@Matty77 said:
- Qualcuno ha mai realizzato un vademecum su come aprire (passo per passo) un sito di prenotazioni online? sapete darmi qualche consiglio?
Ironizzando:
Passo 1: trova tanti soldi
Passo 2: trova una buona software house e pagala tanti soldi per farti un sistema di booking 2.0 all'avanguardia.
Passo 3: Cerca di convincere gli albergatori che il tuo sito venderà almeno quanto i 10 siti con i quali ancora lavora e più dei 150 che ha già abbandonato perchè non gli hanno mai portato niente.
Passo 4: dai tanti soldi a Google per Adwords
Seriamente: ma perchè tutti vogliono aprire un booking on-line in un momento in cui tutti quanti sono in crisi, uccisi dalla disintermediazione?
Sto parlando di siti "propri", dove si va a fare i contratti con gli alberghi in prima persona, e non di semplici affiliazioni dove si mette solo il proprio marchio diverso al sito di un altro, e parlo di business serio, con tutto il rispetto per chi ci vuole provare per tirare su qualche spicciolo.
Io ci ho campato per 10 anni, quando erano tempi di vacche grasse e si facevano bei soldoni, ma oggi ho dovuto affiancare cose nuove e alternative perchè il booking alberghiero verso il cliente finale non rende quasi più niente.
Gli unici che riescono ancora a reggere sono i 4 o 5 ormai consolidati a livello mondiale, perchè hanno una massa tale da attrarre ancora abbastanza traffico e rientrare degli enormi costi pubblicitari necessari, e soprattutto hanno ancora la fiducia degli albergatori, cosa affatto facile da conquistare oggi.
Senza fare nomi, un sito medio Italiano, che vende 25.000 hotels nel mondo per fare pari deve investire oltre 1 Mln di euro l'anno su Adwords, altrimenti non avrebbe la visibilità sufficiente, e credetemi, non c'è SEO al mondo che riesce a piazzare un sito fra i primi 10 per keywords come "hotel london" o "hotel new york", e soprattuto riuscire a mantenere la posizione per un tempo sufficiente da sostenere un business. Certo, con "hotel matera" è più facile, ma non ci si mangia.
Consiglio di fare un pò di test con Google Trends e Google Insights per valutare le differenze di traffico generate dalle varie keywords ed il traffico dei siti che si vogliono prendere come riferimento, così da rendersi conto di quanto bisogna investire per ottenere visibilità sui mercati e sulle keywords dove si vuole puntare.
Sicuramente limitarsi ad una area geografica ristretta può aiutare, ma allora fate il conto semplicissimo di quanti hotel volete mettere dentro, che percentuale di occupazione media hanno, quante camere vi daranno in vendita (se vendete il mare in agosto mettete zero, non illudetevi), e soprattutto quante pensate di riuscirne a vendere nei vari periodi (la stagionalità ti uccide se cerchi di vendere Rimini a Novembre).
Per quanto riguarda il software sorrido quando sento parlare di CMS OpenSource per gestire le prenotazioni. Oggi quasi tutti gli hotels 4-5 stelle e quasi il 50% dei tre stelle ubicati nelle grandi città non si sogna neanche di andare a caricare prezzi e camere a mano su un backoffice, usa solo strumenti automatizzati con interfacce XML verso i portali per aggiornarli in tempo reale. Se gli chiedi di aggiornare il tuo sistema a mano ti ridono in faccia, e se non riesci a gestire il closed to arrivals, il minimum stay, le cancellation policies diversificate per stagione, le offerte speciali prepagate non rimborsabili, non ti considerano neanche, visto che tutti gli altri lo fanno e gli permettono di seguire la loro politica commerciale.
Non voglio scoraggiare nessuno, voglio solo dirvi che questo business non è più la gallina dalle uova d'oro che era fino a 2-3 anni fa, soprattutto se si parte da zero, senza finanziamenti e senza una base tecnologica coi fiocchi.
Buona fortuna.