http://www.uic.it/UICFEWebroot/index.jsp?whichArea=Cambi&lingua=it

non ho tempo per verificare ora, ma qui ci dovrebbe essere anche lo storico.

saluti

@Bufala said:

Di che software parli? Agenzia Entrate o altro?

Parere mio, forse il 2° acconto risulta dovuto consierando il reddito catastale dell'immobile assogettato a cedolare.

Di 2 software di case diverse, uno per il 730 e l'altro per l'Unico; e danno lo stesso 2° Acconto.

ti ho inviato documentazione tratta dalla rivista il fisco.
Saluti

Io seguo un traduttore che opera per committenti intracomunitari e dunque il caso è analogo (anche se il "tuo" committente è decisamente di altro livello!).
Comunque: la regola da seguire è quella generale dell'articolo 7-ter (committente soggetto passivo intracomunitario e dunque niente IVA). Se invece il cliente fosse extracomunitario, si applicherebbe il 7-septies (prestazioni di consulenza, assistenza e affini), per cui la prestazione sarebbe considerata svolta all'estero che il cliente sia o no soggetto passivo (in sintesi, niente IVA nemmeno qui).

Devo dire che dissento dalla risposta di Rubis... secondo me la società può operare liberamente fino al 28 febbraio (e cioè nei sessanta giorni successivi alla data del provvedimento dell'AdE, 29-12-2010), come chiunque d'altronde, dopodichè varrà il silenzio-assenso (sempre che, caso difficile, l'AdE non dia un'autorizzzione o negazione esplicita).

Grazie Ladyaramis!

Ti posso rispondere per l'Italia ripoortandoti il paragrafo 4 dell'articolo 13 della convenzione per evitare le doppi imposizioni stupulata tra Italia e Germania.
[LEFT]4. Gli utili derivanti dall'alienazione di ogni altro bene diverso da quelli menzionati ai paragrafi 1, 2 e 3 sono imponibili soltanto nello Stato contraente di cui l'alienante è residente.
Pertanto in Italia la società tedesca non deve pagare imposte perchè le paga in Germania.[/LEFT]