74.10.21 (fino all'anno scorso era
      62.09.09) soggetto a studi di settore, iscritto alla gestione
      separata, attualmente in regime di iva trimestrale.

      Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi,
      Naonda - Potenza

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      N
      naonda
    • RE: Ricerca consulente

      Va benissimo così magari essendo autorizzata, posso aggiungere altre info.
      Grazie per l'aiuto 🙂
      Naonda

      postato in Annunci Vendita e Acquisto: Pubblicità
      N
      naonda
    • RE: Ricerca consulente

      Potenza 🙂

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      N
      naonda
    • RE: Ricerca consulente

      Grazie mille, non riesco a modificare il titolo.
      Essendo ufficialmente nella sezione cerca/trova vorrei inserire in nome della città per agevolare l'interesse di chi legge.

      Grazie mille.

      postato in Annunci Vendita e Acquisto: Pubblicità
      N
      naonda
    • RE: Ricerca consulente

      Potenza.
      Altre info, anche per non annoiare gli altri lettori, in pvt 🙂

      Grazie per l'attenzione che vorrete dedicarmi.

      (trovare un bravo commercialista non è affatto semplice come immaginavo... eppure a occhio e croce mi pare un bel lavoro)

      postato in Annunci Vendita e Acquisto: Pubblicità
      N
      naonda