@robertosantoli di solito con la dicitura "domini ospitabili" ci si riferisce al numero massimo di domini configurabili come virtual host indipendenti. Quindi quello base più un certo numero di domini aggiuntivi, ciascuno assegnato ad una sottocartella che diventa l'equivalente della sua "public html". Per fare questo vengono sfruttate funzioni apposite dei pannelli di controllo, ad es. in Cpanel questa funzione si chiama "Addon domain".

Ovviamente occorre tenere a mente che le risorse dell'account vengono condivise tra tutti i domini ospitati al suo interno, quindi è bene non esagerare né in numero, né in traffico ed esigenze di risorse. E' una soluzione che può andar bene per piccoli siti web poco trafficati e appartenenti tutti a una stessa persona.

Discorso del tutto diverso sui piani per Rivenditori, dove ci si riferisce ad account ospitabili, quindi ognuno totalmente indipendente dall'altro e con un suo pannello di controllo.

Le soluzioni di Hosting condiviso, come le giri le giri, devono per forza sottostare ad alcuni limiti e compromessi per poter essere sostenibili a lungo termine e generare utili per il Provider. Parlo naturalmente come parte in causa

Dove trovi sia spazio che traffico illimitati o enormemente alti, sei dinnanzi al cosiddetto "overselling": inevitabile che ci sia qualche altro tipo di limitazione più "nascosto", come può essere ad esempio un limite relativamente basso di Inodes (files e cartelle) oppure qualche formula nei termini e condizioni sull'utilizzo delle risorse che permetta al Provider di limitare l'uso eccessivo di storage, banda e/o risorse da parte di un solo Cliente. Ciò ha una precisa ragione di marketing: è più facile vendere un'offerta "tutto illimitato" e mascherare quali sono i reali limiti tra le pieghe degli Inodes o delle risorse di sistema assegnate, piuttosto che dichiararli alla luce del sole e risultare meno competitivi. Altri invece preferiscono assegnare risorse ben definite ma con limiti più alti di Inodes e termini di utilizzo più trasparenti.

Se ne deduce che, come ti è stato correttamente suggerito, quando le esigenze crescono assieme ad un sito web, inevitabilmente deve aumentare anche il budget per una soluzione di Hosting via via più adeguata: Hosting condiviso di gamma alta, VPS/Cloud, Server dedicati ecc.

Parlando di una configurazione "standard" a singolo server e ipotizzando che i DNS siano esterni e quindi non ospitati sulla stessa macchina (es: quelli di Cloudflare), la cosa migliore che tu possa fare è mantenere il TTL dei record principali basso (3600 o meno).
In questo modo, se anche il server avesse un grosso problema non ovviabile in tempi ragionevoli, potresti cambiare il puntamento nella zona DNS ed essere online col dominio su un altro server ed altro IP entro 1h (o meno). Per quanto riguarda il backup e il ripristino, esistono varie soluzioni che puoi concordare col tuo fornitore di hosting. Alcune richiedono tempi di ripristino un po' più lunghi di altre per eseguire i restore, e la tempistica dipende ovviamente dalle dimensioni dei backup.

Quando invece c'è un budget e la necessità di farlo, esistono soluzioni cosiddette in "high availability" basate su Cloud o cluster di più server magari geograficamente distribuiti... diciamo che non c'è limite di spesa ovviamente la complessità va di pari passo.

pippo.com. A IP-PRINCIPALE
[...]
pluto.pippo.com. A IP-ESTERNO

nessun problema, si fa abitualmente ovviamente sull' IP esterno dovrà esserci configurato un virtualhost che risponde per quel dominio di terzo livello

Ciao,
è probabile che si riferissero al livello di protezione, che in Cloudflare imposti alla voce "Security level". Un livello intermedio va più che bene.

Il problema potrebbe più facilmente dipendere dalle impostazioni di caching di Cloudflare, quindi come prima cosa ti consiglio di impostare in Development mode ON (Cloudflare > dominio > caching) e controllare che il modulo traduzioni funzioni correttamente. Una volta appurato questo, è solo questione di come impostare il caching o eventualmente aggiungere qualche regola che escluda l'intervento di Cloudflare su determinati URL, tramite le Page rules

@recapiti ha detto in Consiglio per Hosting o server dedicato:

In questi giorni stiamo cercando lo sviluppatore che ci sviluppi il progetto

In tal caso chi vi realizzerà il software sarà sicuramente in grado anche di fare una stima dei requisiti di sistema necessari a far girare il tutto e dell'impatto sulle risorse, dopodichè potrete dimensionare meglio la soluzione di hosting più adatta

@recapiti
Nel progetto che hai citato lo spazio su disco non dovrebbe essere un fattore critico (visto che parli di qualche foto e un po' di dati per ciascun utente), mentre potrebbe esserlo quello dell'impatto sulle risorse di sistema, che in una soluzione di hosting condiviso sono sempre limitate - più o meno esplicitamente.

Dovresti valutare la scelta in base al software su cui baserai questo progetto (che non hai indicato) e ponendoti domande come: in quanto tempo stimi di raggiungere i 7/8 mila utenti? Quanti di questi potrebbero essere attivi con frequenza giornaliera? Quanti potrebbero essere gli utenti contemporanei durante i picchi di traffico? Il software che utilizzi che requisiti ha e che ottimizzazioni verranno adottate? (caching, ecc.)

Se queste risposte non sono neanche stimabili a grandi linee, un VPS (amministrato?) di fascia medio-bassa e facilmente scalabile verso l'alto potrebbe essere un buon punto di partenza. Un investimento comunque ancora contenuto, ma che ti ripaga in termini di flessibilità e piu margini di crescita rispetto ad un qualsiasi piano hosting condiviso.

Dipende dall' hosting provider che scegli e, in alcuni casi, anche dal tipo di pannello di controllo che attualmente utilizzi.

La cosa migliore migliore è controllare se il provider che hai scelto come nuovo fornitore include questo servizio di migrazione dei dati (sito web, database, email ecc) nel piano hosting che scegli, e quali sono le eventuali condizioni o limitazioni di compatibilità della migrazione.