Facebook: 11'000 dipendenti per un valore da 15 MLD $.
Yahoo: 12'000 dipendenti per un valore di 4.9 MLD $.
Nonostante il taglio di 1'700 dipendenti, Yahoo non prende il volo. Anche sotto la guida Marissa Meyer, con Tumblr non c'è stato alcun lieto fine.
La solidità di Yahoo, non fa i conti con l'assenza di una strategia mobile dedicata. E la sua utenza, non è di certo composta da fanatici dell'online, quanto piuttosto da chi il mondo del web, lo vede come una realtà marginale.
Ma nonostante tutto questo, Yahoo potrebbe non scomparire. Anzi, non è detto che sotto la guida di Disney o AT&T, Microsoft perda l'occasione di potenziare effettivamente quel legame nato quasi un anno fa (secondo link in calce). E l'eventuale neo proprietario, potrebbe rinvigorire Yahoo, per dargli un nuovo ed interessante obiettivo.
Queste sono le conclusioni di
**Daniel Knapp is a senior director for advertising at IHS
**Ed ora, giungo alle mie turbe mentali.
Dunque, Yahoo pare che non sia destinata a morire, ma piuttosto a recuperare valore verso nuovi mercati. In passato, progetti interessanti come l'anti-jquery (yui), hanno segnato lo sviluppo della concorrenza.
Quindi, oltre alle parole di Knapp, aggiungo una mini informazione, per confermare un aspetto interessante di Yahoo: c'è del potenziale.
Ora, guardandomi attorno, in cerca di mercati super emergenti, direi che l'idea di IoT, non è affatto un candidato da scartare. Anche perchè, osservando la concorrenza, ci sono delle mancanze.
Brillo e HomeKit, rispettivamente di Google ed Apple, pare che siano delle alternative "succose" ma ancora riservata a pochi (pochi chi, visto che ho inoltrato 7 richieste a Brillo e nessuna risposta:x).
Facebook ha mollato la patata bollente dell'IoT (terzo link in calce): ed è qui che la mia turba mentale appare.:():
Yahoo verso l'IoT è una mossa "scontata" e banale: ma se volesse mettersi di mezzo tra Cisco, IBM, Google ed Apple, avrebbe in mano la possibilità (e le risorse) di dettare lo standard che, in futuro, chiameremo 5G (per altre info, quarto link in calce). E sopratutto, ha il potenziale per farlo.
Sarebbe un ottima occasione per rivedere la mission aziendale, quindi cedere sul terreno della search competition, e precedere il mondo intero per la search thing optimization.
Con l'IP6 abbiamo risolto (o quasi) il problema d'indirizzamento. Ma la vera difficoltà, è riuscire a dare una struttura virtuale gestibile, o +/- rappresentativa della contro parte reale, di tutti i nodi presenti nella rete.
Se pensiamo che un "nodo" non è più solamente uno switch/router/hub, ma diventa un android wear, uno smart watch, più smartphone e tablet in una sola stanza, beacon (geolocalizzazione indoor), la cosa si complica davvero. Perchè la struttura reale è dinamica e la sua rappresentazione virtuale deve aggiornarsi in tempi utili.
Quindi, per concludere la mia turba psichedelica,Yahoo può cambiare e competere realmente. Ma lo sarà per quale tipo di mercato? Si lancerà nell'IoT, oppure andrà oltre?