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    homer

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    Post creati da homer

    • RE: Errore o malafede del commercialista?

      Buon pomeriggio
      ho parlato con il commercialista, il quale mi ha fornito copia dei documenti che a novembre 2016 ha inviato all'agenzia delle entrate per rimediare all'errore commesso.

      Il commercialista dice che la risposta verbale che il referente dell'A.E. mi ha dato (ovvero che chiuderà la mia pratica soltanto se l'unico ex socio rimasto paga i suoi debiti con il fisco) oltre a non avere senso (così come gentilmente mi avete confermato anche qui nel forum), rimane una risposta verbale.

      In sostanza il commercialista sostiene che a seguito della sua istanza telematica, credo fatta tramite CIVIS come indicato nella lettere dell'agenzia delle entrate, è necessario attendere una risposta scritta da parte dell'A.E, e non verbale come quella che mi stata data dal referente dell'A.E.

      Lui dice che non devo fare nulla se non aspettare.

      Inoltre da quello che credo di aver capito il commercialista non ha fatto ricorso ma ha presentato:

      • "Richiesta di esercizio dell'autotutela" a mia firma nella quale io delego il commercialista a seguire tale pratica
      • un elenco di file allegati (tramite CIVIS) di cui l'A.E. ha confermato l'acquisizione assegnando un numero di protocollo.

      E' corretto così oppure sarebbe stato più appropriato/efficace il ricorso alla commissione tributaria?

      Io piuttosto che attendere volevo tornare dal referente dell'A.E. e dirgli che il commercialista attende una risposta scritta.
      Che dite?

      Grazie anticipatamente per i vostri commenti/suggerimenti.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      H
      homer
    • RE: Errore o malafede del commercialista?

      Grazie per i chiarimenti.
      Parlerò al commercialista.

      Buona giornata

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      H
      homer
    • RE: Errore o malafede del commercialista?

      Buona sera
      Vi ringrazio per le vostre preziose risposte.

      Ho verificato che lo studio del commercialista è presente nel sito dell'Ordine dei dottori commercialisti.

      Essendo quindi assicurato cosa dovrei fare, parlare con il commercialista e chiedere i danni?

      Perdonate la mia ignoranza in materia.
      Finora non ho mai avuto necessità di ricorrere ad avvocati o chiedere il risarcimento danni per cose simili.

      In merito al ricorso alla commissione tributaria, ho letto il link precedente.
      Se ho ben capito per avviare il ricorso devo essere assistito da un avvocato giusto?

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      H
      homer
    • RE: Errore o malafede del commercialista?

      Grazie per la risposta.
      In cosa consiste il ricorso alla commissione tributaria?

      E poi è corretto che l'agenzia delle entrate mi dica che annulla la mia pratica solo se il socio rimasto paga i relativi tributi?
      Non dovrebbero accettare la correzione del commercialista che dichiara che l'intero importo è a carico dell'unico ex socio rimasto?
      A sembra una ripicca nei miei confronti.

      Grazie ancora

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      H
      homer
    • Errore o malafede del commercialista?

      Buon pomeriggio,
      chiedo cortesemente un vostro consiglio in merito alla questione di seguito descritta:

      • l'agenzia delle entrate manda a mio nome una lettera perchè da un controllo incrociato non dovevo dichiarare il "coniuge a carico" per l'anno 2013.
      • io sono impiegato
      • mia miglie lavorava in una s.n.c. composta da 4 soci: (quello di maggioranza con il 40%, gli altri 3 soci con il 20%)

      Ovviamente durante gli anni in cui mia moglie ha lavorato non ho mai dichiarato il coniuge a carico.

      All'inizio di gennaio 2013 la società si sciogle con atto del notaio registrato.
      L'ex socio di maggioranza prosegue l'attività credo con una società individuale.

      Da febbraio 2013 quindi rimetto mia moglie a mio carico in quanto non lavora più.
      A fine 2016 ricevo questo accertamento da parte dell'A.E.

      I tre ex soci si recano dal commercialista e scoprono che questi per l'anno 2013 ha compilato il modello unico (che nessuno dei 3 ex soci ha mai ritirato) dichiarando un guadagno di 4.000 ? per i 3 soci al 20% e di 8.000 per il socio di maggioranza al 40% (tot 20.000 ? per la società).

      Il commercialista riferisce di avere commesso un errore perchè "ha dimenticato" lo sciglimento della società e nel giro di pochi giorni inoltrerà per via telematica all'A.E. una istanza (credo l'abbia chiamata così) in cui dichiarerà che l'importo complessivo di 20.000? (cioè la somma dei guadagni dei 4 soci) è a carico del solo ex-socio di maggoranza in quanto gli altri 3 ex-soci, avendo sciolto la società a inizio gennaio 2013, non hanno guadagnato nulla.

      Concludendo il commercialista dice ai 3 che hanno ricevuto la cartella dell'A.E. per coniuge a carico di non pagare e di attendere l'esito dell'istanza che lui ha inoltrato.

      Oggi, a distanza di oltre un mese, volendo chiarimenti precisi in merito, mi reco presso l'A.E. ed il referente mi informa di due cose:

      1. che la "dimenticanza" del commercialista guarda caso determina la suddivisione dei 20.000 ? di guadagno in 4 importi tali che nessuno dei 4 paghi imposte (dice che è previsto dalla legge per importi fino a 8.000 ?).

      2. che l'A.E. non accetterà l'istanza inoltrata dal commercialista fino a quando l'ex-socio di maggioranza non pagherà la quota d'imposta dovuta a seguito della correzione del suo reddito che passa da 8.000 ? a 20.000 ?.

      Se tale pagamento non avverrà, l'A.E. riterrà valide le 3 cartelle inviate per il recupero della quota "coniuge a carico" e pretenderà il pagamento di quanto dovuto.

      In quest'ultimo caso, l'A.E. mi ha detto che dovremo attendere la nuova cartella con importo maggiorato (visto che sono trascorsi i 30 gg entro i quali si poteva beneficiare della riduzione delle penali) e solo dopo il pagamento della cartella potremmo adire le vie legali contro il commercialista per recuperare tale cifra.

      Cosa ne pensate?
      Sono avvilito.

      Mi trovo a dover pagare per un errore del commercialista (o forse dovrei dire malafede per fare ottenere un basso guadagno al socio rimanente?).
      Purtroppo sono convito che l'ex socio di maggioranza non pagherà le inapsettate imposte dovutealla rimodulazione del suo gudagno (ho intuito che ha altri contenzionsi non pagati con l'A.E.).

      Vi ringrazio anticipatamente.

      postato in Consulenza Legale e Professioni Web
      H
      homer
    • Vendita quota snc

      Buona sera a tutti,
      sperando di scrivere nella giusta sezione del forum, desidero chiederVi qualche consiglio in merito alla seguente situazione:

      a seguito vendita della quota societaria (snc) che avverrà nei prossimi giorni, mia moglie dovrebbe ricevere alcuni assegni con importo di circa 3 - 4 mila ? ciascuno.
      Chi subentra con la quota di mia moglie si accolla qualsiasi pagamento in precedenza non pagato dalla società (es iva 2011 non ancora pagata...)

      Poichè mia moglie, al termine della vendita della sua quota, cessarà ogni rapporto lavorativo tornando a fare la mamma a tempo pieno, vorrei chiedervi:

      1. dopo la cessione della quota socetaria presso il notaio, mia moglie sarà automaticamente cancellata dalla sua attuale snc oppure essendo lei stessa anche uno dei soci amministratori c'è il pericolo che lasci come socio ma rimanga responsabile dal lato amministrativo?

      2. gli assegni di cui sopra immagino faranno cumulo con il mio reddito di lavoratore dipendente. Come devo comportarmi visto che dopo la vendita della quota socetaria mia moglie sarà nuovamente a mio carico?

      3. nei confronti dell'INPS, pensa a tutto il ragioniere che attualmente si occupa della contabilità? (la società esiste da circa 3 anni)

      Pongo a Voi questi interrogativi in modo da avere le idee più chiare sul da farsi e quindi saperne di più al momento di parlare con il rag. che cura la contabilità della snc

      Grazie in anticipo per le vs risposte
      Saluti

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • recesso snc e prestiti da terzi

      Buona sera a tutti,
      vi scrivo perchè ho necessità di un parere competente in merito alla seguente situazione.

      Nel 2008 mia moglie ed altri tre soci hanno costituito una snc (mia moglie è uno dei due soci amministratori con potere di firma disgiunta) "la cui durata è fissata fino al 31 dicembre 2050 e sarà prorogabile tacitamente qualora tre mesi prima della scadenza uno dei soci non abbia dato disdetta agli altri soci mediante lettera raccomandata".

      Poiché i soci non potevano chiedere un prestito, fui io a chiedere un prestito di circa 70.000 ? (in 120 rate) fatto a nome mio e che poi, tramite bonifico bancario, ho trasferito al c/c della snc (circa 51.000 ? netti).
      Le rate di tale prestito mi sono state puntualmente pagate ogni fine del mese dal 2008 al 2010.
      Adesso da oltre 1 anno, l'altro socio amministratore, che chiamerò per comodità Sig Mario, in totale autonomia e con assoluta autorità ha deciso di non pagarmi più le rate del prestito in quanto il periodo di crisi non glielo permette.

      Di seguito evidenzio alcuni punti fondamentali evidenziati da mia moglie (altro socio amministratore):

      a) Il Sig Mario (socio di maggioranza) da quasi due anni ha preso in mano sua la gestione esclusiva delle entrate/uscite della SNC: decide lui cosa pagare e cosa no.
      Ogni spesa si affronta solo con il suo benestare, diversamente si accendono immediatamente i toni della discussione ed i soci di minoranza demordono per le continue mortificazioni a cui si è sottoposti da parte del Sig Mario..
      Si ignorano gli incassi giornalieri, l'unico resoconto è un quaderno nel quale tiene nota delle uscite e delle entrate... ma se lo fa da solo che valore ha? la fiducia non esiste più...

      Si è verificata la sospensione della rete ENEL per morosità con conseguenti ripercussioni sull?attività aziendale paralizzata dalla mancanza di energia per i macchinari.
      Le bollette ENEL morose sono state pagate dagli atri 3 soci snc (mia moglie compresa) senza che il Sig Mario mettesse un solo centesimo di tasca sua.
      Avete capito bene, il Sig Mario continua ad andare avanti in questa snc senza aver mai cacciato di tasca sua un solo centesimo, limitandosi a comandare e dirigere il gruppo secondo le sue vedute.

      Tutta questa situazione che si protrae da più di 2 anni, e che è si è intensificata nel tempo, ha portato ad un insanabile dissidio che si riflette sulla gestione dell'impresa, ostacolando in tal modo il conseguimento dell'oggetto sociale.
      Evidenzio anche che il mancato affiatamento tra i soci, fondamentale motivo di forza per il bene della società, rappresenta un ulteriore motivo per il quale mia moglie ha deciso di recedere (o dimmettersi ?) dalla società per giusta causa e con effetto immediato.

      b) evidenzio altresì numerosi episodi, che con Vs conferma ritengo mobbing allo stato puro.
      Numerosi e ripetuti episodi di violenza verbale sia privata che in pubblico che nell'insieme si traducono in un comportamento plurioffensivo per la persona spingendola poco per volta alla disperazione e quasi allo ?schiavismo?.
      Non esiste il rispetto della dignità altrui ed il Sig Mario si comporta come l?unico detentore della verità non perdendo occasione per ridicolizzare gli altri.
      Nel tempo queste aggressioni verbali molto accese sono tradotte in un continuo stato di malessere sia fisico che psichico al punto da ?temere? che solo l?aver pensato una qualsiasi azione, per il bene e la crescita della società, possa scatenare in lui reazioni di inaudita violenza verbale molto spesso esasperata dallo stesso Sig Mario al fine di ricercare la lite fisica.
      Ha offeso più volte il proprio io e la sfera degli affetti familiari del malcapitato con ingiurie di volgare spessore coinvolgendo persone del tutto estranee al contesto societario (padri, madri, ecc...) davvero deplorevole...
      Ovviamente il malcapitato di turno è sempre stato utilizzato come "capro espiatorio" su cui far ricadere la colpa della disorganizzazione, delle inefficienze e dei fallimenti societari.

      L'ambiente invivibile che il Sig Mario ha creato ha reso umiliante il prosieguo del lavoro a causa di continui rimproveri e richiami,al punto da creare disturbi fisici come l?insonnia, l?ipertensione, ansia e attacchi di panico per non parlare dei malumori appena si rientra a casa e si parla con il coniuge della disastrosa situazione creata dal Sig Mario.

      Adesso vorrei chiederVi:
      1) mi consigliate di recedere con lettera a/r e preavviso di 6 mesi come riportato nell?atto costitutivo della snc
      2) oppure per giusta causa è ipotizzabile un recesso immediato che escluda immediatamente il nome di mia moglie dai debiti che il Sig Mario continua a creare non pagando fornitori e rimandandoli a chissà quando?

      L'obiettivo che vorrei raggiungere, con il Vs aiuto, è quello di far cancellare mia moglie dalla snc e avviare, in forma scritta da un notaio o avvocato, una procedura per ottenere l'estinzione del mio prestito o la garanzia che le rate future siano pagate e che gli arretrati che ho pagato di tasca mia mi siano restituiti.

      Quasi dimenticavo: il prestito a mio carico, se volessi estinguerlo adesso, necessiterebbe di 46.000? circa, mentre gli arretrati che dovrei ricevere ammontano ad oggi a circa 7.200 ?

      p.s.
      L'atto costitutivo della società indica che "ogni socio può recedere dalla società in qualsiasi momento dando un preavviso di almeno 6 mesi agli altri soci tramite raccomandata"

      Ringrazio fin d'ora per le Vs. risposte e mi scuso per la lunghezza del post.

      Grazie per l'attenzione
      A presto

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • mod. 730/2010 - Spese per istruzione

      Buongiorno a tutti,

      desidero chiedervi una delucidazione in merito alle detrazioni relative alle "spese per istruzione" - (Quadro E - riga E13).

      Io mio bambino è iscritto presso un asilo nido privato che rilascia la ricevuta di pagamento relativa alla quota mensile.
      Mi è stato detto che posso detrarre nel mod. 730 riga E13 sia l'importo mensile, sia la quota relativa all'iscrizione.

      Ho letto le istruzioni sulla compilazione del Quadro E riga 13, ma non sono convinto che sia giusto portare in detrazione le spese per l'asilo (si parla di istruzione secondaria).

      Mi date per favore una mano a chiarire il tutto?

      Grazie mille

      Saluti :smile5:

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: mod unico 2009 e mod assegni familiari

      Ciao Bufala,

      ti ringrazio molto per i chiarimenti e le spiegazioni 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • mod unico 2009 e mod assegni familiari

      Buongiorno,

      desidero chiedervi qualche chiarimento in merito ai due argomenti oggetto della discussione.
      Tali chiarimenti nascono dal fatto che in altra occasione il commercialista ha commesso un errore di cui fortunatamente mi sono accordo in tempo e che ho fatto correggere.

      1. relativamente al mod unico 2009 di mia moglie, partendo dalla considerazione che i nostri 2 bimbi sono a mio carico al 100%, non capisco la seguente descrizione:

      Nel mod. unico nella sezione "familiari a carico" è riportato il C.F. di mia moglie e quelli dei due nostri bimbi.
      La colonna "N. mesi a carico" è indicato 12 e nella colonna "% di detrazione spettante" leggo un importo di 0?.
      In pratica mia moglie non percepirà alcuna detrazione sui bambini ed è giuisto così in quanto ripeto i bimbi li ho a carico io.

      La mia domanda è la seguente: è corretto indicare nel modo suddescritto il carico familiare?
      Ovvero N. mesi 12 e % detrazione = 0? ?
      Oppure il commercialista avrebbe dovuto fare in altro modo?

      1. l'altro chiarimento riguarda la richiesta di assegni per il nucleo familiare.

      Nel modello INPS relativo a tale richiesta, nel campo "redditi assoggettabili all'irpef" devo indicare il mio reddito da lavoratore dipendente ed il reddito di mia moglie che si cumula al mio.

      Il mio dubbio è stabilire quale importo del mod unico di mia moglie devo riportare nel mod. INPS.

      Il riepilogo del mod. unico è il seguente:

      RN1 "reddito complessivo" ................................................................................... 2.139 ?
      RN4 "reddito imponibile" ...................................................................................... 2.139 ?
      RN5 "imposta lorda" .............................................................................................. 492 ?
      RN12 "detraz per redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente e altri redditi" ................. 1.104 ?
      RN15 "detraz per oneri indicati nella sez. I del Quadro RP (19% dell'imprto del rigo RP22) ..... 239 ?
      RN21 "totale detraz. d'imposta ............................................................................. 1.343 ?
      RN26 "imposta netta (RN5-RN21-RN25) .................................................................. ZERO

      Vi ringrazio per l'aiuo e vi auguro buona giornata 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: inps e soci snc

      @criceto said:

      Confermo, ovviamente nei patti sociali si può sempre stabilire che tali contributi saranno posti a carico dell'azienda, nel senso che saranno versati a parte delle relative quote di utile.

      chiarissimo

      @criceto said:

      Occhio comunque al fatto che chi risponde in un qualsiasi forum parla sempre e comunque a livello di "parere personale" e che tale parere deve essere preso per quello che è indipendentemente dalle qualifiche di chi risponde.
      Non è quindi in nessun modo un "parere professionale" bensì un "pour parler".
      Ci ho girato un poco attorno ma il succo sarebbe..."Io ho detto la mia, non venire poi a lamentarti...".

      Ogni risposta la considero nel suo insieme: può essere spunto di riflessione, può essere conferma ad un dubbio, oppure un consiglio.
      Non mi permetterei mai di addossare la responsabilità di ciò che faccio a chi mi ha dato un parere sulla base della propria esperienza, personale o professionale che sia.

      Grazie ancora per i chiarimenti/precisazioni ai miei interrogativi 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: inps e soci snc

      @criceto said:

      Devo darti una tragica notizia.
      La spesa è a carico dei singoli e la ditta non interviene in alcun modo.
      Eventualmente dovranno essere versati contributi maggiori dai soci che lo supereranno.

      Ciao criceto, grazie per la tua risposta 🙂

      Quindi mi confermi che i contributi inps devono essere pagati dai singoli, ovvero di tasca propria e non dalla società.

      Grazie ancora e buona giornata 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • inps e soci snc

      Buona sera a tutti,

      desidero chiedervi qualche delucidazione in merito al pagamento inps nell'ambito di una snc.

      La snc si è costituita a metà del 2008, per cui non esiste una situazione pregressa.

      I 4 soci partecipano alla società in base alle seguenti quote:
      a) socio 1 --> 40%
      b) soci 2/3/4 --> 20% ciascuno

      Il problema nasce perchè il socio di maggioranza (socio 1) sostiente che l'inps deve pagarla
      la società con le proprie risorse economiche.
      Gli altri 3 soci, che assieme hanno il 60%, sostengono che ciascuno dei 4 soci deve mettere
      mano al proprio portafogli e pagare di tasca propria i contributi inps senza quindi toccare le
      risorse economiche dell'azienda.
      Chi ha ragione?

      Altro quesito sempre in ambito inps.

      Nel caso specifico che ho riportato, visto che il socio 1 detiene il doppio della quota
      societaria, e di conseguenza ha un reddito doppio degli altri, come si ripercuote questo sugli importi dei contributi inps?

      Sulla base della vostra esperienza, potete darmi un'idea approssimativa dell'importo che
      potrebbe avere l'inps supponendo che la società abbia distribuito ai 4 soci, in base alla quote %, una cifra tot di 60.000 ?

      socio 1 --> 24.000 ?
      socio 2 --> 12.000 ?
      socio 3 --> 12.000 ?
      socio 4 --> 12.000 ?

      Vi ringrazio anticipatamente per il tempo dedicatomi 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: mod 730: lavoro dipendente + coniuge "snc"

      Ciao Bufala,

      ti ringrazio per i chiarimenti e la celerità del tuo intervento.
      Sei stato chiarissimo 🙂

      Grazie 😄

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • mod 730: lavoro dipendente + coniuge "snc"

      Buon giorno a tutti,
      al fine di evitare di commettere errori nella compilazione del mod. 730, desidero chiedervi in
      che modo comportarmi nel seguente caso:

      Sono un dipendente presso un'azienda privata ed ho sempre avuto moglie e figli a carico.
      Ho acquistato casa (in comunione dei beni) alcuni anni fa ed ho sempre presentato il mod. 730 alla mia azienda per la dichiarazione degli interessi passivi del mutuo indicando come quota esattamente la metà (cioè il 50%) di quanto riporta la comunicazione scritta della banca.

      Nel corso del 2008 mia moglie è entrata a far parte di una snc per cui adesso ha un suo reddito.
      Di conseguenza ho dichiarato alla mia azienda, sempre per il 2008, di non avere più la moglie a carico ma solamente i figli (al 100%).
      Infatti nelle buste paga successive alla mia comunicazione non ho avuto più la detrazione per coniuge a carico ed in più a fine dic 2008 hanno recuperato le quote che mi erano state erogate nei primi mesi del 2008.

      I miei interrogativi sono i seguenti:

      1. dovendo presentare il mod 730 per il 2008, come mi devo comportare?
        Io faccio il mio 730 e mia moglie il suo?

      2. gli interessi passivi del mutuo devo essere dichiarati per il 50% nel mio modello e per l'altro 50% in quello di mia moglie?

      3. visto che adesso il mio reddito e quello di mia moglie fanno cumulo, qualche mio collega mi ha detto che deve occuparsi di tutto quanto (ovvero il mio mod 730 + quello di mia moglie) il commercialista della snc di mia moglie.
        E' così, oppure esistono delle alternative?

      So che l'snc ha il proprio commercialista, ma starei più tranquillo con il supporto della vostra esperienza.

      Vi ringrazio anticipatamente per la gentilezza e la disponibilità.

      Buona giornata 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: Mutuo di liquidità

      @Salla88 said:

      esatto Homer.. tra 6 mesi anche senza la concessione della liberatoria i tuoi amici presumo il tuo amico ed eventuali garanti saranno cancella dalla banca dati.

      Ciao Salla,

      grazie per il chiarimento 🙂

      @Salla88 said:

      Adesso devi vedere nel contratto che hai firmato se c'è scritta la clausala che per rapporto di lavoro non rispettato da parte del mediatore credizio la somma pari al 3% dell'importo richiesto sia dovuta o meno..

      Purtroppo la cosa è un po' complicata.
      Il mediatore ha rilascito ai miei amici un modello con la loro intestazione sul quale erano riepilogate i dati salienti della richiesta.
      Nulla di più.
      I vari fogli che i miei amici hanno firmato non sono stati consegnati in duplice copia, per cui chissà cosa c'era scritto...
      Ufficialmente non è mai stato consegnato alcun documento intestato della banca che specificasse i vincoli del finanziamento.
      In teoria credo che si sia risolto tutto il giorno della rinuncia.
      L'operatore della banca, contattato telefonicamente dall'agenzia di mediazione, non ha fatto alcun riferito ad alcun addebito....certo non si sa mai...

      @Salla88 said:

      Ah mercoledì parto per le vacanze tornerò il 12

      buone vacanze 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: Mutuo di liquidità

      @Salla88 said:

      Homer scusa il ritardo ma ho letto solo ora.. sono un mediatore creditizio quindi esperto di questi sistemi..

      Ti dico subito che la liberatoria la devono pretendere, e che la segnalazione in mancanza di una liberatoria, che annullerebbe di fatto la presenza in Banca dati del tuo amico, sparisce dopo 6 mesi.

      Quindi, se ho ben capito, anche se per il momento i miei amici sono ancora vincolati in CRIF, tra 6 mesi (non essendosi conclusa la trattazione con l'erogazione del finanziamento) verrebbe tutto cancellato.
      Giusto?

      Grazie mille

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: Mutuo di liquidità

      @Seba80 said:

      Bhe, dalle tue info riportate in tutto il topic, l'unica spiegazione plausibile e' la seguente:
      Prima richiesta della pratica respinta( ma non e' stato comunicato dal mediatore)
      Ulteriore richiesta di documentazione
      Ripresentazione della pratica da parte del mediatore.

      Risultato=
      Tantissima attesa e segnalazione crif "richiesta non concessa"
      Tutto qua, abbastanza semplice direi.

      In realtà le cose sono andate diversamente.
      Il mediatore non ha mai detto che la pratica non era fattibile o che fosse respinta.
      L'attesa ad oltranza non giustificata da alcuna motivazione (non ne hanno mai fornita una) ha portato ad uno slittamento degli impegni presi dai miei amici nei confronti di chi doveva ricevere i soldini.
      Alla fine è stata l'eccessiva attesa che ha portato questi ragazzi a dire basta e mandare a quel paese sia il mediatore che la banca e fatalità proprio grazie alla loro incompetenza, i 3 rivolgendosi altrove hanno risolto il loro problema in modo molto più semplice e senza assurde lungaggini.

      Il vero problema è che il referente della banca con cui uno dei miei amici ha parlato personalmente, ha detto che non potendo rilasciare una liberatoria (perchè pare che non lo fanno per prassi) avrebbe messo in crif la notazione "rinuncia del cliente".

      Adesso, il fatto che abbiano scritto "prestito non concesso" crea problemi lasciando una nota negativa oppure no?

      Grazie

      Saluti

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: Mutuo di liquidità

      Buon pomeriggio,

      ho bisogno di un vostro consiglio.
      A seguito della precedente avventura con Woolwich, pare che uno dei richiedenti abbia rilevato che in crif la pratica è stata chiusa non come "rinuncia del cliente" ma come "prestito non concesso" o qualcosa del genere.

      Premesso che i richiedenti non hanno mai saputo perche la richiesta del finanziamento abbia avuto tempi biblici e proprio per questo non hanno più voluto proseguire con tale banca, potete chiarirmi la differenza tra le due opzioni ("rinuncia del cliente" ma come "prestito non concesso")?

      Cos'altro c'è sotto?
      Forse la nota di chiusura "prestito non concesso" può creare problemi per future richieste di finanziamento?
      Lascia una "nota negativa" sulla persona?

      grazie a tutti

      saluti

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer
    • RE: Mutuo di liquidità

      Ciao zwack, e grazie per la consueta disponibilità 🙂

      Purtroppo la situazione si è ulteriormente aggravata.
      All'ennesima richiesta di chiarimento da parte dei miei amici circa i tempi così misteriosamente lunghi, il tizio dell'ag. di mediazione è andato su tutte le furie sostenendo quanto di più assurdo si possa immaginare.
      Bhe per dirla pulita questo idiota ha osato dire che "i clienti devono attendere il responso delle banche e nelfrattempo devono sapersi sottomettere"....(riferito all'atto sessuale)
      Incredibile vero?
      Eppure è quello che sostiene, con terminologia opportunamente arricchita da particolari sessuali, uno che vive grazie ai clienti che vanno li a chiedere prestiti e finanziamenti.
      Forse i suoi devoti clienti sono abituati alle sue pretese sessuali?....mah.
      Dubito che la sede centrale la pensi come questo loro affiliato!!!
      Oggi più che mai senza cortesia, gentilezza, educazione, e serietà lavorativa non si va da nessuna parte.
      Lascio immaginare il caos che ha scatenato l'esternazione del tizio in agenzia.
      Alla fine prima che la cosa degenerasse ulteriormente, i 3 hanno deciso di ritirare la pratica e così sono stati messi in contatto telefonico con un referente di Milano della banca Barclays (Woolwich).
      Questo tizio si è scusato per l'accaduto, ha accennato in generale ad un problema relativo a questa pratica di finanziamento ma non ha dato alcun dettaglio di cosa avesse causato il ritardo: se un problema loro, se il problema era sull'immobile dato in ipoteca...non si sa proprio nulla.
      Inoltre il referente di Milano ha riferito che la Barclays per prassi non rilascia alcuna liberatoria, ma che avrebbero provveduto ad annullare la richiesta di finanziamento con la clausola di "rinuncia da parte del cliente" in modo che entro 2gg le banche dati erano disponibili ad accettare una futura richiesta di finanziamento.

      Questo è quanto accaduto qualche giorno fa.
      So che adesso stanno cercando un po di riorganizzarsi e stabilire il da farsi.

      Ciao 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      H
      homer