In generale l'IVA è detraibile.
Mich
i requisiti di cui parlo sono stati fissati in seguito, con appositi decreti, il più importante dei quali ha subordinato, sia per l'erogante che per il beneficiario della somma versata a titolo di corrispettivo, l'iscrizione al Registro CONI qualora si tratti di associazione o società sportiva. In ogni caso il beneficiario deve essere "riconosciuto", ovvero iscritto ad ente, federazione et similia che siano a loro volta riconosciuti a livello ministeriale. In ogni caso gli statuti di detti beneficiari devono essere registrati e soprattutto contenere una serie di articoli che hanno a che fare con la democraticità del funzionamento, con l'indicazione del fine(dilettantistico, culturale o altro) nella denominazione sociale, con il divieto di distribuire utili "anche in forma indiretta" etc.
I pagamenti, per obbligo in caso di rate superiori a 516 euro, ma sempre per consiglio personale, devono transitare per c/c bancario o formula analoga.
Infine, la prestazione in cambio della quale si corrisponde denaro, deve essere concreta e dimostrabile (cartelloni, foto, etc...). Un elemento che non è richiesto, ma che stimola la curiosità e degli "approfondimenti" in caso di controllo (sia sul beneficiario che sull'erogante, rectius: sia sullo sponsee che sullo sponsor) è una vaga proporzionalità fra l'importo pattuito ed il contenuto della prestazione, soprattutto qualora lo sponsee applichi/accetti corrispettivi fra loro diversi (a volte anche parecchio) per prestazioni sulla carta (contratto standard che a volte si predispone) analoghe.
E' una materia, sempre che le cifre siano importanti e che le parti vogliano dormire sonni tranquilli, molto viscosa: un'operazione di questo genere somiglia ad un abito sartoriale, costruito su misura. Per questo mi trovo in difficoltà: senza avere il contesto di riferimento ti ho dato solo indicazioni di massima.
Per i riferimenti normativi, qualora ti siano necessari, ti rimando al mio rientro a casa.
Ciao,
Mich
Sono deducibili, a scelta del soggetto erogante, in 5 quote annuali oppure tutte nell'esercizio in cui sono state sostenute.
Con la finanziaria 2003, mi pare, legge 289/2002 (rischio di non esser preciso sui riferimenti, sono in vacanza, ma sono certo del contenuto), è stabilita la certezza nella presunzione di spesa di pubblicità per il soggetto erogante (prima c'era la spada di Damocle del contenzioso per riportare la spesa nell'ambito della rappresentanza, quindi un terzo di deducibilità spalmato per obbligo in 5 anni= 1/15 all'anno fino al massimo del 1/3 complessivo), nei limiti di 200.000 euro complessivi nel periodo di imposta, a patto che il soggetto beneficiario abbia tutti i requisiti successivamente fissati, che i pagamenti siano anch'essi rispettosi dei requisiti e che, soprattutto, la prestazione sia individuabile, concreta e, aggiungo io, "dimostrabile".
Per altri chiarimenti contattami pure, sul forum o con messaggio diretto.
Saluti,
Mich
[LEFT]*Ora, so che possono registrare l'atto se vogliano presso l'agenzia delle entrate versando un importo (fisso di 67€???) *
168 Euro in misura fissa, + marche da bollo da 14.62 per ogni 4 facciate o 100 fogli, da pagare tramite F23. Informati presso la sede + vicina dell'agenzia delle entrate, poichè ogni agenzia fa a modo suo (per i dettagli, ovviamente). [/LEFT]
[LEFT]e richiedere codice fiscale, ma con quale codice attività?
potrebbe andare il 91.33.2 (Attività di organizzazioni che perseguono fini culturali, ricreativi e la coltivazione di hobby
[LEFT]per il resto la domanda è generica, servirebbero maggiori dettagli sulle concrete modalità di offerta dei corsi e sui requisiti soggettivi dell'insegnante. Ti anticipo che qualora fosse possibile, potresti semplificare il tutto erogando compensi in forma semplificata, che restano esenti per il percipiente (nei limiti di 7.500 euro l'anno al netto dei rimborsi spese documentate etc etc.....) e fanno sorgere obblighi semplici per l'associazione (rilascio della certificazione dei compensi ed invio del modello 770 semplificato).[/LEFT]
[LEFT]Saluti, mich[/LEFT]
Le erogazioni liberali sono per l'associazione parte dell' attività istituzionale, e non sono soggetti ad iva. E' sufficiente una ricevuta, a firma del legale rappresentante dell' associazione, redatta su carta intestata dove sia indicato il CODICE FISCALE dell'associazione stessa. Consigliabile, data la obbligatorietà ai fini della detrazione (o deduzione, a seconda delle circostanze), l'indicazione del transito bancario del pagamento in questione.
Mentre per il privato che eroga la donazione ha diritto alla detrazione del 19% dall'imposta lorda, se a contribuire è un ente associativo o una società le fattispecie di deducibilità o detraibilità si fanno più complesse, tali da non poter trovare idonea esemplificazione negli spazi e nello spirito di questo forum.
Saluti, Mich