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    giordano

    @giordano

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    Post creati da giordano

    • modello intra

      Una ditta che ha importato dalla Germania nel corso del 2009 (da settembre a dicembre circa 5.000?) non ha presentato entro il 31.01.2010 il modello Intra in quanto le fatture che sono arrivate dall'estero (intraCEE) riportavano già la VAT, evidentemente è stato un errore del fornitore.... è corretto non averlo presentato per questa ragione? E' una ditta che seguo da gennaio e mi sono ritrovato con questo dilemma.... Io le lascerei come fatture normali inserite in contabilità come costo e l'iva considerati come una semplice fattura di un operatore italiano...... che ne pensate? Altrimenti avrei pensato di contabilizzare la fattura solo in giornale come costo (imponibile+iva). Sono stato trattato in poche parole come un privato...... in contabilità la inserirei solo come costo e con la dizione FUORI CAMPO IVA.... ?

      PS Ma devo richiedere il rimborso al fornitore tedesco di questa IVA (cioè alla Germania) e poi versarla in Italia?

      Saluti

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • problematica comunica

      Salve, sto facendo la prima pratica col software ComUnica. Ho fatto la "semplificata", trattandosi di ditta individuale che prima del 1° aprile aveva già fatto le aperture presso Agenzia delle Entrate e richiesto le autorizzazioni al Comune. Adesso stavo per inviare la documentazione "semplificata", ma il software mi dà errore: comunicata la cosa al telefono all'assitenza da 4 giorni ancora non ho notizie.

      Nel frattempo l'ho ricompilata ma non riesco a capire come inviare la pratica se utilizzo la pratica ordinaria, mi dice di allegare la pratica compilata con Fedra (suppongo) ma non riesco ad allegarla in alcun modo a ComUnica. Forse perchè non devo utilizzare Fedra? Od inviarla tramite il sistema Telemaco...

      Mi chiede di inserire "SELEZIONE ALLEGATO RI", ma da dove lo prendo? Suppongo Fedra? Anche se lo creo con Fedra non me lo fa nè cercare nè inserire nè me lo trova automaticamente...

      Avrebbero dovuto semplificare... boh... grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: Cassa Commercialisti - Gestione separata inps

      me lo sono chiesto anche io per un amico ma nessuno mi ha risposto.. 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • Iscrizione cassa geometri e lavoro dipendente

      Un mio cliente (geometra) versa i contributi alla Cassa, contemporaneamente è dipendente part-time di una cooperativa (collaborazione) che gli versa inail e contributi alla gestione separata inps.

      Nel caso in cui i ricavi derivanti dalla cooperativa annualmente siano superiori alle fatture che fa come libero professionista potrebbe essere esonerato dal versamento alla Cassa visto che già ha dei contributi inps versatigli dalla Cooperativa (alla gest. separata)?

      Nel caso in cui si cancelli dalla Cooperativa e con la propria partita iva effettui a favore della cooperativa lavori non tecnici (cioè non rientranti nella sfera propria del geometra) ed i ricavi dei lavori non tecnici siano superiori a quelli dei lavori tecnici può scegliere di versare solo alla gestione separata e non anche alla Cassa?

      A mio parere se esiste gia una copertura inps dipendente e l attività da dipendente è prevalente non sorge l obbligo della seconda contribuzione..... o forse vale solo per i commercianti?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: Cassa Commercialisti - Gestione separata inps

      è un dubbio che mi ero posto anche io tempo fa, ma osservando diverse discussioni sul web ho visto che è possibile..

      ovviamente versando alla gest. separata non verseresti alla Cassa, secondo me, ma si può essere dott. commercialisti iscritti all'Albo e non essere iscritti alla Cassa? in poche parole si può essere dott. commercialisti e decidere di versare alla gest. separata pur conservando tutti i requisiti e possibilità che vengono date a chi è commercialista? saluti

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: prevalenza attività per studi di settore

      @CONTE77 said:

      ....Ciao giordano, gli stui di settore per la multiattività sono stati eliminati nel 2007. Ad oggi devi compilare 2 studi per ogni attività se l'attività prevalente è inferiore al 70% dei ricavi, in caso contrario l'attività secondaria viene "assorbita" nello studio di settore della principale...

      *Tratto dal DM 11/2/2008 *del Ministero dell?Economia e delle Finanze

      Applicazione dello studio di settore
      Si individua l?attività prevalente come ricavi e si applica il solo studio di settore relativo a tale attività, inserendo anche i dati delle attività secondarie esercitate. Se l?attività prevalente è soggetta a parametri, si applicheranno i parametri.

      E fino a qui non ci piove! Nel mio caso vengono applicati i parametri! Sono congruo e va bene così; se però non lo fossi stato avrei dovuto adeguarmi versando all'Amm. Fin. il maggior ricavo stimato e l'IVA dovuta.

      *Utilizzabilità dello studio di settore ai fini dell?accertamento. Distinguiamo le seguenti ipotesi:

      • le attività secondarie producono ricavi non superiori al 30% dei ricavi totali: in tal caso l?Amministrazione finanziaria può utilizzare lo studio di settore in sede di accertamento;
      • le attività secondarie producono ricavi superiori al 30% (a partire dal 2008) dei ricavi totali: in tal caso l?Amministrazione finanziaria non può utilizzare lo studio di settore in sede di accertamento. Le risultanze dello studio possono essere utilizzate unicamente per selezionare i contribuenti da sottoporre ad indagini più approfondite.*

      Ne deduco che:

      1. Nel mio caso l'attività secondaria produce ricavi non superiori al 30% dei ricavi totali: l'Amm. Fin. può in sede di accertamento utilizzare gli SdS. Se sono congruo non ci saranno accertamenti, se non sono congruo mi devo adeguare, pena accertamento.

      2. Se l'attività secondaria avesse prodotto ricavi superiori al 30% dei ricavi totali l'Amm. Fin. non può utilizzare gli SdS in fase di accertamento. Per cui commercio elettronico 60.000? (prev.) e commercio al dettaglio 40.000? (sec.): in tal caso se sono congruo non ci saranno accertamenti, se non sono congruo e non mi adeguo l'Amm. Fin. può anche non rivalersi verso di me nè utilizzare gli SdS in fase di accertamento?

      Poi lo chiudiamo sto topic!! 🙂

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: prevalenza attività per studi di settore

      @CONTE77 said:

      Ciao giordano, naturalmente l'attività prevalente deriva dalle risultanze contabili volevo solamente sottolineare che non è quella che deriva dalla dichiarazione presentata all'AE ma è quella "reale".
      Dato che i due codici sono già a conoscenza dell'AE non corri in sanzioni di nessun genere e in sede di dichiarazione indicherai l'attività prevalente e l'attività secondaria.
      Per il codice prova a inserirne uno del tipo "altra attività non specificata"

      Tutto ok, ci siamo capiti! 🙂

      CIAO, sono riuscito a trovarlo, sarebbe il 5261C (Ateco1993), adesso tutto a posto. Per le simulazioni tutto bene, non ci sono problemi di non congruità, per cui va bene così! L'importante è essere a posto con le scritture! 🙂

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: prevalenza attività per studi di settore

      @CONTE77 said:

      Mi fido sul fatto dell'attività sogetta a studi /parametri.
      La conclusione a cui sono arrivato è che devi fare i parametri.
      E ti spiego il perchè:
      1 - la causa di esclusione 12 non puoi utilizzarla perchè dopo i puntini di sospensione ti sei "dimenticato" di mettere "...*nel caso in cui le due attività *siano soggette a due differenti studi di settore."
      2 - l'attività prevalente non è quella che decidi tu ma quella he risulta dai dati contabili, infatti come scritto nella parte generael degli studi di settore 2010 abbiamo " **
      [LEFT]2. SOGGETTI OBBLIGATI[/LEFT]
      **[LEFT]*Il modello deve essere utilizzato dai soggetti **che esercitano, in maniera prevalente, una **delle attività per le quali risultano approvati i *relativi studi di settore.
      **Per attività prevalente si intende l?attività dalla ****quale è derivato, nel corso del periodo d?imposta, **il maggiore ammontare:
      ? dei ricavi, nel caso di più attività esercitate
      in forma di impresa;
      ? dei compensi, in caso di più attività esercitate
      professionalmente.
      *Si precisa che l?indicazione del codice attività **prevalente non precedentemente comunicato **o comunicato in modo errato, unitamente **alla variazione dati da effettuare presso gli **Uffici periferici dell?Agenzia delle Entrate entro **il termine di presentazione del modello **UNICO 2009 2010, ai sensi dell?art. 35, **3° comma, del D.P.R. 26 ottobre 1972, n. **633, preclude l?irrogazione delle sanzioni in **base a quanto previsto nella (vedasi la risoluzione **dell?Agenzia delle Entrate n. 112/E **del 6 luglio 2001). Si ricorda che non è, invece, *necessaria la dichiarazione di variazione
      *dati quando si verifica una modifica **della prevalenza nell?ambito di codici attività *già in possesso dell?Amministrazione finanziaria.
      *È sufficiente, in tal caso, che il codice **riguardante l?attività divenuta prevalente sia **indicato nel modello per la comunicazione **dei dati rilevanti ai fini dello studio di settore **e nel relativo quadro della dichiarazione dei **redditi per la determinazione del reddito di **impresa e/o di lavoro autonomo (RE, RF, RG) *e nella dichiarazione Iva (quadro VA)."
      3 -non hai contabilità separate
      Concludendo dato che l'attività prevalente diventa quella soggetti a parametri applicherai i parametri.
      [/LEFT]

      Primo punto. Ovviamente l'attività prevalente non l'ho decisa io, ma è quella risultante dai dati contabili (per questo avevo indicato 35 e 65%, sono le risultanze della contabilità). 🙂

      Secondo punto. *Si ricorda che non è, invece, *necessaria la dichiarazione di variazione
      *dati quando si verifica una modifica **della prevalenza nell?ambito di codici attività **già in possesso dell?Amministrazione finanziaria. *Il secondo codice attività è già in possesso dell'AdE essendo che se si intende codici attività Ateco già comunicati ebbene i due codici coesistono all'interno de certificato di attribuzione partita iva originario; infatti vennero indicati due codici attività, espressamente questi due. Non si hanno contabilità separate, per cui solo parametri.

      Grazie ancora. Saluti

      PS Assodato che bisogna fare i Parametri, nel programma ministeriale (Parametri 2009, giusto per provare ad inserire la ditta) immettendo nel quadro Ateco2007 il codice attività 47.91.10 mi chiede poi l'AtecoFin 1993....... che all'epoca non esisteva..... Ateco2004 per il 47.91.10 in corrispondenza era (controllando la tabella di raccordo) il 52.63.6 ... ma in Ateco1993 quel codice attività non era abbinato a nulla, forse perchè nel 1993 non vi erano vendite on line? 🙂 🙂 🙂

      In questi casi che si fa? Infatti il ministeriale non mi fa andare avanti nell'inserimento dei dati se prima non inserisco il dato relativo al codice attività che nel 1993 corrispondeva al 47.91.10!

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: prevalenza attività per studi di settore

      @CONTE77 said:

      Ciao giordano, gli stui di settore per la multiattività sono stati eliminati nel 2007. Ad oggi devi compilare 2 studi per ogni attività se l'attività prevalente è inferiore al 70% dei ricavi, in caso contrario l'attività secondaria viene "assorbita" nello studio di settore della principale. Per il solo periodo di imposta al 31.12.2007 la percentuale era del 20%. Devi anche vedere se rientravi tra le esclusioni per la contabilità separata (mi sembra di si), in questo caso non potendo avere 2 contabilità separate sei soggetto ai soli parametri.
      Ti consiglio l'utilissimo libro su "Studidi settore e parametri" della SEAC.

      Grazie della risposta, come sempre preciso e puntuale il tuo intervento.
      Cerco di spiegarmi. Nell'anno di imposta 2009 l'attività prevalente ha avuto ricavi > del 30% rispetto all'attività secondaria (commercio elettr 35%, commercio dettaglio 65%), ma l'attività prevalente non è soggetta a studi di settore (**Commercio al dettaglio di qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet: ateco 2007 -> 47.91.10).

      Il problema riguarda l'anno 2009 appunto, anno in cui l'attività secondaria (commercio elettronico) ha assorbito in termini di fatturato (dimostrabile ovviamente) quella che prima era primaria (commercio al dettaglio in negozio fisico).

      Nell'anno di imposta 2008 l'attività prevalente era il commercio al dettaglio, venne presentato Unico2009 con allegati studi di settore (attività congrua e coerente), ma nel corso del 2009 c'è stata appunto questa variazione di fatturato (complessivamente eBay ed il negozio virtuale sono cresciuti in maniera esponenziale).

      Adesso io suppongo (preciso suppongo) che non debba presentarsi in Unico2010 la dich. dei redditi con annessi SdS per due motivi:

      1. causa esclusione 12: "Modifica nel corso del periodo d'imposta dell'attività esercitata...";
      2. assorbimento dell'attività secondaria da parte di una prevalente non soggetta a SdS...

      Questa è una mia personalissiama opinione, scaturita da qualche lettura di circolari ed interpretazioni (opinabili)...

      Grazie
      **

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      G
      giordano
    • RE: Acquisto merci Germania (con addebito iva tedesca)

      @criceto said:

      Io lo metterei al lordo, in fin dei conti il costo è quello (anche contabilmente per ora). Quando e SE arriverà il rimborso ne riparleremo.
      Se intendi inserire il netto ti consiglio di rilevare l'importo dell'IVA tedesca in qualche modo (correggendo la registrazione della fattura) sul tipo:


      Merce (conto economico)
      Crediti verso ....(conto patrimoniale)

      a

      Fornitore tedesco

      Considerare insomma tale IVA come un prestito al Governo Tedesco che provvederà poi a restituirlo.

      Io invece avevo pensato di fare in questa maniera, che più o meno collima col tuo ragionamento (giusto).

      Importo 1.000?, l'iva tedesca è il 19%, per cui 1.190?.

      Considero 1.000?, come una normale fattura intra ci aggiungo il 20% (iva italiana) ed inserisco in contabilità: 1.000? (imponibile) + 200? (iva); contestualmente chiedo il rimborso all'Erario tedesco (se mai arriverà del 19%).

      Altrimenti dovrei "rischiare", considerando solo il costo (1.000?) senza aggiungere nè iva nè altro.

      Grazie ancora ragazzi.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • prevalenza attività per studi di settore

      Ho questo dilemma.

      Attività non prevalente soggetta a studi di settore (commercio al dettaglio in unità locale), attività prevalente non soggetta a studi (commercio elettronico). L'acquisto della merce riguarda lo stesso prodotto, ma viene fatta una vendita diversa, attraverso eBay (attività prevalente) e commercio in negozio fisico.

      L'attività non prevalente ha generato nel 2009 compensi inferiori al 20% del totale (mi pare che in una circolare si parlasse del 30%......); in tal caso non bisogna compilare gli SdS, in quanto il "commercio di prodotti non alimentari effettuato via internet" non ha SdS approvati.

      Il prospetto degli SdS relativo alla multiattività non va nemmeno compilato (non superando la soglia del 20% del totale)...... bisognerà compilare in sede di Unico2010 per l'attività prevalente solo i Parametri immagino....

      In caso le mie supposizioni fossero corrette converrebbe far seguire al mio cliente due fatturazioni diverse (una per il commercio al dettaglio in negozio fisico ed una per il commercio elettronico), in maniera da separare le due attività (cosa che nel 2009 non è stata fatta, considerato che il mio cliente non immaginava di poter fatturare 5 volte più rispetto alla attività del commercio al dettaglio in negozio fisico.......).

      Grazie, buona serata.

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • RE: Acquisto merci Germania (con addebito iva tedesca)

      @CONTE77 said:

      Non mi è mai capitato quinid ti rispondo con qualche dubbio.
      L'iva che eventualmente ti rimborseranno è un credito che non ha natura tributaria (stato estero), quindi io in comunicaizone non lo inserirei per niente. Contabilizzerei la fattura solo in giornale come costo (imponibile+iva). Eventuale rimborso dell'iva (che non è certo) lo tratterei come sopravvenienza attiva.

      il discorso è corretto anche secondo me, però in comunicazione iva a quel punto cosa faccio? nel quadro CD2 inserisco cmq "acquisto intracomunitario di beni" per ? 1.000 (acquisto dalla Germania) al netto dell'IVA? e nei quadri iva esigibile/iva detratta non inserisco il 19% dell'iva tedesca.......... ovviamente!

      😉

      grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano
    • Acquisto merci Germania (con addebito iva tedesca)

      Ciao, allora un mio cliente ha acquistato dei beni da rivendere comunicando la p.iva, però dalla Germania gli hanno spedito la fattura con applicazione dell'iva tedesca (19%), trattandolo come un privato......

      Abbiamo comunicato l'errore e le successive fatture sono state inviate senza alcuna applicazione iva. Mi hanno riferito che quella fattura non possono più stornarla, in tal senso so che è possibile recuperarla quell'iva, facendo apposita comunicazione e recuperarla all'ufficio IVA tedesco [oppure alla CCIAA di competenza (così mi pare di aver letto su un sito.........)]?

      Essendo che bisogna fare la comunicazione IVA entro il 01.03 in tal caso cosa inserisco? Bella domanda....... imponibile+iva tedesca o solo imponibile (l'iva infatti si cercherà di richiederla a rimborso)?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
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      giordano
    • RE: Novità Intrastat.

      @Rubis said:

      Per le operazioni 2009 si seguivano le vecchie regole e comunque i termini sono scaduti.
      Per le operazioni 2010 fino al 30/04/2010 la presentazione può seguire due vie:

      1. presentazione direttamente in dogana del file telematico su supporto (ad es. cd, chiavetta USB, ecc.) con stampa del cartaceo del frontespizio che andrà debitamente sottoscritto. In questo caso la scadenza è il giorno 20 del mese successivo al periodo di riferimento.

      2. trasmissione telematica tramite Intra Web (ovvero Entratel, quando verrà introdotta la procedura). In questo caso la scadenza è il giorno 25 del mese successivo al periodo di riferimento.

      A partire da maggio si dovrà adottare esclusivamente il canale telematico.

      Saluti.

      ovvio che i termini sono scaduti, chiedevo se bisognava adeguare anche il 2009 anche con la nuova procedure..... mi pare che gen/marzo è possibile inviarli entro il 19.04.2010....... su supporto telematico, leggendo le novità fiscali di questi giorni

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      giordano
    • RE: Novità Intrastat.

      @OEJ said:

      Circolare mooooooolto interessante.

      w ww.agenziaentrate.it/ilwwcm/resources/file/eb1e174dcd251bc/circ5Edel17febbraio2010.pdf

      per cui tutti le operazioni effettuate dal 1.1.2010 dovranno essere inviate telematicamente (od all'AdD) ogni trimestre (od ogni mese a seconda del fatturato realizzato)....

      tutte le operazioni del 2009 invece inviate secondo le vecchie procedure? vanno bene così o bisogna cmq adeguarsi? grazie

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      giordano
    • RE: Preiscrizione e Gestione Separata

      riprendo il topic.... per dones: non so come funziona in questi casi e non credo che qualcuno te lo possa dire, sul web non ho trovato nulla, prova a chiamare l'Ordine... ciao

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      giordano
    • RE: Commercialisti e compatibilità

      @CONTE77 said:

      Mi spiace Giordano ma ti stai sbagliando. Il produttore di III e IV gruppo è attività d'impresa tanto che devi essere iscritto in CCIAA. La differenza principale con il sub-agente (oltre a quelle contrattuali) è che i produttori non hanno minimali inps ma versano l'aliquota commercianti sul reddito prodotto.

      sì, concordo, però sulle incompatibilità si parla di dott. commerc. e di subagente od agente, non di produttori (come evidenziato nel thread del 21.11)........ so dell'iscriz in cciaa, però il produttore è considerato come mera persona che non stampa polizze ma dovrebbe solo consegnarle, una sorta di mediatore...

      in ogni caso l'intermediario assicurativo viene iscritto alla cciaa come produttore assicurativo di III e IV gruppo e paga i contributi % sul reddito netto di impresa

      Produttore di Gruppo IV : è produttore libero senza obbligo di produzione e di esclusiva, sebbene munito di lettera di autorizzazione all'esercizio dell'attività produttiva; è compensato con sole provvigioni.

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      G
      giordano
    • RE: Commercialisti e compatibilità

      devo solo sentire l'ordine.......ad ogni modo da nessuna parte ho trovato incompatibilità tra dott. commercialista e produttore di III e IV gruppo.... infatti mentre il subAgente è attività d'impresa (e si versa il minimale) il produttore versa alla gest. separata in relazione alla sua produzione... per cui il 26,72% delle provvigioni........ per cui si potrebbe essere iscritti all'ISVAP solo in qualità di produttore....... sento l'ordine e vi aggiorno, ciao

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      giordano
    • RE: Assunzione dipendente da associazione

      concordo su tutto... però il punto è un altro..... consideriamo che l'associazione venga costituita da 5 persone (faccio un esempio), nessuno delle quali è estetista..... come se fosse non un'attività artigiana (come il caso esposto da conte77) ma un'attività di piccolo imprenditore..... all'interno di questa struttura vengono assunte 2 dipendenti che hanno la qualifica di estetiste (ed il terzo anno per poter esercitare l'attività)....... e l'attività viene svolta nei confronti di terzi (associati)..... quello è l'obiettivo e lo scopo dell'ass...... come se fosse che io domani voglio essere titolare di una attività di estetiste non come artigiano non avendo i requisiti ma come titolare dell'azienda che per espletare l'attività si avvale di estetiste/massaggiatrici qualificate.. ciao

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      G
      giordano
    • RE: e commerce associazione

      @Acconto said:


      Per cui l'associazione dovrebbe cmq essere iscritta in CCIAA ai soli fini REA? In tal caso il preposto dovrà avere i requisiti per poter svolgere l'attività... nel senso se si trattasse di vendita di prodotti alimentari in cciaa bisognerà dichiarare che l'ex REC (corso l. 845/78) è in possesso del soggetto x abilitato a tale vendita..... ?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      G
      giordano