Ciao,
interessante post, provo a riepilogare quanto ho capito in modo da vedere se fa scopa con il mio caso:
Premesso che leggendo in giro, ho appreso che non è possibile pubblicizzarsi e poi fare ritenuta d'acconto perchè decadono i presupposti di prestazione occasionale.
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sono lavoratore dipendente in una industria a tempo pieno 8ore/gg per cui pago tutte le tasse da lavoro dipendente.
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vorrei affiancare all'attività di cui sopra che mi mantiene, l'attività di fotografo e di vendita online di prodotti come cornici, album, gadgett cd, dvd, magliette, e ciarpame vario, che in linea di principio potrebbe essere venduto in tutto il mondo.
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sicuramente il fatturato annuo sarebbe inferiore ai 30.000 euro, verosimilmente anche sotto i 15.000 euro.
Quello che ho capito leggendo in giro e qua è:
a)
per me sarebbe ok il REGIME DEI MINIMI per il quale "non dovrei far nulla" se non pagare il 20% di tasse sugli eventuali utili ( cioè su valore fattura - valore che ho pagato io la merce, nel caso in cui si tratti di merce)
(ma come dovrei "inquadrarmi"? visto che come libero pro non potrei vendere materiali?)
b)
per via del fatto che sono lavoratore dipendete e che per via di esso mi mantengo e grazie ad esso avrò una pensione, non devo pagare nulla all'inps.
c) attività da dipendente ed in proprio restano separate e cioè: come dipendente pago le mie tasse, come autonomo pago il 20% sugli utili.
Ora, se tutto quanto sopra è corretto, vi chiedo:
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fatto x il lordo annuo da lavoro dipendente e fatto y il fatturato del lavoro di fotografo, qual è la cifra y per cui ha senso aprire la PIVA?
Se è corretto che in ogni caso pago solo il 20% sugli utili e null'altro, ha sempre senso aprire la partita IVA.
Nel caso limite in cui y fosse zero (non è una domanda per prepararmi all'evasione, tranquilli è solo per capire) avrei solo i costi di apertura partita iva che mi sembra ammontino diciamo a meno di 200 Euro
corretto?
ciao e grazie