Il nostro consulente non é propenso alla distribuzione, secondo lui si potrebbe effettuare solo se si disponesse di liquidità sufficiente a pagare tutti i fornitori, le imposte e il trattamento di fine rapporto ai dipendenti dopo aver distribuito il capitale ai soci.
Non ho pero' trovato riferimenti normativi in tal senso.
ingbabs
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RE: Distribuzione riserva da conferimento
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RE: Distribuzione riserva da conferimento
Non siamo in trasparenza essenzialmente perché il mio socio ha sempre lavorato così (non in trasparenza) e io ho non ci ho nemmeno pensato....credo nei prossimi esercizi di continuare a lavorare così per poter generare utili da reinvestire in azienda e non avere la maggiore imposizione a livello personale, ma non sono sicuro, dovrei fare delle simulazioni.
Ho verifica il modello Unico SC 2015, questa "riserva da conferimento" é riportata nel rigo "RS131 - Riserve di capitale".
Ne deduco che la sua distribuzione non verrebbe tassata in capo ai soci. Chiaramente prima di distribuire questa riserva di capitale occorre distribuire le riserve di utili.In tal caso mi va bene lasciarla in azienda e magari distribuirla tra un po' di anni, se ne avrò la necessità. L'importante é non dover pagare con soldi "puliti" (i miei personali) una riserva che andrà tassata in futuro.
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RE: Distribuzione riserva da conferimento
Sì, sono al 50%, devo acquistare l' altra metà del socio uscente (che é una SRL) Per limitare la liquidità necessaria da parte mia per l' operazione vorrei distribuire la riserva da conferimento per diminuire il prezzo delle quote e per ricevere liquidità dalla azienda stessa, che é ben capitalizzata e riuscirebbe a sostenere la distribuzione senza indebitamento. Eventualmente potrei fare un prestito come socio se l' azienda restasse troppo spoglia.
Inoltre non vorrei acquistare con soldi già tassati (i miei personali) una riserva che invece é da tassare, benché se ho capito bene avrei un valore di carico maggiore per il futuro (ma conto di lavorare con questa SRL per molto molto tempo).Il timore é richiamare l' attenzione dell' AdE con questi movimenti, benché io li ritenga leciti.
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RE: Distribuzione riserva da conferimento
Chiarissimo, quindi in caso di distribuzione di riserva da conferimento a persona fisica ---> tassazione del 49,72% in dichiarazione.
...adesso devo convincere il mio consulente che é restio ad effettuare la distribuzione, teme accertamenti (i valori di perizia del 2010 erano assolutamente corretti)....
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Distribuzione riserva da conferimento
Buongiorno a tutti,
ho letto in lungo e in largo ma non sono riuscito a capire quanto segue.Una SRL ha in bilancio una "riserva da conferimento", originata a seguito di una operazione di conferimento dalla quale é nata la società stessa nel 2010. E' stata pagata un' imposta di rivalutazione del 12% nel 2011.
Il bilancio recita:
"In applicazione dell' art. 176 comma 2 ter del Tuir la società conferitaria ha optato per l' applicazione di una imposta sostitutiva dell' Ires e dell' Irap con l' aliquota del 12% sui maggiori valori (...)"In caso di DISTRIBUZIONE di tale riserva ai soci (in questo caso 50% una SRL, 50% una persona fisica), come devono essere tassati?
Ho trovato questi due riferimenti:
*"una sua eventuale successiva (ri)attribuzione al socio non soggiace al relativo
meccanismo di esclusione da imposizione (per il 95%) previsto dall?art. 89 del TUIR"*"Riserve da conferimento neutrale ai sensi dell?art. 176
Conferitaria: la dottrina qualifica tale riserva tra quelle di capitale, arrivando a questa conclusione a seguito della riforma del 2003 che non ha riprodotto il comma 3 dell?abrogato art. 4 del D.Lgs. 358/97."**Significa che la distribuzione di una riserva da conferimento non viene tassata in capo ai soci?
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RE: Regime art. 13 - Forfettino
Esatto, il contratto di associazione in partecipazione avrà termine il 31-12-2009 e mi sto organizzando per capire che forma adottare per il 2010.
Forse faremo un nuovo contratto di associazione in partecipazione nel quale sarò configurato come professionista, so che è contemplato dalla legge e il corrispettivo della prestazione è assoggettato ad IVA.
Però mi dite che in tal caso non potrò aderire al regime dei minimi...allora magari lavorerò senza contratto in associazione.
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RE: Amministratore di società e partita IVA
Grazie della risposta, chiedevo questo perchè vorrei continuare a versare i contributi alla cassa previdenziale dell' Albo, Inarcassa, invece che all' INPS, per evitare il più possibile di cambiare ente previdenziale troppe volte. Quindi bisognerà fare attenzione a comportarsi in questa maniera....
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RE: Regime art. 13 - Forfettino
Peccato, non penso ci siano problemi ad aderire al regime dei minimi invece, giusto??
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Amministratore di società e partita IVA
Buongiorno a tutti,
tra 1-2 anni probabilmente acquisirò una Srl diventandone amministratore.
Supponendo di essere un ingegnere iscritto all' albo con partita iva, potrò continuare a fatturare alla società oppure essendo amministratore dovrei lavorare come collaboratore, senza partita iva???
(ho diviso questo post dal precedente in quanto riguarda differenti quesiti - spero vada bene!!!)
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Regime art. 13 - Forfettino
Buongiorno a tutti.
Da due anni collaboro con una Srl con un contratto di associazione in partecipazione con apporto di solo lavoro. Il mio reddito è equivalente a lavoro autonomo. Non ho partita IVA.
Ho conseguito di recente l'abilitazione all' iscrizione all' albo degli ingegneri, quindi nel 2010 mi iscriverei all' Albo e aprirei partita IVA.
Il mio cliente principale continerà ad essere la medesima Srl.
Potrò aderire al regime nuove attività art. 13 - forfettino oppure si configura prosecuzione di attività esistente siccome continuo a collaborare per la medesima società??