Nessuno ha una vaga idea :bho: ?
hypnocat
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RE: obbligo di dichiarare/rendere pubblici quali dati?
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RE: inquadratura partita IVA
Grazie mille per la risposta articolata che dimostra, oltre la tua conoscenza sull'argomento, soprattutto la tua non discriminanza sul genere, infatti mi ha dato corda anche se non sono una donna
I miei clienti comunque sarebbe totalmente nuovi, intendo lasciare definitivamente la precedente attività saltuaria. Sempre zero possibilità per il regime agevolato? Nel caso, la contestazione da quali controlli scaturisce?
Anche a me piace essere in regola, ci mancherebbe non voglio mica fare il furbo della situazione ma sono in cerca del regime più agevolato per me
Il forfettone, se non erro, prevede un carico fiscale del 45.72% nel primo anno di attività e per gli anni successivi circa il 33% (perchè ti puoi detrarre dal reddito le spese INPS del primo anno), correggimi se sbaglio. Mi pare eccessivo per un giovane che intende lavorare in proprio e dunque in modo autonomo Ovviamente non me la prendo con nessuno, è solo una constatazione Nella contabilità semplificata le % di carico fiscale è più o meno equivalente vero? Tieni anche conto che miei costi specifici per l'attività sarebbero quelli tipici di un'attività online che prevede però l'incontro anche fisico con i clienti: computer, telefono, connessione, auto/mezzo di trasporto, ufficio/affitto, pubblicità, spese di alimentazione, etc.E' mica possibile arrivare a dichiare un reddito pari a 0 (o poco di più) ad esempio avendo ricavato 1000 euro in un mese ma avendo fatto anche 1000 euro di spese nello stesso mese ? Non voglio fare inghippi assolutamente ma io so che le spese per la mia attività sarebbero assicurate, dato che devo "muovere il mio mercato" promuovendomi, mentre il ricavo non è per nulla garantito, dato che non so ancora se lo muoverò bene (il mercato). Insomma, i primi mesi è automatico che sarò in perdita dato che devo comunque comprarmi un nuovo computer, fare abbonamento telefonico, etc Come ci si comporta che se riesco a "far passare" ilmio reddito pari a zero o giù di lì? Dove posso conoscere quali sono le spese deducibili/detraibili dalla calcolazione del reddito, in modo da fare tipo un preventivo di costi.
In che senso "la perdita la puoi compensare con altri tuoi eventuali redditi dell'anno" Che redditi intendi?
Grazie mille per l'assistenza, come vedi sono molto inesperto e pieno di dubbi ma ci tengo a fare la scelta migliore che faccia al caso mio. Se hai qualunque suggerimento non farti problemi a dirmi, sei stato comunque già davvero troppo gentile
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RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc
Chiedo scusa Lorenzo, ho letto soltanto ora le tue correzioni, prometto che d'ora in poi scriverò in italiano od inglese corretto. O almeno ci provo.
Grazie IOL per le spiegazioni, il fatto è che non mi va neanche di lamentarmi ad alta voce, a cosa servirebbe? Si possono solo fare battute. 43% il primo anno e il 33%, alla faccia della cresta !! Ciò dimostra storicamente che l'istituzione dello Stato vuole sovrastare la figura dell'individuo in misura molto maggiore rispetto ad esempio all'ordinamento della Chiesa (che si accontenta di un l'8x1000 Ne ha fatta di strada dalla sua nascita, codesta istituzione !
Se la contabilità semplificata ha un carico fiscale più o meno equivalente a quello dei minimi purtroppo siamo punto e a capo e comunque sia non corrisponde al mio concetto di "istituzione"
Grazie per l'aiuto ancora, se hai qualche suggerimento è ben accetto! Sovvenzioni a fondo perduto per intraprendere nuove attività ? Regimi fiscali più vantaggiosi nel panorama dell'UE ? :bho::bho::bho:
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obbligo di dichiarare/rendere pubblici quali dati?
Dunque, io sto aprendo partita IVA in questi giorni ed ovviamente il mio numero di p.IVA sarà ben visibile nella home page del mio sito aziendale, ossia quello ufficiale e che descrive la mia attività. Così come saranno presenti tutti i miei restanti dati personali, anzi lo scopo del sito è proprio promuovere me e la mia attività Lo stesso accadrà in tutti gli altri eventuali siti collegati alla mia attività. Su questo non ci piove.
Come idea ho però anche quella di creare un blog su un mio hobby/interesse (tranquilli, non è il porno ), possibilmente destinato a diventare una comunità con tanto di forum, registrazione utenti, possibilità di creare blogs personali etc. Il blog **avrebbe scopo informativo e divulgativo, su quell'argomento, ma vorrei anche inserire qualche adsense ed altri possibili metodi di guadagno di questo tipo (affiliazioni, banner, etc), giusto per rifarmi delle spese di gestione e, se ci scappa, pure qualcosina di più
Il punto chiave è che non vorrei che questo blog fosse minimamente collegato alla mia vera attività e vorrei che non comparisse nessun riferimento alla mia persona nè al mio numero di P IVA. Insomma un sito completamente anonimo dove non vorrei comparisse da nessuna parte che è stato fatto da me (nome e cognome) o dalla mia "società" (numero P Iva **etc). E possibile secondo voi? Do anche per scontato che nel blog non vi sia nessun riferimento diretto alla mia attività. Il blog sarà incentrato su un argomento di mio interesse, argomento abbastanza frivolo (per questo non vorrei ci fossero riferimenti a me stesso) ma ripeto, non collegato alla mia reale attività (marketing, lead generation, etc).
Non vendo nulla direttamente da questo blog ma vorrei comunque inserire qualche adsense, affiliazione etc per rifarmi almeno delle spese di gestione, quindi qualche ricavo potrebbe esserci. Che obblighi avrei?Quali dati dovrei rendere pubblici direttamente all'interno del sito?
Grazie a chi mi vorrà aiutare !
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RE: inquadratura partita IVA
un'ultima cosa OEJ, sei un commercialista ? mi dai qualche tuo riferimento che ti vedo molto preparato dopo aver letto anche dei tuoi vecchi posts
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RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc
Ci mancherebbe ma non me la prendo mica con te,
ma questo qui esposto che tipo di regime fiscale sarebbe ? Dei contribuenti minimi? Contabilità semplificata?Però su 12.000 euro di ricavi, 4000 euro se ne vanno in spese per produrre questo ricavo, altri circa 4000 euro se ne vanno tra inps e irpef e a me resta in tasca un buon 4000 euro. Dai 12.000 euro iniziali...non mi pare di elemosinare niente...
Per il secondo anno, considerando sempre 8000 euro di reddito netto, il carico sarebbe questo:
8000-2057 (inps) = 5943 euro20 % di 5943 = 1118.6 euro
25,72 % di 5943 = 1528.5 euroTotale da versare 2647.1
Mi restano così in tasca, di quegli 8.000 euro, 5352,86 euro
già un pò meglio...è giusto il calcolo? (sarebbe circa il 33% di carico fiscale dal secondo anno in poi, mentre per il primo un bel 45,72 %) -
RE: numero partita iva ed altri dati personali nel tuo blog
grazie, chiederò nell'apposita sezione.
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RE: inquadratura partita IVA
Grazie OEJ, davvero gentilissimo e preciso.
prima di verificare i vantaggi dei vari regimi volevo fare alcune osservazioni.
Nessuna scappatoia quindi per entrare nel regime agevolato?Se può essere utile, l'attività che intendo aprire ora da zero è un pò diversa da quella svolta finora (che comunque non era stata da me regolamentata, vista l'occasionalità della cosa). Finora ho fatto il traduttore/consulente per una clinica privata all'estero (belgio) ma quello che ora vorrei fare è una sorta di società di consulenza marketing-grafica-vendita servizi, etc. Ovviamente sarei la sola persona della società e di volta in volta i miei clienti saranno i vari privati/aziende che aiuterò al fine di incrementare la loro produttività (ed essere remunerato di conseguenza).
Il giro di affari potrebbe essere elevato (ma sempre sotto i 30.000 euro) ma anche minimo/nullo (magari in 6 mesi non becco un cent) Per questo è importante regolamentare l'attività in modo che non venga penalizzato troppo da obblighi fiscali, tasse, gestioni inps, etc. Se io guadagno 0, vorrei spendere 0 per irpef, inps, e spese varie. Se il volume di affari cresce, allora pagherei di conseguenza, ma è importante conoscere la % di trattenuta precisa sul reddito prodotto, a seconda dei vari regimi fiscali.
Un'altra cosa, il mio futuro lavoro comporterebbe molte spese che vorrei poter "detrarre" perchè necessarie al mio lavoro, come auto-motorino, telefonia, connessione, affitto, etc). Può essere utile per individuare il regime fiscale più adeguato? Mi pare di capire forse la contabilità semplificata ?? In questo modo, producendo un ricavo di 4000 euro mensile e riuscendo a dichiarare 3000 di spese ad esempio, pagherei soltanto le tasse per quei 1000 euro di reddito, giusto? Vale solo per la contabilità semplificata questa detraibilità ?
E cosa succederebbe se le spese sostenute per la mia attività superassero i ricavi ? ossia se fossi in perdita?grazie e scusate ancora !
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RE: numero partita iva ed altri dati personali nel tuo blog
grazie per la risp bsaett,
E' vero, non vendo nulla direttamente da questo blog, ma vorrei comunque inserire qulche adsense, affiliazione etc per rifarmi almeno delle spese di gestione, quindi qualche ricavo potrebbe esserci. Che obblighi avrei?
Il blog sarà incentrato su un argomento di mio interesse, argomento abbastanza frivolo (per questo non vorrei ci fossero riferimenti a me stesso) ma ripeto, non collegato alla mia reale attività (marketing, lead generation, etc).
Mi confermi si può fare? -
RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc
Grazie,
stai allora dicendo che avrei un carico di "trattenute" pari al 45,72% in ogni anno della mia attività ....
Su 8000 euro di reddito netto: 3657 sfumano e mi restano 4342 euro in tascaMica male
Mi confermi sto dicendo correttamente ? E questo sarebbe il carico fiscale per la partita IVA da libero professionista ? Alternative a questa ingiustizia? Altri regimi fiscali da poter usufruire?
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RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc
Grazie.
Facciamo un esempio.
Se apro oggi la partita iva come libero professionista e creo un reddito di 8.000 euro in un anno (mettiamo ad esempio 12.000 euro di ricavi e 4.000 euro di costi) .Alla fine dell'anno io dovrei pagare :
20 % di 8000 euro all'IRPEF= 1.600 euro
25,72 % di 8000 euro all'INPS= 2.057 euroDico bene ??
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numero partita iva ed altri dati personali nel tuo blog
Dunque, io sto aprendo partita IVA in questi giorni ed ovviamente il mio numero di p.IVA sarà ben visibile nella home page del mio sito aziendale, ossia quello ufficiale e che descrive la mia attività. Così come saranno presenti tutti i miei restanti dati personali, anzi lo scopo del sito è proprio promuovere me e la mia attività Lo stesso accadrà in tutti gli altri eventuali siti collegati alla mia attività. Su questo non ci piove.
Come idea ho però anche quella di creare un blog su un mio hobby/interesse (tranquilli, non è il porno ), possibilmente destinato a diventare una communità con tanto di forum, registrazione utenti, possibilità di creare blog personali etc. Il blog avrebbe scopo informativo e divulgativo, su quell'argomento, ma vorrei anche inserire qualche adsense ed altri possibili metodi di guadagno di questo tipo (affiliazioni, banner, etc), giusto per rifarmi delle spese di gestione e, se ci scappa, pure qualcosina di più
Il punto chiave è che non vorrei che questo blog fosse minimamente collegato alla mia vera attività e vorrei che non comparisse nessun riferimento alla mia persona nè al mio numero di partita IVA. Insomma un sito completamente anonimo dove non vorrei comparisse da nessuna parte che è stato fatto da me (nome e cognome) o dalla mia "società" (numero partita IVA, etc). E possibile secondo voi? Do anche per scontato che nel blog non vi sia nessun riferimento diretto alla mia attività.
E' possibile?
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RE: Non mi pagano- oscuro i siti- consigli
questi episodi fanno capire quanto poco siamo tutelati e come forse sarebbe necessario far firmare moduli/contratti di progetto con ognuno dei nostri clienti..
no?sarebbe utile? -
inquadratura partita IVA
Salve a tutti,
volevo chiedere alcune cose agli esperti del forum se **possono aiutarmi. Premetto che sono in procinto di aprire una partita IVA e regolare quindi la mia attività che finora è sempre stata occasionale. Volevo che mi aiutaste ad inquadrare meglio la partita IVA più adatta al mio caso e i successivi passi da seguire:
La mia attività si svolge nel campo della comunicazione: mi occupo di marketing, di grafica, di realizzazione contenuti, di costruzione siti, di Seo, di consulenza insomma, il tutto rivolto ad aziende o a privati.
In alcuni casi, a seconda del rapporto collaborativo, mi posso anche occupare di portare clienti direttamente alle aziende (mi pare si chiami lead generation) ma senza vendere direttamente alcunchè: fornisco informazioni ai contatti per conto dell'azienda, espongo loro i servizi/prodotti offerti da quest'azienda, e, se interessati, faccio da mediatore per portare a termine la "transazione" tra cliente ed aziende. Al termine di tutto mi viene corrisposta la provvigione da parte dell'azienda, sulla base di quanto ono riuscito a fargli fatturare.
Questa è tutta la mia attività.
Cosa devo fare ? Andrebbe bene una banalissima partita IVA da libero professionista ? Quale regime fare ? che altre opzioni ho a disposizione? Tenete conto che penso di guadagnare al di sotto dei 30.000 euro annui.
Grazie a tutti e scusate per le domande, ma non so davvero che strada prendere !
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RE: P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc
Grazie mille !
Quindi, ricapitolando, la tassa sul reddito, in ambedue i casi, è al 20%. In pratica paghi in tutti e due i casi il 20% sul reddito guadagnato (il reddito è pari all'incasso ottenuto, meno le spese sostenute per arrivare a quell'incasso, giusto? Quindi sottraendo tutte le spese detraibili, telefono, computer, etc)
La differenza poi è che se ti inquadri come libero professionista hai l'onere della gestione INPS (25,72% cosa significa esattamente, su cosa?) e null'altro più; mentre se ti inquadri come ditta individuale non hai l'onere della gestione INPS ma hai da pagare l'iscrizione in Camera di Commercio (100 euro) e soprattuto l'iscrizione all'Inps (? 2.776,24!)
Dico bene ?
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P.Iva Apertura - costi fissi, vantaggi, etc
Salve a tutti,
volevo chiedere se sapevate dirmi i costi fissi annuali (gli oneri) che comporterebbe avere
1- partita iva come libero professionista
2- partita iva come ditta individualeIntendo i costi e le spese per l'apertura, eventuali bolli, di gestione, inps, etc, etc ossia tutti quei costi obbligatori annuali.
La tassazione discale sul reddito sarebbe poi uguale tra i due diversi tipi di partita iva?
Grazie a chi mi vorrà chiarire qualche idea
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RE: Lavoro all'estero, quale forma giuridica ??
una precisione per specificare, se non si era capito, che il mio compito non è vendere beni o servizi, ma quello di fare MARKETING, migliorando l'immagine ed il marchio della clinica, posizionando e pubblicizzando il sito Online ed eventualmente anche Offline, esplorando nuovi mercati, affermando la reputazione, etc
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Lavoro all'estero, quale forma giuridica ??
Salve a tutti,
volevo chiedere alcune cose agli esperti del forum, se possono aiutarmi,
Da questo mese corrente dovrei dare una forma giuridica alla mia attività lavorativa e mettermi così in regola con leggi, fisco e quant'altro.
Lavoro come dipendente all'interno di una società di marketing, con sede in Spagna. L'attività principale di questa società è quella di promuovere e vendere i servizi di una clinica medica, con sede in Belgio. Clinica medica e Società di marketing sono legati da partnership.
Avrei quindi due specie di contratti, uno con la società di marketing che sancisce il mio ruolo all'interno di essa; ed uno con la clinica, che sancisce invece la mia relazione con la clinica alla luce del rapporto con la società di marketing.
Mi chiedevo:
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Cosa devo fare per registrare quest'attività, devo aprire una partita IVA, devo aprire una mia piccola società, non devo fare nulla ?
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E dal momento che i miei due "datori di lavoro" si trovano rispettivamente in Spagna e Belgio, dove mi conviene regolamentare tale attività? E' possbile in uno di questi due paesi? O in altri ancora fiscalmente più vantaggiosi (Irlanda, Inghilterra, etc) ?
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Infine, quale è il reddito annuale massimo che si può raggiungere senza dover dichiarare nulla? Intendo quel limite al di sotto del quale non hai obblighi di presentare la dichiarazione dei redditi, di regolamentare l'attività, etc ? Voglio dire, mettiamo che io guadagni 8.000 euro annui, allora forse non è neanche necessario fare nulla dal punto di vista giuridico ed incamerare quei soldi diciamo senza dichiararli, no?
Grazie a tutti e scusate per le domande, ma non so davvero che strada prendere !
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Creazione piccola Impresa all'estero
Ciao a tutti,
Una domanda molto semplice:
anzichè creare una partita Iva in Italia è possibile creare la propria compagnia all'estero, ad esempio in Spagna, Olanda, boh e svolgere la propria attività su internet, diciamo in Italia (principalmente ed all'inizio solo in Italia con poi possibilità di espandersi pian piano nei vari paesi europei/mondiali) ??L'attività sarebbe più o meno quella classica: ottimizzazione siti-attività lavorativa, consulenza informatica, commercializzazione online, ecommerce, affiliazioni, banner, etc
qualcuno conosce se è possibile/conveniente e/o la regolamentazione in altri paesi europei?