Ciao a tutti, ho un dubbio per la fatturazione verso l'Austria: ho un regime dei minimi, come devo comportarmi al momento di emettere fattura per un società austriaca? Grazie!
hugo
@hugo
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regime minimi e fatture estero UE
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Detrazione abbonamento e auoritarica business per regime minimi
Salve a tutti. Ho una p.iva con regime minimi dal gennaio 2011. A febbario 2011 ho attivato contratto di abbonamento con la compagnia tre con fattura bimestrale. Stanco di pagare la tassa governativa dopo aver letto di sentenze che la bollano come tassa iniqua (i cellulari non sono certo più un bene di lusso...prezzi a parte dei modelli più trendy...) anzichè tentare richiesta di annullamento al mio operatore per tale tassa (qualcuno che conosco lo ha fatto con successo a patto di cambiare profilo e firmando contratto di riservatezza...) avrei pensato di cambiare operatore alla scadenza del contratto a febbraio 2011 e passando ad una formula prepagata autoricaricabile business con tim, con fatturazione bimestrale per le ricariche eseguite via riba di volta in volta.
Un mio conoscente con srl ha risolto così lo spreco di denaro per la tassa governetiva. Il mio commercialista però sostiene che non posso scaricare spese telefoniche con il mio regime se non ho un abbonamento con tassa governativa regolarmente pagata, dandomi quindi parere negativo sul cambio operatore/contratto. Chiedo quindi a qualche esperto del settore fisco conferma o smentita della cosa... Grazie!
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Imposta di bollo su fatture regime minimi
Salve a tutti, ho un dubbio inerente all'imposta di bollo prevista oltre i 77 ? sulle fatture emesse da chi aderisce al regime dei minimi. Il mio commercilista mi ha inquadrato come libero professionista. Mi ha detto che non devo apporre il bollo d'imposta sulle mie fatture, ma ho qualche dubbio. C'è qualche soggetto esente da questa formalità che voi sappiate?
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RE: Regime minimi - fatture con r.a. Meno vantaggiose per i clienti aziende?
Grazie per il prezioso aiuto!
Già che ci sono visto che sei preparato sull'argomento fisco, vorrei chiederti qualche informazione riguardo agli anticipi delle tasse...anche qui non ci ho capito molto...
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RE: Regime minimi - fatture con r.a. Meno vantaggiose per i clienti aziende?
Ciao Lorenzo grazie per l'interveto..
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Non è esatto; se ad un privato chiedi 1000 non saranno 1000 euro di guadagno; dovrai infatti comunque considerare l'imposta sostitutiva del 20% che dovrai versare in fase di dichiarazione, se dal calcolo finale ne esci a debito. Pertanto in linea teorica dovresti comunque partire da 1250 euro per avere un "teorico" guadagno di 1000 euro.
Ok quindi i privati non tratterranno l'RA e la verserò io quindi in dichiarazione
Mi restano in tasca solo un pò più di tempo e basta...
Ma non capisco un'affermazione trovata in un sito e di cui avevo già sentito parlare..:"Questo regime è consigliato per chi non ha spese (Ok chiaro, per mancanza d'iva e per il pricncipio cassa...non conviene far compravendita beni), o lavora per i privati (e perchè? se poi la RA la si versa comunque?)."
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Per quanto riguarda il discorso iva, è vero, l'azienda non avrà la possibilità di detrarla dalla sua iva a debito, ma è pur vero che non te la paga. Quindi, ha il vantaggio di non dover anticipare delle somme che poi andrebbe a recuperare il mese o il trimestre successivo.
Ok chiaro non potrà scalare dal proprio debito l'iva ipoteticamente a me versata ma allo stesso tempo non deve anticiparla...Mi chiedo quale caso conviene davvero ad un'azienda...alcuni amici quando si va al risto per un cena informale scatta subito la richiesta di fattura in cassa...
Ad ogni modo se chiedo 1250 rispetto ai 1.000+iva all'azienda conviene la seconda opzione...anticipa 200 euro che recupererà poi...anzichè pagare standone all'oscuro 250 per la "mia" RA...(se accetta il preventivo...)
Sta p.iva mi pare un pò una contraddizione: hai un numero di p.iva ma non hai il giro d'iva, e servirebbe ad aiutare le persone a diventare liberi professionisti? Ok non ci sono gli studi di settore...ma quanto vale la pena?
Tu che mi pari pratico visti i trascorsi avrai un parere in merito....
Non so se optare per altra soluzione...magari il forfettino...ma dura solo 3 anni e ci sono gli studi di settore che mi fanno un pò paura onestamente...
Per ora ho un solo cliente con il quale si lavorava in cocopro e che ha accettato di gestire il lavoro in fattura anche se gli ho chiesto per forza aumento...la media era di 600 ? al mese nette in cocopro per un partime, quindi un mezzo stipendio...In teoria ne poterei a casa 1000 lordi per la stessa mole di lavoro..e avendo mezza giornata libera mediamente, potrei lavorare con altri clienti...
Qualche consiglio?
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Regime minimi - fatture con r.a. Meno vantaggiose per i clienti aziende?
Salve a tutti, non sono molto pratico in tema fisco (e confesso che il fiscalese non mi fa impazzire...) quindi potrei aver fatto un pò di confusione...
Non mi riesce di capire se una fattura in R.A., a confronto di una fattutra con regolare IVA aggiunta, possa essere meno "vantaggiosa" per i "clienti azienda".
Mi spiego meglio: una fattura rilasciata a privati con il regime dei minimi so che non deve prevedere alcuna RA.
Quindi se chiedo 1.000, 1.000 di guadagno saranno. in seguito pagherò le tasse previste dal regime fiscale sui 1.000 incassati, ma non la RA appunto.Se rilascio fattura ad un'azienda, i miei 1.000 che avrei richiesto nel caso precedente, perchè restino tali devono "gonfiarsi" a 1.250 con RA. Così 1250 - RA del 20% = 1.000 come prima.
Quindi più in generale lo svantaggio è che nel caso appunto non voglia rimetterci io sui guadagni, devo costare di più all'azienda per rientrare così della RA.
Senza contare che poi la mia fattura di 1.250 non rientra nel "giro d'iva" (se ho capito bene), perchè non c'è appunto alcuna iva aggiunta.
Quindi le mie fatture non possono essere utili dall'azienda per scalare dal proprio debito d'iva, maturato verso lo stato nel tempo, un pochino d'iva in occasione di mie eventuali consulenze...Esattamente come capita al titolare del regime dei minimi quindi, che se compra una stampante non potrà scalare l'iva del bene, ma al massimo il costo intero verrà conteggiato come costo sostenuto e detratto dal fatturato totale e quindi dall'imponibile...come da principio di cassa...
Quindi in teoria con i prezzi sarei meno competitivo sia di chi fattura in:
1 - p.iva con iva regolarmente aggiunta: quindi 1000 + iva all'azienda costerò 1.000 e l'iva la scaleranno poi
2 - p.iva con ritenuta e che si accolla la R.A. come in teoria sarebbe previsto, quindi 1.000 in RA cioè 1000 - 20% = 800 ?Principio del ragionamento e conti sono giusti?
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RE: Grafico a milano: Libero professionista o impresa?
OK. E come grafico posso registrarmi come LP?
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Grafico a milano: Libero professionista o impresa?
Sono un grafico, offro per ora consulenza nel senso che sviluppo progetti grafici per una società di marketing e vorrei però allargare il mio parco clienti.
Al momento ho un cocopro in scadenza e che verrebbe rinnovato, ma aprirò un regime minimi per lavorare anche con altre società o privati.Mi occuperei solo di grafica e piccole cose web (pagine facebook personalizzate per ora).
No stampa o altri servizi oltre alla progettazione di file grafici insomma.Non ho ancora chiarito del tutto l'argomento INPS che so è gestito diversamente nei due casi LIBERO PROFESSIONISTA E IMPRESA.
Sò che però da LP non ho un fisso annuo...
So che a BELLUNO L'ATTIVITA' DI GRAFICO RIENTRA TRA QUELLE ARTIGIANE D'IMPRESA CON IL FISSO DEI 3000 ALL' ANNO.
A Milano qualcuno sa come funziona la cosa? POsso registrarmi come LP? Grazie!
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RE: l'INPS a FORFAIT????
Quindi se ho capito bene:
Se da Libero professionista fatturassi:
30.000 ?, tolgo RA quindi: 30.000x0.8= 26.000
(sui 26.000 potrei andare a togliere eventuali costi secondo il principio di cassa no? ma nell'esempio non metterò costi per evere il calcolo sul "massimo guadagno")
Sui 26.000 calcolo 26,72% di INPS quindi: 26.000x0.7328= 19.052,8
Per un totale di 6947 ? versati all'inps.....:o
Se da Impresa fatturassi:
30.000 ?, tolgo RA quindi: 30.000x0.8= 26.000(IDEM:sui 26.000 potrei andare a togliere eventuali costi secondo il principio di cassa no? ma nell'esempio non metterò costi per evere il calcolo sul "massimo guadagno")
da qui vado a pagare i 3.000 di inps a forfait, ma sicuramente mi chiederanno altri soldi giusto?
dal primo esempio ci sono 4.000 ? di differenza di versamenti per un fatturato di massima dell'esempio...
Immagino che il forfait è quindi una base "obbligata" a cui poi subentra un'aliquota, la stessa dei 26.72? E quando subentra?Se per qualche ragione da impresa guadagnassi 5.100 ? in un anno (100 in più per il limite delle RA possibili come prevede leggere per non entrare nella gestione separata, tanto per non prendere un caso ancora peggiore...ed avere ancora una scusa per ever aperto la p.iva...) un forfait del genere è un colpo d'accetta...Tolta l'RA e l'INPS + INAIL costi di gestione, devo ancora andare a vendere il sangue per pagare chi mi tiene i conti...
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RE: l'INPS a FORFAIT????
Grazie lorenzo, il mio futuro (?) commercializta non mi ha palrato di distiznioni per i minimi fra impresa e libero professionista...ho chiesto quindi un chiarimento...
Tornando al discorso servizi: considera che l'assistenza pc sarebbe mooooolto ridotta: facendo il grafico di mestiere ufficiale, al massimo potrei supporto solo per sporadici privati che abbiano necessità di aver un pc in ordine il che per l'utente medio non è sempre una cosa semplice.tanto per arrotondare...quindi nessuna compravendita di hardware, al massimo il privato verrà consigliato sull'acquisto diretto di un pezzo se necessario.
resterebbe in ogni caso un servizio in più sicuramente secondario.
Inoltre non ho cessione di beni materiali anche come grafico, in quanto non mi occuperò di stampa o rivendita di stampe fatte da terzi.Quindi opterei come pensavo già al libero professionista....
Ne approfitto per approfondire... reddito senza minimali cosa seginifica?
inoltre la tassazione inps è calcolata al netto delle ritenute?
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l'INPS a FORFAIT????
Sarei interessato ad aprire una p.iva con il regime dei minimi, dato che mi scade un "lungo" co.co.pro. e che vorrei gestire il lavoro da libero professionista per cercare poi anche nuovi clienti.
Così ho contattato un commercialista, essendo io un totale imbranato in materia... il quale mi ha illustrto con cortesia e disponibilità, i costi di apertura, gestione, etc.. e i meccanismi di questo regime (principio di cassa, la ritenuta etc.).Fra i costi fissi mi ha segnalato l'inps per un ammontare annuo di 3.000 euro, a di là cioè del fatturato realizzato...
Ora: mi pare strano che si debba versare un forfait all'inps...
Dopo tutto, da quel poco che so, chiunque versa i contributi in base ai guadagni realizzati...
Se facessi una sola fattura di 4.000 euro in un anno per dire, fra tasse e inps non mi resterebbe nulla se fose come dice lui...anzi no 200 ? mi restano se non ho sbagliato i calcoli...possibile?Inoltre mi pare di capire da alcuni post visti qui, che esistono addirittura aliquote diverse, a seconda dell'inquadramento fiscale scelto per la p.iva.
Io facco il grafico e proporrei quindi la realizzazione di file per la stampa (e non anche la stampa), e marginalmente consulenza web e assistenza tecnica su pc: in che inquadramento sarei?
Qualcuno potrebbe aiutarmi a fare chiarezza? A breve dovrò infatti concretizzare l'apertura ....
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RE: Quale scegliere? Regime dei Minimi o NUOVE INIZIATIVE?
L'esempio matite vuol dire che l'iva in acquisto è un costo perchè non è detraibile e quindi alla rivendita il margine "stringe"???
Non rivendendo al momento nessun bene materiale ma solo la mia prestazione non avrei svantaggi in tal senso se ho capito bene...
Solamente dal momento che andrei a comissionare a terzi ad es. delle stampe da rivendere poi a mio cliente allora avrei uno svantaggio di questo tipo...giusto?
Ora che ci penso però anche il sostenere costi quali affitto adsl telefono benzina etc...comporterebbe una situazione svantaggiosa rispetto al regime nuove iniziative se non posso scaricare...
se scegliessi i minimi (il regime nuove iniziative con gli studi di settore mi pare assillante dal momento che qualcuno mi impone un fatturato minimo magari poi non raggiunto...con il rischio di diventare un "sospettato" evasore...) e stabilissi una tariffa oraria forfettaria con un mio cliente di 14 € + iva, quanto mi resterebbe in saccoccia tolte le varie tasse? grazie per l'attenzione
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RE: Quale scegliere? Regime dei Minimi o NUOVE INIZIATIVE?
grazie davvero per tempestività e precisione....Non capisco davvero il motivo del consiglio del commercialista...
I limiti dei tre anni, gli studi di settore, i contributi versati non deducibili....Sono 3 grossi punti svantaggiosi nel caso del regime delle nuove iniziative produttive...E' vero che l'imposta IRPEF è al 10...ma con aggiunta IRAP e svantaggi sopra citati....non mi pare sia la buona soluzione, anche perchè vedo che si usa molto di più quella dei minimi stando ai post su vari forum....
Inoltre bisognerebbe fare "magheggi" per poter aprire P.Iva che non sia in contrasto con contratto cocopro in corso....
Non mi convince il consiglio ricevuto....
Posso chiederle un suo parere personale?
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Quale scegliere? Regime dei Minimi o NUOVE INIZIATIVE?
Premetto che sono davvero una schiappa in fatto di conoscenze fiscali...così mi sono recato da un commercialista per avere delle info in più e poter all'inizio del 2009, aprire p.iva.
Ero convinto che il regime agevolato fosse la soluzione migliore....ma questo commercialista mi ha consigliato il regime "nuove iniziative".
In ogni caso non supererò il tetto dei 30.000....quindi le due opzioni sono valide entrambe sotto questo aspetto...Qualcuno avrebbe la pazienza di spiegarmi differenze e vantaggi dell'uno e dell'altro regime, considerando che di professione faccio il grafico (per ora a progetto) e possiedo solamente un maxiscooter (no case o proprietà immobili).
Unici investimenti futuri saranno un nuovo computer e basta. Non prevedo infatti acquisti di beni particolari, se non spese legate a adsl,casello, benzina, costi mezzo trasporto, telefono e cibo.
grazie!!
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RE: Esiste periodo migliore per aprire p.iva aevolata?
@serdep said:
Per quanto riguarda l'apertura o meno della partita iva, adesso o l'anno prossimo, con un regime o con l'altro, vorrei sottolineare di fare attenzione al regime dei contribuenti minimi nel caso di apertura in corso d'anno.
Attenzione al volume di incassi, per non trovarsi all'inizio dell'anno nuovo a perdere il regime dei minimi e a non poter più aderire al regime agevolato.
Infatti, se non ricordo male, il limite di ?. 30.000 di incassi da non superare, per i minimi, deve essere rapportato ad anno. Per cui, ad esempio, se si apre partita iva il 01/10/2009, il limite di fatturato incassato non può superare ?. 7.500; superato tale limite, dal 1° gennaio successivo si passa al regime normale e addio anche al regime agevolato.
Ciao.
Grazie ora che ci penso l'avevo già visto questa suddivisione in "quadrimestri" del tetto massimo annuo...grazie comunque! -
RE: Esiste periodo migliore per aprire p.iva aevolata?
Grazie per la dritta del regime NIP. Non lo conosco, mi documenterò quindi...
Tornando invece a quello Regimi Minimi, la solita domanda:A spanne, quanto mi costa?
Preciso: intendo costi da sostenere, ovviamente poi le tasse proporzionali sono in funzione del fatturato, mentre quelle fisse (o altro)?Un commercialista per un tipo di regime semplificato come questo, ed una mia previsione di poche decine di fatture credo (nel caso lavorassi con agenzia che mi procacci il lavoro potrei fatturare a "periodi" per i servizi svolti, sommandoli cioè ogni tot tempo e non per ogni singolo lavoro come può accadere con rapporto diretto con clienti...), quanto porebbe voler per il proprio operato restando nel "giusto range"?
Ed ultimo ma non meno importante (ed in conseguenza collegato al risultato di poco più sopra):
quale dovrebbe essere un giusto volume 'affari, che scusi l'apertura di una p.iva al RM?Nel frattempo ringrazio tutti per il supporto!
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RE: Esiste periodo migliore per aprire p.iva aevolata?
Ecco spiegato... infatti ho fatto confusione io con i nomi tecnici... intendevo quella dei menimi...
Con quella mi dici che non posso scaricare, ma se ho capito giusto:
se guadagno/fatturo ipoteticamente 10.000 euro l'anno porssimo e ne spendo mille per un mac, le mie imposte saranno calcolate sul guadagno restante dopo la spesa per il bene appena citato giusto?
Quindi 10.000 - 1.000 = 9.000 ? su cui pagherò delle tasse ridotte rispetto ai regimi tradizionali. (?)Appurato che si tratta dele regime dei minimi, c'è qualche controindicazione ad aprire p.iva entro l'anno? (ripeto non ho necessità impellente ancora per un paio di mesi almeno...ma ero comunque curioso)...
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RE: Esiste periodo migliore per aprire p.iva aevolata?
Grazie per aver risposto!
Non ho capito se quindi l'iva del mac la scarico per intero...
La p.iva agevolata dal 2008 è stata modoficata no? non c'è più limite dei 3 anni se non sbaglio (giustamente...)Senza studi di settore a "naso" direi che l'agevolazione c'è no? Dato che lo studio di settore mi pare essere un meccanismo fiscale poco democratico tra le altre cose....