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    Post creati da iol

    • RE: Apertura P. iva e contribuenti minimi

      @Marc77 said:

      Io, in una situazione simile, ho semplicemente rettificato la dichiarazione di inzio attività recandomi all'ufficio dell'Ag. delle Entrate.

      Siamo all'ennesimo caso di Pubblica Amministrazione che non funziona.
      Il mio amico è andato alla sede territoriale dell'Agenzia delle Entrate per rettificare la dichiarazione, con tanto di circolare n.7/2008 alla mano (dove proprio l'AdE risponde ad un quesito sul tema).
      L'addetto prima ha sbuffato, poi è caduto dalle nuvole, poi ha dichiarato di non essere a conoscenza della circolare, ed infine ha affermato che il loro software è buggato e quindi non permette modifiche.
      Soluzione? Scrivere una lettera, farsela protocollare dall'AdE, ed esibirla in caso di controlli o accertamenti.
      Siamo alle comiche.
      Comunque per dirimere il dubbio che mi ero posto:

      1. si deve fare la rettifica presso l'AdE entro 30 gg dalla dichiarazione
      2. si può operare per comportamenti concludenti, ma si rischia una sanzione in caso di accertamento (500.000 lire ridotta ad un quinto se si paga entro 30 gg - non so se abbiano aggiornato i valori in euro).
      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • Apertura P. iva e contribuenti minimi

      Salve a tutti.
      Un mio amico ha aperto qualche giorno fa una partita iva (su consiglio del commercialista) in regime iva semplificato.
      Ora si è pentito e vorrebbe passare ai minimi.
      Ovviamente non ha emesso nessuna fattura, a dir la verità non ha fatto proprio nulla a parte presentare la dichiarazione di inizio attività.
      In questo caso può già cominciare a comportarsi come un contribuente minimo (quindi con una scelta del regime per fatti concludenti) oppure è necessario chiudere quella posizione iva ed aprirne una nuova barrando la relativa casella? oppure che fare?
      grazie per le risposte.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Da ditta individuale a libero professionista con la stessa partita iva.

      Le Casse professionali, che io sappia, hanno tutte i minimali.
      La Gestione separata INPS no.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Da ditta individuale a libero professionista con la stessa partita iva.

      La partita IVA rimane la stessa.
      Sulla ragione sociale ci andrei cauto.
      Prima di tutto la ragione sociale è un concetto che riguarda le imprese svolte in forma societaria (per esempio S.n.c all'art 2292 Cod. Civ.).
      Tu ti riferisci alla ditta, ex art. 2563 Cod. Civ., ed è un concetto strettamente connesso all'imprenditore ed all'azienda.
      Vista la totale personalizzazione tra il professionista e la sua attività (non ha un'azienda nè un'organizzazione se non minima), devi essere immediatamente riconoscibile.
      Quindi ad esempio è permesso individuarsi come "Studio Pinco Pallino, dottore commercialista e revisore contabile", ma già l'individuarsi come "Graphic Innovation di Pinco Pallino" richiama il concetto di ditta e non deporrebbe a tuo favore nel caso di contestazioni come abbiamo parlato prima.
      Questo secondo la mia modestissima opinione ovviamente 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc

      Figurati, non stavo battibeccando con te era solo una considerazione di carattere generale. Tutti sappiamo che il Fisco nella sua versione allargata Idra Dalle Mille Teste (fiscale-previdenziale-assistenziale-più balzelli vari) è una sanguisuga.
      Solo che in genere il dipendente è rassegnato e tende a non accorgersene ed a stare più o meno zitto, mentre il lavoratore autonomo dovendo pagare in prima persona tende a lamentarsi ad alta voce. Ma alla fine la cresta la fanno all'uno ed all'altro in egual misura 😉
      Il tuo conteggio è esatto.
      Mi rimane solo il dubbio se i contributi INPS (nel secondo anno) siano deducibili sia dal reddito fiscale che previdenziale. Sarò più preciso lunedì quando vado in studio.
      Si parla sempre di Regime dei Contribuenti Minimi (nato con la Finanziaria 2008).
      In semplificata c'è tutta la questione dell'IVA. Che seppur sia per te un'imposta neutra (è un'imposta indiretta sul consumo quindi per te non è nè un costo nè un ricavo) ha una serie di adempimenti che reputo una rottura di palle 🙂
      Quindi, a meno di esser masochisti, se si può meglio star tra i minimi.
      Un saluto.
      Maurizio.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Da ditta individuale a libero professionista con la stessa partita iva.

      Esistono figure ibride, che possono configurarsi sia come liberi professionisti che come imprenditori. Per discriminare, bisogna attentamente valutare l'attività che si esercita.
      Un esempio? Il fotografo.
      La linea di massima è che chi commercia è imprenditore, chi svolge un'attività intellettuale (con minima o nulla organizzazione) è professionista.
      Se io faccio foto artistiche e poi vendo le mie foto, penso sia pacifico l'inquadramento come professionista; l'attività di vendita è marginale, e viene attratta nella sfera professionale.
      Se invece io sforno fototessere, l'aspetto creativo ed artistico è quasi nullo. Prevale la vendita di fototessere, quindi sono un imprenditore.
      Spero d'esser stato chiaro.
      Quindi si deve considerare bene che attività svolgi.
      Il tuo passaggio da ditta a professionista, se al Fisco bene o male potrebbe anche non importare , potrebbe invece insospettire l'INPS che pretende da te una determinata gestione con tanto di minimale anzichè la Gestione Separata.
      Quindi sei liberissimo di fare cambio ma devi esserne ben convinto perchè in caso di controlli dell'INPS dovrai giustificare questa scelta.
      Ciao!

      PS: mi ha fatto sorridere la definizione di "commercialista anzianotto" 😉

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Caso particolare: Isola di Man e Iva

      1 - Il vantaggio di fatturare ad una società italiana può essere (se si vuol considerare tale) quello di avere la trattenuta del 20% a titolo d'acconto IRPEF. Cosa che fatturando all'estero non avresti (avvalendosi della convenzione ITA-UK). Ma in fondo chi se ne frega 🙂 Vuol dire che versi interamente le imposte a giugno. La rottura sono magari gli acconti pieni visto che non hai subito alcuna ritenuta alla fonte.
      2 - Puoi dedurre tutte le spese inerenti l'attività che svolgi. Per alcune di queste si deve fare attenzione a delle regole particolari.
      3 - L'IRPEF è a scaglioni.

      Tieni presente che l'Isola di Man non fa parte del Regno Unito, e neppure dell'Unione Europea. E' un'isola autonoma direttamente sotto la dipendenza della monarchia inglese.
      Attenzione a non affidarti ad un commercialista incapace o poco attento, è un caso molto particolare che va studiato a fondo. Per esempio sotto il profilo IVA (credo tu non possa accedere al regime dei minimi effettuando esportazione), e bisogna leggersi bene cosa prevede la convenzione ITA-UK contro la doppia imposizione al riguardo.
      Se eventualmente sei interessato ad un commercialista online, se ti fa piacere puoi mandarmi un messaggio privato.
      Un saluto,
      Maurizio.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: iscritti ad albi

      No.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc

      Beh meno del 45.72% perchè come detto i contributi INPS sono deducibili dal reddito...
      Però per il primo anno è proprio così.
      In ogni caso non è niente di scandaloso, anche la mia busta paga da lavoratore dipendente si alleggerisce non di poco dal passaggio da reddito lordo a reddito netto.
      Se ci mettiamo che al lavoratore dipendente le trattenute le fanno alla fonte senza possibilità di scampo, mentre il lavoratore autonomo arrotonda quasi sempre con po' di nero (accà nisciun'è fess...) il conto ritorna pari.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Programmi per gestione attività

      Che strano! Nessuno parla di Mexal Passepartout!
      Credevo fosse più diffuso...

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      I
      iol
    • RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc

      Sì. Tieni presente però che le imposte si pagano non a fine anno ma a giugno dell'anno dopo (quindi a giugno 2010 paghi per l'anno 2009), e che per te l'INPS è comunque un costo.
      Quindi per il primo anno è come dici tu.
      Per il secondo anno, anche quei 2.057 € rappresenteranno per te un costo.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Acconti d'imposta

      @marcoaroma said:

      Gli acconti d'imposta si pagano solo se il saldo imposta dell'anno prima è positivo.
      Riporto un estratto che ti dovrebbe chiarire le idee relativo al 2008, basta cercare su ricerca testuale su google per torovare il file.
      "Per stabilire se sia dovuto o meno l'acconto Irpef occorre controllare l'importo riportato nel rigo RN 30 del Modello Unico Persone Fisiche 2008. Se l?importo non supera ?. 51,65 (52 arr.) il contribuente non è tenuto al versamento dell?acconto. Se l'importo supera ?. 51,65 è dovuto l'acconto nella misura del 99% del suo ammontare."
      Tu dovresti capirci meglio.

      Hai ragione, ho parlato erroneamente di debito d'imposta quando dovevo dire saldo d'imposta (senza considerare gli acconti già versati).
      Ad ogni modo, a parte il lapsus, il mio esempio riportato è giusto.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc

      No, forse mi sono spiegato male.
      Significa che il professionista versa un contributo alla Gestione separata INPS pari al 25,72% del reddito (quindi se fatturi zero, paghi zero).
      Mentre la ditta individuale ha un'aliquota un po' inferiore, ma deve pagare almeno il minimale (quindi per esempio anche se fatturi zero, paghi 2.776,24 €).
      Ma stiamo parlando di contribuzione (che pagherai nel 2010 quindi), non di iscrizione (quella è gratuita).

      PS: Reddito = Ricavi (in genere il fatturato) - Costi (inerenti all'attività ovviamente)

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Detrazione del costo di iscrizione all'albo e quote associative

      @serdep said:

      Secondo me non vi è equivalenza.
      Nel regime dei minimi si va a risparmiare il 20% di imposta sostitutiva.
      Se si inserisce nel quadro RP, la deduzione andrà ad abbattere gli altri eventuali redditi posseduti, per i quali si applica un'aliquota marginale minima del 23%.

      Sì, hai ragione. Non ci avevo pensato.
      Ma allora perchè portare l'eccedenza nel quadro RP?
      Se metti i contributi come costo, quindi confinati in quel tipo di reddito, perchè farli "sconfinare" nel reddito complessivo che come giustamente dici ubbidisce alle regole dell'IRPEF a scaglioni?
      E' una tua interpretazione o hai letto qualcosa a riguardo?

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Acconti d'imposta

      NO.
      E mi spiego:
      Gli acconti (IRPEF) non si calcolano sull'imposta ma sul debito d'imposta.
      Quindi (esempio) se io ho un'imposta di 1000 e ritenute d'acconto per 800, il mio debito d'imposta sarà di 200 ed è su 200 che calcolo il 99% come acconto.
      Ecco perchè si è diffusa la falsa idea che i minimi non debbano pagare gli acconti IRPEF. In realtà tutte le regole IRPEF si applicano anche all'imposta sostitutiva.
      Ma siccome è probabile che gran parte del proprio fatturato subisca la ritenuta (a meno di lavorare solo con clienti privati), ed inoltre dal fatturato si devono ancora scomputare i costi (in sede di dichiarazione) è molto probabile che i contribuenti minimi finiscano in credito d'imposta e quindi non versino acconti.
      Da qui il fraintendimento che ai minimi non si applichino le regole degli acconti IRPEF.

      postato in Consulenza Fiscale
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      iol
    • RE: Iscrizione in Camera di Commercio

      In Camera di Commercio (--> Registro delle Imprese) si iscrivono solo le ditte individuali e le società, non i liberi professionisti.

      postato in Consulenza Fiscale
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      iol
    • RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc

      Per prima cosa se ne è parlato tantissimo, basterebbe una ricerchina sul forum. Comunque...
      Partendo dal presupposto che sarai un contribuente minimo (max 30.000 ? annui):

      **Libero Professionista
      **Apertura partita IVA (aggratis, anche online)
      Iscrizione alla Gestione Separata INPS (aggratis), sempre che tu non svolga un'attività protetta da un Albo Professionale con relativa Cassa di Previdenza.
      La Gestione INPS è pari al 25,72%.
      L'imposta sostitutiva dell'IRPEF è il 20%.

      **Ditta Individuale
      **Apertura partita IVA (aggratis)
      Iscrizione in Camera di commercio al Registro delle Imprese (mi pare sia sui 100 euro, se non erro).
      Iscrizione all'INPS gestione commercianti o artigiani. C'è un minimale da pagare.

      Artigiani
      aliquota: 20,00 % (minimale: ? 2.763,80)

      Commercianti
      aliquota: 20,09 % (minimale: ? 2.776,24)

      L'imposta sostitutiva dell'IRPEF è il 20%.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Detrazione del costo di iscrizione all'albo e quote associative

      @OEJ said:

      Discorso diverso per i contribuenti minimi aderenti al "forfettone", per i quali, per espressa previsione di legge, i contributi previdenziali sono deducibili dal reddito soggetto ad imposta sostitutiva, e solo l'eventuale eccedenza va nel Quadro RP.

      Questo è interessante. Se io decidessi invece di non inserire i contributi previdenziali come costo nel reddito soggetto ad imposta sostitutiva, ma direttamente nel quadro RP secondo te ci sarebbero problemi?
      Imho no, il risultato è equivalente però vorrei la conferma.

      postato in Consulenza Fiscale
      I
      iol
    • RE: Ritenuta d'acconto anche per le imprese individuali?

      Prendo dal Frizzera:
      **SOSTITUTI D'IMPOSTA: I soggetti indicati agli artt. 23 e 25, D.P.R. 600/1973 effettuano all'atto del pagamento o della maturazione di determinati compensi o proventi una trattenuta (detta ritenuta) sull'importo lordo spettante al percipiente che può essere:

      • a titolo d'acconto (su lavoratore autonomo abituale o occasionale, sui diritti d'autore, sugli sportivi professionisti)
      • a titolo d'imposta (su salari, stipendi, pensioni, indennità, collaborazioni, ecc.)**

      In soldoni, se sei un libero professionista (o lavoratore autonomo occasionale) subirai la ritenuta sempre che il cliente sia possessore di Partita IVA. Se invece fatturi a privati, non subirai alcuna ritenuta.
      Se sei ditta individuale (o altro tipo di impresa) non subirai ritenuta.
      Se sei un lavoratore dipendente (o assimilato, tipo un co.co.co.) invece subirai una ritenuta a titolo d'imposta (dalla busta paga).
      Quindi la questione della ritenuta non dipende dall'attività che svolgi, ma dal tuo inquadramento.
      Tutto chiaro?
      Credo dovresti assumermi come commercialista, e mandare a fare un giro la tua attuale commercialista... 🙂
      Ciao.
      Maurizio.

      postato in Consulenza Fiscale
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      iol
    • RE: Ritenuta d'acconto anche per le imprese individuali?

      Le imprese individuali non mettono in fattura la ritenuta d'acconto.

      postato in Consulenza Fiscale
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      iol