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    lucasasu

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    Post creati da lucasasu

    • RE: Amministratore Srl unipersonale e lavoratore senza compenso - Doppia contribuzione?

      Vi ringrazio per la conferma 🙂

      @micropedia said:

      Ciao io l'ho fatto due anni fa. Dipende dal volume d'affari. Se superiore ai 40000 euro annui ti conviene altrimenti no.
      Esatto. Secondo i miei calcoli a partire da circa 35.000 euro la tassazione della ditta individuale e della Srl si eguagliano. Come punto di partenza mi sono dato proprio i 40.000.

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      lucasasu
    • RE: INTRA, NON-INTRA, o MOSS ?

      @ascariello said:

      Se il soggetto passivo italiano non è iscritto al VIES il fornitore tedesco è tenuto ad applicare Iva con aliquota tedesca. L'Iva tedesca non sarà detraibile ma aumenta il costo del bene/servizio.
      Il regime MOSS è facoltativo e non obbligatorio.
      Saluti
      Ciao,

      Credo che su questo punto ci sia un errore. Per esperienza personale tutte le aziende che conosco e che aderiscono al MOSS applicano le tasse del paese del cliente finale. Cito testualmente dal sito dell'agenzia delle entrate inglese:

      From 1 January 2015 the place of supply of cross-border digital services is the place where the consumer of that service is normally resident.
      Questo invece è dal sito della Commissione Europea:

      Must charge VAT in the EU country where the customer belongs (not where the business is based).ExampleA Polish customer downloading an App on his mobile phone from a Finnish supplier. The Finnish company must charge the customer Polish VAT.
      Ma potrei citare anche quello italiano, tedesco, sloveno ecc. Dicono tutti la stessa cosa. In fin dei conti è proprio questa la ragione per la quale hanno creato il MOSS ossia per far pagare le tasse in base al paese di provenienza del cliente ed evitare concorrenza sleale ed in parte il mancato pagamento delle tasse. Lo hanno fatto per contrastare aziende come Google, Amazon, Apple che hanno tutte la sede in Irlanda o Lussemburgo anche se la maggior parte dei propri dipendenti, stabilimenti produttivi e soprattutto clienti si trovano altrove. Con il MOSS ogni stato si riprende la propria fetta di torta alla faccia del paradiso fiscale di turno ed è quindi necessario che l'aliquota da applicare sia quella in vigore nel paese di residenza del cliente finale. In altre parole il cliente polacco paga le tasse polacche, quello italiano l'IVA italiana, il francese la TVA e via discorrendo.

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      lucasasu
    • RE: sito web realizzato gratuitamente denuncia

      Il dominio è di chi se lo è intestato. Al NIC non frega nulla delle beghe dei singoli individui ed in più non c'è nemmeno un contratto vincolante tra voi. Infine vorrei soffermarmi sul diffuso malcostume di intestarsi i domini per conto di terzi. Basta! Il dominio deve essere intestato all'effettivo titolare e non allo sviluppatore, l'amico o il «cuggggino». Non è un caso che per ogni dominio ci siano il registrante, il contatto amministrativo e quello tecnico. Usateli cacchio 😄

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
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      lucasasu
    • Amministratore Srl unipersonale e lavoratore senza compenso - Doppia contribuzione?

      Ciao,

      È da settimane che sono conteso tra la possibilità di rimanere una ditta individuale o diventare una Srl. Mi sono fatto una cultura, ne ho parlato lungamente con il commercialista ma una cosa assolutamente determinate non mi è affatto chiara. Se optassi per una Srl unipersonale, sarei sia amministratore unico che lavoratore. Preciso che non ho altre attività, che non percepirei alcun compenso e che ho intenzione di limitarmi a prelevare di anno in anno il dividendo.

      Ciò premesso, è ovvio che devo iscrivermi all'INPS ma non mi è chiaro prima di tutto se posso lavorare (svolgerò un'attività tecnico/operativa al pari di altri dipendenti). Se posso, posso evitare la doppia contribuzione dal momento che non percepisco compensi nè come amministratore nè come lavoratore?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
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      lucasasu
    • RE: INTRA, NON-INTRA, o MOSS ?

      A prescindere dal fatto che il cliente abbia una partita IVA, non essendo iscritto al VIES devi trattarlo alla stregua di un privato pertanto devi farrurargli l'IVA italiana al 22% perchè deve pagare le tasse del suo paese. Analogamente se la stessa cosa si verificasse con un francese, a questo dovrai fatturare l'IVA francese ovvero la TVA al 20% e così via per tutti i paesi europei.

      postato in Consulenza Fiscale
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      lucasasu
    • RE: Codice Ateco, compatibilità

      Ciao,

      Provo a darti una mano che giusto qualche settimana fa ne parlavo con il commercialista. Il 58.2 (edizioni di software) significa che sviluppi software per poi venderlo. Il 62.01.00 invece riguarda lo sviluppo di software non destinati alla vendita.

      postato in Consulenza Fiscale
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      lucasasu
    • Assunzione con p.i.

      Ciao

      Ho già posto la questione a 2 diversi commercialisti e che prima ancora di chiedere lumi agli esperti mi sono informato. Vado al sodo esponendovi il punto di vista del buono, il brutto e il cattivo nel nuovo film di Sergio Leone «Il dipendente, il commercialista e l'imprenditore» 😛

      Il dipendente...
      Sono una ditta individuale e devo assumere un dipendente che potrebbe/vorrebbe restare autonomo aprendosi la p.i.

      Il commercialista...
      I commercialisti che ho sentito, nonostante la mia riluttanza, mi esortano a fargli aprire la p.i. perchè «conviene a me» e «conviene a loro» che mi tengono la contabilità.

      L'imprenditore...
      Ho l'enorme sospetto che questo rapporto di lavoro così improntato sia configurabile come una falsa p.i. benché tutti i commercialisti si siano affannati a smentirmi senza però mai essere riusciti a convincermi del contrario. Io voglio fare la cosa legalmente corretta.

      Ora che è chiaro il punto di vista di tutte le parti in causa, analizziamo la questione:

      • Il dipendente molto probabilmente percepirà più dell'80% del reddito solo da me
      • Il dipendente lavorerà sicuramente per più di 8 mesi l'anno per me
      • Il dipendente disporrebbe, per questioni di praticità, di una postazione fissa di lavoro presso la mia sede che utilizzerebbe anche per svolgere lavori per conto di altre persone. È a tutti gli effetti un comodato d'uso gratuito

      Secondo la normativa vigente e sempre che non mi sbagli, è sufficiente che due delle condizioni sopra indicate siano vere per far scattare la presunzione della falsa p.i. e nel mio caso specifico potrei incorrere in questo rischio. Laddove si palesasse, posso dimostrare di essere dalla parte della ragione soddisfando almeno 1 o 2 (non è chiaro) dei 3 requisiti sotto indicati:

      • Il dipendente deve avere un reddito superiore a circa 19.000 euro. Nel mio caso è decisamente sotto
      • Il dipendente svolge un'attività professionale qualificata che richiede iscrizione all'albo, ordine professionale (...) non è il mio caso
      • Il dipendente ha competenze teoriche di grado elevato (affermativo ma non dimostrabile perchè non ha "un pezzo di carta") o svolgere il lavoro autonomo da 10 anni (falso)

      Dal mio punto di vista non si scappa. Col tempo questo rapporto di lavoro potrebbe diventare una falsa p.i. ma i commercialisti mi hanno detto che non è il mio caso perchè il dipendente sarebbe inquadrato come venditore porta a porta perchè di fatto gli "giro" i miei clienti anche se la prestazione avviene prevalentemente via computer.

      Dove sta la verità?

      postato in Consulenza Fiscale
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      lucasasu