@"lupomannaro" said:
evidentemente si: guarda Beppe Grillo
Non so, mi pare stia continuando a fare cio' che ha sempre fatto, spettacoli fondati su accuse e battute a mondo dell'economia, politica, tecnologia, Chiesa. Per fare politica dovrebbe confrontarsi democraticamente con gli altri a mio modo di vedere.
@"w.style" said:
io penso che ormai tutto è politica.. quindi anche un blog può esserlo.. ma da fare politica a risolvere i problemi a mio avviso ne passa di acqua sotto i ponti
Bisogna anche vedere quali problemi. Tuttavia non tutto e' politica, si, tutti fanno politica nel senso che ne discutono e la criticano. Ma la politica e' amministrare lo Stato. Un Blog e' davvero capace di organizzare persone in grado di amministrare la cosa pubblica? Secondo me no.
@"lorenzo-74" said:
se soprattutto Beppe Grillo ci mettesse la faccia candidandosi alle elezioni
Se lo facesse sarebbe un ipocrita, visto che vuole i condannati in via definitiva fuori dal Parlamento.
@"pikadilly" said:
Per anni libri e giornali hanno visto le cose a modo di chi li scriveva...adesso con questa cosa dei blog e dei siti ci sono molti più punti di vista. In internet c'è libertà di parola......ancora.
Non ne sono convinto per quanto riguarda i blog. Si, chiunque puo' aprire un blog, scriverci quello che gli pare, ma se non ha denaro o fama non riesce a farlo emergere e diventare un grosso blog (eccezioni a parte, ma per questi argomenti non ho ancora visto eccezioni). Se anziche' Beppe Grillo, quel suo blog lo avesse scritto Beppe Grallo :D, uno sconosciuto sessantenne, siete convinti avrebbe avuto lo stesso successo?
Chiunque puo' scrivere quello che vuole nel suo blog, come chiunque puo' prendere un foglio di carta, scriverci quello che vuole, fotocopiarlo e andare in piazza a distribuirlo gratis, il risultato sara' lo stesso che se avesse aperto un blog.
Per la liberta' di parola all'interno dei blog altrui sono ancora piu' critico. In un grosso blog, di un personaggio cosi' carismatico, cosi' assolutista nelle sue opinioni come Beppe Grillo, si forma un feeling con i suoi lettori piu' assidui, che sono anche i suoi commentatori piu' assidui, usano il blog come una chat, botta e risposta, sempre a favore di co' che dice il loro beniamino (ultimamente qualcuno che si era fatta un'idea di Grillo come antipolitico e' un po' andato contro per la proposta di Grillo sui bollini alle liste comunali, ma su questo ci sarebbe da aprire un altro 3d, per l'aspettativa che il lettore si crea sullo scrittore, e la delusione che si ha quando dalla virtualita' dello scritto e del progettato si passa alla realta' del vissuto e dell'azione).
In questa situazione di affiatamento e pressoche' occupazione del blog degli ammiratori, non credo ci sia spazio per pareri difformi. Cio' che puo' scatenare un blog forse sono le forti reazioni, come quella di Mauro Mazza nell'editoriale del Tg2 (notate tuttavia che finche' era tutto solo sul blog non se ne parlava al di fuori di internet):
Pero' oltre alle reazioni scritte e parlate, non ci sono atti volti ad accontentarli (ne' a lui ne' a chi e' sceso in piazza), insomma, non ci sono reazioni concrete.
Anche la proposta di legge popolare, e' irrealizzabile, non sono state fatte proposte concretamente realizzabili (forse quella delle liste bloccate, ma c'e' gia' stata la raccolta firma del referendum promosso da Segni che lo chiedeva in modo piu' serio).
Puo' nascere un blog dalla politica (alcuni politici hanno un loro blog), ma forse non puo' nascere la politica da un blog.