Volevo sapere se per fare un atto dichiarativo di impresa familiare è necessario rivolgersi al notaio (pagando onorari, imposta di registro, ecc.) oppure se è possibile preparare direttamente la scrittura privata e fare solo l'autentica delle firme presso il notaio. Se fosse possibile, provvedendo direttamente anche alla registrazione, almeno si risparmierebbero gli onorari richiesti dal professionista per la redazione dell'atto. Grazie.

Lavanderia ( ditta individuale ) iscritta all'Albo Artigiani, vorrebbe vendere ai clienti beni accessori all'esecuzione della prestazione del servizio (smacchiatori, deodoranti, o altri prodotti per la cura e l?igiene dei capi d'abbigliamento) e non sembrerebbe obbligatoria alcuna comunicazione d'inizio attività al Comune né variazioni Iva, Inps, Inail e Registro Imprese.
Nel caso, invece, la vendita dei beni accessori fosse slegata dalle prestazioni di servizi fornite al cliente ( cliente che acquista solo beni accessori ), scatterebbero gli obblighi di comunicazione e variazioni al Comune/Iva/Inps/Inail/Registro Imprese?
Grazie.
Saluti.

Una lottizzazione artigianale (fra soggetti privati-artigiani e Ente Pubblico-Comune) con termine di scadenza di 20 anni non è stata mai ultimata (sono trascorsi 30 anni). Il Tribunale ha stabilito che le aree a servizio della lottizzazione (verde pubblico, strade, ecc.) sono ancora di proprietà dei singoli lottizzanti. Gli immobili realizzati nelle aree (laboratori artigianali, abitazioni, ecc.) e già utilizzati si considerano regolari? La decadenza della lottizzazione è automatica poiché scaduta oppure deve essere dichiarata con un atto specifico da un Ente preposto? Grazie

sharky, ritengo che l'attività indicata ( non abituale e non continuativa ) possa avere le caratteristiche per essere inquadrata come occasionale per cui potresti esercitarla tranquillamente senza rischiare nulla. Unico parametro da tenere sotto controllo è la somma di tutti i compensi percepiti che non può essere superiore a 5.000 euro netti in uno stesso anno solare.

GPP1, non esiste una norma che regolamenta i dati da inserire nel timbro aziendale e ciò vale anche per bigliettini da visita e la carta intestata. Detto ciò, nel caso di ditta individuale è consigliabile indicare almeno nome e cognome del titolare, la sede dell'attività, Codice Fiscale e Partita Iva. Per quanto concerne altri dati puoi sbizzarrirti come vuoi ( numeri di telefono, cellulare, email, email-pec, sito Internet, ecc.).

Tipo, esistono diverse applicazioni software che permettono di attivare un "captive portal", una pagina web che viene visualizzata ad ogni tentativo di connessione alla rete WiFi e permette di regolarne gli accessi.

LorenzoRoma, non credo ci siano obblighi particolari per i quali si è costretti a offrire la propria consulenza ma come già indicato da hub sarebbe preferibile dare indicazioni sulla tipologia di servizi e magari anche sulla clientela a cui sono indirizzati

Provatoo, la scelta dipende dalla tipologia di servizi offerti; se trattasi, ad esempio, di realizzazione di pagine o siti web, concordo per l'inquadramento come artigiano, diversamente, se si forniscono consulenze di carattere tecnico-informatico, propenderei per l'attività autonoma.

marco30, se l'attività si configura come commercio elettronico sarà complicato trovare un inquadramento come attività professionale. Si potrebbe analizzare la possibilità di considerare come occasionale ( fino a 5.000 Euro ) la vendita on line ma ritengo sia molto rischioso dimostrarne l'occasionalità della prestazione. Chiedi consiglio al tuo Consulente di fiducia che potrà valutare meglio la situazione.

angelasss, il contratto può essere annullato ma bisogna fare attenzione a eventuali penali o termini concordati per il recesso (anticipato).

Amici del Forum, vorrei sapere se è possibile installare due versioni di LibreOffice ( la ver. 4.0.6_Win e l'ultima 5.0.1 ); in un applicativo che vorrei utilizzare è presente una funzione essenziale non compatibile con le versioni successive alla 4.0.6.
Grazie.
Saluti

Andrea matadero, le tue valutazioni mi sembrano corrette.
Le attività sono escluse dal codice 68.32 poiché sono classificate in uno specifico codice: 81.10.00 - Servizi integrati di gestione agli edifici.

Ciao matadero, quando si scelgono due o più codici Ateco, ad esempio uno che ti inquadri come libero professionista e l'altro riconducibile ad attività d'impresa, devi solo decidere quale dei due ( o più) rappresenta l'attività prevalente e automaticamente l'altro ( gli altri ) individueranno le attività secondarie. E' sottinteso che l'attività prevalente all'inizio può cambiare nel tempo anche in funzione dei risultati. Le attività avranno contabilità separate e nella dichiarazione i rispettivi quadri.

ingantonio1979, la partita Iva è unica ma può "contenere" più attività anche molto diverse fra loro che si distinguono con i codici Ateco stabiliti dall'Agenzia Entrate. L'attività di docenza per corsi di formazione probabilmente sarà regolata da un rapporto con un ente o organizzazione di categoria per cui dovrai riferirti a tale accordo anche ai fini dell'inquadramento previdenziale.

matadero, dalla descrizione dell'attività che vorresti svolgere, il codice 70.22.09 sembra essere quello più appropriato e non credo ci siano impedimenti a fare consulenze anche a soggetti privati. Potresti aggiungere anche altri codici di attività secondarie rispetto a quella prevalente indicata, per esempio il cod. 79.90.19-"Altri servizi di prenotazione e altre attività di assistenza turistica non svolte dalle agenzie di viaggio nca". Per quanto concerne l'ultima domanda, certo è difficile in un Forum analizzare tutti gli aspetti più importanti al fine d'inquadrare correttamente l'attività da intraprendere per cui ti consiglio di rivolgerti direttamente ad un consulente fiscale di tua fiducia. Vorrei anche segnalarti che la tua stessa attività spesso viene svolta anche da associazioni culturali ma bisogna prestare attenzione a non sfociare nei campi delle attività "protette" e cioè riservate a iscritti in albi / ruoli.

giulioook, nella guida (ed. aprile 2015 ) dell'Agenzia Entrate "Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali", a pag. 15 sono indicati i casi in cui si può perdere la detrazione e fra questi, quello che si potrebbe riferire al tuo caso è: <*le opere edilizie eseguite non rispettano le norme urbanistiche ed edilizie>. *Dalla tua domanda mi pare di capire che i lavori che hai eseguito sono conformi alle norme urbanistiche ed edilizie, per tanto non credo ci siano rischi per le detrazioni.

Guadagnaeuro, grazie della risposta ma la mia domanda era formulata male poiché non ho chiarito che non si riferiva al diritto annuale 2014 che, come giustamente hai indicato, deve essere inserito come costo fra i componenti negativi di reddito, ma al diritto annuale 2015 che in alcuni software dichiarativi va indicato e confluisce nel mod. F24 insieme a saldo e acconti mentre, nel software dell'Agenzia Entrate UnicOnLine Pf 2015, non siamo riesciti a capire se e dove si inserisce tale importo. Grazie mille

Nel tuo caso, più che riferimenti normativi, dovresti provare a parlare diplomaticamente d'intervento legale per il recupero dei tuoi compensi con aggravio di spese a loro carico.

Se i compensi spettanti all'Avvocato ( o ai due Avvocati ) sono stati liquidati dal Giudice nella sentenza, consiglierei di emettere la relativa parcella rispettando il dispositivo. La soluzione prospettata da ste295 non credo sia comunque contestabile dall'Agenzia delle Entrate.

Contribuente nel regime agevolato compila la propria dichiarazione con il software dell'Agenzia Entrate UnicOnLine Pf 2015 e vorrebbe sapere se e dove si inserisce il diritto annuale dovuto alla Camera di Commercio.
Grazie e buon lavoro.