Ciao Katiarosa, benvenuta nel Forum GT!
Allora, secondo Wikipedia l'amore è:
un sentimento intenso e profondo, di affetto, simpatia ed adesione, rivolto verso una persona, un animale, un oggetto, o verso un concetto, un ideale.
Tuttavia, secondo me, questa definizione potrebbe andare anche bene per un'amicizia molto profonda, o per quello che si prova verso una persona che si stima molto...
Mettendo la questione sul piano scientifico:
L?amore sarà pure una faccenda romantica, per molti, ma per la scienza si tratta di pura chimica. Lo dimostrano gli ormoni coinvolti che reagiscono agli stimoli sessuali e affettivi e determinano grado di attrazione e innamoramento.
(Fonte)
Ed è qui che iniziano le prime discussioni. Quando una persona è innamorata, generalmente rifiuta le spiegazioni scientifiche semplicemente perché quello che prova gli/li sembra troppo grande, importante o "divino" per poter essere spiegato tramite formule e numeri, oppure semplicemente perché non vuole definire il "processo dell'amore", timoroso/a che questo possa ridurre l'entità delle emozioni che prova.
Non voglio addentrarmi troppo nelle definizioni scientifiche o filosofiche dell'amore, visto che non ho ne l'esperienza ne le conoscenze necessarie a farlo in modo appropriato, ma per darti una definizione generale:
L'Amore (non affettivo ma romantico) provato nei confronti di una persona che ci induce a cercare la sua attenzione ed approvazione ricompensando i successi in questo con sensazioni piacevoli ed i fallimenti con profonde frustazioni, depressioni ed altri sentimenti negativi (malinconia, tristezza...).
Riguardo alla seconda parte: "Quanti di voi amano veramente."
Come si fa a sapere se si ama "veramente", quando non si ha una "scala di valori" a cui fare riferimento? Un bambino di otto anni che riceve il primo bacio sulla guancia penserà di avere trovato l'amore, per poi ricredirsi a sedici quando si "mette con una" ufficialmente, a diciotto quando avrà la sua prima "fiancé" ed infine a venti/trenta quando si sposerà con "l'amore della sua vita". Ma cosa ci dice che non potrà ricredirsi ancora una volta, trovando qualcosa di ancora più "grande"?
Una domanda sorge spontanea: Visto che è impossibile determinare se qualcuno ama "veramente" (sia che siamo noi stessi o qualcun'altro), è davvero necessario trovare il "vero amore" per essere felici? Il "bambino" che ho descritto nel paragrafo soprastante non è forse altrettanto felice (in proporzione alla sua età) in ognuno degli "stadi"?
Aggiungo la risposta all'ultima parte della tua domanda che mi era sfuggita. Chiedi se abituarsi all'amore è giusto? Non tendiamo, inteso come società, ad abituarci a qualsiasi cosa ci faccia stare bene, inteso come accettarla immediatamente e senza alcuno sforzo, incluso quindi l'amore? Chiedere se è giusto abituarci all'amore è un po' come chiedere se è giusto abituarci a volere sentirci bene... la maggioranza dei nostri sforzi non sono forse dedicati proprio a questo?
Free will is an illusion. People always choose the perceived path of greatest pleasure.
Il libero arbitrio è un'illusione. Le persone sceglieranno sempre il sentiero che percepiscono portare al piacere più grande.