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    francescodls

    @francescodls

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    Post creati da francescodls

    • Iscrizione CONAI

      Buonasera,

      un'impresa che effettua importazione di capi di abbigliamento dall'estero confezionati in cartoni é tenuta all'iscrizione al Consorzio CONAI in qualità di utilizzatore di imballaggi pieni o no?

      Inoltre... un'azienda che si occupa di commercio di computer e materiale informatico acquistati in Italia nell'imballaggio del produttore e che li rivende così come li riceve é tenuta all'iscrizione al medesimo consorzio?

      Grazie in anticipo per le eventuali risposte.

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      francescodls
    • RE: Ditta individuale e abitazione

      Amplio il discorso con un'altra domanda:

      le caratteristiche dei locali da destinare alla vendita sono stabilite dai singoli comuni?

      E' possibile, ad esempio, sublocare (se il contratto a monte permette la sublocazione) un locale già locato ad un'associazione culturale e adibirlo alla vendita se questo locale ha i requisiti in regola?

      In altre parole, l'esercizio del commercio al dettaglio (settore non alimentare) necessita dell'uso "esclusivo" del locale per la vendita o può "convivere" con altre realtà, tipo le riunioni di un'associazione culturale?

      postato in Consulenza Fiscale
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      francescodls
    • RE: Ditta individuale e abitazione

      Grazie Contabile, cercherò di far percorrere la "soluzione garage"...

      postato in Consulenza Fiscale
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      francescodls
    • RE: Ditta individuale e abitazione

      Salve qui' poiché mi viene in mente lo stesso titolo per questa discussione...

      Una ditta individuale che si occupa di e-commerce vorrebbe aprire anche una sede fisica per la vendita dei prodotti che tratta.

      La sede della ditta indivuduale é la casa del titolare. Da questa, attraverso un Pc, questi riesce a svolgere tutte le operazioni inerenti la sua attività di commercio elettronico.

      La domanda.... puo' tale sede (abitazione del titolare) essere eletta anche a sede fisica dove effettuare l'attività di commercio?
      A parte la comunicazione al comune (com1), la variazione Iva e quella al Registro Imprese....puo' questo soggetto aprirsi il negozio in casa? E se si con quali cautele?
      Mi viene in mente una risposta affermativa, magari operando una opportuna separazione delle stanze adibite ad uso personale con quelle dedicate all'attività di commercio...

      Cosa ne pensate?

      Grazie

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      francescodls
    • Variazione codice Atecofin

      Mi trovo a dover variare il codice attività principale ad una S.r.l. con altro codice relativo ad un'attività ampiamente prevista nell'oggetto sociale.

      Dovrei sostituire l'iniziale codice principale 74.87.5 (design e styling tessili e abbigliamento) che é attività di consulenza (tanté che l'Inps ha negato l'iscrizione della società alla Gestione Commercianti) con il 51.42.1 (commercio all'ingrosso di abbigliamento e accessori)...in questo caso credo sia necessario iscrivere la società alla gestione commercianti.

      Nella concomitanza di attività di commercio all'ingrosso (nuova attività principale) e prestazioni di tipo consulenziale (attività secondaria) é strettamente necessario applicare i sezionali alla contabilità o credete si possano utilizzare semplicemente 2 (o più) conti di ricavo (semplificando all'estremo merci/vendite e ricavi x prestaz.consulenziali)?

      Grazie

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      F
      francescodls
    • RE: dichiarazione irap

      Ho avuto a che fare con dei casi analighi di dichiarazioni Irap a zero.

      La soluzione (credo sia l'unica possibile in caso di utilizzo di software) é indicare comunque un qualche valore in dichiarazione...

      Io di solito metto 1 tra i ricavi che di fatto non incide assolutamente e consente la chiusura della dichiarazione, ovviamente senza generare debiti di imposta.

      Anche in caso di controlli da parte dell'amministrazione finanziaria non dovrebbe essere un grosso problema "spiegare" le motivazioni dell'importo privo di riscontri nelle scritture contabili. Ad ogni modo é sempre meglio che omettere di presentarla.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • Contributi Impresa familiare

      Buongiorno a tutti,
      pongo questo quesito:

      Impresa familiare composta da titolare (51%) e figli (24% e 25% di partecipazione).

      Il titolare compila il quadro RR di Unico indicando anche i collaboratori per i quali versa i contributi Inps gestione commercianti.

      I contributi effettivamente versati nell'anno (principio di cassa) per lui e per i collaboratori sono superiori alla somma dei 3 singoli minimali.

      Domanda: tali contributi vanno tutti nel quadro RP del titolare o si ripartiscono tra il quadro RP del titolare e i quadri RP dei 2 collaboratori? In quest'ultima ipotesi secondo quale principio? (es. minimale per i 2 collaboratori e quota residua per il titolare?)

      Grazie

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      F
      francescodls
    • Studi 2007

      E' dunque ufficiale la possibilità per quest'anno di adeguarsi al ricavo minimo e non pure al puntule?

      Ho molti clienti che sono congrui e coerenti, ma solo al minimo.
      Non farli adeguare anche al puntuale significherebbe far loro risparmiare un bel po' di imposte ...

      ...non é che anche questa cosa nasconde delle sorpresine?

      ......Visco Visco......

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      francescodls
    • Detrazione 41% ristrutturazioni

      Propongo questo quesito.... Unico PF istruzioni rigo RP27 e seguenti.

      Spese di ristrutturazione condominio. Richiesta regolarmente presentata dall'amministratore in nome del condominio.
      Leggo che le fatture vanno bene dal 01/01/2006 al 30/09/2006.....

      ...e nel caso di lavori eseguiti in tale periodo e fatturati, ad esempio, nell'ultimo trimestre 2006?

      Pongo la domanda poiché l'amministratore ha inviato a tutti i condomini la documentazione della richiesta con la quota di detrazione spettante in ragione dei millesimi di proprietà. Il problema é che la maggior parte di quelle fatture, pur essendo datate 2006, appartengono al quarto trimestre!

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • RE: Valori di bilancio

      Sarebbe fattibile invece conservare i vecchi valori contabili e i relativi fondi, trattando la differenza di valore da perizia (in +) dei cespiti come una rivalutazione da tenere tra le attività e quindi applicare solo l'ammortamento fiscale, sui consueti valori, che non genera riprese fiscali?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • RE: Valori di bilancio

      Fab ti chiedo, appena avrai un attimo di tempo , di farmi meglio comprendere questa questione, che nemmeno sui libri specializzati ho trovato in modo esaustivo in caso di trasformazione.

      Esempio cespite dalle seguenti caratteristiche:

      • costo storico di euro 1.000
      • F.do amm.to 600
      • valore contabile residuo 400
      • % amm.to ord. annuo 20%
      • periodo di amm.to 5 anni

      Ipotizziamo che il perito lo valuti non 400 ma 600

      Nel bilancio di trasformazione metto 600 come valore peritale e secondo il criterio civilistico metterei 120 come quota amm.to del primo anno.

      A livello fiscale, però mi restano da dedurre 2 quote da 200 cadauna riferite al cespite valutato al costo storico.

      Come collegare il tutto?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • RE: Valori di bilancio

      Ringraziando tutti per i preziosi contributi, vi aggiorno sulla situazione.

      Abbiamo adottato a stato patrimoniale iniziale la perizia di stima giurata. Essendo questa "vecchia" di 2 mesi rispetto alla data di trasformazione, di fatto non computa alcuni valori in bilancio.

      Le variazioni integrative/rettificative della perizia, le abbiamo fatte transitare tra le sopravvenienze attive e passive e quindi nel conto economico, rendendo i valori di stato patrimoniale reali al centesimo alla data di trasformazione e quindi al 31.12.2006.

      Unico dubbio i cespiti. Nella perizia sono stati valutati al netto dei fondi per un valore di stima maggiore al valore contabile residuo. Nello bilancio iniziale della trasformata sono stati adottati questi maggiori valori....senza considerare piu' i valori contabili e i relativi fondi. Ma l'srl cosa fa, inizia un nuovo processo di ammortamento di questi nuovi valori iscritti in bilancio?

      A parte questa questione, ci troviamo di fronte ad un bilancio che risponde ai criteri di chiarezza, veridicità e correttezza e reputo questa sia la cosa più importante e la maggiore garanzia per i terzi.

      postato in Consulenza Fiscale
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      francescodls
    • RE: Valori di bilancio

      La questione stà nel fatto che fare passare le rettifiche a conto economico provoca delle sopravvenienze attive e passive che algebricamente gererano una perdita d'esercizio altissima.
      Non credo che le banche e i vari enti certificatori della qualità gradirebbero...

      Opterei quindi per le svalutazioni in stato patrimoniale. Ma come impostare il tutto? Creando un fondo svalutazione apposito?

      postato in Consulenza Fiscale
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      francescodls
    • RE: Valori di bilancio

      Cari colleghi, vi ringrazio per le sempre puntuali risposte.

      Provo ad ipotizzare una possibile soluzione al problema:

      • Assumere nel bilancio iniziale della s.r.l. (trasformata) al 26.01.2006 la situazione patrimoniale risultante dalla perizia al 30.11.2005.
        I valori contabili ivi contenuti sono sicuramente più "reali" di quelli risultanti dalla contabilità (che nasce come s.n.c. negli anni '70) e risultano essere completamente sballati (ci sono 3/400 mila euro di crediti inesistenti per dirne solo una...)

      • Effettuare una serie di scritture di integrazione/rettifica alla stessa data in quanto ci sono dei valori che nel lasso di tempo 30.11.2005 (data della perizia) - 26.01.2006 (data di trasformazione) sono variati (si pensi ad esempio all'Erario c/Iva o a dipendenti c/retribuzione).

      A vostro avviso, sempre che tutto ciò sia fattibile, per inserire queste scritture andrebbero rilevate delle sopravvenienze?

      Il dubbio che, ad ogni modo, permane é che così facendo non rispettiamo il principio della continuità dei valori contabili.

      postato in Consulenza Fiscale
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      francescodls
    • Valori di bilancio

      Vi presento questo caso.

      Una s.n.c si trasforma in s.r.l. in data 26/01/2006. L'atto di trasformazione é corredato da una perizia di stima redatta per macrovoci datata 30.11.2005.

      I valori della perizia sono sensibilmente inferiori di quelli iscritti in contabilità.

      La dichiarazione Unico 2006 SP viene redatta sui valori contabili al 31.12.2005 senza tenere conto delle rettifiche apportate a tali valori dalla perizia del 30.11.2005.

      Questo il problema. L's.r.l. deve depositare il bilancio di esercizio con tanto di nota integrativa nella quale le varie poste di bilancio dovrebbero essere "spiegate". Di fatto in contabilità ci sono tutta una serie di valori inesistenti, che se fossero stralciati, genererebbero componenti straodinari di reddito per centinaia di migliaia di euro (sopravvenienze attive e passive).

      Si possono rettificare le poste di bilancio alla data della trasformazione prendendo dei valori iniziali (quelli reali) diversi da quelli contabili, ad esempio redigendo una nuova perizia alla data del 31.12.2005?

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • RE: Sponsor

      Ciao Fab e grazie per la risposta.
      Anch'io credo non ci siano problemi alla ricezione dei contributi per finanziare l'attività istituzionale.
      Il problema da superare é fornire agli sponsor un documento (la fattura nella fattispecie) che consenta la deduzione del costo sostenuto per la sponsorizzazione dal reddito d'impresa.

      Nel caso delle Associazioni ad esempio, aprendo la P.Iva (e magari aderendo al regime agevolato di cui alla legge 398/1991 é possibile tenere ben distinta l'attività istituzionale (esentasse) da quella commerciale (assoggettata invece alle imposte dirette e all'Iva).

      Se il caso fosse un'Associazione con solo codice fiscale direi di aprire la P.Iva, ma nel caso di una scuola con solo codice fiscale?? Cosa fà la scuola...apre anch'essa P.Iva e poi paga le tasse?
      Di fatto non lo farebbe mai. Non riceverebbe quindi contributi sotto forma di sponsorizzazioni e non avrebbe mezzi (monetari) per portare a termine la manifestazione ricreativa.

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      francescodls
    • Sponsor

      Posto questo caso.

      Una scuola vorrebbe organizzare una manifestazione ricreativa fattibile solo fruendo di un contributo da parte di terzi per il sostenimento delle spese.
      Detta in altre parole ha bisogno di uno (o più) sponsor.

      Essendo la sponsorizzazione attività commerciale, la scuola dovrebbe rilasciare fattura (con applicazione dell'Iva) allo sponsor per le somme ricevute, somme che saranno deducibili dal reddito d'impresa dello sponsor secondo le regole del Tuir.

      Problema...se la scuola é in possesso del solo codice fiscale e non della P.Iva compiendo solo attività istituzionali come puo' emettere fattura?

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      francescodls
    • RE: Fattura Extra Ue

      Ciao Paolo e grazie per la risposta.

      Siamo in presenza di una prestazione di consulenza da parte di una società di Taiwan nei confronti di una società italiana.
      La consulenza riguarda la progettazione di campionari (settore abbigliamento) e viene svolta in Cina quando l'amministratore della S.r.l. italiana vi si reca.

      Io registrerei solo l'importo fattura al cambio della data di effettuazione dell'operazione.

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • Fattura Extra Ue

      In caso di prestazione di consulenza da parte di Società Extra Ue (senza stabile organizzazione in Italia) nei confronti di S.r.l. italiana, luogo della consulenza e di fuizione del servizio Stato Extra Ue, l'operazione sarebbe da ritenere soggetta alle disposizioni di cui all'Art. 7 D.P.R. n. 633/1972 mancando il requisito della territorialità.

      Quale il giusto modo di contabilizzarla per l'S.r.l.?
      Registrando il solo costo sostenuto (convertendo in euro al tasso storico del giorno di emissione della fattura la divisa estera) o con la registrazione della ft.estera e con conseguente emissione dell'autofattura come per le avviene per le operazione intracomunitarie?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
      F
      francescodls
    • Certificazione compensi

      In caso di erogazione di un compenso assoggettato a ritenuta d'acconto per una prestazione occasionale fuori campo Iva (ex art.5 D.P.R. 633/72) da parte di prestatore d'opera non professionista, se la prestazione viene pagata nel 2006 (30.12) e la ritenuta versata nel 2007 (16.01) va messa nella certificazione dei compensi 2006 e quindi nel 770/2007.
      E' corretto?

      Grazie

      postato in Consulenza Fiscale
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      francescodls