Infatti, era qualcosa del genere che percepivo come attuabile, ma iniziavo a disperare. Alla fine sembrava bisognasse sventrarsi per vendere qualche programma fatto da sé. Grazie per aver chiarito, finalmente.
gladstone
@gladstone
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
Esatto, come dicevo poco sopra, il tutto si basa sull'interpretazione dell'attività, il che a proprio giudizio può rientrare sia in un campo di applicabilità che nell'altro, una cosa che non si "trova" su google. La mia domanda infatti si concentrava sulla possibilità che ciò che ho intenzione di fare fosse legale o meno. Inoltre io intendevo riferirmi a ciò solo ed esclusivamente per il primo anno di attività (per vedere un po' come vanno le cose) e in caso di buona riuscita migrare verso la ditta individuale per avere maggiore libertà d'azione. Quindi da quanto ho capito può essere considerato legale vendere il proprio software anche se non lo si fa tramite ditta, o erro?
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
insomma non c'è modo di fare da solo altrimenti che aprendo ditta individuale? col regime agevolato ho visto che c'è un'imposta sostitutiva del 10% per l'irpef, ma questa è applicata nello stesso modo dell'irpef? Ovvero, se fatturo 0 devo comunque pagare il 10% sul minimo teorico (diciamo 1240 euro invece dei suddetti)?
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
Sì, il problema è che aprire una nuova ditta individuale ha dei costi fissi che, nel caso non ci fossero gli sviluppi sperati, non sarebbero copribili. Nella pessimistica eventualità poi che il "business" non si avvii per nulla, sarebbe un suicidio. Io proponevo di "sfruttare" il diritto d'autore almeno inizialmente, poi ovviamente in caso di guadagni avrei progredito verso ditta individuale (ampliando così anche la sfera di possibilità di vendita offertami). Purtroppo mi sembra di capire che ciò non sia fattibile.
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
sì, ci avevo pensato. Solo che non mi aggrada molto come soluzione essenzialmente per due motivi: primo, non so bene come fungano queste cose internazionali, nel senso che appunto le piattaforme a cui hai accennato (a anche tutte le altre ad ampio spettro come download.com ecc..) sono al di fuori dell'italia e molto speso addirittura extra-ue, e non so bene come ci si comporta in questi casi. Il secondo motivo è che non mi piace molto l'idea di vendere i miei prodotti attraverso altri, preferirei farlo in proprio, per questo chiedevo se l'eventualità da me suggerita fosse applicabile. Bisognerebbe trovare un precedente (leggasi: qualcuno che ci è già passato), perché non vorrei tra 3 anni quando ho un "business" avviato perdere tutto in multe o processi.
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RE: Conoscete un programma che mi trova i link sbagliati nel sito???
Oppure se ti interessa qualcosa di un po' più comodo puoi scaricarti Xenu, è freeware.
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RE: Sviluppo SITI codice partita IVA
Da quanto ho capito lo sviluppo siti rientra nel codice attività da te riportato, anche se forse ce n'è uno più specifico. Per la pubblicità purtroppo (sempre da quanto ho capito) non basta la p.iva ma devi aprire anche ditta individuale dato che i servizi pubblicitari non rientrano nell'attività professionale. Per lo sviluppo software serve ditta individuale e iscrizione all'albo artigiani solo se lo vendi da te, oppure sfruttando la legislazione sul diritto d'autore, cosa che ho domandato in un posto precedente (e al quale non è stata data risposta). Se invece intendi con sviluppo software quello dei siti web è come al punto sopra.
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
A dire il vero non credo proprio, dato che la mia non è una domanda per definizione, è la richiesta di un parere su un'eventualità non calcolabile. Per questo domando a qualcuno che avendo esperienza può determinare se una certa ipotesi è valida o meno. Altrimenti a cosa servirebbero i giudici. Se qualcuno ha già provato ciò che propongo o ha esperienze al riguardo potrebbe indicarmi quanto sia fattibile.
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RE: marchio registrato quindi non si deve scrivere
ahahah, sì difatti l'ha fatta franca anche mikerowesoft.com (o mikerowsoft.com non ricordo) e, voglio dire, lui non aveva mica un'azienducola di paperopoli contro.
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RE: marchio registrato quindi non si deve scrivere
beh bisogna vedere se loro hanno registrato il marchio motoripermacchine.it oppure "Motori per Macchine" creando poi il sito motoripermacchine.it
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RE: Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
no, non chiedevo un vero consulto. Piuttosto sapere se a logica ciò che dicevo riguardo il diritto d'autore è applicabile, così, diciamo a fiuto, basandoti sulle tue esperienze. Nulla di ufficiale o di specifico.
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Vendere il proprio software, un chiarimento definitivo (almeno spero)
Salve,
Allora, ho spulciato sia qui il forum cercando i post correlati alla mia questione sia (e a lungo) sul web, un po' a giro per le pagine. Ora, ho chiarito alcuni concetti, solo che rimangono ancora molti dubbi, più che altro legati a come (e se sia possibile) ridurre al minimo i costi per evitare di perdere troppo se il tutto dovesse andare a rilento (o non avviarsi proprio). Le conclusioni a cui sono giunto e che di seguito sintetizzo sono:
Metodo sicuro (ma più costoso):
1 _ Apertura partita iva (come ditta individuale)
2 _ Iscrizione alla camera di commercio e conseguente automatica (lo è no?)
3 _ Iscrizione all'inps, ed essendo ditta individuale pagamento minimo di 2374 euro/annoMetodo ipotetico:
1 _ Apertura partita iva (come libero professionista)
2 _ Usufruizione delle regolamentazioni alla base del diritto di autore
3 _ Iscrizione all'inps come libero professionista (dunque fatturato 0 => nessun costo)Su quest'ultima possibilità ho ragionato brevemente avendo letto quel pdf linkato in un post in questo forum (se non erro) che appunto parlava del diritto d'autore dal punto di vista fiscale. Ora, ammetto di aver letto di sfuggita, saltando al punto che mi interessava realmente e dunque non ne ho approfindito i dettagli (e magari i possibili svantaggi). Il vantaggio che ho appreso però (appunto quello di registrarsi come lavoratore autonomo e non ditta) era ciò che mi premeva e che ho scritto poco sopra, perché appunto annulla i costi dell'inps (con eventuale fatturato pari a 0). Ho letto, sempre in questo forum, come si protendesse a raggruppare la vendita di software come vendita di beni, anche se immateriali, obbligando dunque ad aprire ditta individuale per poter essere venduti. Infatti, leggendo il suddetto pdf, ci si imbatte nella frase che specifica che tra le attività legate al diritto di autore rientrano solo quelle che prevedono la cessione in licenza del lavoro di ingegno; quindi vendere UN programma (una copia dello stesso insomma) è più la cessione di un bene che di una licenza, a logica. Il ragionamento che ho fatto io invece (e che forse è già stato proposto) è il seguente: quando io vendo il mio software, non vendo realmente il software, ma vendo una licenza di utilizzo legata al software stesso (la mia opera di ingegno), che permette allo specifico utente di utilizzare quel programma (e di averlo su supporto digitale, supporto che io non fornisco MAI e in nessuna occasione, il software viene esclusivamente scaricato via web). Inoltre, nel momento in cui gli vendo la licenza (che quindi se non erro rientra nel campo di applicabilità dell'opera di ingegno) do all'utente anche una copia del programma, ma questa è solo una facilitazione che concedo all'utente, nel senso che lui la copia del programma potrebbe procurarsela dove gli pare (scaricandola gratuitamente) ed io per sua comodità gliela fornisco nello stesso momento in cui gli vendo la licenza (una sorta di shareware). Mi spiego meglio: poniamo caso io sia un fotografo e che abbia fatto una foto particolare che piaccia ad una persona (o più di una); io faccio pagare a questa persona la licenza per quella specifica fotografia che gli permette di tenerla dove vuole (magari incorniciata in un quadro a casa) e di guardarla. Già che ci sono gli sviluppo quella foto e gliela do, in modo da evitare che lui vada a svilupparsela da solo, quindi diciamo che gli cedo copia della foto (gratuitamente), ma l'unica cosa ad essere commercializzata è la licenza per tenere quella foto, senza la quale lui non potrebbe mettersela in casa incorniciata perché sarebbe illegale (appunto perché non ha il permesso dell'autore). Considerando poi che, nel caso specifico, un software, a differenza della foto sviluppata, è qualcosa di immateriale (soprattutto dato che lo fornisco solo via download), pensavo fosse applicabile concettualmente. Ecco, quello che volevo sapere è se ciò sia fattibile anche alla pratica e se sia legale.
Un altro dubbio era legato al funzionamento della cessione in licenza dell'opera di ingegno, e cioè se avesse altri svantaggi particolari rispetto alla ditta individuale (per esempio mi pare di aver capito nei riguardi dello scaricamento dei costi sostenuti). Inoltre sarebbe così complicato una volta registratosi come libero professionista, cambiare verso ditta individuale?
Un'ultima cosa, dato che c'è un commercialista di professione nel forum, volevo porre una particolare questione:
Poniamo che io vada da un commercialista a chiedere che si prenda carico di tutte le questioni relative all'attività che voglio avviare (sto parlando stavolta del caso dell'apertura di una ditta individuale), che faccia tutto lui insomma, dalla p.iva alla camcom all'inps alle tasse e alle dichiarazioni, io gli dico solo che voglio arrivare al punto di essere legalmente autorizzato a vendere i miei software online e che mi occuperei solo di quello (e al massimo delle fatture, in .doc o .pdf o quel che è, magari mettendole in una directory sul server dando pieno accesso ftp di quella cartella al commercialista stesso). Ecco, quanto mi verrebbe a costare tutto ciò con l'avvio delle pratiche e il mantenimento per il primo anno di attività, ponendo il fatturato minimo di circa 14000 euro (quindi diciamo circa 200 fatture in un anno)?Adesso, riassumendo, considerando appunto il suddetto reddito di 14000 euro, il guadagno netto sarebbe, secondo quanto ho appreso:
14.000 - *inps* ( 18% di 14.000 ) = 14.000 - 2520 = 11.480 11.480 - *irpef* ( 23% di 11.480 ) = 11.480 - 2640 = 8.840 8.840 - *irap* ( 4,25% di 11.480 ) = 8.840 - 488 = **8.352**
togliamo poi il costo del commercialista e tutte le spese accessorie, diciamo che 7.000 euro sarebbe il totale netto che finerebbe in tasca, o erro? Tra l'altro volevo aggiungere che se non sbaglio l'inps (e le altre tasse) vanno pagate l'anno successivo all'effettivo inizio di attività, ne consegue che aprire l'attività in sé ha costi abbastanza ridotti (camera di commercio mi pare, forse iscrizione all'albo degli artigiani (non so se costi e in che misura) e commercialista, no?). Dunque prescindendo dai costi derivanti dall'apertura di attività (inps e tasse), quelli realmente indispensabili all'inizio, proprio per avviare il tutto, intorno a quali cifre si aggirerebbero? Praticamente il commercialista credo sarebbe la più influente.
Scusate per il post eccessivamente prolisso, ma credo che sia importante chiarire nel modo più completo questa tematica di ampio interesse comune, così da evitare il prolificarsi di richieste reiterate che chiedono sempre le stesse cose (come la mia d'altronde).