Ciao a tutti,
vi chiedo consulenza per "due" casi particolari che forse in Italia così particolari non sono. Due miei clienti hanno liste contatti piuttosto corpose 2k uno e 15k l'altro, eseguono con frequenza mensile l'invio di newsletter di carattere promozionale ed informativo.
Tutto bene direte. Visto il mare mosso dal GDPR li consigliamo di stare attenti e di muoversi prima con tutto il necessario prima di doversi trovare a sperare nelle proroghe delle proroghe. Scopriamo che entrambi hanno acquisito questi database di contatti in modi "vagamente leciti": scansione biglietti da visita ricevuti nelle fiere, contatti lasciati, clienti, ex-clienti (...). Nessuno di questi due però ha mai fatto firmare nulla relativamente l'iscrizione ne ha qualsiasi prova del fatto che l'iscrizione sia stata volontaria.
Il primo passo che vorremo fare è:
- Distinguere gli utenti EU da quelli extra-Eu
- Distinguere gli indirizzi e-mail che fanno riferimento specifico ad una persona da quelli prettamente aziendali "n.cognome | info"
Per quelli EU nome.cognome, come è possibile "mettere in regola" la situazione? Ci sono alternative al ricontattarli in modo singolo e personale per richiedere l'opt-in?
Grazie